PS5 Clair Obscur: Expedition 33

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Ho appena iniziato l'atto 3 e non so come procedere
per farla breve, come vi siete regolati per avere una progressione lineare sia dal punto di vista ludico che narrativo nell'atto 3?

Premetto che ho voluto rendere il gioco più impegnativo, quando ho iniziato a shottare i nevron mi sono autoimposto di non livellare più il party e ho finito l'atto 2 con uno scontro avvincente con la pittrice e il party a liv 37-38 (piuttosto che a liv 50-51)
Ora non so che fare: la main mi manda a lumiere dove immagino ci sia lo scontro finale con renoir che vorrei affrontare con lo stesso livello di sfida di sua moglie :asd:
Il problema è che vorrei lasciarmelo per ultimo per dare un degno finale a questo splendido gioco

Ho provato ad affrontare la quest di monoco e della rinascita di noco ma pure il mercante al fiume sacro mi ha fatto il c*lo :asd:
imho, i francesi si sono persi in un bicchiere d'acqua non mettendo il livello di fianco al nome dei nemici
Come detto dagli altri, fai le quest
per portare al massimo le relazioni con i membri del party. Inizia con Maelle, così livelli un po'.
Probabilmente quella di Monoco è la più difficile, ma con Verso puoi farti delle belle build rottissime.

Una volta che avrai completato queste quest è probabile che sarai super op nel livello finale. Io shottato qualsiasi cosa purtroppo.
Però gli sviluppatori hanno messo un comodo limitatore di danni e un buffer dei nemici per chi non vuole rovinarsi le battaglie finali.
Quindi vai tranquillo, livella quanto puoi, togli il cap dei 9999 e alla peggio, presso qualsiasi bandierina, puoi mettere queste impostazioni di difficoltà aggiuntive.
 
Grazie...

Con qualche aggiustamento ho battuto Golgra al fiume, immagino che il liv 40 sia adatto anche per affrontare Renoir, no?

ultima cosa: che faccio col picto che toglie il cap ai danni? Lo metto su tutti o me lo conservo per il postgame?
Con gli ultimi update hanno dato la possibilità di settare dei modificatori per regolare la difficoltà a proprio piacere, ti consiglio di metterlo su tutti e regolarti poi tu con il tipo di sfida che vuoi :sisi:
 
Grazie...

Con qualche aggiustamento ho battuto Golgra al fiume, immagino che il liv 40 sia adatto anche per affrontare Renoir, no?

ultima cosa: che faccio col picto che toglie il cap ai danni? Lo metto su tutti o me lo conservo per il postgame?
Se lo tieni attivo e vedi che hai trovato un build che rompe tutto puoi comunque dalle bandierine mettere come cap massimo di danni 99999. In modo da evitare di oneshottare anche boss di trama.
 
CHE VI AVEVO DETTO

Clair Obscur nuovo Final Fantasy, godo. :ohyess:
Ci sta assolutamente... hanno la libertà creativa, il talento e l'esperienza da giocatori che gli permetterà di evolvere al meglio il genere.
Si spera che possano dare una svegliata a Square, che deve trovare il giusto equilibrio tra storia e gameplay per il diciassettesimo capitolo.
 
Ma erano stati chiari dall'inizio che Clair Obscur fosse il franchising, ricordo già delle dichiarazioni a riguardo...

A sto punto

Gli scrittori da combattere non sono altro che i dipendenti di sandfall stessa che hanno scritto il gioco :asd:
 
Sarebbe stato uno spreco abominevole chiudere qui, con tutto il contesto che hanno creato.

Beh, da come l’ha messa giù sembra che la storia di questo mondo si chiuda qui, al massimo potrebbero fare un DLC o un’edizione estesa.

Il franchise è Clair Obscure: il prossimo capitolo, se manterranno la linea dichiarata, non avrà nulla a che vedere con questa trama, come accade con i Final Fantasy.
 
lo avevo scritto tempo fa', spero sia una saga costruita come gli xenoblade, giochi indipendenti ma legati da un elemento, l'elemento ce lo hanno già fornito e in questo caso è anche bello chiaro

in tutta onesta' visto l'epilogo del primo capitolo vorrei un prodotto incentrato sugli scrittori, il che gli porterebbe anche a dover cambiare qualcosa nel loro gioco passando da elementi di pittura a quelli di scrittura

un gioco indipendente ma che fornisca ulteriori elementi sulla faida scrittori e pittori

ultima cosa, sono talentuosi, spero non abbiano paura ma anzi vogliano ampliare e cambiare ulteriormente il loro nuovo gioco senza arroccarsi troppo sulle convinzioni che si sono costruiti con questo splendido titolo
 
Beh, da come l’ha messa giù sembra che la storia di questo mondo si chiuda qui, al massimo potrebbero fare un DLC o un’edizione estesa.

Il franchise è Clair Obscure: il prossimo capitolo, se manterranno la linea dichiarata, non avrà nulla a che vedere con questa trama, come accade con i Final Fantasy.

Non mi aspetto che il seguito si sviluppi nello stesso universo dell’opera originale. Ciò che mi interessa davvero è esplorare le regole che ne hanno caratterizzato questo inizio: non come vincoli da rispettare pedissequamente, ma come punti di contatto da interpretare e trasformare.

È in queste regole che vedo il vero potenziale narrativo, la chiave per costruire nuove storie, scenari e dinamiche, anche in contesti completamente diversi. La loro coerenza interna diventa il filo conduttore che permette di mantenere l’identità di un nuovo franchise, pur aprendo possibilità creative inattese e stimolanti.
 
lo avevo scritto tempo fa', spero sia una saga costruita come gli xenoblade, giochi indipendenti ma legati da un elemento, l'elemento ce lo hanno già fornito e in questo caso è anche bello chiaro

in tutta onesta' visto l'epilogo del primo capitolo vorrei un prodotto incentrato sugli scrittori, il che gli porterebbe anche a dover cambiare qualcosa nel loro gioco passando da elementi di pittura a quelli di scrittura

un gioco indipendente ma che fornisca ulteriori elementi sulla faida scrittori e pittori

ultima cosa, sono talentuosi, spero non abbiano paura ma anzi vogliano ampliare e cambiare ulteriormente il loro nuovo gioco senza arroccarsi troppo sulle convinzioni che si sono costruiti con questo splendido titolo


Non è esattamente quello che hanno fatto intendere. L’elemento centrale è proprio il clair obscur, cioè il chiaro-scuro: storie che mettono in contrasto prospettive diverse, senza un “giusto” o uno “sbagliato” assoluto. È questo il cuore della saga, esplorare le sfumature e i punti di vista in conflitto.

Per come si è espresso Broche, sembra chiaro che si andrà oltre questa singola vicenda: ogni gioco sarà un nuovo capitolo indipendente, come i Final Fantasy, ma sempre legato a questo filo conduttore tematico.
 
Non è esattamente quello che hanno fatto intendere. L’elemento centrale è proprio il clair obscur, cioè il chiaro-scuro: storie che mettono in contrasto prospettive diverse, senza un “giusto” o uno “sbagliato” assoluto. È questo il cuore della saga, esplorare le sfumature e i punti di vista in conflitto.

Per come si è espresso Broche, sembra chiaro che si andrà oltre questa singola vicenda: ogni gioco sarà un nuovo capitolo indipendente, come i Final Fantasy, ma sempre legato a questo filo conduttore tematico.
quello che scrivo non nega il concetto

noi sappiamo della controversi tra pittori e scrittori e sappiamo che questultimi ahanno portato i nqualche modo alla morte di verso, ma non sappiamo ne ragioni ne motivizoni ditale contrasto

un gioco incentrato sui personaggi degli scrittori con qualche informazione sui creatori stessi, come nel primo gioco sui pittori, potrebbero appunto portare a un punto di vista diverso e giocare molto sulla questione di chi sia in giusto o sbagliato
 
Diciamo che hanno una buona base di partenza, superarsi non sarà facile ma hanno dei margini di miglioramento negli aspetti in cui Expediiton 33 ha saputo esprimersi meno bene. Speriamo che continuino con questo ibrido a turni con elementi action e diano magari maggiore verità alle build da creare e agli elementi interconnessi.
Riguardo alla storia, diciamo che con la scusa
che i pittori creano i loro mondi e personaggi, possono tranquillamente spaziare ovunque e di conseguenza cambiare stile e resa dei personaggi. Nulla vieta che il prossimo possa essere ch’esso contemporaneo, steampunk ecc…su questo possono sbizzarsi come vogliono. Resterebbe il “rammarico” della tematica degli scrittori ma quella possono tranquillamente portarla avanti come “nemico” della serie nascosto nell’ombra (aldilà che possa essere vista come uno sfondamento della quarta parete, tutto ciò che vediamo è deciso dagli sviluppatori del gioco, i veri scrittori del gioco), un po’ come nei resident evil l’organizzazione di Ada, é presente ma solo di facciata.
 
Non è esattamente quello che hanno fatto intendere. L’elemento centrale è proprio il clair obscur, cioè il chiaro-scuro: storie che mettono in contrasto prospettive diverse, senza un “giusto” o uno “sbagliato” assoluto. È questo il cuore della saga, esplorare le sfumature e i punti di vista in conflitto.

Per come si è espresso Broche, sembra chiaro che si andrà oltre questa singola vicenda: ogni gioco sarà un nuovo capitolo indipendente, come i Final Fantasy, ma sempre legato a questo filo conduttore tematico.

Un esempio utile è la serie televisiva Black Mirror: gli episodi sono legati soprattutto da un contesto tematico comune, più che da un universo condiviso. Eppure, all’interno della serie esistono momenti in cui alcuni episodi dialogano tra loro, ampliando e approfondendo contesti narrativi già introdotti. Questo dimostra come sia possibile mantenere una coerenza tematica forte, pur aprendo la strada a variazioni e connessioni che arricchiscono l’esperienza complessiva.
 
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