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-LITTLE NIGHTMARES-

Ho sempre seguito questo titolo con interesse, ma l'ho sempre snobbato, perché lo ritenevo "un giochino" con qualche sfumatura dark e niente più.
Ma più guardavo i vari trailer, più mi incuriosiva e, dopo tanti ripensamenti, alla fine mi sono deciso ad acquistarlo.
Risultato? Penso sia uno dei giochi più belli che io abbia mai giocato. Soprattutto per l'ansia che trasmette, dico solo che mi ha messo più paura questo "piccolo" gioiello piuttosto che titolo più blasonati.
Le ambientazioni sono fantastiche, i puzzle ambientali intelligenti e la trama fa il suo bel lavoro, soprattutto anche grazie al DLC che aggiunge un tassello molto importante e crudele (il finale mi ha sconvolto).
Ma la parte del leone la fanno i mostri che popolano l'intera ambientazione, tutti malati e folli ed estremamente inquietanti.
Devo dire che sono fatti davvero bene, in grado di suscitare angoscia soprattutto quando seguono con ferocia il povero protagonista incappucciato.
Non ci avrei scommesso un cent su questo titolo, invece è diventato uno dei miei giochi preferiti, sin dal primo momento che l'ho giocato.
Graficamente poi è sublime.
Un'ottima sorpresa, quindi, un titolo horror in tutti i sensi che mai avrei pensato di elogiare così tanto.
E il sequel promette scintille, sembra ancora più angosciante e l'attesa è alle stelle.

VOTO: 9


-THE DARK PICTURES ANTHOLOGY: LITTLE HOPE-

Man of Meedan non mi aveva entusiasmato molto, ma questo Little Hope (che sembra ispirarsi un po' a Silent Hill), mi aveva convinto sin dal primo trailer.
Purtroppo ne sono rimasto abbastanza deluso, soprattutto dai dialoghi e dalle ambientazioni. I dialoghi li ho trovati di una banalità imbarazzante (ma ho notato che tutti i giochi targati Supermassive hanno sempre avuto questo problema), mentre gli scenari estremamente ripetitivi (si svolge quasi tutto in un bosco, con qualche variante come degli edifici diroccati).
Inoltre la trama non convince, le reazioni dei protagonisti ai vari eventi sovrannaturali sono poco realistiche, con conseguente calo del coinvolgimento, mentre il finale non salva una trama che ho reputato un po' scontata.
Mi spiace perché l'atmosfera c'è tutta, mentre nulla da dire sul versante tecnico eccellente e sulle creature aberranti che popolano Little Hope, inquietanti e ben realizzate.
Continuerò a comprare i seguenti capitoli, essendo un amante del genere. Ma già due su due si sono rivelati discreti.

VOTO: 6
 
Ultima modifica:
LA TERRA DI MEZZO: L'OMBRA DELLA GUERRA

Si tratta del sequel del primo capito, L'ombra di Mordor.
Premesso che l'ho giocato non aspettandomi un granché non avendo apprezzato particolarmente il primo capitolo, il quale aveva sicuramente un bel potenziale, ma non espresso in pieno. L'Ombra della Guerra riesce invece a migliorare quasi tutti i limiti del prequel, tranne uno: l'IA. Purtroppo è piuttosto deficitaria e non è molto bello vedere i propri compagni passare davanti gli orchi e trucidarli senza che i compagni nelle vicinanze se ne rendano conto. Ma purtroppo è un limite di molti altri titoli, il che quindi non lo considero un aspetto eccessivamente negativo da compromettere il godimento dell'esperienza.
Il combact system è fluido e appagante, così come le animazioni.
Graficamente il titolo è migliorato rispetto al prequel anche se, giocato su ps4 fat, mostra ancora qualche limite.
Ottimo il comparto audio, ho apprezzato molto il doppiaggio dei protagonisti e dei tanti orchi.
Anche il nemesis system l'ho trovato notevolmente migliorato; nelle oltre 25 ore impiegate per portare a termine la storia (veramente molto piacevole da seguire, con cutscenes di ottima fattura) non mi è mai capitato di sentire le stesse frasi dagli orchi capitani incontrati. Inoltre essi possono anche tradire il personaggio e letteralmente pugnalarlo alle spalle.
Ottimo anche l'assalto alle fortezze anche se non ho avuto modo di provare l'online.
Insomma, il titolo mi è veramente piaciuto molto e spero vivamente che possa uscire un sequel in futuro.

VOTO: 9
 
Aggiornato tutto :sisi:

TLoU Remastered entra in classifica con il botto :sisi:
 
GOD OF WAR

Ho giocato a tutti i God of War, spin-off compresi, e ad un certo punto ho avuto l'impressione di giocare sempre allo stesso titolo. La serie aveva davvero bisogno di una svecchiata. Ecco quindi sbucare una sorta di reboot, necessaria per svecchiare una saga troppo uguale a se stessa.

Ebbene, se inizialmente questo reboot non mi aveva entusiasmato troppo, dopo poche ore di gioco mi sono ricreduto. Kratos non poteva rinascere in modo migliore. Il gioco è divertentissimo, vario, a tratti impegnativo, bellissimo da guardare e da giocare. La trama fa il suo ottimo lavoro, anche se a tratti ha delle leggere cadute.
Ottimi gli enigmi e la possibilità di collaborare con Atreus, longevità molto buona e ambientazioni da paura.
Soddisfatto dell'acquisto, anche se mi aspettavo più epicità (il 3 resta per ora il capitolo più epico, secondo me).

Reboot necessario, ripeto, un grande cambiamento che ha rivitalizzato la serie, rendendola fresca e attuale.

VOTO: 8.5
 
SHADOW OF THE COLOSSUS (remake)

Avevo già avuto modo di giocare questo titolo su Ps2 e, a distanza di anni, mi ha lasciato le stesse sensazioni.
Credo che SotC sia tra i giochi più epici a cui io abbia mai giocato, se non quello più epico: spettacolare, entusiasmante, adrenalinico. Sfido chiunque a non provare queste emozioni durante la scalata di uno dei colossi, tutti diversi tra loro.
Il remake ha aggiunto qualcosa in più, tecnicamente è molto più bello e cavalcare tra le lande desolate del gioco trasmette un po' di piacevole angoscia.
Peccato, e sottolineo peccato, per alcuni problemi di telecamera e per i controlli, a tratti ostici, soprattutto durante l'ultimo colosso. Il remake non ha migliorato questi difetti, ma il gioco resta comunque ottimo e unico nel suo genere.
Mi sono anche fissato in un sequel, con nuovi e spettacolari colossi da affrontare :asd:

Meriterebbe l'eccellenza, ma i difetti riguardo controlli e telecamera purtroppo non glielo permettono.

VOTO: 9
 
eFootball PES 2021
recensione a cura di Vc3nZ_92

eFootball PES 2021 è stato un bellissimo ritorno al passato. Al di là di questo comunque, il titolo ha grandissime qualità, tra cui spiccano un Campionato Master veramente ben fatto, una infrastruttura online veramente solida e un gameplay molto appagante e con pochissime criticità. Certo, è solo un calcistico, hanno fatto un macello (in negativo) con le licenze, ma mai come quest'anno, soprattutto se come me non ne prendete uno da molto, è la volta buona, perché il rapporto qualità/prezzo è veramente ottimo.

Recensione completa qui: CLICK!

Video-recensione:


VOTO: 8
 
Ultima modifica:
JOURNEY

Si tratta di un titolo molto particolare, una avventura grafica con forti elementi platform.
Artisticamente è davvero ben fatto e sono molto carine le atmosfere ricreate in questo particolare viaggio. La colonna sonora è piacevole e tutto sommato si lascia ben giocare nonostante un gameplay molto limitato.
Tuttavia la longevità è veramente scarsa, ho impiegato circa 2 ore per portarlo a termine.
L'ho giocato senza alcuna pretesa e devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso.

VOTO: 7,5
 
Astro's Playroom

La nuova fatica del Team Asobi è un titolo che riesce perfettamente a vivere all'altezza delle (grosse) aspettative poste dalla precedente esperienza VR. Dopo un capolavoro tecnologico e di design, in Asobi sono riusciti nuovamente a portare un titolo capace sia di rappresentare lo showcase per un'altra importante tecnologia (il Dualsense e tutte le sue features), sia un platform 3D di tutto rispetto e che non ha nulla da invidiare ai migliori esponenti del genere.
Estrema varietà dei livelli, level design e platforming ben studiati e soddisfacenti, gameplay estremamente accessibile ma che richiede un certo impegno per essere padroneggiato, uno stile fantastico condito da una OST anche qui eccezionale. Come platform ha praticamente tutto, diverte al massimo e rappresenta anche un grandissimo omaggio a tutta la storia Playstation e dei suoi fan, giocarlo significa restare con un sorriso stampato in faccia praticamente dall'inizio alla fine.
Chiaramente la longevità non è il massimo, parliamo circa di 4 ore di contenuti primari, per un totale di 6-7 massimo per il 100%, ma trattandosi di un titolo gratuito non soltanto risulta giusta, ma perfino soprendente. Inoltre, la rigiocabilità è elevata e le sfide time attack invogliano il giocatore a ritornare spesso sul gioco.

Una piccola perla, capace di lasciare subito il segno in questo inizio di generazione.

8,5
 
Nexomon Extinction
recensione a cura di Vc3nZ_92

Nexomon Extinction è un ottimo prodotto. Non nasconde la sua ispirazione, ma riesce ad avere un carattere tutto suo grazie alla sua componente narrativa e grazie a tanti piccoli accorgimenti ludici che lo rendono un piacere da giocare dall'inizio alla fine. E poi giocare un simil-Pokémon su una console casalinga di casa Sony, non ha prezzo. Il trauma di Rescue Shot ora può essere cancellato.

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Video-recensione:


VOTO: 8
 
Pumpkin Jack

Un titolo di per sè neanche malvagio, purtroppo completamente rovinato da uno stato tecnico pietoso ed infarcito di game-breaking bug che mi hanno costretto a ricominciarlo almeno due volte. Fortunatamente (?) il gioco dura appena 3-4 ore, quindi in un modo o nell'altro sono riuscito a portarlo a termine, ma mi aspettavo decisamente di più da un titolo che si prospettava come un buon indie da giocare nel periodo di Halloween. Per quel che costa, non ne vale la pena.

5
 
Pumpkin Jack

Un titolo di per sè neanche malvagio, purtroppo completamente rovinato da uno stato tecnico pietoso ed infarcito di game-breaking bug che mi hanno costretto a ricominciarlo almeno due volte. Fortunatamente (?) il gioco dura appena 3-4 ore, quindi in un modo o nell'altro sono riuscito a portarlo a termine, ma mi aspettavo decisamente di più da un titolo che si prospettava come un buon indie da giocare nel periodo di Halloween. Per quel che costa, non ne vale la pena.

5
Ahi, questa fa male :azz:

Indicativamente secondo te sarebbe un titolo da 7 se fosse decente dal punto di vista tecnico? Parlo in ottica di futuro recupero (ovviamente nell'ipotesi che il gioco non venga abbandonato al suo destino).
 
Ahi, questa fa male :azz:

Indicativamente secondo te sarebbe un titolo da 7 se fosse decente dal punto di vista tecnico? Parlo in ottica di futuro recupero (ovviamente nell'ipotesi che il gioco non venga abbandonato al suo destino).
Senza problemi tecnici lo valuterei 6, un titolo sufficiente che può avere un senso giocare se si è fan dei titoli vecchia scuola alla Medievil, con una discreta atmosfera e abbastanza divertente da intrattenerti per quelle 4/5 ore che dura. Giocandolo ad Halloween ne guadagna ulteriormente, ma di base lo consiglierei solo a 10-15€ come recupero
 
Aggiornato tutto. God of War perde due punti ma resta saldamente in cima alla classifica ed entrano nella stessa Shadow of the Colossus Remake con 90 e Journey con 84 :sisi:
 
Ghostrunner
recensione a cura di Vc3nZ_92

Ghostrunner è un titolo sorprendente, e vi dirò di più, personalmente lo considero un capolavoro. Gameplay impeccabile, vario, longevo e profondo, l'ultimo titolo dei ragazzi polacchi di One More Level è una perla del media che tutti dovrebbero provare, nonostante il possibile scoglio relativo alla difficoltà. Adesso prego per una versione retail su PS5, con magari una modalità extra con mappe studiate appositamente per delle time trials.

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Video-recensione:


VOTO: 9
 
DOOM: Eternal

Già nel 2016 ID Software aveva deliziato tutti noi con un glorioso ritorno di Doom che riusciva nell'intento di fondere lo stile arcade dei primi FPS con la maggior complessità degli esponenti moderni del genere, confezionando un prodotto di gran qualità e che offriva svariate ore di adrenalina e violenza. Doom Eternal non è da meno e anzi fa molto, molto di più.

Dal punto di vista del gameplay lo scheletro rimane uguale a quello del capitolo del 2016, parliamo di uno shooter in prima persona dallo stampo classico: armi precise, impossibilitati a mirare con il mirino dell'arma ed elevata velocità di movimento; A questo si aggiunge il sistema delle Glory Kills, delle spettacolari (tanto quanto violente) esecuzioni che potremo effettuare sui nemici dopo che avranno subito un'adeguata quantità di danni. Le Glory Kills non sono solo flavour ma una delle meccaniche principali del titolo, dato che dopo la loro esecuzione verremo riforniti di salute e in determinate circostanze avere dei buff momentanei alla velocità del protagonista. La salute, così come l'armatura, potrà essere ricaricata attraverso dei kit che troveremo nelle arene o sparsi per la mappa. Le novità introdotte in Doom Eternal sono in realtà molteplici e sono da ricercarsi nella struttura dei combattimenti, a cui è stata aggiunta una componente che potremmo definire "tattica" ai fini di rendere l'azione continua e priva di momenti morti.
Fin dall'inizio del gioco saremo dotati di una motosega capace di uccidere in un solo colpo i nemici deboli e di prelevare dal loro corpo una riserva di munizioni per ogni arma. Le cariche della motosega (o almeno la prima) si caricano nel tempo e, data la evidente scarsità di munizioni in giro per la mappa e la grandezza molto modesta dei nostri caricatori, saranno necessarie per rifornirsi di proiettili nelle fasi più concitate: si spara tanto e a tante cose e dunque saremo costretti durante i combattimenti a sfruttare, di tanto in tanto, un nemico non tanto per curarci ma per permetterci di sparare ancora.
Se siamo a corto di armatura, invece, è stato introdotto un gadget lanciafiamme che, dando fuoco ai nemici, farà rilasciare dai loro corpi punti corazza.
Ogni demone che avremo il piacere di affrontare ha un punto debole o soffre particolarmente i danni di una specifica arma, del fuoco secondario di esse o l'effetto di un gadget, obbligandoci durante la battaglia a cambiare arma in continuazione per avere la meglio sull'orda demoniaca che ci si parerà davanti.
I nemici sono TANTI, sono aggressivi e fanno un sacco male, restare fermi in un punto della mappa non farà altro che farvi ammazzare e dunque il movimento è fondamentale in Doom Eternal, e a tal proposito il design delle varie arene presenti durante la campagna principale è allo stato dell'arte, permette di destreggiarvi con maestria all'interno di esse tra salti, aste su cui volteggiare, scatti aerei e catapulte gravitazionali.
Può sembrare un caos, ma guardando il quadro generale e passando qualche ora col pad in mano ci si rende conto che il gameplay è estremamente tecnico e lasciato nelle mani del giocatore, che già alla difficoltà "Ultra-Violenza" ( il terzo di quattro livelli di difficoltà) dovrà usare tutto il suo arsenale al meglio e imparare a muoversi nelle mappe con naturalezza se vuole sopravvivere agli scontri, mentre per i veterani del gioco o degli FPS "Incubo" sarà decisamente pane per i propri denti.
Riassumendo, i livelli che costituiscono la campagna sono composti da arene, intervallate da corridoi e fasi platform che potremo esplorare un po'. Ogni Arena sarà piena zeppa di nemici che spawneranno in base a quali e quanti demoni abbiamo ucciso in essa, e i nemici più deboli potranno essere sfruttati da noi per rifornirci di risorse come salute, corazza e munizioni usando rispettivamente le glory kills, il lanciafiamme e la motosega, con le ultime due che si ricaricano a col tempo ( e delle quali, con l'esperienza, si imparerà il cooldown praticamente a memoria). Ogni battaglia diventa quindi una sorta di danza in cui ci destreggeremo nella navigazione dell'arena di turno uccidendo demoni, pensando in continuazione a quale sarà la prossima arma da equipaggiare per fare a pezzi il demone che ci viene comodo togliere di mezzo e quali nemici dovremo sacrificare per continuare a sparare. Non c'è decisamente spazio per rilassarsi durante uno scontro.
A tutto questo aggiungiamo un sistema di rune (reperibili esplorando la mappa) che conferirà al Doom Slayer un set di abilità che arricchirà ulteriormente le opzioni in combattimento e un gunplay tra i migliori, con tutte le armi che restituiscono un grandioso feedback dei colpi, sia come risposta al giocatore sia come risposta sui demoni, dato che vedremo le loro carni squarciate e i loro corpi cadere letteralmente a pezzi sotto il peso della nostra artiglieria: tutto pensato per dare soddisfazione al giocatore e per restituire la sensazione di comandare un personaggio davvero potente (divino, in realtà).
Come se non bastasse tutto ciò è accompagnato da una colonna sonora metal (di tipo moderno, con sguardi all'industrial e la musica elettronica) che vi gaserà ad un livello superiore a quello che già fa da solo il semplice combattere, perfettamente adatta all'azione.

nota: esplorando bene i livelli troverete delle chiavi che vi daranno accesso ai "Cancelli Slayer": 6 arene extra distribuite nella campagna e dedicate ai giocatori che vogliono mettersi alla prova con una sfida di livello più alto rispetto alla storia. Se le completate tutte sbloccherete un'arma speciale.

Dal punto di vista tecnico ci troviamo davanti ad uno dei lavori migliori disponibili su PS4. Il colpo d'occhio è mozzafiato, complice un'art direction varia e di alto livello, e nonostante qualche texture di bassa qualità non si può non apprezzare l'impatto grafico del titolo.
Ma ciò che davvero rende il lavoro eccelso è il fatto che, nonostante la velocità di movimento, la quantità di nemici ambulanti a schermo, gli effetti particellari, le esplosioni e gli smembramenti Doom Eternal non si chioda mai dai 60 fotogrammi al secondo, che definire granitici è un eufemismo: un aspetto FONDAMENTALE per godersi al meglio un gameplay così fast-paced che altrimenti ne risentirebbe non poco.
Da sottolineare che non ho mai trovato un singolo bug.

Veniamo agli aspetti meno riusciti della produzione, ovvero alcuni aspetti del level design e il comparto narrativo.

Come accennato in precedenza le arene sono intervallate da fasi esplorative ricche di segreti, collezionabili e fasi platform. Se da una parte concedere al giocatore un po' di respiro tra uno scontro e l'altro è sacrosanto (e anzi, necessario) dall'altra la complessità del platforming rallenta inutilmente l'avanzamento nel livello, rischiando di stancare i non avvezzi a questo tipo di gameplay. Sia chiaro: le fasi platform pur essendo tante sono comunque semplici, non vi faranno certo smadonnare e non vi terranno comunque occupati più di qualche minuto.(personalmente le ho anche apprezzate)

La trama è molto semplice, dopo gli eventi di Doom (2016) la terra è stata conquistata dai demoni, in combutta con i Maykr (una sorta di angeli, per creare un parallelo), e l'eroe divino conosciuto come Doom Slayer è intenzionato a salvata. In realtà, visto anche lo spirito puramente arcade del titolo, andrebbe anche bene così, ma ID software ha tuttavia optato per costruire una mitologia complessa attorno agli eventi della serie, che però finisce per annacquare un po' alcune fasi di gioco dedicate alla narrativa con cutscenes e passeggiate che spezzano fin troppo il ritmo dell'azione, secondo me era evitabile rendere così preponderante.
Una nota di merito va però a quella fetta di cutscenes che mostrerà a pieno il carattere a dir poco irriverente del Doom Slayer, son sicuro vi farete delle ottime risate.
In conclusione potrei definire Doom Eternal come un vero e proprio capolavoro del genere, di certo il miglior shooter in prima persona della generazione, nonostante le incertezze citate prima.
E' adrenalinico, veloce, catartico, violento e incredibilmente soddisfacente da padroneggiare e che vi terrà incollati allo schermo massacrando demoni per almeno 20 ore di campagna principale.

Insomma, è Doom in tutto il suo splendore.

Voto: 9.5
 
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Demon's Souls (PS5)

La riproposizione di un titolo leggendario, in una veste semplicemente favolosa e che ci consegna a tutti gli effetti il primo titolo pienamente next-gen a livello tecnico/grafico. Demon's Souls Remake è una lettera d'amore all'originale e ai suoi fan da parte di Bluepoint e Japan Studio e come operazione riesce a catturare (al netto di qualche sporadico scivolone artistico) in pieno l'anima del titolo originale e a restituirgli nuova vita visiva e ludica grazie alle enormi possibilità offerte dall'hardware di nuova generazione.
Il titolo pad alla mano risulta probabilmente il souls più soddisfacente e rifinito in assoluto, grazie ad una fluidità senza pari, un utilizzo del Dualsense intelligente e mai sopra le righe e in generale tutta una serie importantissima di miglioramenti QoL che messi insieme restituiscono un'esperienza completamente rinnovata rispetto all'originale (animazioni completamente rifatte, roll omniderezionale, nuova telecamera, 60FPS granitici, moveset armi unici e rifatti, ecc...). A questo si aggiungono tutta un'altra serie di piccoli cambiamenti e ribilanciamenti in grado di svecchiare in maniera importante il gioco, come i menù di gioco rifatti e resi più snelli sia visivamente che funzionalmente, una gestione dell'inventario finalmente più efficiente, un sistema di cure ribilanciato in meglio, un multiplayer aggiornato agli standard degli ultimi capitoli della serie e così via dicendo.
Inoltre, la veste grafica senza eguali nel panorama console e un audio design tra i top assoluti dell'industria rendono questo titolo una delle esperienze più immersive ed impressionanti possibili, c'è davvero da restare a bocca aperta dall'inizio alla fine, con le location che finalmente possono risplendere in tutta la loro magnificenza visiva e sonora.

Certo sotto alcuni aspetti Bluepoint avrebbe certamente potuto osare di più, in quanto il gioco risulta povero di nuovi contenuti sia per quanto riguarda gli equip e le armi, sia per aree extra o cut content restaurato (a cui avrebbero potuto facilmente attingere). Questo non significa che il gioco non abbia da offrire nuovi contenuti, anzi ce ne sono e anche di molto interessanti (pensiamo solo alla Fractured Mode e alle monete di ceramica, con annesso segreto collegato, una vera e propria quest completamente nuova capace di tenere impegnati per almeno una decina di ora e con una grande ricompensa), ma si sarebbe potuto fare di più.
Inoltre, avrebbe fatto piacere una svecchiata ulteriore per quanto riguarda alcuni boss del gioco: va benissimo lasciare l'esperienza originale inalterata, ma qualche pattern di attacco in più o qualche rifinitura alla IA nemica non avrebbero di certo guastato, a maggior ragione se un accenno di modifica è stato effettivamente fatto per alcuni di essi (Armored Spider, ad esempio), ma non per altri.

In sostanza, Demon's Souls risulta un'operazione di rifacimento pienamente riuscita, capace di offrire un'esperienza completamente rinnovata sia a livello visivo/artistico, sia a livello ludico e il lavoro profuso è certamente da top assoluto nell'industria. Tuttavia, per ambire all'eccellenza assoluta sarebbe stato necessario un po' di coraggio in più, specialmente a livello di nuovi contenuti

9



Call of Duty: Black Ops Cold War


Non mi dilungherò troppo nel descrivere questo nuovo capitolo, in quanto si tratta semplicemente del "solito" Black Ops by Treyarch (e Raven, adesso), con tutti i crismi del caso e i contenuti cui ormai ci siamo abituati da anni. E' un ottimo capitolo di Call of Duty, offre tutto quello che un veterano della serie potrebbe cercare sia a livello di gameplay che di contenuti, senza alcun difetto macroscopico ma anche senza particolari vette di eccellenza. Da segnalare comunque una delle campagne più riuscite degli ultimi anni, con una spiccata personalità e una formula anche sufficientemente innovativa per gli standard della serie, che pone le basi per futuri ed interessanti sviluppi.
Il multiplayer è forse uno dei migliori degli ultimi anni, sebbene al lancio si presenti un po' povero di contenuti
Graficamente si poteva sicuramente fare di più, ma è da segnalare una delle migliori implementazioni del Dualsense sulla piazza, un vero gamechanger
Se cercate un FPS solido, con tonnellate di contenuti e capace di tenervi impegnati fino al prossimo anno, anche questa volta potete andare sul sicuro.

7.5
 
Vampyr :
Finito l'altro giorno e in parte confermo quanto scritto diversi post sopra, non male ma i difetti sono tanti e pesano molto.
La trama è affascinante e ha dei risvolti veramente molto interessanti essendo caratterizzata da un grande crescendo nel finale dell'avventura, lore scritta benissimo con musiche suggestive e una atmosfera e immersione veramente di livello, il problema è "tutto" il resto.
Il combat system è semplice, forse troppo, e risulta alla fine caratterizzato dalle solite 2-3 azioni per vincere un incontro.
Tecnicamente è un disastro: dal punto di vista grafico è indietro di almeno una generazione, con un design e una caratterizzazione dei volti assolutamente rivedibile.
I caricamenti sono abbastanza lunghi anche se, personalmente, non lo ho trovati così frustranti nella lunghezza ma più che altro perché spezzano il ritmo di gioco e la frenesia degli scontri in alcuni casi. La nota dolente maggiore arriva con i continui freeze del gioco e cali di frame nel momento in cui si arriva ad avere a schermo più di 5/6 nemici, cosa che avviene anche se diventano 5 o meno se rappresentano due fazioni diverse che si combattono a vicenda. Per specificare God Of War III su ps3 poteva contare anche 50 contemporaneamente ma questo è uscito 7 anni prima.
Contenuti pseudo rpg implementate discretamente anche se in maniera un po' troppo superficiale. Nota positiva per il crafting, ridotto all'osso ma veloce e intuitivo, se non quasi automatico per la maggior parte del tempo.
Altre note molte negative sono date dall'assenza del viaggio rapido da un luogo all'altro della mappa e l'impossibilità di eludere gli scontri con i nemici per impossibilità di compiere determinate azioni durante il combattimento.
Boss fight nella media, alcune risultano abbastanza originali e curate, sia chiaro non da poterle paragonare ad un AAA ma fanno il loro, altre che risultano un po' scialbe e abbozzate.
Buon doppiaggio e ottima scrittura dei dialoghi i quali risultano però eccessivamente prolissi. Personaggi principali ben caratterizzati.

In conclusione Vampyr risulta essere un occasione sprecata per quanto mi riguarda poiché dalla struttura complessiva emergono ottime qualità, in particolar modo mi hanno colpito Lore, colonna sonora e atmosfera ma i problemi risultano eccessivi tali da intaccare molto facilmente la struttura complessiva del titolo.
I pregi sono apprezzabili ma non tanto da gridare al miracolo videoludico, la cui qualità complessiva risulta essere ulteriormente affossata da errori tecnici non concepibili in questa generazione.
P.s. non capisco come sia riuscito ad ottenere lo stesso voto di un capolavoro come The Witcher III, nonostante alcuni difetti di quest'ultimo.

7.5
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Star Wars Battlefront II

Premessa: la recensione non tiene conto dei problemi riscontrati all'uscita del titolo e relativi alle microtransazioni ma tiene conto di come è il gioco attualmente.

Sono cresciuto, come molti della mia generazione, con la passione per questo brand e giocando per interi pomeriggi al suo capostipite su ps2, l'idea di poterlo rigiocare nella attuale generazione, con una maggiore potenza della console, non aveva prezzo, è una sorta di sogno che si avverava.

Il gioco ha una componente fortemente se non esclusivamente multiplayer, caratterizzata da tante e varie modalità che danno la possibilità di sfruttare molto bene le diverse classi e i vari veicoli interstellari.
Graficamente siamo su livelli ottimi con effetti particellari veramente ben curati e scenografia resa a livelli molto buoni.
Che dire dell'audio beh è stata implementata la colonna sonora originale e questo basta e avanza per renderla al top :asd: , accompagnata da un discreto doppiaggio degli eroi, caratterizzati dalle battute più iconiche della saga.
Il gameplay è quello di un classico tps multiplayer con la possibilità di usare svariate classi caratterizzate da un armamentario e da qualità specifiche che possono essere potenziate a seconda della frequenza di utilizzo della singola classe. La possibilità di usare sopratutto gli eroi (anch'essi potenziabili e personalizzabili) aumenta la giocabilità e le varianti per ogni singola fazione e per gli scontri in battaglia. La giocabilità è ottima, il titolo risulta divertente in ogni modalità e caratterizzato da una competitività bilanciata a seconda del grado e della classe usata, gli eroi non risultano eccessivamente o.p. potendo facilmente essere sconfitti da un manipolo di 4-5 giocatori con classi semplici se affrontati in maniera troppo spavalda.
Il pregio maggiore non sono solo le diverse mappe, che coprono tutta la saga, dalla Minaccia fantasma, quindi dalla possibilità di giocare su Tatooine, Geonosis, Kashiuyk ecc. passando per la saga originale, Morte Nera, Hot, arrivando fino alla saga Disney con i pianeti più recenti, ma è data anche e sopratutto dalla possibilità di affrontare tanti altri giocatori, per un totale di 40 giocatori a sessione, divisi in 2 fazioni, per quanto riguarda la modalità supremazia, la cui quantità non ha praticamente mai intaccato la qualità di rete o di gioco (giocando oltre 200 partite i problemi tecnici per connessione saranno stati meno di una decina, senza esagerare) rendendo il tutto molto competitivo.
Anche le modalità "spaziali" sono ben integrate, potendo rivivere le più importanti battaglie extraterrestri di tutti i film, a bordo dei veicoli che hanno reso iconico sia l'impero, sia ribelli.

Il gioco è caratterizzato anche da una Storyline che ripercorre le vicende della sezione Inferno dell'Impero e di come i loro componenti divennero eroi. Questa graficamente raggiunge livelli altissimi se paragonata alla già ottima grafica del multiplayer, per un gioco di ormai diversi anni fa. I personaggi e la trama sono molto ben caratterizzati e non stonano per nulla con l'universo Lucastiano, risultando, anzi, ottimamente ineristi. Sia chiaro però, che è una componente singlepayer di un gioco pensato e prodotto esclusivamente per il l'online e proprio per questo, nonostante la campagna sia molto risicata (può essere conclusa in 5-6 ore abbondanti, senza stimolo di rigiocabilita) è stata resa molto bene se si vuole qualcosa da aggiungere ad un già vasta componente online.


Gli unici difetti che mi sento di contestare fanno riferimento al fatto che alcune modalità siano stare sfruttate poco, nonostante la ricchezza sia veramente ampia, e che si sarebbe potuto arricchire il pacchetto integrando altri personaggi principali da poter utilizzare, ad esempio Asoka o Aila Sekura o Windu, rendendolo un vero e proprio punto fermo nel gioco online e per tutti i fan di questa saga e non.
In conclusione risulta comunque un masterpiece da giocare per chiunque fischietti ancora la marcia imperiale o le note iniziali di "una nuova speranza" e conosca le battute di questa saga
a memoria.

8.5
 
Ultima modifica:
Aggiornato tutto. Prime 2 recensioni di titoli PS5 a cura di Giamast e Vampyr entrato nel tabellone :sisi:
 
GREEDFALL

Si tratta di un action rpg sviluppato dal team Spiders, autori del buon The Technomancer e dell'ancor prima mediocre Bound By Flame. Tuttavia questa volta sono riusciti ancora una volta a fare un bel passo in avanti.
Graficamente il gioco mostra un po' le lacune del motore grafico piuttosto vetusto, non proprio al passo coi tempi. Ma tutto il resto è stato ulteriormente migliorato rispetto al loro precedente titolo. Infatti lato ruolistico il gioco mi è sembrato davvero buono, con le scelte che alla fine hanno influenzato il mondo di gioco. La storia è ben raccontata e mai noiosa, anche perché sono ben pochi i videogiochi che hanno trattato il tema del colonialismo, seppur in un contesto fantasy. Anche le quest secondarie sono divertenti e ben strutturate, chiaramente ispirate all'impostazione di The Witcher 3 e permettono di girare tutta la mappa, divisa in macroaree (non è proprio un open world alla Ubisoft, ad alcune aree non si può accedere, se non in seguito a una quest della trama principale.
Ottima la possibilità di effettuare dei viaggi rapidi per spostarsi da una parte all'altra della mappa.
Altra nota di merito va ai tempi di caricamento, davvero ridotti rispetto a tanti altri giochi.
Buona la longevità, che per completare tutto il gioco si attesta sulle 45 ore.
In sintesi, sono molto soddisfatto di questo gioco e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso.

VOTO: 8.5
 
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