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Critica Sonara 3.0 | Regolamento aggiornato al primo post! | Pronti per le recensioni PS5! |

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IL GURU

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Grim Fandango Remastered

Non avevo mai provato il gioco e quando fu annunciato il remastered ne rimasi piacevolmente colpito.

Il gioco suddiviso in quattro capitoli e in quattro anni, ognuno dei quali ambientato durante il Giorno dei Morti, vede come protagonista il buon Manny Calavera: asso delle vendite ma non in forma smagliante quando ne vestirete i panni. Manuel, di mestiere mietitore, ha come compito quello di raccogliere clienti dal mondo dei vivi e recuperarne le loro anime in modo tale da offrirgli pacchetti viaggi per raggiungere il Nono Aldilà nella maniera più consona in base a come si sono comportati nella vita appena passata. Fin qui nulla di particolarmente strano per un gioco basato sulla concezione dell'adlilà, peccato che il sistema del Dipartimento della Morte sia corrotto. A capo di tutto troviamo Hector LeMans che con il suo alleato Domino Hurley daranno parecchio filo da torcere a Manny per tutta la durata del gioco.

Questo l'incipit del gioco che si sviluppa in maniera ottima per tutta la durata di gioco, non mancano poi vari personaggi, alleati e nemici che sono caratterizzati davvero bene.

Il gameplay si basa parecchio sull'esplorazione, sulla ricerca di oggetti, nei dialoghi e nella risoluzione di vari enigmi. Nel gioco abbiamo la possiblità di girovagare tra le varie città della Terra dei Morti. Ogni luogo da noi visitato è caratterizzato in maniera sublime, si passa da foreste pietrificate ai confini del mondo, si visitano città dalle tendenze noir a quelle Jazz, il tutto con opere sonore davvero belle. L'inventario è ben gestito, il nostro alter ego avrà la possibilità di mettere nella propria giacca tutti gli oggetti che troveremo in giro nei vari livelli per tirarli fuori al momento più oppurtuno e risolvere così i vari enigmi. I dialoghi sono strutturari davvero bene, ogni finestra di dialogo ha vari sottolivelli che se ben curati si sviluppano con ottimi contenuti (l'ironia è la vera padrona del gioco, ma troviamo anche temi più seri, crudi oppure temi "adulti"). Gli enigmi che sono uno dei punti fondamentali di questo gioco sono tutt'altro che semplici. Inizialmente abbiamo a che fare con enigmi di categoria basilare per poi avere a che fare con enigmi di caratura davvero alta. Certi sono davvero tosti e ti devi impegnare veramente tanto per trovare una soluzione che a volte sembra scontata.

Se parliamo del lato tecnico/visivo siamo sugli stessi standard del gioco uscito quasi venti anni fa (un peccato) a differenza dei modelli tridimensionali dei vari personaggi, sul sonoro nulla di cui lamentarsi: ottime le musiche di sottofondo così come il doppiaggio realizzato in maniera perfetta.

Valutazione: 8

 

Dante47

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È possibile recensire le espansioni di The Witcher 3? So che sono DLC, ma lo chiedo comunque perché a livello di contenuti sono paragonabili a giochi completi :asd:

 

Vc3nZ_92

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Se sono stand-alone come Infamous First Light, Wolfenstein The Old Blood, etc, sì, si possono recensire singolarmente :sisi:

 

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Wolfenstein: The Old Blood

Se avete amato il primo capitolo dovete assolutamente provare questo DLC stand alone per dare di nuovo la caccia ai nazisti con il caro e buon B.J. Blazkovic.

La trama colpisce come sempre, essendo un prequel del capitolo principale offre vari spunti, ci troviamo di fronte a nuovi luoghi da esplorare (il castello Wolfenstein realizzato davvero bene in tutti i particolari) e segreti da scoprire per poi affrontare la vera minaccia ovvero i Nazisti. Il filone narrativo si divide in due parti: inizialmente costretti ad infiltrarci nel castello (dove si svolge gran parte della prima metà di gioco, si iniziano a capire le prime fasi di studio del gioco nelle quali il giocatore ha la possibilità di affrontare il gioco nella maniera in cui preferisce) per trovare informazioni sulle armi dei nemici verremo poi catapultalti in una Wulfburg invasa da un orda di nazi zombie (meno divertenti da affrontare rispetto alla controparte senziente) dove dovremmo trovare e salvare diversi alleati, per poi finire nelle vecchie catacombe delle città per trovare la vera e propria arma nascosta dei Nazisti.

Il gameplay diverte e conferma quello visto in The New Order. Ci sono vari modi per affrontare il gioco: in modalità stealth per affrontare i comandanti e non essere circondato da rinforzi, ma anche solo per far fuori guarde nemiche presenti nei vari livelli, possiamo anche alternare le fasi di shooting. Queste ultime sono sicuramente ben realizzate grazie all'ottimo feedback delle armi (proposte in quantità industriale, si passa dalle semplici pistole a mitra, doppiette fino ad arrivare ad armamenti pesanti)

L'IA si difende bene soprattutto negli scontri a fuoco aperto contro i nemici, negli spazi aperti ma anche quelli chiusi il risultato non cambia, i nemici vi sparano a vista e vi cercheranno fino a quando non vi avranno trovati. Perde qualcosa a livello di intelligenza quando siamo al riparo e abbiamo la possibilità di esporsi i nemici non sparano quasi mai.

I nemici che troviamo lungo il nostro percorso sono molti e differenti, abbiamo di fronte soldati semplici, comandanti, nazi zombie, soldati pesanti, droni, super soldati, i cani ecc. per non parlare degli antagonisti del gioco veramente ben realizzati e strutturati come personaggi da affrontare ed incontrare durante il percorso.

Il pacchetto per la cifra a cui viene venduto è davvero un ottimo affare, con una longevità di circa 6/7 ore avrete la possibilità di portare a termine la campagna. Inoltre il gioco è ricco di extra (missioni incubo, sfide, collezionabili, lettere) e per completarlo al 100% il conteggio aumenta in maniera esponenziale. Il livello di rigiocabilità quindi è davvero elevato considerata anche la natura del gioco, nato come DLC stand alone.

Valutazione: 8,5

 

Dante47

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Se sono stand-alone come Infamous First Light, Wolfenstein The Old Blood, etc, sì, si possono recensire singolarmente :sisi:
Purtroppo no, hanno fatto delle edizioni retail dove c'erano le carte del gwent e i codici per scaricare i DLC dallo store, ma viene richiesto sempre il gioco base :sisi: considerando che solo Heart of Stone tra missioni primarie e secondarie arriva a 20 ore, è un peccato non recensirli :asd: ma vabbè :nev:

 

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Purtroppo no, hanno fatto delle edizioni retail dove c'erano le carte del gwent e i codici per scaricare i DLC dallo store, ma viene richiesto sempre il gioco base :sisi: considerando che solo Heart of Stone tra missioni primarie e secondarie arriva a 20 ore, è un peccato non recensirli :asd: ma vabbè :nev:
E allora niente... Altrimenti si va a creare un precedente che potrebbe essere difficile da gestire :asd:

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Norman Bates
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The Order 1886

Cosa dire, é un capolavoro.

C'è una cosa che non va in questo gioco e la menzionerò dopo.

Ci troviamo di fronte al miglior gameplay mai visto in un TPS, tecnicamente é mostruoso, il doppiaggio é ottimo e le musiche sono meravigliose. Le ambientazioni? Favolose e ispiratissime.

Personaggi? Poco approfonditi alcuni ma c'è un perché, e questo perché si ritrova nel seguito che i RaD avevano in mente.

Così come la storia. Questo era solamente il primo capitolo, un ambizioso progetto il cui primo di 2-3(?) giochi avrebbe dovuto formare una saga interessantissima e che si sarebbe sviluppata tutta sulla stessa linea temporale e tutta sulla stessa trama per terminare probabilmente con un secondo-terzo capitolo. E sarebbe stato perfetto così, perché questo assaggio é davvero prelibato e gustoso e non merita tutte le critiche ricevute.

Giocandolo a difficile la longevitá arriva sulle 7 ore e mezza più i tanti filmati presenti. Secondo me The Order é un esperienza da provare, solo giocandolo si capisce che tutte le critiche a questo gioco sono vane. C'è una cosa che non funziona ed é il finale, arriva quando meno te lo aspetti e quando pensi che il gioco continui, finisce. Ma questo era solo il prologo di quello che avrebbe dovuto essere la saga di The Order e che probabilmente non sarà mai dato che si é voluto distruggere in malo modo un gioco che non fa sicuramente della longevitá la sua forza ma che si presenta come un TPS rivoluzionario.

Peccato che probabilmente non saprò mai come finirà la storia di Sir Galahad. Un potenziale incredibile che non verrà mai sfruttato a causa delle insulse critiche ricevute, vedete la come una presa di posizione ma io davvero non capisco cosa possa frullare nella testa delle persone per demolire così un gioco assurdo. Pensate al primo Uncharted, a quanto durava, a com'era grezzo. E poi pensate ai seguiti. Ecco la saga di The Order avrebbe potuto svilupparsi cosí. Peccato

9 pieno e applausi ai Ready at Dawn

 

IL GURU

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Little Nightmares

In dubbio fino a qualche giorno prima dell'uscita se prenderlo oppure no, alla fine mi sono fatto tentare dalla Six Edition ed ho ceduto.

Il gioco ipnotizza fin dai primi minuti, ambientato in un resort sottomarino di lusso dove i vizi di gola la fanno da padrona impersoniamo Six, docile bambina all'apparenza ma che nasconde il suo vero volto sotto l'impermeabile giallo e disposta a tutto pur di scappare da quell'inferno chiamato "Le Fauci". In questo luogo cupo e tetro abbandonato al proprio destino troviamo un custode dalle strane fattezze, quasi cieco, molto basso ma con braccia lunghe che ha sviluppato in maniera perfetta due sensi: l'olfatto e l'udito. Al suo fianco possiamo trovare due cuochi gemelli dalle stazze pesanti che tenteranno in tutti i modi di impedire la fuga a Six. Ovviamente nella sala mensa del resort troviamo viscide creature dal corpo tumefatto dall'ingordigia dedite solamente al cibo. Gli unici alleati del gioco che possiamo trovare sono i Nomini, piccole creature a forma di cono che quasi assomigliano alla nostra protagonista, anch'essi in cerca di una via di fuga da questo incubo.

Davvero ottimo lo stile narrativo, nel gioco infatti non ci sono presenti informazioni, background da scoprire ma sopratutto il gioco è esente di dialoghi, ebbene sì nelle fauci nessuna creatura emette suoni da dover essere sottotitolati cosa che renderà lo schermo privo di fastidiose e disturbanti scritte. La vicenda, con una durata di circa 4/5 ore, si sviluppa sopratutto nel subconscio del giocatore che vorrà in tutti i modi scoprire il vero mistero che si nasconde sotto quell'impermeabile giallo e per farlo sarete costretti a fare e vedere cose che poche volte si vivono in un avventura come questa, infatti ci sono davvero un sacco di scene forti nel gioco che rimango impresse nella mente del giocatore fino alla fine. Secondo me va a scemare un pò nel finale, non tanto perchè non merita od altro ma perchè sarà il momento in cui rimarrete con mille dubbi nella mente per capire veramente cosa è successo e cosa avete fatto, vissuto per uscire dal resort.

Lato Gameplay ben realizzato. Ottimi, non basilari e grotteschi gli enigmi che vi porteranno a testare le vostre abilità più e più volte nel gioco per poter trovare una soluzione per niente semplice. Passiamo da una semplice arrampicata ad una fuga su un tavolo bandito di cibo e pieno di commensali disposti a tutto pur di mangiarvi, il tutto condito da effetti sonori e visivi ben ricreati. La nostra Six avrà inoltre la possibilità di ridurre il rumore dei passi per non fari scoprire o nascondersi sotto tavoli, sedie e panche per non farsi trovare, correre e scappare tramite fessure adatte alla vostra statura e utilissime in caso di inseguimenti. L'atmosfera è la vera padrona del gioco, ci ritoveremo in uno scenario ricco di dettagli utili sia per l'esplorazione che per il proseguo del gioco e della risoluzione degli enigmi. In un attimo si passa da ambienti "pacifici" a ansiosi e privi di luci che vi faranno battere il cuore a mille ed in questi casi l'unico alleato sarà il vostro fiammifero in grado di ristabilire l'ordine nella vostra mente.

Per la cifra a cui viene venduto il gioco, provvisto anche di un edizione limitata contenente davvero tanti gadget, l'acquisto è d'obbligo per gli amanti dei puzzle game dalle tendenze dark/horror forte dalla sua di un'ottima ed intensa narrazione e da un gameplay solido in grado di proporre un buono livello di sfida.

Valutazione: 8

 

Vc3nZ_92

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The Last Guardian
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



The Last Guardian è una perla rara. Abbiamo dovuto aspettare dieci anni per giocarci, ne sarà valsa la pena? Decisamente. Ueda ci ha regalato la sua opera migliore, e non solo, uno dei titoli più suggestivi dell'intero panorama videoludico.

Il pregio maggiore di The Last Guardian è che è sempre bello e fresco da giocare. Il titolo propone un invidiabile numero di situazioni di gioco e puzzle ambientali sempre diversi, divertenti, suggestivi, caratteristici, molte volte basati sulla fisica, davvero implementata a dovere (con tanto di animazioni fuori parametro). Il gioco, in ragione di ciò, è appagante, è una scoperta continua, con un level design, affiancato ad un game design di cui sopra, di pregevolissima fattura che ci accompagna per tutto l'arco dell'avventura, stuzzicando continuamente la mente del giocatore, desideroso di scoprire come dovrà risolvere la prossima stanza, desideroso di nuove sfide insomma.

Vogliamo parlare di Trico poi? E' un cucciolone VIVO. Prima di cominciare il gioco, il rapporto con Trico era proprio la cosa che più mi preoccupava... e anche per questo non avevo aspettative altissime. Invece tutto funziona alla grande, e vi dirò di più, Trico è una delle cose più 'next-gen' che abbia toccato con mano, fino ad oggi.

E non voglio parlarvi del lato artistico/poetico e i picchi emozionali che raggiunge. Vi giuro che non dirò nulla per non rovinarvi il senso di stupore, sappiate solo che è un gioco che vi farà emozionare, tanto... e senza cutscene di sorta o dialoghi profondissimi.

L'art direction da 10 in pagella non può che enfatizzare maggiormente le emozioni di cui sopra, con effetti di luce e particellari di grandissimo livello.

Capitolo trama: è interessante, a metà gioco si evolve e si conclude alla grande, e non mancano colpi di scena. Certo non tutto il cerchio si chiude, molte cose sono lasciate in sospeso, anche per creare quell'alone di mistero che solo i titoli di Ueda possono fregiarsi di avere, ma a fine gioco saremo appagati anche su questo versante. Un piccolo appunto però vorrei farlo: avrei preferito qualche informazione di più sul background del mondo, o quantomeno di Trico, peccato.

Comparto sonoro di pregevolissima fattura anch'esso: gli effetti sonori sono spettacolari (che bello sentire il vento) e le musiche davvero belle, ma non posso evitare di dire che proprio le musiche, nonostante tutto, mi hanno un po' deluso... sarà che mi aspettavo qualcosa al livello della soundtrack di ICO e SotC, ma un po' di amaro in bocca me lo hanno lasciato. Ripeto, sono belle, ma quelle di ICO e SotC giocano un campionato a parte.

Penso non ci sia nient'altro da dire, a parte una piccola precisazione che mi sento in dovere di fare. Ho letto spesso di lamentele sulla telecamera e sui controlli. Per quanto la telecamera non sia sempre perfetta, io l'ho trovata sempre funzionale. Gestire in corridoi stretti un cucciolone così vivo e dinamico credo non sia impresa facile, dunque penso che il compromesso da sopportare sia giusto e legittimo. Sui controlli poi non ne parliamo. Fermo restando che è un marchio di fabbrica del Team ICO, seriamente qualcuno ha avuto difficoltà? Sono 'viscerali', e dopo cinque minuti fanno già parte del giocatore. Forse i salti automatizzati degli ultimi anni hanno fatto più danni del previsto...

In definitiva una perla del settore che tutti dovrebbero provare. E' un gioco che concilia il puro piacere del videogiocare, ad un più mero e soggettivo piacere 'emozionale'. E' il connubio perfetto tra gioco e poesia, è la summa delle opere di Ueda e sarà, secondo me, purtroppo, l'ultimo guardiano a difesa di una tipologia di giochi che il pubblico di oggi non sa più apprezzare, e che pertanto non merita più.

VOTO: 9,5
 
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Ryo Narushima

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Recensione positiva più che meritata, un titolo particolare ma che non sacrifica il gameplay^^

 

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Recensione positiva più che meritata, un titolo particolare ma che non sacrifica il gameplay^^
:mah:

Intanto ho aggiornato tutto :ivan:

 

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Sig. Benedetto Sottolano
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È da un po' che manco, e sto leggendo tutte le recensioni che non ho ancora letto: bravi ragazzi.

Che bel thread :ivan:

 

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Infamous: First Light

Se siete fan della serie Infamous ed avete adorato Second Son, questo DLC stand alone farà proprio per voi.

Partiamo dal fatto che grazie alle basi del capito main risulta un'ottimo gioco sin da subito. Buone le missioni principali sopratutto sotto il punto di vista della narrazione c'è davvero poco da dire, emoziona e racconta in maniera perfetta la storia che si cela dietro a Fetch. Già dall'inizio il gioco si divide in due parti, la ricerca e il completamento dei collezionabili e la main quest: la "campagna" ha una durata di 3/4 ore che nel complesso risultano piacevoli ma non eccellono in quanto ci ritroviamo in una Seattle limitata e molto meno viva rispetto alla controparte presente in Second Son. Sotto il punto di vista del quest secondarie il gioco offre qualche spunto in più: gare con i lumen, graffiti al neon, raccolta dei lumen, distruzione di telecamere del DUP. Utili sopratutto per allungare la durata del gioco e per poter racimolare punti abilità per sbloccare tutti i potenziamenti.

Sbloccare i potenziamenti di Fetch è davvero una bella sfida, inizialmente ci troviamo a dispozione di poteri basilari ma con il passare del tempo e al completamento delle varie sfide, avremo nelle mani un sacco di bei giocattoli da scagliare nei confronti dei nemici. Le sfide che propone il gioco sono davvero tante e diverse e riuscire a completarle tutte darà un enorme soddisfazione, passiamo da semplici obiettivi a quelli più impegnativi. Le sfide presenti nelle Arene sono davvero tante e sbloccarle tutte sarà il vero fulcro del gioco. Il vero divertimento però lo si ha nelle Arene suddivise in due categorie: una modalità ad obiettivi nella quale dobbiamo salvare gli ostaggi e l'altra vista sotto forma di Orda. Entrambe inizialmente ostiche se giocate senza potenziamente vanno man mano ad offrire un ottimo passatempo. La prima relativa al salvataggio degli ostaggi ti spinge a correre da un punto all'altro dell arena nella speranza di eliminare i nemici che circondano l'ostaggio mentre la seconda sempre più ostica in quanto i nemici aumentano sempre di più con il relativo aumento delle orde. Infatti in questi punti i potenziamenti saranno davvero fondamentali per il raggiungimento di vari obiettivi.

In sostanza è un gioco che offre davvero tanto considerando la natura del titolo: una campagna corta ma solida con un'ottimo finale, dei collezionabili e delle sfide davvero belle ed intense. Un platino per gli appassionati davvero facile da prendere, con una dozzina di ore si porta a casa, ed un prezzo che nel complesso si può ritenere basso e quando viene proposto in sconto merita ancora di più l'acquisto.

Valutazione: 7,5

 

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Deponia

Daedalic Entertainment, conosciuta ai più per aver sviluppato o pubblicato giochi come The Whispered World e Machinarium, pubblica per la prima volta nel 2009 Fuga da Deponia, punta e clicca colorato e simpatico arrivato su Steam, il primo capitolo di una quadrilogia. Poco tempo fa è finalmente arrivato questo primo capitolo anche su PS4: è al livello delle "magna opera" dello studio tedesco?

Deponia racconta la storia di Rufus, un creativo e egoista nullafacente che vive a Deponia, appunto, un mondo sporco e al limite della vivibilità, che cerca in tutti i modi di raggiungere Elisyum, città nel cielo in cui le condizioni di vita paiono di gran lunga migliori. La grande avventura di Rufus prenderà il via dopo l'ennesimo tentativo di raggiungere la città dei sogni, fallito miseramente, che porterà il nostro (anti)-eroe a fare di tutto per raggiungere il proprio obiettivo sfruttando tutte le occasioni che gli si presentino. Questo incipit, di per sé per nulla originale ma comunque con un discreto potenziale, dà il via ad una breve avventura nella enorme discarica di Deponia, in cui si incontrano personaggi stravaganti e situazioni surreali. Purtroppo per gran parte dell'avventura questo potenziale rimane inespresso e la narrativa prende il volo solo sul finale e lasciando, purtroppo, gran parte delle vicende ai futuri capitoli. Gli stessi personaggi, a parte Rufus, sono tutt'altro che approfonditi, con molti che fanno solo da comparsa nonostante la loro grande importante nel plot generale.

Deponia si presenta come un punta e clicca abbastanza classico: oggetti da raccogliere e combinare ed enigmi da risolvere. È chiaro che per un gioco simile, maggiormente godibile usando un mouse, un aspetto particolarmente importante è la gestione dell'inventario e la mobilità del personaggio. Il sistema di controllo di Rufus è piuttosto preciso e la possibilità di muovere un cursore sullo schermo utilizzando la levetta destra a mò di mouse rende anche lo studio dello scenario abbastanza semplice e intuivo, mentre con 3 tasti si può accedere all'inventario e scorrere gli oggetti. Purtroppo però la stessa componente da punta e clicca può non piacere a tutti, nonostante il buon sistema di controllo. Per via della sua natura stravagante, infatti, Deponia offre di continuo situazioni che potrei definire grottesche o esagerate e questo rende inevitabilmente difficile capire a volte dove il gioco voglia andare a parare. Non sarà raro incorrere nel classico momento in cui si inizia a combinare ogni oggetto trovato con tutto ciò che si trovi sul schermo per cercare di andare avanti nella soluzione dell'enigma. Dall'altro lato della medaglia, però, grazie a questa sua caratteristica, il gioco riesce molto spesso a strappare un sorriso, anche grazie ai commenti del nostro Rufus. Peccato per i puzzle, a volte complessi il giusto e che offrono quel minimo di sfida mentre altre fin troppo semplici e non molto elaborati.

Graficamente il gioco è bellissimo, non c'è nulla da dire, coloratissimo e molto dettagliato, alcuni sfondali sono davvero molto dettagliati e ricchi di oggetti. Peccato solo per alcune animazione e il sincro con il doppiaggio, praticamente inesistente. Il gioco inoltre è completamente in italiano, anche nel parlato, anche se non sempre è stato tradotto a dovere e alcune volte alcune frasi sono tradotte in modo abbastanza semplicistico. Consigliatissimo il doppiaggio originale in lingua inglese, di gran lunga migliore. Colonna sonora carina ma non c'è nessuna traccia memorabile che rimanga impressa nella mente.

Conclusione: Deponia è un gioco breve ma godibile, che diverte il giocatore per tutta l'avventura purché sia disposto a entrare nel modo di pensare e di agire del suo mondo e delle persone che ci vivono. La narrativa lascia un po' a desiderare e la scelta di lasciare tutto ai seguiti (comunque in arrivo nei prossimi mesi anche su PS4) potrà infastidire i più.

Voto: 7

 
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Kingdoms of Amalur Reckoning
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Il mio rapporto con Kingdoms of Amalur Reckoning è cominciato male, molto male. Appena finita la missione tutorial, ho iniziato ad esplorare e sono arrivati i guai. Ogni combattimento contro più di due nemici è stato uno strazio. Perché direte? Per l'input lag. Non riuscivo a fare nulla di quello che volevo fare: schivate e parate che partivano in visibile ritardo, fendenti tirati millesimi di secondo dopo che premevo il tasto, magie che non si attivavano mai alla pressione... ho reso l'idea no? Ad un giocatore meno attento forse non da così fastidio, ma a me, che ho l'occhio da action gamer, non sapete quanto questa cosa mi ha fatto irritare. E quando lo scrivevo qui sul forum tutti quanti mi dicevano che a loro ciò non era mai capitato. Alla fine non ero io pazzo, ma nemmeno gli altri. Ho beccato un fottuto errore di programmazione, risolto dopo ventidue (VENTIDUE!) ore di gioco grazie a Doc. In pratica, la versione digitale del gioco (soprattutto) soffre di input lag praticamente ad ogni combattimento se non si disattiva il salvataggio automatico. Avessi risolto prima sarebbe stato meglio, ma ormai è andata così. Fatta questa doverosa premessa, cominciamo a parlare del gioco in sé, fermo restando che questa esperienza, seppure non sia colpa diretta del gioco, ha compromesso la mia godibilità dello stesso, quindi, anche se in minima parte, intaccherà la mia valutazione globale del prodotto.

Il CS è la parte più riuscita del pacchetto secondo me. Ha tantissime sfumature che lo rendono davvero completo. E' sempre un GDR, con perk, statistiche generali, delle armi, armature, etc., ma è davvero completo, con tante meccaniche che lo avvicinano all'action puro. Peccato che non sempre venga valorizzato a dovere. Un esempio? Boss fight davvero dimenticabili e mal gestite. Fermo restando che il problema di cui sopra ha intaccato principalmente questo lato del prodotto.

Un altro bel pregio è la direzione artistica che ha dato vita ad un mondo colorato e bello, davvero piacevole da guardare... ecco, da guardare, non da esplorare. Perché? Le mappe sono gestite malissimo secondo me. Per scendere uno scalino di due cm devo fare il giro largo, per attraversare un fiumiciattolo di due cm devo fare la stessa cosa. Insomma, le mappe sono TROPPO limitate. Non volevo un mondo enorme e collegato allo Skyrim (uscito un anno prima di KoA, ricordiamolo), accetto di buon grado le macro-aree, ma almeno in ogni area fatemi andare dove voglio. Voi direte, magari la scelta è indirizzata ad offrire un certo tipo di level o game design... NO. La cosa viene sfruttata a dovere solo in una zona della World Map, completamente opzionale. E pure i dungeon, nonostante qui accetti questa limitatezza più di buon grado, sono proprio elementari (oltre che ad essere tutti molto simili visivamente, ma va beh). Ah, quasi dimenticavo, è stato svolto un ottimo lavoro artistico anche sul chara design di personaggi e mostri.

Capitolo storia: si lascia seguire con interesse, ma alla fine si conclude in modo poco epico secondo me. Tutto sommato promossa, anche se a volte manca di pathos. Anche le secondarie di fazione offrono spunti interessanti.

Ora parliamo della longevità. Il gioco è enorme. E' ricolmo di quest secondarie (anche molte fetch quest) tant'è che ne ho fatte un centinaio e ne ho un'altra trentina in corso e tantissime da attivare. Il problema è che tolte le principali e quelle di fazioni, sono tutte abbastanza uguali. Insomma, da questo punto di vista la varietà non è il suo forte.

Cos'altro c'è da segnalare? Musiche buone anche se abbastanza ripetitive (in combattimento c'è sempre la STESSA musica, diamine) e qualche problemino tecnico di poco conto (senza tener conto del famoso input lag, dovuto ai cali di frame, di cui vi ho parlato nella premessa). Ah, ho beccato anche un altro bug, e anche questo pare capitare soprattutto con la versione digitale. Ogni volta che entro in una città importante, ma non solo, anche se tipo esco da un edifico di quella città, devo beccarmi l'animazione non-skippabile di 'presentazione': una tortura.

In definitiva un buon prodotto, con un buon CS perfettamente appetibile sia per i giocatori più action-oriented che quelli più orientati ai GDR e una buonissima direzione artistica, ma con alcuni difetti che lo rendono pesante e tedioso e con una storia che si lascia sì seguire ma che non resta impressa. Ovviamente la mia esperienza è risultata penalizzata, è in dubbio, quindi magari sono stato un po' più cattivo con il gioco, ma tutto sommato merita una chance.

VOTO: 7,5
 
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Ah ma allora era un problema solo della versione digitale?

Concordo bene o male con tutto, un bel combat ma nel complesso si poteva fare qualcosa in più, sopratutto in termini di varietà e design dei nemici.

 

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Ah ma allora era un problema solo della versione digitale? Concordo bene o male con tutto, un bel combat ma nel complesso si poteva fare qualcosa in più, sopratutto in termini di varietà e design dei nemici.
Principalmente della versione digitale, da quello che leggevo :leon:

Comunque ho aggiornato tutto :sisi:

 

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Recensioni veloci dei miei giochi preferiti per PS3

METAL GEAR SOLID 4: GUNS OF THE PATRIOTS

A mio avviso, il miglior capitolo della miglior saga videoludica di sempre. Nonché il miglior capitolo finale che si sia mai visto in qualunque media. Perdonate il fanboysmo, ma è quello che penso :asd: L'unica cosa che può far desistere una persona dal giocarlo è la presenza massiccia di filmati (girati magistralmente tra l'altro). VOTO: 10/10

MASS EFFECT TRILOGY

Trilogia capolavoro sci-fi made in Bioware, parliamo di titoli che hanno mescolato con successo meccaniche TPS (un po' meno nel primo) e RPG. Un gameplay ottimo che ci permette di affrontare una storia tra le migliori in campo fantascientifico, calata in una lore semplicemente stratosferica. VOTO Mass Effect: 9/10; VOTO Mass Effect 2: 10/10: VOTO Mass Effect 3: 10/10

HEAVY RAIN

Thriller stratosferico, con un grosso plot hole (chi l'ha giocato sa di che parlo :asd: ), che personalmente non mi è pesato, per quanto ero sopraffatto dal turbinio di emozioni in cui ti scaraventa questo "gioco". VOTO: 9,5

BIOSHOCK INFINITE

Gameplay inarrivabile, storia e ambientazioni da antologia. Che altro si può volere? VOTO: 10/10

THE LAST OF US

Storia e comparto tecnico eccellenti. Gameplay estremamente soddisfacente. Anche qui, VOTO: 10/10

Prossimamente posterò un'altra pioggia di perfect score :asd:

 
S

silverboots95

The last guardian

E' un gioco particolare,narra di questo stretto legame tra il bimbo protagonista e trico per scappare via da questa specie di galera che lo imprigiona. Trico è molto reale,il bimbo da segnali e lui esegue,anche se a tratti fa innervosire il giocatore perché non capisce. Ci sono anche collezionabili,come il trofeo di trovare tutti i barili per far mangiare l'animale,ci sono anche molti costumi. La storia è molto macabra per molti versi

specie quando si scopre che dentro ai barili ci sono bimbi, la scena quasi finale quando il povero trico viene mangiato dagli altri,ammetto che provai sofferenza da giocatore.
Insomma,più che un gioco come Ico anche questo last guardian è un'esperienza di gioco che consiglio a chiunque voglia qualcosa di realmente diverso e originale allo stesso tempo.


Voto:9


 
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