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Rapt
Devil May Cry 4 special edition
Recensione a cura di Rapt
Recensione a cura di Rapt
Capcom ci riprova, con una mossa alquanto bizzarra: dopo ben 9 anni dalla sua uscita su PS3, ritorna l'ultimo capitolo della saga originale di Devil May Cry, appunto Devil May Cry 4, rimasterizzato per sistema PS4 nella sua nuova incarnazione nominata "special edition".
In questa recensione cercherò di concentrarmi sia sugli elementi del gioco base, sia sul lavoro di di rimasterizzazione effettuato.
Devo dire che purtroppo, per quanto riguarda il secondo punto, sono rimasto piuttosto deluso. Dopo ben 9 anni ci si aspettava una special edition degna di tale nome, con aggiunte molto più corpose, invece il tutto si limita ad un lieve aggiornamento grafico (texture ed illuminazione leggermente migliorate), aggiunta di una modalità e 3 nuovi personaggi, Lady, Trish ed il piatto forte: Vergil.
Sebbene tutti e 3 i personaggi siano realizzati con cura, è il gioco base che tira tutto verso l'abisso. Già dalla sua uscita, DMC4 fu criticato per l'eccessivo backtracking (sia di ambientazioni sia di boss), che consisteva nel ripercorrere il tutte le ambientazioni da 1 a 4 con Nero, e da 4 ad 1 con Dante, qui nella special edition le cose non cambiano affatto. Sarebbe stato lecito aspettarsi delle avventure dedicate ai 3 protagonisti, anche più brevi sia chiaro, ma comunque qualcosa di NUOVO, specialmente dal lato Boss si poteva osare molto di più.
Tuttavia, il combat system è semplicemente favoloso (dopotutto DMC4 è un maestro nel suo genere), ed i nuovi personaggi richiedono tempo e dedizione per essere usati in tutto il loro potenziale.
Per il resto, dal punto di vista contenutistico il gioco rimane invariato: torna il palazzo di sangue, torna la libreria dove consultare il bestiario e dove gustarsi un po' di background su personaggi/armi/reliquie, tornano le varie difficoltà con la quale affrontare le missioni.
In sintesi, questa special edition non è altro che un DMC4 rifinito e con 3 personaggi in più. Un lavoro abbastanza frettoloso per un gioco che, con le dovute rifiniture, avrebbe ancora tanto da dire; purtroppo la campagna risulta soporifera proprio per il fatto di dover ripercorrere le solite ambientazioni/mostri/boss ancora, ancora e ancora. Il principale difetto del gioco originale viene quindi ripetuto anche qui.
Menzione d'onore alle ottime cutscene, sempre belle da rivedere ed in puro stile giapponese. Personaggi molto carismatici e sopra le righe.
Voto finale: 7
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