
Anno 1995, la Squaresoft cancella il progetto del leggendario Final Fantasy per N64, console che uscirà l'anno successivo, e si dedica a titoli lontani dalla saga che l'ha resa famosa, tutti per Snes. Uno di questi è Chrono Trigger, senza ombra di dubbio uno dei migliori RPG di sempre. Tutto comincia con la fiera del Millennio (siamo nel 1000 d.C) e in occasione di tal evento Lucca, geniale amica nel protagonista Crono, decide di mostrare la sua ultima invenzione, il teletrasporto. A far da “cavia” in questo esperimento una simpatica ragazza bionda di nome Marle, che si scoprirà essere niente di meno che la principessa di Guardia in incognito! Purtroppo un misterioso ciondolo che la ragazza ha con se interferisce con l'invenzione di Lucca, aprendo un varco nello Spazio-Tempo. Da questo momento accompagneremo Crono e compagni attraverso molte epoche diverse, nel tentativo di salvare il mondo da una minaccia futura, Lavos. Inutile dilungarsi molto sulla complessa e geniale trama di questo gioco, molti di voi già la conoscono e non vorrei mai togliere il gusto e la sorpresa a chi non ha mai giocato questo capolavoro. E' sicuramente una delle trame più originali mai viste in un J-Rpg, incredibilmente varia: epica ed eroica, a volte drammatica e a volte comica, a tratti commovente e a tratti frenetica. E' una storia che si racconta man mano, senza anticipare troppo e senza farsi mancare grandi colpi di scena. Poche altre opere, che siano letterarie o cinematografiche, riescono a “catturare” come questa. Ingrediente importantissimo per ogni J-Rpg sono i personaggi, e anche in questo Chrono Trigger eccelle, ci sono 7 personaggi giocabili, di cui uno facoltativo (Magus, inizialmente nemico, poi potenziale alleato), tutti con un interessante background e una psicologia ben definita (ad eccezione di Crono: il protagonista è praticamente muto, in questo modo il giocatore “riempie” i pensieri del personaggio con i propri): Il character design fu affidato al famoso mangaka Akira Toriyama, autore dell'intramontabile DragonBall. I personaggi appartengono a tutte le epoche e usano armi e magie differenti: Crono: Appartiene all'età contemporanea (1000 d.C), utilizza spade per combattere e il suo elemento è il fulmine. Non parla per tutta la durata del gioco. Lucca: geniale figlia di un professore pazzoide. Ha grande dimestichezza con la robotica e la meccanica. Combatte con pistole e fucili e il suo elemento è il fuoco. Marle: in realtà è la principessa Nadia di Guardia. Le tumultuose vicende familiari la portano a ribellarsi e a fuggire da corte. Combatte con arco e frecce e utilizza magie d'acqua Frog: cavaliere trasformato in rospo. Vive nel Medioevo, combatte con spade a due mani e utilizza anch'egli l'elemento acqua. Possiede la leggendaria spada Masamune. Ayla: capo della sua tribù, vive nella preistoria. Non utilizza alcun tipo di magia (“a quell'epoca non era ancora stata inventata”) e combatte con calci e pugni. E' dotata di straordinaria forza fisica. Robo: piccolo robot ribelle proveniente dal futuro, un'epoca successiva all'Apocalisse provocata da Lavos. Viene aggiustato da Lucca e decide di unirsi alla squadra. Sfrutta l'elemento Ombra e attacca con i suoi pugni. Magus: mago malvagio, è colui che trasformò Frog in rana. La sua vera identità viene svelata soltanto nella parte conclusiva del gioco. Il suo ingresso nel team è facoltativo (consigliato, è molto forte e combina molte combo potenti con gli altri personaggi). Utilizza potenti magie d'Ombra e combatte con lunghe falci. Il successo della missione è fondato sull'intricato rapporto tra passato e futuro: i nostri eroi sono costretti a peregrinare nel Tempo, affrontando pericoli passati, presenti e futuri. Alle 6 epoche (Preistoria, Età Oscura, Medioevo, Età Contemporanea, Apocalisse, Futuro) se ne aggiunge una settima, la Fine del Tempo, un luogo misterioso dove tutte le epoche confluiscono, qui ci vivono il Guru del Tempo e il *** della Guerra, Spekkio, capace di risvegliare negli umani il potere magico. Se si necessità di aiuto nel proseguire il gioco, questi due saranno sempre in grado di fornire importanti suggerimenti. Inoltre il Guru del Tempo fornisce a Crono e compagni l'unico vero mezzo di trasporto del gioco: Epoch, una macchina capace di viaggiare attraverso i secoli e, successivamente, potrà anche volare. Altra interessante peculiarità sono i finali multipli: a seconda di come affronteremo il gioco il finale potrà variare di molto (addirittura con la morte del protagonista!). Può risultare dunque molto piacevole rigiocare questo titolo, è possibile addirittura ricominciare con tutto l'equipaggiamento collezionato a gioco finito la prima volta (basta scegliere l'opzione NUOVO +). A completare un titolo già di per se piuttosto longevo esistono alcune quest segrete secondarie e i minigiochi della Fiera. La varietà è sicuramente un punto forte del gioco, caratteristica difficile da trovare in un J-Rpg. Passiamo ora al lato più tecnico, iniziando dai combattimenti,casuali a turni, con due modalità: attiva (i nemici attaccano dopo un determinato tempo, anche se il giocatore non ha scelto la mossa da eseguire) o aspettativa (classico a turni). E' molto interessante il sistema delle “combo”: ogni personaggio infatti è in grado di compiere potenti attacchi speciali individuali ma, combinandoli con quelli dei compagni (1 0 2), è possibile sferrare colpi spettacolari e devastanti. Alcune saranno utilizzabili quando tutti i personaggi coinvolti nell'attacco avranno appreso determinate tecniche e raggiunto un certo livello, altre invece (le più potenti) hanno bisogno di oggetti rari per essere apprese. Graficamente molto più avanzato di tutti gli altri J-Rpg visti su Snes, gli sprites sono leggermente più grandi e questo garantisce maggiori particolari nei personaggi. Particolareggiati e vari anche gli scenari e gli sfondi. Molto belle e di grande effetto le animazioni delle tecniche speciali. E' invece leggermente più limitato rispetto ad altri titoli (es. Secret of Mana) il “free-roaming”, se così si può chiamare in questo caso: i dungeon sono un po' più chiusi e raggiungibili grazie ad una mappa che non è proprio il punto forte del gioco. Interessante notare invece come passando da un'epoca all'altra il mondo cambi e si evolva: dove c'era un villaggio ora c'è una città, dove un castello ora dei ruderi, un antico deserto trasformato in foresta. Persino i tesori si “evolvono” con il passare dei secoli: un oggetto nell'età contemporanea è quasi sicuramente più potente del medesimo, nello stesso luogo, trovato nel forziere medievale. Inoltre se prenderete un oggetto nel passato, nel futuro troverete soltanto uno scrigno vuoto. In generale ricordate sempre che qualsiasi cosa fatta nel passato ha effetti nel futuro. In tutto le location sono numerosissime, ampie ed esplorabili a lungo, senza diventare mai impossibili o eccessivamente labirintiche e noiose. A coronare cotanto splendore una colonna sonora fantastica, varia, orecchiabile e molto coinvolgente. Fonte: sito concorrente
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