Era ossessionato dalla stregoneria e dai film horror e si è ispirato proprio a una pellicola del genere per torturare e uccidere il suo migliore amico. Passerà gran parte del resto della sua vita in galera Gary George, quarantunenne britannico che nei giorni scorsi è stato condannato a 30 anni per l'omicidio di Andrew Nall, avvenuto lo scorso 30 agosto nella cittadina di Chester. Il killer, un alcolista senza fissa dimora, avrebbe riprodotto una delle scene più cruente del film australiano «The Loved Ones», seviziando brutalmente il cinquantatreenne e abbandonandolo in una pozza di sangue nella sua camera da letto.L'OMICIDIO - Mentre compiva il terribile assassinio, il quarantunenne, ubriaco come la sua vittima, non avrebbe mostrato alcuna pietà per l'amico. Gli ha prima inferto 49 coltellate, di cui una profonda nell'addome e poi ha gettato sale sulle sue ferite. Quindi ha versato liquido detergente negli occhi di Nall , mentre quest'ultimo era ancora vivo e ha continuato a picchiarlo fino a quando non ha esalato l'ultimo respiro. Infine è andato in un negozio vicino al suo appartamento di Chester e al commesso ha rivelato: «Ho ucciso il mio migliore amico». Durante il processo ha prima negato di essere l'autore dell'omicidio, ma più tardi ha confessato sostenendo falsamente di aver ucciso l'amico perché era un pedofilo e uno stupratore.
CONDOTTA CRUDELE E SADICA - Elgan Edwards, il giudice che ha condannato l'omicida, ha definito la sua condotta «crudele e sadica». Inoltre ha rivelato che come nel film horror, che Edwards ha rivisto assieme alla giuria, molti delle sevizie più violente sono state portate avanti mentre la vittima era ancora viva: «L'hai ucciso nel modo più crudele e sadico - ha dichiarato il giudice all'assassino che non ha mostrato la minima emozione - E' chiaro che ti sei divertito». Anche il pubblico ministero Ian Unsworth ha mostrato tutto il suo disprezzo per il killer: «Guardava ossessivamente film horror - ha dichiarato Unsworth - Uno di questi "The Loved Ones", era il suo preferito. In una scena del film si vede un uomo essere pugnalato decine di volte, il suo petto squarciato e le ferite cosparse di sale». I familiari della vittima provano grande orrore per quello che è accaduto: «Il modo crudele e spietato con il quale è stato ucciso Andrew - ha sostenuto Fiona Hall, sorella di Nall - ci lascia incapaci di provare qualsiasi cosa che non sia disprezzo per il suo assassino».