In qualità di operatore sanitario vaccinato ti dico invece che in un mondo giusto ognuno dovrebbe essere libero di sottoporsi o meno a trattamenti sanitari come meglio crede, senza per questo essere privato della libertà di esercitare la sua professione.
Ma dal momento che sappiamo tutti non esserlo, come dici tu, c'è una legge liberticida che afferma il contrario, quindi non capisco di che ti preoccupi.
A tempo debito i "disertori" verranno puniti, lunga vita al collettivismo distopico.
Parto dicendo una cosa inaspettata: anche io, dopo averci riflettuto a lungo, non sono favorevole a un obbligo vaccinale per tutta la popolazione. Ammetto che all'inizio ero molto piú rigido: per me chi non si voleva vaccinare doveva essere trattato alla stregua di un criminale untore (esagerazione per rendere l'idea). Col tempo però, anche leggendo messaggi come quello che sto quotando, ho fatto marcia indietro. Non perché ritenga il vaccino pericoloso (sicuramente non piú del virus in sé a prescindere dall'età), ma perché creerebbe un precedente. Se ieri ero d'accordo con un eventuale obbligo vaccinale, domani potrei essere in disaccordo con un obbligo diverso (parlo in prima persona, ma é un discorso generale). Quindi sí, a grandi linee posso essere d'accordo con al definizione che dai a questa manovra: in parte sarebbe sí "liberticida".
Uno degli errori del governo é stato infatti il non pubblicizzare a sufficienza i dati confortanti ora a disposizione che dimostrano come sia di gran lunga preferibile il vaccino al virus (se proprio proprio, tenendosi una riserva sul caso di AZ somministrato a giovani donne). Invece no, niente é stato fatto in questo senso, anzi le emittenti tv hanno fatto inconsapevolmente il contrario (vedasi quel circo di La7 dove un giorno creno scandali per nulla sulle trombosi per poi lamentarsi che il giorno seguente molta gente ha disdetto la prenotazione).
Se per disgrazia però ci trovassimo nella situazione in cui per tornare davvero alla libertà senza avere 100'000 morti in piú servisse l'obbligo, potrebbe subentrare la componente egoistica (perché sí ogni tanto anche io penso a me stesso): a quel punto potrei sí esultare se a tutti viene imposto il vaccino. Ipotesi che spero non venga mai alla luce. In generale comunque ho umilmente cambiato idea.
Su una cosa però non ho assolutamente fatto dietrofront: gli operatori sanitari DEVONO vaccinarsi, pena appunto il licenziamento. Mi dispiace, ma il loro lavoro prevede anche il salvaguardare gli altri. Se una nonnina, che magari anche volendo non si può vaccinare, si sloga la caviglia e, andando dal medico, contrae il virus perché il genio non si é voluto vaccinare, chi lede di piú la libertà altrui? Lo Stato che impone ai sanitari di proteggere i suoi assistiti da una malattia che ne ha spenti 120mila in un anno, o l'ortopedico che a causa della sua poca professionalità uccide indirettamente un suo paziente? La risposta mi sembra scontata, e sinceramente il volerci filosofeggiare dietro a tutti i costi mi dà anche sui nervi.
Non capisco il discorso obbligo/comunità per un vaccino lanciato in meno di un anno ovvio che uno si ponga due domande e questo non significa essere no Vax.
Ma ho mai detto che é sbagliato farsi due domande? Me le sono fatte io come te le sei fatte tu come é giusto che sia, e alla fine ci siamo vaccinati - ci vaccineremo nel mio caso - comunque, in totale libertà. Cosí come ricordo che nel topic c'erano parecchi utenti molto scettici sul vaccino, eppure alla fine hanno cambiato anche loro idea (mi prendo la briga di taggarli, correggetemi se sbaglio ragazzi:
massy95,
Drev,
MrOssom90).
Quello che é sbagliato non é farsi le domande, ma il darsi le risposte errate. Soprattutto se il tuo lavoro prevede la conoscenza di quelle giuste.