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Coronavirus | LINK UTILI IN APERTURA | LEGGERE IL PRIMO POST PRIMA DI INTERVENIRE

Daisuke

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Basterebbe vaccinarsi e il problema si risolverebbe. La compromissione della libertà è giustificata da tante ragioni che non è il caso di ricordare, dopo oltre 1400 pagine di thread.
Ciò che fa rabbrividire è l’ignoranza galoppante che cresce sempre più in questo paese
Infatti, dopo 1400 pagine le mancanze in materia giuridica sono ancora gravi. Ci vogliono 65 master per poter anche solo esprimere dubbi su certe cose ma con il diritto e filosofia del diritto ci vuole a stento il quinto superiore.
 

GoMarco

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Basterebbe vaccinarsi e il problema si risolverebbe. La compromissione della libertà è giustificata da tante ragioni che non è il caso di ricordare, dopo oltre 1400 pagine di thread.
Ciò che fa rabbrividire è l’ignoranza galoppante che cresce sempre più in questo paese
Sull'ignoranza concordo. È più facile credere senza batter ciglio che pensare. Pensare vuol dire già argomentare, mettere in discussione, e sbattersi un po' con la testa.
Ma già da prima della pandemia era così, vedi "L'Italiano medio" di Maccio Capatonda :asd:
Quando c'è terreno fertile come da noi, basta poco, un minimo pretesto per far degenenare tutto.
 

Kuro.

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Snow24

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Infatti, dopo 1400 pagine le mancanze in materia giuridica sono ancora gravi. Ci vogliono 65 master per poter anche solo esprimere dubbi su certe cose ma con il diritto e filosofia del diritto ci vuole a stento il quinto superiore.
Correggimi se sbaglio, però mi è sembrato di capire che l'Italia da un punto di vista giuridico non sta facendo nulla che non sia previsto dalla costituzione. Mi spiego meglio, che il GP possa piacere o meno è un discorso più che legittimo, che però sia uno strumento utilizzabile e consentito dalla costituzione è fuori discussione. O sbaglio?
 

GoMarco

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Correggimi se sbaglio, però mi è sembrato di capire che l'Italia da un punto di vista giuridico non sta facendo nulla che non sia previsto dalla costituzione. Mi spiego meglio, che il GP possa piacere o meno è un discorso più che legittimo, che però sia uno strumento utilizzabile e consentito dalla costituzione è fuori discussione. O sbaglio?
Il quadro di riferimento sarebbe il Reg. UE sul green pass.
Nel Regolamento UE che si occupa del green pass è stato aggiunto il divieto di discriminare chi non è vaccinato.
Il GP nasce come strumento europeo di controllo dei cittadini che da uno stato vanno in un altro. Essendo libera la circolazione, si è pensato di introdurlo per evitare la diffusione incontrollata del virus da un paese all'altro.
Non per altro.
Da lì i governi nazionali, fra cui il nostro in prima linea, si sono sbizzarriti ad utilizzarlo, tramite proprie leggi palesemente discriminatorie, per altri scopi punitivi nella socialità, cultura, lavoro ecc ecc.
E le istituzioni UE stanno facendo spallucce da mesi.
Siccome veniamo già da oltre un anno di restrizioni, pensare che un'emergenza possa durare quanto una legislatura politica di tot. anni (si vota nel 2023) è alquanto singolare.
 
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Snow24

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Nel Regolamento UE che si occupa del green pass è stato aggiunto il divieto di discriminare chi non è vaccinato.
In realtà mi è parso di capire che non è un regolamento e che è riferito alla libertà di circolazione (che con il GP rimane garantita a tutti i cittadini) :hmm:

 

yonkers86

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Ma pure giuridicamente il dibattito c'è, su più livelli per fortuna. E il fatto che una cosa sia perfettamente costituzionale non la rende automaticamente giusta.

Infatti uno dei grossi problemi sta qui, diritto ed etica. Due cose diverse, ma diversamente malleabili e adattabili alle proprie credenze.
Post unito automaticamente:

Ah l'emergenza sino al 2023 l'hanno legittimamente avallata i signori in parlamento, regolarmente eletti, che hanno preferito continuare lo scaricabarile su tutta la linea che calcare la mano e andare ad elezioni. Nulla di imposto da una forza aliena, semplice calcolo politico da parte di TUTTI.
 

dante3vergil

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non vedo cosa c'entrino le provocazioni.
Nè cosa c'entri Fanpage come testata in sè, visto che non credo ci sia qualcuno che ne difenda qualità intrinseca della testata giornalistica, ma vabbè. Mi sembra che alcuni facciano di tutto per difendere quei bifolchi che vengono ripresi.
 

Daisuke

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Correggimi se sbaglio, però mi è sembrato di capire che l'Italia da un punto di vista giuridico non sta facendo nulla che non sia previsto dalla costituzione. Mi spiego meglio, che il GP possa piacere o meno è un discorso più che legittimo, che però sia uno strumento utilizzabile e consentito dalla costituzione è fuori discussione. O sbaglio?
Dunque, in prima battuta è necessario muovere da una premessa importante: vaccinarsi in Italia, ad oggi, non è obbligatorio. Poiché il nostro è uno Stato liberale di diritto, dove tutto ciò che non è vietato è lecito, ne discende naturalmente che non vaccinarsi è lecito, e quindi sottrarsi alla vaccinazione è contenuto di un diritto soggettivo assoluto. Poi se vuoi possiamo ragionare sulla opportunità e sulla legittimità di un obbligo vaccinale erga omnes, ma questo è un altro discorso.
Posta questa premessa, è evidente che dall'esercizio di un diritto - il diritto di non vaccinarsi, appunto- non possano discendere conseguenze negative per il titolare del diritto, men che meno la privazione di diritti fondamentali. Ricattare il cittadino con l'emarginazione sociale o addirittura con la privazione dei mezzi di sussistenza, imponendo un costo psichico oltre che economico all'esercizio del diritto all'habeas corpus, non solo non è costituzionalmente legittimo (per quanto questo sia rilevante...) ma è soprattutto disumano e lesivo dei principi fondamentali dello stato di diritto. Piuttosto, questo paternalismo denota un pericoloso scivolamento verso i giustamente deprecati lidi dello stato etico, ove dalla violazione del presunto "dovere morale" imposto dallo Stato discendono conseguenze in tutto e per tutto paragonabili, se non persino più gravose, rispetto a quelle che lo Stato fa normalmente dipendere dalla violazione di una norma di diritto positivo.
Fatte queste premesse, possiamo passare al piano strettamente costituzionale.
Il principio di uguaglianza-ragionevolezza, è vero, non pone un divieto di discriminazione tout-court. Piuttosto, esso stabilisce che situazioni simili debbano essere trattate in modo simile e situazioni diverse in modo diverso. Tuttavia, posto che appunto non vaccinarsi è una scelta perfettamente legittima, la discriminazione (termine che adopero in senso tecnico e scevro da elementi valutativi) fondata sull'eventualità che il cittadino abbia liberamente e lecitamente deciso di sottrarsi alla vaccinazione è assolutamente intollerabile sotto il profilo del principio di uguaglianza poiché non risponde proprio a quel parametro di ragionevolezza della discriminazione come delineato dalla Consulta con la sentenza n. 172 del 1996.
Per quanto concerne il pur menzionato art. 16 della Costituzione, secondo cui "ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza", bisogna pure sottolineare che esso si conclude con il seguente enunciato: "nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche". Ebbene, le limitazioni imposte dal green pass non hanno che una natura meramente politica, poiché essere puramente e semplicemente penalizzano una scelta politica, tra l'altro lecita, del cittadino.
Inoltre ritengo assolutamente non pertinente il richiamo all'art. 32 della Costituzione, adoperato spesso per giustificare compressioni dei diritti e delle libertà di taluno in nome del diritto alla salute di talaltro. In primis, bisognerebbe infatti concordare sul concetto di "salute", così come arricchito di contenuto sia dalla giurisprudenza che dalla stessa Organizzazione mondiale della Sanità, e cioè nel senso di salute psico-fisica complessivamente considerata. Sul contenuto del diritto alla salute si può elaborare anche una riflessione in negativo, e cioè che esso sicuramente non contempla né il diritto a non ammalarsi né tantomeno il fantomatico diritto a non morire pur evocato da qualcuno. Inoltre, pur volendo ammettere che il diritto alla salute si declini anche nel senso del (francamente, ridicolo) diritto a non ammalarsi, bisogna considerare che non necessariamente quest'ultimo debba considerarsi prevalente rispetto a qualsiasi altro diritto di rango costituzionale. Infatti il bilanciamento di diritti costituzionalmente garantiti è operazione complessa, che non può certo essere banalizzata nei termini di "basta che ci sta la salute". Del resto, sul punto è intervenuta anche la Corte Costituzionale con la sentenza n. 58 del 2018.
Ma sul piano costituzionale io sinceramente non mi dilungherei oltre, posto che come diceva Pietro Calamandrei "la Costituzione è un pezzo di carta", la quale ha senso di esistere solo in presenza di un sistema di check and balance che evidentemente è venuto a mancare.
Alla luce di ciò, la riflessione da fare è veramente semplice ed elementare: l'idea che lo status del cittadino, composto da un certo ventaglio di diritti soggettivi, sia subordinato all'esibizione di un lasciapassare, elargito a scadenza in forma di premio a seguito della sottoposizione ad un trattamento sanitario non obbligatorio, è semplicemente incompatibile con i principi fondamentali dello stato di diritto e nasconde un retropensiero francamente pericoloso, e cioè che i diritti non ci appartengono, ma ci vengono ottriati dall'alto. Subordinare l'esercizio dei diritti inalienabili alla integrazione di una condizione nega la loro stessa natura inalienabile.
Spero di essere stato esaustivo :asd:
 

Kuro.

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Dai non ho proprio voglia di spiegarlo ma vedo che mi tocca
Fai 1000 interviste, ne monti 20 tra le peggiori e taac servizietto pronto per fare audience e di tutta l’erba un fascio (o fascisti)
Un po’ come le interviste de Milanese imbruttito o pensate veramente che tutta la categoria di chi va in discoteca abbia la terza media (come se fosse una cosa dispregiativa - ma vedo che qua conta molto il titolino di studio)
 

HunterKakashi

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Mi stai simpatico in altri thread, e ti reputo intelligente, ma in questo caso dici sul serio o fai il troll provocatore come quello di fan page? :rickds:
Manifestano per la loro libertà, sul lavoro e nella socialità. Tanto difficile da credere? È il popolo, in quanto tale è rappresentato da varie categorie di persone. Se intervistavano gente in giacca e cravatta che snocciolavano dati sui benefici del vaccino, chiedendo di killelare tutti gli altri, per te era meglio?
Rabbrividisco.
A quella specie di giornalista bastava ignorarlo, come detto di fare da uno con il megafono. Perché è palese il suo atteggiamento provocatorio, con servizi preconfezionati da servire sul vassoio d'argento nei talk show rissa.
Allora vuol dire che sono scemo io (che non sono in giacca e cravatta, ne tantomeno un virologo), come è scemo il resto della quasi totalità di persone che hanno fatto il proprio dovere andando a vaccinarsi.

Che Tommasi non sia propriamente uno dei miei preferiti è risaputo, anzi lo odio, ma le proteste si stanno svolgendo al di la della presenza di tommasi o di altri provocatori, o di testate di dubbio valore come fan page.
 

Heinrich

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Dai non ho proprio voglia di spiegarlo ma vedo che mi tocca
Fai 1000 interviste, ne monti 20 tra le peggiori e taac servizietto pronto per fare audience e di tutta l’erba un fascio (o fascisti)
Un po’ come le interviste de Milanese imbruttito o pensate veramente che tutta la categoria di chi va in discoteca abbia la terza media (come se fosse una cosa dispregiativa - ma vedo che qua conta molto il titolino di studio)
C'è anche un'enorme differenza fra una persona presa in disparte in discoteca a cui vengono fatte domande idiote rispetto a delle persone intervistate, su tematiche leggermente più serie, in mezzo ad una folla che nella maggior parte dei casi mostra indifferenza verso risposte e comportamenti deprecabili ed in altri addirittura li aizza. I contrari al green pass son tutti così? Assolutamente no (io stesso non sono favorevole ad uno strumento simile). I manifestanti no green pass son tutti così? Molto probabilmente no. Ma che fra i manifestanti ci siano anche elementi simili è un dato di fatto e non è che si possa negare.
 

GoMarco

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In realtà mi è parso di capire che non è un regolamento e che è riferito alla libertà di circolazione (che con il GP rimane garantita a tutti i cittadini) :hmm:


Dunque, in prima battuta è necessario muovere da una premessa importante: vaccinarsi in Italia, ad oggi, non è obbligatorio. Poiché il nostro è uno Stato liberale di diritto, dove tutto ciò che non è vietato è lecito, ne discende naturalmente che non vaccinarsi è lecito, e quindi sottrarsi alla vaccinazione è contenuto di un diritto soggettivo assoluto. Poi se vuoi possiamo ragionare sulla opportunità e sulla legittimità di un obbligo vaccinale erga omnes, ma questo è un altro discorso.
Posta questa premessa, è evidente che dall'esercizio di un diritto - il diritto di non vaccinarsi, appunto- non possano discendere conseguenze negative per il titolare del diritto, men che meno la privazione di diritti fondamentali. Ricattare il cittadino con l'emarginazione sociale o addirittura con la privazione dei mezzi di sussistenza, imponendo un costo psichico oltre che economico all'esercizio del diritto all'habeas corpus, non solo non è costituzionalmente legittimo (per quanto questo sia rilevante...) ma è soprattutto disumano e lesivo dei principi fondamentali dello stato di diritto. Piuttosto, questo paternalismo denota un pericoloso scivolamento verso i giustamente deprecati lidi dello stato etico, ove dalla violazione del presunto "dovere morale" imposto dallo Stato discendono conseguenze in tutto e per tutto paragonabili, se non persino più gravose, rispetto a quelle che lo Stato fa normalmente dipendere dalla violazione di una norma di diritto positivo.
Fatte queste premesse, possiamo passare al piano strettamente costituzionale.
Il principio di uguaglianza-ragionevolezza, è vero, non pone un divieto di discriminazione tout-court. Piuttosto, esso stabilisce che situazioni simili debbano essere trattate in modo simile e situazioni diverse in modo diverso. Tuttavia, posto che appunto non vaccinarsi è una scelta perfettamente legittima, la discriminazione (termine che adopero in senso tecnico e scevro da elementi valutativi) fondata sull'eventualità che il cittadino abbia liberamente e lecitamente deciso di sottrarsi alla vaccinazione è assolutamente intollerabile sotto il profilo del principio di uguaglianza poiché non risponde proprio a quel parametro di ragionevolezza della discriminazione come delineato dalla Consulta con la sentenza n. 172 del 1996.
Per quanto concerne il pur menzionato art. 16 della Costituzione, secondo cui "ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza", bisogna pure sottolineare che esso si conclude con il seguente enunciato: "nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche". Ebbene, le limitazioni imposte dal green pass non hanno che una natura meramente politica, poiché essere puramente e semplicemente penalizzano una scelta politica, tra l'altro lecita, del cittadino.
Inoltre ritengo assolutamente non pertinente il richiamo all'art. 32 della Costituzione, adoperato spesso per giustificare compressioni dei diritti e delle libertà di taluno in nome del diritto alla salute di talaltro. In primis, bisognerebbe infatti concordare sul concetto di "salute", così come arricchito di contenuto sia dalla giurisprudenza che dalla stessa Organizzazione mondiale della Sanità, e cioè nel senso di salute psico-fisica complessivamente considerata. Sul contenuto del diritto alla salute si può elaborare anche una riflessione in negativo, e cioè che esso sicuramente non contempla né il diritto a non ammalarsi né tantomeno il fantomatico diritto a non morire pur evocato da qualcuno. Inoltre, pur volendo ammettere che il diritto alla salute si declini anche nel senso del (francamente, ridicolo) diritto a non ammalarsi, bisogna considerare che non necessariamente quest'ultimo debba considerarsi prevalente rispetto a qualsiasi altro diritto di rango costituzionale. Infatti il bilanciamento di diritti costituzionalmente garantiti è operazione complessa, che non può certo essere banalizzata nei termini di "basta che ci sta la salute". Del resto, sul punto è intervenuta anche la Corte Costituzionale con la sentenza n. 58 del 2018.
Ma sul piano costituzionale io sinceramente non mi dilungherei oltre, posto che come diceva Pietro Calamandrei "la Costituzione è un pezzo di carta", la quale ha senso di esistere solo in presenza di un sistema di check and balance che evidentemente è venuto a mancare.
Alla luce di ciò, la riflessione da fare è veramente semplice ed elementare: l'idea che lo status del cittadino, composto da un certo ventaglio di diritti soggettivi, sia subordinato all'esibizione di un lasciapassare, elargito a scadenza in forma di premio a seguito della sottoposizione ad un trattamento sanitario non obbligatorio, è semplicemente incompatibile con i principi fondamentali dello stato di diritto e nasconde un retropensiero francamente pericoloso, e cioè che i diritti non ci appartengono, ma ci vengono ottriati dall'alto. Subordinare l'esercizio dei diritti inalienabili alla integrazione di una condizione nega la loro stessa natura inalienabile.
Spero di essere stato esaustivo :asd:
Alle prossime elezioni, ti voto ❤️
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Allora vuol dire che sono scemo io (che non sono in giacca e cravatta, ne tantomeno un virologo), come è scemo il resto della quasi totalità di persone che hanno fatto il proprio dovere andando a vaccinarsi.

Che Tommasi non sia propriamente uno dei miei preferiti è risaputo, anzi lo odio, ma le proteste si stanno svolgendo al di la della presenza di tommasi o di altri provocatori, o di testate di dubbio valore come fan page.
Quindi 86% con una dose, andati tutti lì perché credenti nella scienza e ansiosi di farselo? Oppure perché un po' alla volta ricattati in modo subdolo per lavorare, per vivere la socialità, per fare sport, per istruirsi, per visitare luoghi di cultura, per viaggiare e via discorrendo.
Senza i mezzucci psicologici, si rimaneva fra il 50 e il 60% che era comunque un buon risultato per un paese civile e democratico. Ma tanto con vaccini imperfetti (che non bloccano i contagi, con efficacia limitata nel tempo e che presentano delle falle protettive) puoi arrivare pure a 100% e non cambierebbe nulla. Fra un anno saremo sempre qui a parlare di ondate e dire a tutti di fare i bravi, perché secondo il mainstream basterebbe una piccola percentuale di disallineati per rendere tutto vano.
Ti pare pratico un sistema del genere?
 
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HunterKakashi

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Alle prossime elezioni, ti voto ❤️
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Quindi 86% con una dose, andati tutti lì perché credenti nella scienza e ansiosi di farselo? Oppure perché un po' alla volta ricattati in modo subdolo per lavorare, per vivere la socialità, per fare sport, per istruirsi, per visitare luoghi di cultura, per viaggiare e via discorrendo.
Senza i mezzucci psicologici, si rimaneva fra il 50 e il 60% che era comunque un buon risultato per un paese civile e democratico. Ma tanto con vaccini imperfetti (che non bloccano i contagi, con efficacia limitata nel tempo e che presentano delle falle protettive) puoi arrivare pure a 100% e non cambierebbe nulla. Fra un anno saremo sempre qui a parlare di ondate e dire a tutti di fare i bravi, perché secondo il mainstream basterebbe una piccola percentuale di disallineati per rendere tutto vano.
Ti pare pratico un sistema del genere?
Sono pienamente convinto che la gragrande maggioranza di quel 86% il vaccino se lo sia fatto per essere protetto e per proteggere i propri cari. Il Green pass non ha fatto altro che smuovere principalmente gli indecisi e gli indolenti e non i no green pass in senso stretto, altrimenti li avremmo ritrovati insieme a quelli che oggi scendono in piazza a protestare.

Detto questo sono stato il primo qui dentro a sostenere che anche raggiungendo il 100% dei vaccinati non cambierebbe nulla a livello di contagi, e sono stato il primo a criticare quelle che secondo me sono state alcune misure illogiche, ma purtroppo mi rendo conto che qualcosa si deve pur fare, per salvaguardare la salute di tutti, sia dei pro vax che dei no vax per evitare fatti ad esempio come questo:

 

Wii95

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Dunque, in prima battuta è necessario muovere da una premessa importante: vaccinarsi in Italia, ad oggi, non è obbligatorio. Poiché il nostro è uno Stato liberale di diritto, dove tutto ciò che non è vietato è lecito, ne discende naturalmente che non vaccinarsi è lecito, e quindi sottrarsi alla vaccinazione è contenuto di un diritto soggettivo assoluto. Poi se vuoi possiamo ragionare sulla opportunità e sulla legittimità di un obbligo vaccinale erga omnes, ma questo è un altro discorso.
Posta questa premessa, è evidente che dall'esercizio di un diritto - il diritto di non vaccinarsi, appunto- non possano discendere conseguenze negative per il titolare del diritto, men che meno la privazione di diritti fondamentali. Ricattare il cittadino con l'emarginazione sociale o addirittura con la privazione dei mezzi di sussistenza, imponendo un costo psichico oltre che economico all'esercizio del diritto all'habeas corpus, non solo non è costituzionalmente legittimo (per quanto questo sia rilevante...) ma è soprattutto disumano e lesivo dei principi fondamentali dello stato di diritto. Piuttosto, questo paternalismo denota un pericoloso scivolamento verso i giustamente deprecati lidi dello stato etico, ove dalla violazione del presunto "dovere morale" imposto dallo Stato discendono conseguenze in tutto e per tutto paragonabili, se non persino più gravose, rispetto a quelle che lo Stato fa normalmente dipendere dalla violazione di una norma di diritto positivo.
Fatte queste premesse, possiamo passare al piano strettamente costituzionale.
Il principio di uguaglianza-ragionevolezza, è vero, non pone un divieto di discriminazione tout-court. Piuttosto, esso stabilisce che situazioni simili debbano essere trattate in modo simile e situazioni diverse in modo diverso. Tuttavia, posto che appunto non vaccinarsi è una scelta perfettamente legittima, la discriminazione (termine che adopero in senso tecnico e scevro da elementi valutativi) fondata sull'eventualità che il cittadino abbia liberamente e lecitamente deciso di sottrarsi alla vaccinazione è assolutamente intollerabile sotto il profilo del principio di uguaglianza poiché non risponde proprio a quel parametro di ragionevolezza della discriminazione come delineato dalla Consulta con la sentenza n. 172 del 1996.
Per quanto concerne il pur menzionato art. 16 della Costituzione, secondo cui "ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza", bisogna pure sottolineare che esso si conclude con il seguente enunciato: "nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche". Ebbene, le limitazioni imposte dal green pass non hanno che una natura meramente politica, poiché essere puramente e semplicemente penalizzano una scelta politica, tra l'altro lecita, del cittadino.
Inoltre ritengo assolutamente non pertinente il richiamo all'art. 32 della Costituzione, adoperato spesso per giustificare compressioni dei diritti e delle libertà di taluno in nome del diritto alla salute di talaltro. In primis, bisognerebbe infatti concordare sul concetto di "salute", così come arricchito di contenuto sia dalla giurisprudenza che dalla stessa Organizzazione mondiale della Sanità, e cioè nel senso di salute psico-fisica complessivamente considerata. Sul contenuto del diritto alla salute si può elaborare anche una riflessione in negativo, e cioè che esso sicuramente non contempla né il diritto a non ammalarsi né tantomeno il fantomatico diritto a non morire pur evocato da qualcuno. Inoltre, pur volendo ammettere che il diritto alla salute si declini anche nel senso del (francamente, ridicolo) diritto a non ammalarsi, bisogna considerare che non necessariamente quest'ultimo debba considerarsi prevalente rispetto a qualsiasi altro diritto di rango costituzionale. Infatti il bilanciamento di diritti costituzionalmente garantiti è operazione complessa, che non può certo essere banalizzata nei termini di "basta che ci sta la salute". Del resto, sul punto è intervenuta anche la Corte Costituzionale con la sentenza n. 58 del 2018.
Ma sul piano costituzionale io sinceramente non mi dilungherei oltre, posto che come diceva Pietro Calamandrei "la Costituzione è un pezzo di carta", la quale ha senso di esistere solo in presenza di un sistema di check and balance che evidentemente è venuto a mancare.
Alla luce di ciò, la riflessione da fare è veramente semplice ed elementare: l'idea che lo status del cittadino, composto da un certo ventaglio di diritti soggettivi, sia subordinato all'esibizione di un lasciapassare, elargito a scadenza in forma di premio a seguito della sottoposizione ad un trattamento sanitario non obbligatorio, è semplicemente incompatibile con i principi fondamentali dello stato di diritto e nasconde un retropensiero francamente pericoloso, e cioè che i diritti non ci appartengono, ma ci vengono ottriati dall'alto. Subordinare l'esercizio dei diritti inalienabili alla integrazione di una condizione nega la loro stessa natura inalienabile.
Spero di essere stato esaustivo :asd:
Concetti talmente banali, ovvi, da essere rivoluzionari nell'Italia di oggi dove la costituzione è calpestata
 
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Correggimi se sbaglio, però mi è sembrato di capire che l'Italia da un punto di vista giuridico non sta facendo nulla che non sia previsto dalla costituzione. Mi spiego meglio, che il GP possa piacere o meno è un discorso più che legittimo, che però sia uno strumento utilizzabile e consentito dalla costituzione è fuori discussione. O sbaglio?
Non sbaglj infatti, è anche scritto in costituzione che in caso di emergenza sanitaria possono fare misure simili che in molti fanno finta di dimenticare
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Il quadro di riferimento sarebbe il Reg. UE sul green pass.
Nel Regolamento UE che si occupa del green pass è stato aggiunto il divieto di discriminare chi non è vaccinato.
Il GP nasce come strumento europeo di controllo dei cittadini che da uno stato vanno in un altro. Essendo libera la circolazione, si è pensato di introdurlo per evitare la diffusione incontrollata del virus da un paese all'altro.
Non per altro.
Da lì i governi nazionali, fra cui il nostro in prima linea, si sono sbizzarriti ad utilizzarlo, tramite proprie leggi palesemente discriminatorie, per altri scopi punitivi nella socialità, cultura, lavoro ecc ecc.
E le istituzioni UE stanno facendo spallucce da mesi.
Siccome veniamo già da oltre un anno di restrizioni, pensare che un'emergenza possa durare quanto una legislatura politica di tot. anni (si vota nel 2023) è alquanto singolare.
La costituzione è una fonte di legge superiore alla legge europea in materia di diritti fondamentali.
Il diritto europeo in fatto di diritti fondamentali sta un po sotto.
 

TiDus_BoSs

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E dopo il super green pass di chi sarà la colpa degli aumenti dei contagi? Sempre dei "novax no green pass"?? Ovviamente è una provocazione, il green pass non serve a nulla.
 

=NeXuS=

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Infatti, dopo 1400 pagine le mancanze in materia giuridica sono ancora gravi. Ci vogliono 65 master per poter anche solo esprimere dubbi su certe cose ma con il diritto e filosofia del diritto ci vuole a stento il quinto superiore.
Le misure, per quanto drastiche e forti, non sono discriminatorie e non comprimono del tutto la libertà, perché ai non vaccinati è comunque data la possibilità di ottenere il gp con tampone. La stessa Costituzione consente limitazioni alla libertà di circolazione per motivi di sanità pubblica. La proposta di Brunetta sarebbe inoltre proporzionale e adeguata alla situazione, che è in peggioramento.

Quanto al tuo successivo post sui diritti costituzionali, mi sembra non faccia i conti con la realtà e con l'emergenza che stiamo affrontando. Vorrei ricordarti il principio di solidarietà sociale oltre al fatto che la trasmissione di questo virus è legata ai comportamenti delle persone, le quali devono quindi contribuire a contenere il contagio. C'è anche parecchia giurisprudenza della Consulta in merito al diritto alla salute e alle limitazioni alle libertà individuali.
 

.Veg

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A me non è chiaro l'obbligo vaccinale. Come funzionerebbe? Ti vengono a prendere a casa? Magari mandano qualche soldato giusto per continuare la narrazione militare?
Guarda tu se uno non deve tornare a nascondersi nelle soffitte dei vaccinati che hanno un minimo di cuore.
In realtà confondi un po'le cose: si dovrebbe ritornare a nascondersi in soffitta non tanto per eludere il vaccino, quanto per la cosa del perpetuare questo paragone.
 

GoMarco

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Non sbaglj infatti, è anche scritto in costituzione che in caso di emergenza sanitaria possono fare misure simili che in molti fanno finta di dimenticare
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La costituzione è una fonte di legge superiore alla legge europea in materia di diritti fondamentali.
Il diritto europeo in fatto di diritti fondamentali sta un po sotto.
Veramente nella gerarchia delle fonti, vengono prima le fonti internazionali, che ovviamente prevedono gli stessi diritti fondamentali della nostra costituzione, come di quelli di altri paesi membri che condividono i nostri valori democratici e diritti inviolabili, altrimenti non starebbero in Europa.
Tutti i paesi UE devono sottostare alle fonti internazionali (vedi caso Polonia che ha affermato il contrario per via del muro antiprofughi). Regolamenti UE e loro allegati quali parti integranti (il caso degli articoli circa il divieto di discriminare i non vaccinati) sono direttamente applicabili dai paesi membri e quindi efficaci, in quanto sottoscrittori di Trattati internazionali che stabiliscono proprio questo.
In sintesi chi sta in UE accetta di cedere un pezzo di sovranità alle autorità UE.
 
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