Che cosa abbiamo visto e/o letto oggi? | Recensioni e Commenti Flash

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Essendo una ragazza non interessata minimamente allo sport (tranne anni fa alla F1), immagina quanto il baseball potesse essere nelle mie corde! XD Però ho imparato a non farmi frenare dai manga spacciati come spokon perché, alla fine, se hanno tutto questo successo un motivo ci sarà e non è certo perché in Italia certi sport sono così conosciuti o amati. Lo sport è solo un contorno che, più o meno sentito, serve a trasmettere dei messaggi ma, comunque, il fulcro di queste storie è ben altro! Anche in Rough vediamo i nostri protagonisti legati a uno sport. Sì, in Rough la cosa è più contenuta ma, pur non essendo una fan di nuoto o salti acrobatici, il manga l'ho apprezzato eccome! Ecco, è un po' la stessa cosa. Non diresti che Rough parla di nuoto o di salti ma, di certo, non si può negare che quell'elemento ci sia. Touch è più drammatico ma, secondo me, è anche grazie a questo che il tutto acquisisce più profondità e si discosta un po' dalle classiche storie d'amore anche se poi la stessa vena poetica e i momenti comici non mancheranno. E anzi, forse proprio per quell'aspetto più serio, saranno ancora più sentiti.

Il non essermi lasciata condizionare dal fattore "sportivo" mi ha permesso di scoprire ed apprezzare delle vere e proprie perle del mondo dei manga quali Slam Dunk, Rocky Joe, Rookies e Tetsuwan Girl che reputo alcuni tra i più bei manga che abbia mai letto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif

 
mi viene in mente eyeshield 21, incentrato su uno sport di cui non mi è mai fregato assolutamente nulla eppure ho amato il fumetto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Essendo una ragazza non interessata minimamente allo sport (tranne anni fa alla F1), immagina quanto il baseball potesse essere nelle mie corde! XD Però ho imparato a non farmi frenare dai manga spacciati come spokon perché, alla fine, se hanno tutto questo successo un motivo ci sarà e non è certo perché in Italia certi sport sono così conosciuti o amati. Lo sport è solo un contorno che, più o meno sentito, serve a trasmettere dei messaggi ma, comunque, il fulcro di queste storie è ben altro! Anche in Rough vediamo i nostri protagonisti legati a uno sport. Sì, in Rough la cosa è più contenuta ma, pur non essendo una fan di nuoto o salti acrobatici, il manga l'ho apprezzato eccome! Ecco, è un po' la stessa cosa. Non diresti che Rough parla di nuoto o di salti ma, di certo, non si può negare che quell'elemento ci sia. Touch è più drammatico ma, secondo me, è anche grazie a questo che il tutto acquisisce più profondità e si discosta un po' dalle classiche storie d'amore anche se poi la stessa vena poetica e i momenti comici non mancheranno. E anzi, forse proprio per quell'aspetto più serio, saranno ancora più sentiti.Il non essermi lasciata condizionare dal fattore "sportivo" mi ha permesso di scoprire ed apprezzare delle vere e proprie perle del mondo dei manga quali Slam Dunk, Rocky Joe, Rookies e Tetsuwan Girl che reputo alcuni tra i più bei manga che abbia mai letto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif
Ho solo detto che ha una più marcata vena spokon che potrebbe farmi storcere il naso, ma lo ben so che non è uno spokon o che ci sono spokon e spokon. Captain Tsubasa, ad esempio, non lo toccherei manco con un bastone. Slam Dunk, invece, mi mangio le mani per non averlo collezionato ai tempi. Così come ora sto comprando Haikyu (la pallavolo è uno dei pochissimi sport che tollero) e vorrei recuperare prima o poi Happy di Urasawa. Insomma, era per farti capire che per determinati aspetti potrebbe piacermi più Rough, ma non lo saprò finché non lo leggerò. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
Ho solo detto che ha una più marcata vena spokon che potrebbe farmi storcere il naso, ma lo ben so che non è uno spokon o che ci sono spokon e spokon. Captain Tsubasa, ad esempio, non lo toccherei manco con un bastone. Slam Dunk, invece, mi mangio le mani per non averlo collezionato ai tempi. Così come ora sto comprando Haikyu (la pallavolo è uno dei pochissimi sport che tollero) e vorrei recuperare prima o poi Happy di Urasawa. Insomma, era per farti capire che per determinati aspetti potrebbe piacermi più Rough, ma non lo saprò finché non lo leggerò. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Sì, capisco che vuoi dire. Happy! di Urasawa l'ho completo ma ancora non l'ho cominciato. Di Urasawa, finora, ho letto principalmente i suoi thriller ma sono certa che anche nelle serie più "quotidiane" se la cava alla grande.

 
Ho letto oggi i tre volumi di Inhumans Marvel NOW, boh, il mondo Inhumans è stupendo, Medusa e già diventata una dei miei personaggi preferiti della Marvel :sasa:

Inviato dal mio SONY XPERIA Z3 con Tapatalk.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Letto l'ottavo volume di Innocent, di Shinichi Sakamoto. Niente da fare, è proprio da quando

sono arrivati a Versailles ed è stata introdotta Maria Antonietta
che il manga è peggiorato di brutto, un mescolone di cose a caso che non risulta assolutamente coinvolgente e anzi involontariamente ridicolo in certi punti. I bellissimi disegni (costumi e sfondi in particolare) non bastano a risollevare il tutto. Non mi aspetto più nulla da questa serie, comprerò e leggerò l'ultimo volume per completezza e poi la rivenderò in blocco //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif .

Letto anche Fraction di Shintaro Kago. Ma che diavolo è questo manga //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/blink.png ?! Una delle cose più geniali che abbia mai letto in vita mia e che sia mai stata creata dalla mente umana. Una riflessione pazzesca e sconvolgente sui meccanismi più profondi del medium fumettistico inserita in un contesto mistery (apparentemente banale) e condita dalle tipiche tematiche ero-guro e dagli immancabili squartamenti che i fan di Shintaro Kago conoscono bene. Il fatto che l'autore stesso sia il protagonista (o meglio, uno dei protagonisti) vale da solo la lettura, quando poi scoprirete il suo ruolo nella vicenda la vostra mascella non potrà fare altro che cadere a terra dallo stupore. Mi fermo qui altrimenti rischio di farvi troppi spoilers ;p . Molto interessanti gli extra: un'intervista fra Shintaro Kago e il romanziere Ryuichi Kasumi (che a quanto pare ha molte affinità con le tematiche del primo), e quattro racconti slegati fra loro che esplorano altri temi e in cui non mancano la morbosità e le estremizzazioni tipiche dell'autore. Se ne avete la possibilità leggetelo assolutamente, per quanto mi riguarda di Shintaro Kago comprerò qualsiasi cosa faranno uscire qui in Italia d'ora in avanti, già sono incavolato nero per il fatto che Uno scontro accidentale bla bla bla sia oramai esaurito e introvabile! :dho2:

mi viene in mente eyeshield 21, incentrato su uno sport di cui non mi è mai fregato assolutamente nulla eppure ho amato il fumetto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Quotone, anche a me ha fatto appassionare tantissimo a quello sport, e quando un'opera riesce in questo significa che ha centrato in pieno l'obiettivo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif ! Lo spokon non è proprio uno dei miei generi preferiti ma moltissimi manga che hanno fatto la storia del fumetto giapponese rientrano in questa categoria, Rocky Joe (anzi, Ashita no Joe) in particolare è qualcosa che va ben oltre una semplice storia sulla boxe //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif .

 
Letto l'ottavo volume di Innocent, di Shinichi Sakamoto. Niente da fare, è proprio da quando
sono arrivati a Versailles ed è stata introdotta Maria Antonietta
che il manga è peggiorato di brutto, un mescolone di cose a caso che non risulta assolutamente coinvolgente e anzi involontariamente ridicolo in certi punti. I bellissimi disegni (costumi e sfondi in particolare) non bastano a risollevare il tutto. Non mi aspetto più nulla da questa serie, comprerò e leggerò l'ultimo volume per completezza e poi la rivenderò in blocco //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif .
Beh, per quanto riguarda Innocent

sicuramente, da un certo momento in poi, si comincia a mettere da parte l'obiettivo sulle torture perpetrate dal boia di Parigi per spostare la visuale sulla reggia di Versailles. Ciò che mi ha fatto un po' storcere il naso non è stato l'arrivo di Maria Antonietta, bensì l'esasperare, da parte di Sakamoto, il mondo fastoso ed eccentrico che si respira alla reggia. Appaiono personaggi davvero bizzarri, esteticamente parlando, che sfiorano il grottesco. Ma ciò era già accaduto con il boia con la stella nera tatuata e il taglio di capelli alternativo. Pazienza, ormai conosco Sakamoto e so che è avvezzo a queste estrosità. Ma il fatto che tra Charles e il futuro re, Luigi XVI, sia nato un sentimento come anche, pare, tra Maria Antonietta e Marie mi sembra un po' troppo costruito e forzato.

Per il resto, la figura di Maria Antonietta in sé non mi sembra così negativa e distante da quella che siamo abituati a conoscere. Sakamoto, ispirandosi alla biografia di Maria Antonietta, stessa biografia che ha consultato Riyoko Ikeda nel suo Versailles no Bara, non può non ricalcare in certi aspetti (moltissimi) le vicende lette in Lady Oscar. Non solo, quindi, troviamo in Innocent l'arrivo della regina con il suo abbandono di ogni oggetto austriaco prima di varcare il confine francese, il suo turbamento nel vedere il sovrano (che non incontra pienamente i suoi gusti), la macchia sulla firma nel momento del matrimonio (in cui molti hanno voluto vedere il presagio di morte e sventura), le sorelle di Luigi XV che la invitano a non salutare (e quindi evitare ogni contatto) con l'amante del re, la sofferenza di Maria Antonietta nel vedersi rifiutata dal suo sposo (tutti episodi storici) ma anche episodi che sembrano proprio ricalcate dal manga dell'Ikeda: la figura di Marie sembra proprio ricalcare quella di Oscar, una donna nei panni di un uomo. Come in Lady Oscar, Maria Antonietta incontrerà la donna al momento del suo arrivo in Francia e chiederà alla sua dama di compagnia chi sia quell'uomo così affascinante e resterà sorpresa nell'apprendere che si tratti di una donna. Per non parlare dell'aiutante di Marie, che, al pari di Oscar, non solo si chiama Andrè ma è di lei innamorato ed è uguale anche fisicamente...

Io mi aspettavo uno spostamento nella reggia di Versailles e il conseguente focalizzarsi sulla vita di corte. Infondo sappiamo che Charles sarà colui che decapiterà i sovrani con l'avvento della ghigliottina quindi, come minimo, bisogna ci sia una presentazione del mondo della reggia con i suoi iniziali favori da parte del popolo per poi finire rovesciata da esso. Se l'opera si fosse focalizzata solo sulle torture sarebbe stato, a mio avviso, ripetitivo (se le torture fossero state sempre le stesse) e forzato (se si fossero sperimentate tutte ed anche inventate).

Che ne pensi, invece, de La torre fantasma?

 
Beh, per quanto riguarda Innocent
sicuramente, da un certo momento in poi, si comincia a mettere da parte l'obiettivo sulle torture perpetrate dal boia di Parigi per spostare la visuale sulla reggia di Versailles. Ciò che mi ha fatto un po' storcere il naso non è stato l'arrivo di Maria Antonietta, bensì l'esasperare, da parte di Sakamoto, il mondo fastoso ed eccentrico che si respira alla reggia. Appaiono personaggi davvero bizzarri, esteticamente parlando, che sfiorano il grottesco. Ma ciò era già accaduto con il boia con la stella nera tatuata e il taglio di capelli alternativo. Pazienza, ormai conosco Sakamoto e so che è avvezzo a queste estrosità. Ma il fatto che tra Charles e il futuro re, Luigi XVI, sia nato un sentimento come anche, pare, tra Maria Antonietta e Marie mi sembra un po' troppo costruito e forzato.

Per il resto, la figura di Maria Antonietta in sé non mi sembra così negativa e distante da quella che siamo abituati a conoscere. Sakamoto, ispirandosi alla biografia di Maria Antonietta, stessa biografia che ha consultato Riyoko Ikeda nel suo Versailles no Bara, non può non ricalcare in certi aspetti (moltissimi) le vicende lette in Lady Oscar. Non solo, quindi, troviamo in Innocent l'arrivo della regina con il suo abbandono di ogni oggetto austriaco prima di varcare il confine francese, il suo turbamento nel vedere il sovrano (che non incontra pienamente i suoi gusti), la macchia sulla firma nel momento del matrimonio (in cui molti hanno voluto vedere il presagio di morte e sventura), le sorelle di Luigi XV che la invitano a non salutare (e quindi evitare ogni contatto) con l'amante del re, la sofferenza di Maria Antonietta nel vedersi rifiutata dal suo sposo (tutti episodi storici) ma anche episodi che sembrano proprio ricalcate dal manga dell'Ikeda: la figura di Marie sembra proprio ricalcare quella di Oscar, una donna nei panni di un uomo. Come in Lady Oscar, Maria Antonietta incontrerà la donna al momento del suo arrivo in Francia e chiederà alla sua dama di compagnia chi sia quell'uomo così affascinante e resterà sorpresa nell'apprendere che si tratti di una donna. Per non parlare dell'aiutante di Marie, che, al pari di Oscar, non solo si chiama Andrè ma è di lei innamorato ed è uguale anche fisicamente...

Io mi aspettavo uno spostamento nella reggia di Versailles e il conseguente focalizzarsi sulla vita di corte. Infondo sappiamo che Charles sarà colui che decapiterà i sovrani con l'avvento della ghigliottina quindi, come minimo, bisogna ci sia una presentazione del mondo della reggia con i suoi iniziali favori da parte del popolo per poi finire rovesciata da esso. Se l'opera si fosse focalizzata solo sulle torture sarebbe stato, a mio avviso, ripetitivo (se le torture fossero state sempre le stesse) e forzato (se si fossero sperimentate tutte ed anche inventate).
In linea generale concordo su tutto quello che hai scritto, in particolare

Maria Antonietta, che infatti non metto tra i personaggi mal riusciti, anzi (a parte l'orribile copertina del volume 8 dove fa la linguaccia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ). Però boh, da quando ci si è spostati sull'approdo a Versailles ha perso il suo focus, prima quando era dedicato ai tormenti di Charles e alla sua crescita come boia mi piaceva un sacco, adesso non dico che la presentazione dei nobili e delle vicende della corte francese non sia necessaria per il prosieguo della storia, ma è fatta molto male. Troppo grottesco, certe scene sono forzate o involontariamente ridicole (il dialogo "telepatico" tra Charles e Marie-Josephe nel volume 7), e l'autore ha iniziato a esagerare con tutti quei viaggi onirici, che all'inizio ci stavano mentre adesso risultano solo di cattivo gusto.
Insomma ha gettato alle ortiche il potenziale dei primi 4-5 volumi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Che ne pensi, invece, de La torre fantasma?
Volevo scrivere il parere stamattina dopo averlo letto ma dovevo correre alla scampagnata di Pasquetta e non ce l'ho fatta, ora rimedio ;p

Promosso! Ha tutte le carte in regola per rivelarsi un gran bel mistery. L'inizio è forse un po' frettoloso (in poche pagine succedono un sacco di cose!) ma poi ingrana, scopre le sue carte e si rivela intrigante e coinvolgente. Bella storia, bei personaggi (tutti ben tratteggiati e ben caratterizzati), bei disegni (all'autore piace disegnare le labbra molto carnose), e ricostruzione del periodo storico accuratissima.

Proseguo senza remore, sono molto curioso di sapere come si evolveranno le vicende, in questo primo volume ci sono già stati un sacco di avvenimenti!

 
In linea generale concordo su tutto quello che hai scritto, in particolare
Maria Antonietta, che infatti non metto tra i personaggi mal riusciti, anzi (a parte l'orribile copertina del volume 8 dove fa la linguaccia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ). Però boh, da quando ci si è spostati sull'approdo a Versailles ha perso il suo focus, prima quando era dedicato ai tormenti di Charles e alla sua crescita come boia mi piaceva un sacco, adesso non dico che la presentazione dei nobili e delle vicende della corte francese non sia necessaria per il prosieguo della storia, ma è fatta molto male. Troppo grottesco, certe scene sono forzate o involontariamente ridicole (il dialogo "telepatico" tra Charles e Marie-Josephe nel volume 7), e l'autore ha iniziato a esagerare con tutti quei viaggi onirici, che all'inizio ci stavano mentre adesso risultano solo di cattivo gusto.
Insomma ha gettato alle ortiche il potenziale dei primi 4-5 volumi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Volevo scrivere il parere stamattina dopo averlo letto ma dovevo correre alla scampagnata di Pasquetta e non ce l'ho fatta, ora rimedio ;p

Promosso! Ha tutte le carte in regola per rivelarsi un gran bel mistery. L'inizio è forse un po' frettoloso (in poche pagine succedono un sacco di cose!) ma poi ingrana, scopre le sue carte e si rivela intrigante e coinvolgente. Bella storia, bei personaggi (tutti ben tratteggiati e ben caratterizzati), bei disegni (all'autore piace disegnare le labbra molto carnose), e ricostruzione del periodo storico accuratissima.

Proseguo senza remore, sono molto curioso di sapere come si evolveranno le vicende, in questo primo volume ci sono già stati un sacco di avvenimenti!
Intendi

il dialogo tra i due fratelli che visivamente appare come se stessero danzando?

Sicuramente può, appunto, apparire ridicolo ma allo stesso tempo è una delle caratteristiche di Sakamoto: quando nei primi volumi lo vediamo danzare con una delle sue vittime, vestire abiti moderni etc...anche in The Climber vediamo viaggi onirici per esprimere le emoozioni del protagonista. A me questi effetti stilistici non dispiacciono. Per quanto riguarda Charles, penso che la sua crescita finora sia stata abbastanza sviluppata. Si vede che da un po' di volumi l'attenzione si è spostata su Marie che sembra quasi la "nuova vittima" della famiglia Sanson mentre Charles sembra quasi aver preso il posto di suo padre anche nei comportamenti da dittatore.
Mi fa piacere sapere che la tua opinione su La torre fantasma sia positiva perché mi aveva incuriosita e ho deciso di prenotarla a metà prezzo da acquistare una volta conclusa.

 
Intendi
il dialogo tra i due fratelli che visivamente appare come se stessero danzando?

Sicuramente può, appunto, apparire ridicolo ma allo stesso tempo è una delle caratteristiche di Sakamoto: quando nei primi volumi lo vediamo danzare con una delle sue vittime, vestire abiti moderni etc...anche in The Climber vediamo viaggi onirici per esprimere le emozioni del protagonista. A me questi effetti stilistici non dispiacciono. Per quanto riguarda Charles, penso che la sua crescita finora sia stata abbastanza sviluppata. Si vede che da un po' di volumi l'attenzione si è spostata su Marie che sembra quasi la "nuova vittima" della famiglia Sanson mentre Charles sembra quasi aver preso il posto di suo padre anche nei comportamenti da dittatore.
Mi stavo dimenticando di risponderti ;p

Continuo a essere d'accordo, ma ripeto, non è il cosa viene narrato che non mi sta piacendo, è il COME. Anche in The Climber ci sono questi viaggi onirici che Sakamoto tanto ama, ma lì sono usati meglio (almeno, fin dove sono arrivato, non l'ho letto tutto), mentre in Innocent dopo i primi volumi in cui erano disseminati qua e là adesso spuntano come funghi ogni dieci/venti pagine e questo rende stucchevole la lettura, inoltre contrastano con l'atmosfera molto brutale e realistica dell'opera. Anche dal punto di vista della caratterizzazione e dei rapporti fra i personaggi è peggiorato, vedi quello fra il protagonista e il re molto frettoloso e forzato. Concludo dicendo che, se hai letto il volume 8, il nuovo look di Marie per me è davvero orribile, prosegue sulla scia del cattivo gusto di cui parlavo in uno dei miei ultimi post.
Mi fa piacere che tu lo stia apprezzando, io invece ho già deciso che me ne libererò una volta concluso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Io non noto questo cambiamento in negativo, perciò lo continuerò.

Se non ci fossero i viaggi onirici tipici di Sakamoto sarebbe un manga come gli altri.

Comunque per quanto riguarda il look di Marie nella copertina e pagina a colori del Rouge torna alla sua classica pettinatura XD
 
Mi fa piacere che tu lo stia apprezzando, io invece ho già deciso che me ne libererò una volta concluso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
E Pukka ringrazia!!! :icebad:

Guai a te se ti fai cambiare idea dal 9!!! :l4gann::rickds:

 
Gantz 4...avevo delle perplessità fin dall'inizio ma adesso lo trovo ripetitivo e con poco che mi spinga a continuarlo. Ho sentito dire che, andando avanti, peggiora. Per chi ha letto la serie: diventerà più interessante o il meglio è già questo?

 
Gantz 4...avevo delle perplessità fin dall'inizio ma adesso lo trovo ripetitivo e con poco che mi spinga a continuarlo. Ho sentito dire che, andando avanti, peggiora. Per chi ha letto la serie: diventerà più interessante o il meglio è già questo?
Dai pareri letti, so che la struttura resta quella, più o meno, si fa via via più avvincente, ma il finale è da facepalm (diciamo tutta la parte finale). Però attendi pareri di gente che l'ha letto! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Gantz 4...avevo delle perplessità fin dall'inizio ma adesso lo trovo ripetitivo e con poco che mi spinga a continuarlo. Ho sentito dire che, andando avanti, peggiora. Per chi ha letto la serie: diventerà più interessante o il meglio è già questo?
Il meglio di Gantz sono il gore -soprattutto quello inaspettato- e il mistero. E quelli ci sono sempre!

Sono le spiegazioni che lasciano un po' (tanto) a desiderare e la narrazione generale.

 
finito monster, ci spendo poche parole visto che il più l'ho già detto nel precedente commento e non c'è molto da aggiungere. un'opera che si infittisce sempre più e che miracolosamente in qualche modo riesce nelle fasi finali a rimanere all'altezza della sua complessità.

è riusciuto a tenermi bene incollato per tutta la lettura, ottimo sia dal punto di vista thriller che da quello generalmente tematico (conflitti familiari, crisi esistenziali, pazzia e disperazione, qualche spiragloio di speranza e infine l'affascinante ricostruzione sociopolitica, c'è di tutto).

ora però qualcuno mi spieghi di cosa si era strafatto urasawa per convincersi che finire con quelle ultime pagine lì fosse una buona idea.

 
Il meglio di Gantz sono il gore -soprattutto quello inaspettato- e il mistero. E quelli ci sono sempre!Sono le spiegazioni che lasciano un po' (tanto) a desiderare e la narrazione generale.
Beh, io sono una fan di film, videogiochi e manga horror quindi il gore non lo disprezzo affatto ma mi piace quando è motivato e non solo volto ad impressionare gratuitamente il lettore. L'unica cosa che mi incuriosisce di questo manga è scoprire cosa si nasconde dietro Gantz ma se alla fine la spiegazione sarà un po' (tanto) deludente, perdo ogni interesse. Poi, essendo una ragazza, anche il fanservice che è presente non ha alcuna presa su di me, inoltre mi pare che i personaggi non spicchino per particolare simpatia o approfondimento psicologico. E' un peccato perché, secondo me, quest'opera si poteva già strutturare in un modo più complesso che l'avrebbe resa molto più interessante. Invece risulta già ripetitiva al 4° volume.

 
Letto Ghost World di Daniel Clowes.

Un maledetto capolavoro. Conoscevo già il film, con Scarlett Johansson e Thora Birch e scritto a quattro mani dallo stesso Clowes con il regista Terry Zwigoff, una delle mie pellicole adolescenziali preferite, e sono rimasto piacevolmente sorpreso nel constatare, durante la lettura, come quest'ultimo sia un adattamento abbastanza libero della storia originale, con molte differenze sia in positivo che in negativo (dovrei rivedermelo per poterle valutare meglio). Ghost World è un bellissimo ed incisivo racconto di formazione, così come un bellissimo racconto dell'amicizia fra due ragazze (Enid e Becky) che, dopo il diploma, devono trovare la loro strada nella vita in mezzo a un America che l'autore rappresenta in evidente declino, popolata da individui ridicoli e grotteschi (caratteristiche accentuate dal tratto dell'autore), mi verrebbe da dire che non c'è un singolo personaggio "positivo" in tutta l'opera. Fra le due protagoniste, spicca inevitabilmente Enid (Thora Birch, nel film) con i suoi dialoghi taglienti e lapidari, così come un po' tutti i dialoghi dell'opera, abbastanza prolissa ma senza che questo pesi assolutamente sul lettore.

Molto belle le ultime due storie, in cui lo spettro dell'abbandono della città da parte di Enid per il college causa la rottura della sua amicizia con Becky, e molto evocative le vignette finali

Insomma, consigliatissimo non solo a chi ama il genere ma a tutti i veri appassionati di fumetti, in generale //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Gantz 4...avevo delle perplessità fin dall'inizio ma adesso lo trovo ripetitivo e con poco che mi spinga a continuarlo. Ho sentito dire che, andando avanti, peggiora. Per chi ha letto la serie: diventerà più interessante o il meglio è già questo?
Ti dirò la verità, anch'io non sono più così sicuro di continuarlo, non so, carino e divertente ma non mi sta prendendo come speravo, e se come dicono tutti andando avanti peggiorerà e basta allora è abbastanza grave //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Per il momento gli sto preferendo Inuyashiki, dello stesso autore.

ora però qualcuno mi spieghi di cosa si era strafatto urasawa per convincersi che finire con quelle ultime pagine lì fosse una buona idea.
Nessuno lo saprà mai //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ! Adesso che l'hanno ristampato tutto devi iniziare 20th Century Boys //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Attualmente mi sta intrigando molto di più Inuyashiki (sempre dello stesso autore di Gantz). In comune hanno il fatto che vuoi sapere che cavolo sta succedendo e da dove provengono certe cose //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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