Credo ci sia anche una questione piu` fondamentale dietro, ossia che il semplice fatto di essere uno scienziato e di avere i titoli non ti rende automaticamente super parties e le scelte politiche rimangono tali.No aspe, la polemica di Kuro (più o meno sempre la stessa) si basa sul fatto che gli "espertoni" non diano risposte che rimangono immutate nel tempo
Sul fatto che, politicamente ed economicamente non si possa andare avanti con le dosi potremmo parlarne (e così, su due piedi, tenderei a darti ragione; se non sbaglio pure l'OMS ha detto una cosa simile).
Non so se sia stato discusso in europa, ma Fauci un paio di mesi fa ha dichiarato "I represent science" per mettere a tacere e screditare alcune opposizioni. Questa e` una cosa intollerabile e disonesta da dire, a prescindere da tutto il resto, perche` avere i titoli accademici e la professione di scienzato non mi permette di rappresentare la scienza, ma solo di contribure ad essa. E lo dico da persona che ha i c.d. titoli e lavora nella ricerca.
Nonostante quello che i non addetti ai lavori potrebbero pensare, la medicina non e` (ancora) una scienza deterministica. La valutazione dei rischi ed effetti si basa principalmente sull'analisi di dati empirici, che vengono interpretati tramite la statistica (e purtroppo non possono mai essere deterministici). Quindi credo che l'utente Kuro si lamenti di qualcosa di cui oggettivamente ha diritto di lamentarsi: tutti gli addetti ai lavori in questa pandemia sanno benissimo che non possono dare risposte deterministiche senza i dati che saranno completi ex post, eppure alcuni, per ragioni politiche, continuano a dare risposte deterministiche e a screditare chiunque sollevi legittime perplessita`. E` pacifico che il cittadino "medio" dopo due anni di promesse presentate come tali inizia a perdere la pazienza e magari ad aggrapparsi a teorie alternative, che quasi sempre sono errate, ma puoi davvero biasimare chi ha perso fiducia nei c.d. esperti che occupano la scena pubblica negli ultimi due anni?