Il Child of Light che ho giocato io è per PS3, quindi forse è meglio spostarlo nella lista generale dei voti
Rise of the Tomb Raider
Pur non essendo chissà quale capolavoro, è stata una bella sorpresa, perché ci ho visto dei miglioramenti rispetto al predecessore, almeno per i miei gusti. Ci sono molte meno sequenze sparatutto esagerate alla Rambo e meno scene basate su QTE ed effetti speciali, cioè meno di quelle cose che nel primo reboot alla lunga tendevano a stufarmi. La prima parte più tutorial (quella dell'arrampicata sui ghiacci e quella della Siria) è noiosa e lineare, praticamente un mero seguire le istruzioni che si dilunga un po' troppo, ma superata questa arriva quello che piace di più a me, con più spazio all'esplorazione.
Gli enigmi, pur essendo comunque piuttosto facili, sono fortunatamente diventati un po' più complessi e anche la componente platform (forse è solo una mia impressione) l'ho trovata leggermente più elaborata. Inoltre il crafting ha assunto un minimo di complessità in più, con una maggiore varietà di materiali, e ho gradito anche il ritorno della cura manuale.
La storia lascia abbastanza a desiderare, così come nel primo reboot, ma per me non è la cosa più importante in un gioco simile. Stesso discorso per i personaggi, anche se perlomeno qui c'è già meno pretesa di spacciare Lara per una ragazzina "inesperta e innocente". Certo, avrei fatto volentieri a meno del sentirla ansimare in continuazione, ma questi sono dettagli.
Non siamo ancora ai livelli dei Tomb Raider che ho amato di più, ma è stata comunque un'esperienza molto piacevole.
Voto 7,5
L.A. Noire
Sinceramente faccio un po' fatica a capire tutte le lodi della critica: a me non è sembrato niente di speciale come gioco.
La cosa migliore sono le espressioni dei volti dei personaggi interrogati, a cui puoi approcciarti in modi diversi, scoprendo varie cose sia sul caso dell'indagine sia sulla loro personalità. Apprezzabile la quantità di "sfumature", nel senso che il tutto non si riduca ad un mero "se mente--->colpevole, se è sincero--->innocente", ma c'è tutta una serie di situazioni intermedie e che vanno al di là degli schemi (con gente che magari è innocente ma ha qualche altre cosa da nascondere per motivi personali, o che magari non mente ma omette qualche dettaglio...). Ecco, questa è l'aspetto più interessante e forse l'unico
veramente interessante.
Per il resto, sarà un limite mio, ma non ci ho trovato niente di così memorabile. L'open world mi è sembrato molto fine a sé stesso, nel senso che alla fine la grandezza dell'ambientazione serve solo a farti fare viaggi più lunghi e noiosi da un punto all'altro della mappa (viaggi che devi anche fare lentamente se non vuoi fare incidenti che incidano sul tuo punteggio finale, come cercavo di fare io). Le missioni secondarie sono più insulse e ripetitive che si può e sono davvero troppe per essere sempre praticamente di 2 tipi (sparatoria o inseguimento). Non vale davvero la pena di stare a farle tutte e infatti io ho fatto solo quelle che ho trovato durante la trama principale. Carino girare per la Los Angeles anni 40, ma anche qui... una ricostruzione che ho trovato un po' fredda, senza particolare slancio artistico e senza un'atmosfera davvero memorabile.
Anche le missioni della trama principale sono un po' troppo numerose e soprattutto seguono sempre il solito schema. L'unica variante è la parte della "caccia al tesoro", e non dico altro per non spoilerare.
In definitiva, per me questo gioco avrebbe beneficiato se avesse puntato meno sulla lunghezza e sulla quantità.
Voto 6
Assassin's Creed II
Questo l'ho giocato secoli fa, ma nella lista vedo che manca solo una recensione per arrivare a quattro e quindi lascio un mio breve parere.
Ambientazione molto affascinante (d'altronde è forse il punto di forza principale di tutti gli AC... in pratica il desiderio di tuffarsi in varie epoche è forse l'unico motivo per cui posso capire che uno possa volerli giocare tutti), ma il problema principale è che il gioco alla lunga diventa ripetitivo. Infatti quello che critico di più agli AC, non è tanto il fatto che i titoli si assomiglino troppo (cosa che potrei già accettare di più, visto che basterebbe giocarli a grande distanza di tempo e magari non uno all'anno per stufarsi di meno), ma il fatto che
internamente al singolo gioco ci sia un po' troppa ripetitività. Un altro difetto è l'eccessiva facilità, in primis dei combattimenti (in teoria dovrebbe essere un gioco che punta molto sullo stealth, ma il fatto di riuscire a farcela senza problemi anche contro tanti nemici non ti stimola molto a essere cauto. Tra l'altro il boss finale l'ho trovato davvero deludente) e in secondo luogo dell'accumulo di grandi quantità di denaro.
Le parti che mi hanno divertito di più a livello di gameplay non sono quelle esterne, ma quelle all'interno delle varie cripte, per quell'aria di mistero in stile Tomb Raider. Anche gironzolare in città comunque è molto piacevole, nonostante una certa ripetitività di fondo.
La trama l'ho trovata carina ma non memorabile, nel senso che come struttura si riduce un po' troppo a "vai da X e ammazzalo". Inoltre sinceramente non ho visto un particolare climax nel finale. Ma forse anche il fatto di non aver giocato al primo AC mi impedisce di apprezzarla come dovrei, quindi lascio questo beneficio del dubbio.
Voto: 7
Ovviamente il primo gioco è per PS4, mentre gli altri per PS3