Quella del latino che serve per ragionare non l'ho mai capita! Sono sempre stato una capra in latino, fino alla IV / V dove si facevano solo traduzioni senza più compiti di grammatica, e dove con un briciolo di buon senso potevi raggranellare il 7 senza sapere a menadito tutte le declinazioni ed i casi specifici.In grassetto ed aggiungo...che quoto il pensiero di Ishramit sul latino, senza contare che il latino serve per imparare a "ragionare", non certo per leggere l'intuile inscrizione sulla pietra lavica di una Pompei random! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif
In Fisica ho avuto la media del 7.5/8 dalla I alla V, sempre con lo stesso prof che ci faceva sgobbare! Apre di più la mente un bel problema di matematica o fisica (fatto con un professore motivato!) che una versione ... opinione personale, ben s'intenda!
Lo studio dell'inglese parlato a mio dire è alquanto inutile in sede scolastica. E sono giunto a questa conclusione dopo che per anni mi sono sfondato il *ulo sul libro di grammatica, pensando che fosse molto più utile parlare, che studiare le regole.Invece per me il problema è l'opposto, troppa letteratura inutile in 5°( per dire ok coleridge e byron, ma gray e wordsworth che utilità hanno?) e poco studio dell'inglese parlato
Sul lungo periodo, mi sono ricreduto. Intanto, in IV liceo ho fatto il FCE che non sarà tanta roba ma intanto è già B2, cioè livello pre-intermedio 3/6, negli standard europei. Questo grazie alla prof che ci faceva il *ulo e ci ha pure dato ripetizioni gratuite.
Ma al di là di questo, l'accento da "Super Mario" non lo perdi né studiando la pronuncia a scuola, né facendo il viaggio di studio, anche di un paio di mesi. Quindi, sinceramente credo sia più utile fare grammatica che "parlare".
Semmai, quello che manca, è l'ascolto, che personalmente ritengo la parte più importante, in qualsiasi caso. Anche parlando in maniera sgrammaticata, riesci comunque a farti capire, ma se tu non capisci un acca di quello che ti dicono sei ne *azzi. Purtroppo per fare l'ascolto decentemente, servono infrastrutture (aka LABORATORI) che in genere o latitano oppure sono ampiamente insufficienti.
Una delle fortune del filesharing è che chi vuole, chi ha un minimo di motivazione, si guarda le serie TV o film in lingua con o senza i sottotitoli, e rimedia (parzialmente).
PS tra l'altro buona parte delle serie TV americane sono MOLTO meglio in Inglese. Le sitcom tradotte in italiano fanno defecare (How I Met Your Mother e Big Bang Theory, sono due esempi calzanti. In italiano sono m€rda fumante //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sad.png )
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Dopo la maturità esce talmente tanta gente che non sa usare il LE al posto del GLI e non è in grado di usare correttamente CONGIUNTIVO e CONDIZIONALE che per me, il problema di non riuscire a formulare una frase corretta in Inglese, è davvero il male minore.è graduale la cosa, non è che da bambino ad adulto si diventa ad un tratto ritardati nell'apprendere la lingua, t'ho fatto l'esempio prima della famiglia apposta: i due figli lo sanno da ***, e i due genitori molto meno, ma lo sanno comunque parlare.Credi seriamente che la gente che esce dalle superiori sappia parlare bene in inglese quanto un immigrato che sta qua da un paio d'anni? La maggior parte delle volte per formulare una frase ci mettono 10 minuti, sbagliando comunque qualsiasi cosa con una forma italianizzata (a livello sintattico), pronunciata male e difficilmente riescono a capire tutto bene quando gli viene detto qualcosa la prima volta. Un immigrato avrà forme scandalose o quello che vuoi, ma si riesce a farsi capire benissimo e capisce tutto perfettamente.
E non parliamo della matematica, eh......