Cosa c'è di nuovo?

Critica Sonara 3.0 | Regolamento aggiornato al primo post! | Pronti per le recensioni PS5! |

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Shinobu

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YS VIII Lacrimosa of Dana

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Completato con tanto di true ending in circa 55 ore.

Che dire, magnifico. Un jrpg vecchia scuola come non ne giocavo da forse una decade, tantissime meccaniche che non si vedevano da un bel po', tutte ben integrate all'esplorazione dell'isola.

I personaggi funzionano, sia come gameplay, essendo tutti diversissimi e belli da usare, sia come trama, si crea un bel gruppetto e ogni tanto ci scappano anche i feels.

La trama parte come una cosa da poco, per poi evolvere moltissime volte con svariati plot twist, tutti molto avvincenti e che ti fanno venir voglia di proseguire (tranne la fine del capitolo 2, lì davvero combo di cose a caso gestite male) fino alla fine, il finale è stato un po' strano, ma bello, inaspettato, mi hanno fatto storcere il naso alcune cose verso la fine, ma pazienza. Tral'altro coi dungeon extra di Dana oltre a creare varie spiegazioni, creano un plothole abbastanza grosso

Spoilerissimissimo

Dopo che si addormenta nell'albero, c'è un altro flashback con lei ambientato successivamente, un mese dopo gli eventi che l'hanno fatta addormentare, ma se era addormentata e lo è stata finchè non l'ha svegliata Adol, com'è possibile? :asd:

A parte questo, direi bellissime aggiunte tutti i suoi extra, magari fossero durati pure di più.

Un gioco dove tutto il backtracking ha senso, perchè non puoi esplorare niente al 100% al primo giro, ti manca sempre qualcosa per poterlo esplorare bene, che sia un oggetto, un membro della ciurma, etc etc

Tanti bei pregi insomma, ma veniamo ai difetti.

L'ost, bella, ma quante tracce sono? cinque? sei? i boss hanno TUTTI la stessa ost, le modalità submission/interception pure, c'è quella triste e quella quando si esplora, davvero non ne ricordo altre, insomma vengono veramente a noia e ti martellano le balle dopo che ci hai passato molte ore.

L'ia nemica è buona, soprattutto nella seconda parte, molto aggressiva. L'ia alleata... "ia", se non attacchi te per primo, loro probabilmente staranno immobili pure se le stanno prendendo, spessissimo non attaccano e si limitano a correre intorno al nemico per raggiungere il "target" del nemico, poi forse sferrano qualche attacco base e raramente pure qualche skill, insomma tanto valeva giocare da soli.

La mappa... eh, da un lato è bella perchè è abbastanza intricata, dall'altro è meh perchè ci saranno forse due location che la fanno da padrone per l'80% del gioco, cioè coste su coste e qualche pezzo di foresta, potevano variare molto di più, a mò di Zelda magari, per fortuna nella seconda parte dell'isola le cose migliorano un po', ma quel senso di riciclo non scompare, cambia sempre pochino.

Insomma il basso budget si vede, e non sono dalla grafica non proprio all'ultimo grido, che detto tra noi, ho trovato piacevolissima, peccato per certi cali di frame mentre si corre con lo sprint.

Voto 8.5. Strabello e straconsigliato agli amanti del genere.

 

Vc3nZ_92

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Dishonored (PS3)
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Senza troppi giri di parole, Dishonored per me è un capolavoro, una vera perla del settore. Devo ammettere però che l'impatto iniziale è stato 'straniante'. Non brutto, ripeto, straniante. E' riuscito a farmi sentire, senza essere open world, con l'acqua alla gola. Non me lo aspettavo. Visto il genere, mi aspettavo un impatto alla Deus Ex. Nonostante le similitudini ovvie, Dishonored è molto più 'grande'. Non so nemmeno spiegarlo meglio, ma all'inizio è stato spiazzante, mi sono sentito spaesato. E' stato un problema mio eh, non del gioco, per carità, ma ho voluto comunque farvelo presente. Sempre facendo un paragone con il brand Eidos, Deus Ex è molto più raccolto, circoscritto, nonostante il titolo con protagonista Adam Jensen sia molto più 'open' di Dishonored. Forse preferisco il modus operandi del titolo Arkane, forse no, ancora non lo so, una cosa è sicura, anche Dishonored è un gioiellino di level e game design e gameplay.

La struttura delle mappe è da applausi a piene mani. E' tutto così coerente e allo stesso tempo stupefacente che in un certo senso, con le dovute proporzioni, mi ha ricordato il lavoro dei From con la serie Souls. Struttura sfruttata a dovere con delle scelte di game design così variegate e così appaganti che possono farvi vivere una mappa in modo COMPLETAMENTE nuovo per due o tre giocate.

Tutto ciò accompagnato da un gameplay studiato a pennello, che da il pieno controllo su Corvo e ci da sempre tutti i mezzi necessari per affrontare le situazioni in tanti modi come precedentemente fatto intuire. Armi e poteri possono essere mixati per fare veramente tutto quello che vogliamo. Vogliamo prendere quella strada facendo piazza pulita? Sì può. Vogliamo andare da quella stessa strada come un fantasma? Sì può. Vogliamo sperimentare nuove possibilità? Certo che possiamo. Vogliamo provare a realizzare un'idea folle che ci è venuta in mente? Esatto, possiamo. Gameplay + Level Design + Game Design rendono ogni mappa di Dishonored un parco giochi che permette al giocatore di dare libero sfogo alla sua fantasia e divertirsi genuinamente.

Visivamente è una gioia per gli occhi, grazie alla direzione artistica d'alta classe che riesce a sopperire alle lievi lacune poligonali. E se anche l'occhio gongola, sperimentare nelle mappe risulta ancora più piacevole. Anche il comparto sonoro funziona a meraviglia, con musiche e effetti ambientali ottimi e un buonissimo doppiaggio anche in italiano.

Per ora sembra perfetto vero? E invece qualche problemino lo ha anche Dishonored. Roba di poco conto per il sottoscritto, ma devo segnalarvi anche questo. La parte narrativa è sviluppata troppo male. Ma andiamo con ordine. Il background del mondo di gioco è molto affascinante, e anche molto dettagliato grazie ai tanti documenti rintracciabili sul campo. Peccato che poi la trama vera e propria è parecchio deludente, con l'ultima parte davvero anticlimatica. Ed è anche raccontata malissimo. La scelta poi di rendere Corvo muto (può rispondere a qualche domanda con un paio di linee di dialogo, ma in fin dei conti è un personaggio muto) non ha fatto altro che rendere il tutto meno appassionante e coinvolgente. Davvero un peccato. Giocherete ''''solo'''' per il piacere di farlo, delle storie e delle vicende di Dunwall vi dimenticherete dopo un paio di ore di gioco insomma.

Qualche parola sui DLC. Il primo è un insieme di varie prove che spingono al massimo l'impianto ludico del prodotto. Gli altri due sono due pezzi di un tassello fondamentale della storia di Dishonored. Non vi dico altro per non rovinare nulla a nessuno, ma sono FONDAMENTALI per Dishonored 2 e Dishonored La Morte dell'Esterno. Anche qui la storia comunque non è che sia raccontata molto meglio rispetto al gioco base. Pad alla mano non offre quasi nulla di nuovo, qualche variazione sul tema dei poteri, ma tutto sommato è Dishonored (e per fortuna).

In definitiva, un capolavoro senza se e senza ma. Un gioco davvero appagante che riesce ad appassionare anche con un comparto narrativo scadente, che poi è l'unico difetto della produzione. Dato che esiste una versione per console d'attuale generazione, comprensiva di tutti i DLC, se non lo avete ancora giocato, recuperatelo immediatamente, non avete proprio scuse.

VOTO: 9,5
 
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Clyde

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Versione PS3.

L'Assassin's Creed che inizia un nuovo ciclo, cioè quello fuori dalla Desmond saga, è riuscito bene in casa Ubisoft. Se non è il miglior titolo dell saga è tra i migliori per molti.

L'atmosfera piratesca ha un fascino enorme e Black Flag è riuscito a sfruttarla con buoni voti anche grazie alla OST assolutamente fenomenale.

La storia, anche se da spesso l'impressione di essere slegata dal filone principale cioè quello di essere uno spin-off, è abbastanza coinvolgente e più ordinata nella narrazione rispetto al precedente terzo capitolo. Un parere positivo rivolto anche alla maggior parte dei personaggi, carismatici ed in parte strambi come non si vedevano da ACII. Anche se sinceramente il protagonista Edward non mi è piaciuto non perchè sia mal caratterizzato ma perchè ha un atteggiamento che trovo irritante ed irresponsabile.

Cominciando a parlare del gameplay direi che è l'AC con più contenuti e cose da fare presenti per quanto tendano ad essere ripetitive. I problemi storici della saga se li porta ancora dietro come degli automatismi fastidiosi e lo stealth troppo abbozzato, che non sarebbe un problema se non ci fosse una frequente richiesta di azioni furtive per portare a termine certi incarichi. Il sistema di combattimento ha fatto un passo indietro rispetto al III secondo me; infatti l'ho sentito più legnoso pad alla mano e nelle situazioni affollate come gli arrembaggi diventa anche impreciso. A questo si aggiunge la delusione perchè sono disponibili solo le doppie spade come armi privando la varietà negli scontri.

Gli scontri navali invece sono stati avvincenti ed abbastanza interessanti così come tutto il sistema di potenziamento e decorazione della nave. Inutile nascondere che possono stancare dopo decine e decine di ore però come singola esperienza sono state soddisfacenti.

Non saprei che voto dare. Mi è piaciuto meno del II e del Brotherhood a cui avevo dato 8 ma più del III a cui avevo dato 7.5 se ricordo bene, però un semplice 7.75 non posso assegnarlo.

Provo ad andare per difetto.

Voto: 7.5

 

Vc3nZ_92

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Aggiornato tutto :mah:

Bellissimo vedere [MENTION=91844]S a b[/MENTION] partecipare, mi raccomando ora continua :mah:

[MENTION=109016]Clyde[/MENTION] e [MENTION=62306]Ryo Narushima[/MENTION] orami sono degli afecionados, come lo stanno diventando anche [MENTION=213465]steeve[/MENTION] e [MENTION=55468]Dante47[/MENTION], continuate così :mah:

 

Ryo Narushima

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Uno dei migliori topic della sezione per me, il NOSTRO Metacritic personale :sisi:

 

Clyde

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Ho davvero voluto apprezzare questo capitolo perchè è riuscito a darmi certe sensazioni di adrenalina che non avrei creduto di trovare in un Assassin's Creed però ci sono stati troppi elementi che mi hanno fatto alzare gli occhi al cielo.

Le missioni, quelle principali intendo, le ho trovate varie e spesso frenetiche e non nascondo che mi hanno davvero divertito ma vista la breve durata della campagna sono in numero limitato; infatti la longevità è meno della metà di un solito Assassin's Creed. A parte l'azione la storia non posso promuoverla perchè ha sprecato tutte le ottime potenzialità che aveva creando una trama frettolosa e gestendola in modo che considero infantile (l'anticlimax alla fine è stato il colpo di grazia): in generale potevano giocarsi molto meglio il binomio templari-assassini. A questo si aggiunge il fatto che il contesto storico, solito marchio di fabbrica della serie, è quasi inesistente e che non è presente un personaggio che sia almeno caratterizzato esclusi l'ottimo protagonista Shay Cormac e il già rodato Haytham Kenway.

Per quanto riguarda il gameplay non c'è molto da dire. Rogue rappresenta un pò la summa di tutto quanto è stato fatto con la serie su PS3, si può descrivere come un Black Flag che riporta alla luce varie feature della Ezio saga. Vediamo tornare le banche, i corrieri, gli agguati, le differenti granate, le torri da catturare con i rispettivi leader, eccetera. L'altra faccia della medaglia è che non sono presenti novità e non importa che adesso usiamo un templare perchè la differenza non si nota nelle cose che facciamo (neanche nella trama se è per questo).

Buona la musica ma sono rimasto tiepido riguardo le ambientazioni in cui salvo quelle che presentano affascinanti panorami innevati, voto con solo ok la River Valley e boccio la New York inserita giusto come contentino.

Mi dispiace ma alla fine si è rivelato l'Assassin's Creed che mi è piaciuto meno su sette giocati su PS3.

Voto: 6.5

 

King Vendrick

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La Terra di Mezzo: l'Ombra di Mordor

Recensione a cura di King Vendrick

ESENTE DA SPOILER!




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Le trasposizioni videoludiche della saga del Signore degli Anelli sono sempre state con alti e bassi: dal pessimo Conquest al quasi accettabile War in the North, pochi titoli sono riusciti a ricreare la magnifica atmosfera creata da Tolkien e tra questi posso dire senza alcun dubbio che l'Ombra di Mordor c'e' riuscito alla grande.

Il gioco fa giustizia alla terra di Mordor e senza andare troppo nei dettagli e' stato fatto un buonissimo lavoro anche nel raccontare, attraverso alcuni oggetti sparsi nel mondo di gioco, gli eventi che ripercorrono il Silmarillion.

I personaggi non sono eccelsi ma fanno il loro lavoro, il gameplay invece seppur sia quasi un copia incolla del free flow creato dagli Rocksteady diverte abbastanza, complice anche il Nemesis System che riesce a rendere fresco il gioco per quasi tutta la sua durata.

Pro

  • Finalmente, dopo anni, un gioco degno di ISDA.
  • Comparto artistico di buon livello.
  • Il Nemesis System e' una novita' mai vista prima d'ora.


Contro

  • Una narrativa debole
  • Alla lunga, seppure il Nemesis System riesca a dare quella ventata d'aria fresca, la formula di gioco e' abbastanza piatta.



VOTO: 8.5

 
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Kurumi

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Dragon Quest Heroes: L’albero del mondo e le radici del male

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Pro:

+Gameplay divertente e variegato grazie ai tanti personaggi giocabili

+Ottima grafica e splendidi intermezzi in cg

+Trama semplice ma ben narrata

+Le medaglie dei mostri aumentano divertimento e strategia

+Longevo

+Boss appaganti e villain interessante

Contro:

-Alla lunga può risultare ripetitivo (soprattutto se giocato tutto d'un fiato)

-Alcune missioni non particolarmente ispirate

-Missioni secondarie poco varie

Dragon Quest Heroes è un riuscitissimo ibrido tra musou e Jrpg dal gameplay variegato e dalla trama semplice.


Quest'ultima parla della classica lotta tra bene e male ma è il come è narrata a colpire: grazie ai filmati in cg è tutto più genuino ed emozionante.



I vari personaggi sono in grado di eseguire attacchi fisici e magici, inoltre, caricando la barra della tensione, è possibile lanciare un devastante attacco speciale molto utile nelle situazioni più complesse. Uccidendo i mostri è possibile raccogliere la loro essenza sotto forma di medaglie, a quel punto i mostri si uniranno al gruppo e potranno essere schierati sul campo come supporto.



L'unico grande difetto risiede nella ripetitività, si poteva provare a dare un po' di varietà almeno alle missioni secondarie che, alla fine, non sono nient'altro che una ripetizione di quelle principali.


In definitiva uno spin-off riuscito. 7.5/10

 

Vc3nZ_92

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Aggiornato tutto. Shadow of Mordor entra in classifica con un poco invidiabile penultimo posto :sisi:

Intanto vi lascio la mia video-recensione di Dante's Inferno. La recensione è vecchia, ma il video l'ho fatto solo oggi :sisi:



[video=youtube;wOoh-FGgrOc]



 

Oretel

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Ma quindi i titoli su ps3 erano in HD e sono recensibili? Solo ora me ne sono accorto, se così fosse ne ho di titoli da recensire :asd:

 

Vc3nZ_92

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Ma quindi i titoli su ps3 erano in HD e sono recensibili? Solo ora me ne sono accorto, se così fosse ne ho di titoli da recensire :asd:
1. I titoli PS3 sono in HD :rickds:

2. Il titolo è HD Remastered dato che è la seconda versione del thread :rickds:

Si possono recensire titoli PS3 e PS4, ovviamente :sisi:

 

Oretel

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1. I titoli PS3 sono in HD :rickds:2. Il titolo è HD Remastered dato che è la seconda versione del thread :rickds:

Si possono recensire titoli PS3 e PS4, ovviamente :sisi:
Allora preparati, a breve arriveranno un botto di (mini)recensioni :asd:

 

Vc3nZ_92

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Allora preparati, a breve arriveranno un botto di (mini)recensioni :asd:
Non aspetto altro :mah:

 

Oretel

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DARK SOULS: PREPARE TO DIE EDITION

Questo titolo è il capostipite della ormai celebre trilogia ideata da Miyazaki. È un titolo che reputo un vero e proprio capolavoro, che ho scoperto per caso e mi ha letteralmente conquistato a suon di mazzate e innumerevoli morti :asd:

Si tratta di un action rpg fantasy che ha dalla sua un gameplay veramente eccelso, con svariate animazioni che variano in base alla tipologia di arma (che sono veramente tante!). Le ambientazioni sono quasi tutte suggestive, animate da un buon numero di mostri e creature ostili, pronte a sfruttare ogni nostro errore. Molti sono i boss, di cui alcuni sono opzionali, che daranno vita a delle battaglie veramente dure e impegnative ma che, una volta superate, sono veramente in grado di far provare una enorme suggestione. Altra nota di merito va al level design, veramente eccezionale. La trama non è raccontata in maniera tradizionale ma va composta unendo i diversi pezzi del puzzle che si possono raccogliere durante l'avventura (dialoghi degli npc, descrizioni degli oggetti, armature e anime dei boss) ma che alla fine lasceranno dei buchi, spesso da riempire usando un po' di immaginazione. Il difetto principale sono dei cali di frame evidenziabili soprattutto in una data area ( :asd: ) che possono anche essere piuttosto fastidiosi. Purtroppo nella mia partita il gioco è crushato anche un paio di volte.

In conclusione, reputo Dark Souls un gioco straordinario, che è stato capace di regalarmi delle emozioni che pochi altri titoli mi hanno fatto provare. Tuttavia presenta qualche problemino tecnico che, come detto può anche risultare fastidioso. Ciononostante lo reputo il titolo migliore della saga.

VOTO: 9

FAR CRY 3

Far cry 3 è uno sparatutto in prima persona, il primo e unico della ormai lunga serie realizzata da Ubisoft. Si tratta di un open world in cui, senza fare spoiler, il protagonista si ritrova a fronteggiare una serie di antagonisti per cercare di fare ritorno a casa insieme ad alcuni suoi amici.. ed è un antagonista in particolare il fiore all'occhiello del titolo. Si tratta di un personaggio ben caratterizzato: carismatico, divertente ma anche e soprattutto folle. Purtroppo lo stesso non si può dire del nostro protagonista, che si rivela invece una sorta di burattino in balia di diversi personaggi del gioco che ci proporranno diverse missioni, alcune anche molto divertenti con dei picchi di epicità. Le missioni secondarie invece sono piuttosto ripetitive e consistono soprattutto in attività di caccia (utili soprattutto per costruire fodere per le numerose e varie armi presenti nel gioco) e scalate nelle varie torri radio presenti nella mappa, utili per sbloccare determinate porzioni di essa, mettendo in evidenza i punti di interesse. Proprio questo è secondo me il principale difetto del titolo: le attività secondarie che, alla lunga, possono risultare ripetitive.

In conclusione lo reputo un titolo davvero valido, che mi ha garantito diverse ore di gioco piuttosto intense e divertenti.

VOTO: 8.5

ASSASSIN CREED

Sì tratta del primo capitolo della longeva saga degli assassini. È un gioco dalle meccaniche piuttosto grezze ma dalle idee grandiose. Diversi anni fa, quando uscì, rappresentava una ventata d'aria fresca: un action adventure che permetteva al giocatore di esplorare città del passato come Damasco, Gerusalemme e Acri. Le città sono veramente ben costruite e ricche di vita. Il sistema di parkour, che ci permette di scalare gli edifici per sincronizzare determinati punti della mappa, era ancora imperfetto ma indirizzato verso la strada giusta. La stessa cosa non si può però dire per la trama che a tratti risulta piuttosto ripetitiva, con missione tutte molto simili tra loro e alcune, quelle di spionaggio e borseggio soprattutto, piuttosto noiose.

Il titolo, seppure acerbo sotto molti aspetti, ha comunque dato vita a una lunga saga e presentava comunque degli spunti molto interessanti, poi perfezionati nel suo seguito.

VOTO: 6.5

ASSASSIN' S CREED 2

È il seguito del primo assassin's creed e inizia il racconto della storia dell'assassino Ezio Auditore, che proseguirà per altri due capitoli. Rappresenta secondo me l'apice della saga, il titolo meglio riuscito. Migliora tutti i difetti del suo predecessore, garantendo scalate più fluide e un combact system più appagante di quello acerbo del primo capitolo. La trama, nonostante di base non rappresenti nulla di innovativo, è comunque molto bella, ricca di avvenimenti e personaggi storici e si lascia portare avanti piuttosto piacevolmente. Molto bella la possibilità, tramite descrizioni di edifici e personaggi storici, di conoscere la storia di molte città e paesi italiani rinascimentali. Proprio le città rappresentano ancora una volta il pezzo forte del titolo: sono veramente ben realizzatee e anche piene di vita. Le missioni secondarie, seppur molto simili tra loro, non portano a noia come accaduto con il predecessore. Anzi alcune sono davvero molto belle e permettono di esplorare anche gli interni di alcuni edifici.

Di tanto in tanto mi è capitato di riscontrare dei cali di frame, soprattutto negli ambienti più popolati, e qualche bug che comunque non ha inficiato l'esperienza. Il livello di sfida è decisamente basso, come del resto lo è anche negli altri episodi della saga.

Personalmente questo è un titolo che consiglio a tutti gli amanti degli advencture; è stato molto bello poter girovagare fra alcune delle principali città rinascimentali italiane e apprenderne la storia.

VOTO:9

 
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Clyde

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Se non è stato il gioco Playstation 3 che più mi ha fatto immergere nel suo mondo e nelle sue atmosfere poco ci manca. Penso sia bastato da solo a farmi innamorare dei temi cyberpunk.

La trama del titolo merita i pieni voti: mi ha interessato dall'inizio alla fine, sempre con interesse alto per capire cosa si sta celando dietro l'intrigo che si infittisce dietro gli avvenimenti del gioco. Protagonista e personaggi principali e loro caratterizazzioni ad ottimi livelli ed hanno ben contribuito al successo della storia. Non trascuriamo i dialoghi con gli npc sparsi per le strade, i documenti cartacei o sottoforma di mail e varie altre chicche frequenti che hanno arricchito il world building. Insomma l'impianto narrativo ha dimostrato una grande dedizione degli sviluppatori in questo universo.

Per quanto riguarda il gameplay, Human Revolution è un ibrido che mischia elementi di gioco di ruolo, shooter e stealth in cui il punto focale è la scelta dei poteri fatta dal giocatore. Le missioni, sia principali che opzionali, vedranno cambiare il nostro approccio consigliato proprio in base alle scelte effettuate durante il potenziamento di Adam Jensen o durante i dialoghi a scelta multipla avuti con i personaggi più importanti in determinati momenti della storia. Questo concetto è quello che rappresenta meglio Deus Ex secondo me e che rende interessante il procedere del gioco, sempre parlando di gameplay.

Una parte che mi aveva deluso è stato l'aspetto stealth. Vedendolo come gioco ibrido credo vada bene, ma io sono esigente e mi aspettavo un sistema più rifinito e vario. L'IA nemica durante queste fasi è terribilmente ritardata ed aggirare i nemici non ha dato le giuste soddisfazioni.

Boccio inoltre le boss fight. Io ho giocato la Director's Cut dove hanno aggiunto metodi per vincere in modo non letale ma questo non basta perchè rimangono confusionarie e soprattutto un'occasione sprecata. Se avessero sfruttato le caratteristiche dei nemici e le ambientazioni in cui ci troviamo avrebbero potuto tirare fuori delle situazioni geniali degne di un Metal Gear Solid.

Infine bisogna citare una memorabile colonna sonora.

Voto: 9

 

Oretel

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ASSASSIN'S CREED BROTHEROOD

Sì tratta del sequel diretto di assassin's creed 2 e narra ancora le vicende di Ezio Auditore, questa volta a Roma. La trama è tutto sommato apprezzabile e con meno punti morti, seppur meno longeva del suo predecessore. Ottime le sezioni platform e le ambientazioni (Roma è davvero ben costruita). Buone anche alcune missioni secondarie, seppur non brillino in varietà. Purtroppo però anche qui la scarsa intelligenza artificiale è il punto debole del gioco, portando a un livello di sfida fin troppo semplice, anche per chi non è avvezzo a questo genere di videogiochi.

Lo reputo un bel titolo, ma inferiore al suo predecessore in quanto la trama mi ha preso in maniera minore.

VOTO: 8

ASSASSIN'S CREED REVELETION

Il gioco chiude la cerchia delle avventure di Ezio Auditore e questa volta lo fa in una viva Costantinopoli, riprodotta in maniera ottima. Dal lato del gameplay il titolo mostra qualche piccola variazione grazie all'aggiunta di bombe fumogene, tuttavia le meccaniche sono sempre le stesse. La maggior parte delle missioni sono molto buone, sia quelle principali che secondarie. La trama parte in maniera lenta per poi avere un'impennata verso il fanale, veramente ben fatto. Come negli altri capitoli possiamo impersonare anche Desmond, protagonista di ottime sessioni platform. Anche qui però è presente il solito problema: la scarsa intelligenza artificiale. Da segnalare la presenza di qualche piccolo bug che comunque non ha pregiudicato la mia esperienza di gioco.

VOTO: 8.5

ASSASSIN'S CREED 3

Questo capitolo della saga è ambientato in America durante la Guerra d'Indipendenza e narra le vicende di Connor, un indigeno in cerca di vendetta (tanto per cambiare). Nonostante la non originalità della trama devo dire, tuttavia, che non mi è affatto dispiaciuta, anzi a tratti l'ho apprezzata molto. Interessante è l'introduzione della caccia che può essere un buon diversivo da effettuare fra una missione e l'altra o addirittura nel corso delle stesse. Graficamente le ambientazioni sono veramente belle e le missioni abbastanza variegate (seppur non manchino alcune noiose ma fortunatamente sono poche). A guastare in parte tutto ciò però ci si mette la solita intelligenza artificiale imbarazzante, che non è ancora riuscita a migliorare.

VOTO: 8

ASSASSIN'S CREED 4: BLACK FLAG (PS3)

Questa volta il protagonista del gioco è Edward Kenway, il nonno paterno di Connor, protagonista delle vicende narrate in AC 3: si tratta perciò di un prequel. Edward è un pirata che, per una serie di vicissitudini si ritroverà a diventare un assassino. Devo dire che la trama, seppur non sia affatto male, non mi ha soddisfatto appieno, come accaduto per esempio con la saga di Ezio, ma anche col terzo capitolo numerato: non è riuscita a lasciarmi nulla. Il gameplay è rimasto invariato ai precedenti capitloli e devo dire che ho iniziato ad avvertire un po' di noia per il mancato svecchiamento delle meccaniche di gioco. Una novità importante del titolo è rappresentata dalle battaglie navali che, seppur inizialmente divertenti, alla lunga le ho trovate fin troppo ripetitive; stesso discorso per la caccia allo squalo.

In sintesi, AC 4 non è un brutto capitolo, ma inizia a soffrire di monotonia, dovuta all'annualizzarsi della serie e non è riuscito a convincermi appieno.

VOTO: 7

 
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Un gioco geniale che ha dato inizio ad una saga che considero dalle potenzialità illimitate. L'essenza del gioco sono gli originali poteri che a seconda della scelta del giocatore possono essere utilizzati per agire in maniera furtiva o spargere caos. Per quanto io adori gli stealth non mi è stato possibile fare a meno di tutto quello che il gioco ha da offrire tanto che l'ho giocato quattro volte variando sempre i miei tipi di approccio.

Bisogna anche citare un level design curato e ben pensato che si sviluppa sia in orizzontale che in verticale dando vita ad intricate ambientazioni adatte per un superuomo come Corvo. Taglio corto dicendi che per quanto riguarda il gameplay ci sono ben poche lamentele che posso fare.

Sugli aspetti narrativi è stato realizzato bene il world building grazie ai vari documenti di testo sparsi in giro, che dettagliano bene la città di Dunwall, l'impero e le isole tanto da costruire già delle basi su cui creare i futuri capitoli.

La trama invece l'ho trovato molto prevedibile dall'inizio alla fine e anche lentina come avvenimenti. I personaggi sono stati un pò senza infamia e senza lode, abbastanza deludenti per un prodotto così ben confezionato in più il protagonista muto e i dialoghi striminziti con gli npc hanno influito in una mia mancanza di interesse verso di loro.

Infine abbiamo un'ottima atmosfera e cura artistica dove ho apprezzato il netto contrasto che si vede tra gli sfarzosi interni degli edifici che appartengono alla casta sociale nobiliare e le decadenti parti della città in cui sono costretti ad abitare i poveri, ormai sottomessi dai topi e dalla peste. Hanno puntato molto su questa differenza sia nella storia che nelle ambientazioni stesse.

Voto: 9

 
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Kurumi

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Volevo farvi anch'io i complimenti per il thread e per l'idea della media dei giochi in stile Metacritic, è sicuramente un modo ottimo per esprimere facilmente la propria opinione e per vedere cosa pensano altre persone sugli stessi/altri prodotti. Quando riuscirò ne posterò certamente altre ^^

 
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Clyde

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Un Tomb Raider ancora abbastanza vecchio stile che molti potrebbero accogliere a braccia aperte anche se sinceramente con questo capitolo mi sono stancato della formula, tanto che ormai apprezzo di più la nuova strada intrapresa dall'ultimo reboot.

Le ambientazioni sono varie e ben realizzate, senza contare che artisticamente io ho sempre adorato luoghi che presentano templi sconosciuti ed abbandonati in mezzo alla natura. Per me rappresentano proprio l'avventura e la scoperta simbolicamente. Graficamente andava bene per quei tempi anche se l'ho potuto ammirare in generale meno del previsto per una telecamera imprecisa e perchè penso sia il primo gioco della mia vita in cui ho patito del motion sickness.

Gli enigmi sono ben elaborati ed interessanti, soprattutto non sempre circoscritti ma ben legati all'ambiente che ci circonda. Sicuramente la parte più riuscita del titolo.

Invece le sparatorie già al giorno della sua uscita nel 2008 ritengo che non si dovevano presentare così con la classica struttura, in più realizzate in modo da trovarle legnose e confusionarie.

La trama ha cercato di legare Legend ed Anniversary (il remake del primo capitolo) ma non mi ha colpito particolarmente, anzi per certi versi l'ho trovato pure ridicola. Vedere resti di mitologie in posti con cui le civiltà non hanno avuto nulla a che vedere sono scelte fantasiose ed evitabili che ammazzano la voglia di interessarmi alla storia. Così così per quanto riguarda i personaggi ed ho apprezzato poco Lara Croft in versione più cupa.

Ah, mi stavo quasi dimenticando di avvertire della presenza di bug tremendi nel gioco, tali da impedire al giocatore di portare a termine l'avventura.

Voto: 7.5

 
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Clyde

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Per quel che mi riguarda uno dei giochi più divertenti della scorsa gen, un reboot che ho ben accolto e che dimostra cosa può fare Crystal Dynamics se avesse a disposizione un budget più decente di quello usato in Underworld.

La storia vede l'avventura di una giovane Lara inesperta, in teoria un interessante cambio di rotta dalla solita badass anche se potevano sfruttare meglio questa potenzialità. Ho apprezzato però il fatto che la trama tiene i piedi più per terra senza dover scavare in improbabili miscugli di leggende come la precedente trilogia, così anche se si è rivelata molto prevedibile per tutto il corso dell'avventura è stata piacevole. A parte questo boccio tutti i personaggi di cui non ricorderò praticamente nessuno, forse giusto Jonah per la sua simpatia e la stessa Lara che tutto sommato mi è piaciuta in questa sua versione.

Le parti di gameplay che hanno subito un passo indietro sono il platforming e gli enigmi. Per questi ultimi non ci sono scusanti perchè sono stati pochi di numero e comunque brevi e piccolini tali da non dare soddisfazione al giocatore.

Per il platforming per quanto mi dispiaccia ha senso che sia praticamente scomparso, non solo perchè l'inesperienza di Lara dovrebbe valere anche per le sue doti atletiche ma soprattutto per una questione di level design. Per far muovere la nostra Croft come se fosse una Prince of Persia gli ambienti devono essere costruiti apposta per quel platforming ma così intralcerebbero la costruzione di luoghi spaziosi e ricchi di coperture adatti invece per il nuovo tipo di sparatorie. Il gameplay shooter infatti è stato rivisto in chiave moderna, simile a quanto visto in molti altri titoli attuali ma funzionale e divertente.

Un commento finale sul ritmo di gioco che è sempre molto alto e sulle ambientazioni che ho apprezzato molto, anche grazie ad una veste grafica degna di un AAA come merita questa storica saga.

Voto: 8.5

 
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