Cosa c'è di nuovo?

Critica Sonara 3.0 | Regolamento aggiornato al primo post! | Pronti per le recensioni PS5! |

ufficiale

Clyde

leader zone
Area Games
LV
5
 
Iscritto dal
13 Mag 2011
Messaggi
79,525
Reazioni
5,597
Medaglie
24

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,986
Reazioni
6,725
Medaglie
35
Aggiornato tutto, e abbiamo 2 nuovi titoli nel tabellone :sisi:

 

Oretel

Signore
LV
0
 
Iscritto dal
4 Dic 2014
Messaggi
3,784
Reazioni
93
Medaglie
5
DRAGON'S DOGMA: DARK ARISEN 

Si tratta di un titolo action molto gradevole ma purtroppo non privo di difetti. 

Fra i pro ci sono sicuramente un ottimo sistema di combattimento e il sistema di sviluppo e creazione sia del proprio personaggio che della pedina. Combattere è un piacere, sia contro gli umani che soprattutto con i numerosi mostri, dato che è possibile arrampicarsi su di loro per colpirli nei punti deboli. Bello è anche il mondo di gioco, non proprio enorme ma  comunque di grandi dimensioni e con una bella atmosfera fantasy. 

Fra i contro purtroppo una trama non proprio all'altezza, anche in virtù del protagonista muto. Ciò che mi ha dato più fastidio non è tanto il fatto che il personaggio non parli ma che non esistono proprio i suoi dialoghi, oltre all'assenza di dialoghi a risposta multipla. La sceneggiatura è davvero bruttarella. Altra nota dolente è, almeno all'inizio, l'assenza dei viaggi rapidi, cosa che però si risolve più avanti nella storia trovando vari cristalli di teletrasporto da posizionare in maniera intelligente per la mappa. Altra delusione sono state le missioni secondarie, tutte uguali fra loro e dalla tipologia piuttosto limitata, un vero peccato perché mi sono venute un po' a noia dopo una decina di ore. 

Non ho giocato il dlc. 

VOTO: 7 (per il potenziale, altrimenti anche leggermente di meno). 

 

Noir

leader zone
Area Games
LV
3
 
Iscritto dal
1 Apr 2010
Messaggi
71,563
Reazioni
3,551
Medaglie
15
Marvel's Spiderman :

per me uno dei titoli più divertenti della gen. Oscillare a New York con Spidey è una droga,la città è grande e di attività ce ne sono. main quest gradevole e soprattutto il combat system è padroneggiabile in ben poco tempo,il che permette di godersi al massimo gli scontri e di non venirne a noia , risolvendoli in un tempo relativamente giusto.

Graficamente e tecnicamente è tanta roba, in tal senso siamo stati abituati bene da sony in questa gen per quanto concerne le sue esclusive e questa non è assolutamente da meno.

la nota un poco dolente,personalmente,riguarda le bossfight. molto "sceniche",per carità,ma le avrei preferite un poco più impegnative. 

in generale,comunque,un giocone.

voto : 9

 

Oretel

Signore
LV
0
 
Iscritto dal
4 Dic 2014
Messaggi
3,784
Reazioni
93
Medaglie
5
FAR CRY PRIMAL 

Un titolo che per certi versi si è rivelato sorprendente. L'ho preso con poche pretese e invece mi ha intrattenuto e divertito per parecchio tempo. Il gioco è tecnicamente solido, l'ambiente è molto immersivo e mi ha divertito esplorare il mondo di gioco per scoprire nuove aree. La storia parte bene, poi si affloscia un po' nella fase centrale per riprendersi poco prima del finale: ed è proprio il finale il vero punto dolente.. È stato troppo scialbo a mio modo di vedere, mi aspettavo qualcosina in più. Tuttavia il gioco mi ha comunque divertito, come del resto tutti gli altri Far Cry. 

VOTO: 7.5

 
Ultima modifica da un moderatore:

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,986
Reazioni
6,725
Medaglie
35
Yakuza 0
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Yakuza 0 è un piccolo gioiellino, forse troppo poco considerato quando si parla di grandi giochi, che riesce a regalare grandissime soddisfazioni, sia grazie alla sua componente ludica, nonostante sia rigido e grezzo in molte parti, sia, e soprattutto, grazie alla sua componente narrativa.

Yakuza 0 è un mix tra JRPG e picchiaduro a scorrimento old-school, che riesce ad amalgamare il tutto in modo sopraffino, regalandoci una delle esperienze più immersive e caratteristiche di sempre. Nonostante il BS sia un po' grezzotto, rigido, anche a causa della sua natura cross-gen (ricordiamo che è un gioco di ben 4 anni fa e che in patria è uscito anche su PS3), grazie alla sua varietà e al suo carisma sempre sopra le righe riesce a non stancare mai. Se poi al piatto ci aggiungiamo un sacco di attività collaterali veramente fatte da dio e che aumentano l'offerta ludica in modo spropositato, non ci si può proprio lamentare. La parte ludica inoltre assume delle sfumature leggermente più tecniche nelle Climax Battles, delle sfide che esaltano il gameplay e che fanno assaporare delle sfumature di divertimento, più prelibate, che sinceramente non pensavo di trovare.

Narrativamente è stato fatto un lavoro eccezionale. Personaggi, recitazione, regia, colpi di scena a go-go, tutto funziona alla perfezione. E se da un lato la main quest esalta tutta la drammaticità della situazione, dall'altro le tantissime sidequest, molte delle quali veramente assurde e fuori di testa, riescono a conto-bilanciare alla perfezione l'atmosfera che si respira. C'è un grosso difetto però, che, insieme alla sua eccessiva rigidità ludica, me lo ha fatto leggermente penalizzare in fase di valutazione finale. Per evitare spoiler non voglio essere preciso, però diciamo che, nonostante la sospensione dell'incredulità, nonostante la loro natura propedeutica al gameplay, ci sono state certe situazioni che mi hanno fatto storcere il naso in quanto poi la parte finale dell'avventura si focalizza proprio su un argomento che di fatto, fa perdere significato a tutte queste situazioni a cui mi riferisco, e non solo, crea proprio una brutta incoerenza... ripeto, capisco che in un certo senso è anche normale, e se non avessero usato QUEL leit-motiv per tutta la parte finale non ci avrei dato molto peso, ma la cosa è TROPPO EVIDENTE.

Artisticamente, come accennato, sente il peso degli anni e della sua natura, anche se il colpo d'occhio può ancora dire la sua, così come i video in CG con delle espressioni facciali sopraffine. Comparto sonoro più che buono, con un doppiaggio in giapponese superbo e delle musiche sempre puntuali, nonostante forse ne manchino un paio di veramente memorabili. Ah, giusto per ribadirlo, il gioco non è doppiato, né sottotitolato in italiano, dobbiamo accontentarci dei sub in inglese.

Longevità pazzesca. Per finire la prima run al 100% ci ho messo 120 ore e per finire l'avventura all'ultima difficoltà e quindi platinarlo ce ne vogliono minimo un'altra decina. Solo la main quest, la prima volta, non dura meno di 20 ore, comunque.

In definitiva, un prodotto superbo a cui non mi sento di affiancare la parola capolavoro giusto per onestà intellettuale, nonostante il problema riguardante la parte narrativa segnalato prima mi abbia fatto storcere un minimo il naso: diciamo che forse, soggettivamente, per me lo è, perché mi ha rapito e mi ha fatto vivere un pezzo di Giappone in modo viscerale, ma oggettivamente le lacune del gameplay e qualche altro piccolo problema di contorno minore lo rendono 'solo' un ottimo prodotto. Ad ogni modo è un titolo che mi sento di consigliare a tutti, perché riesce a regalare un'esperienza immersiva e molto peculiare. Yakuza 0 è molto di più della somma delle sue parti, è un esperienza ludica che tutti i videogiocatori dovrebbero provare, nonostante i suoi difetti.

VOTO: 8,5
 
Ultima modifica:

zaza50

Capomoderatore
sezione sony
sezione xbox
LV
3
 
Iscritto dal
28 Mag 2010
Messaggi
154,963
Reazioni
56,700
Medaglie
15
Daje... Hype per Y0... Prima o dopo lo inizio :unsisi:  

Bella review V :sisi:  

 

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,986
Reazioni
6,725
Medaglie
35
grazie :stema2:

intanto ho aggiornato tutto, con spidey che entra di prepotenza in classifica subito dalla quinta posizione :sisi:  

 

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,986
Reazioni
6,725
Medaglie
35
Rise of the Tomb Raider
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Con Rise of the Tomb Raider il nuovo corso del brand intrapreso nel 2013 acquisisce finalmente una sua personalità, andando ad evolvere la nuova formula alla grande, guardando proprio al passato del franchise. Certo, non è un Tomb Raider old school, ma fonde al meglio il nuovo e il vecchio andando ad occupare una fetta di mercato tutt'altro che satura di prodotti e riesce ad assumere una identità ben precisa e definita.

Pad alla mano è veramente molto piacevole, con un'alternanza di situazioni che non stancano mai. All'inizio il ritmo è abbastanza lento e compassato e le nuove aree molto estese incentivano un'esplorazione che nelle prime ore stanca solamente, non avendo nessun abilità per poter procedere. Ma superate le prime 3/4 ore il ritmo di gioco impenna e non crolla più. Nella parte finale dell'avventura forse l'esplorazione cede un po' il passo ai combattimenti, ma tecnicamente ci sta. Le varie abilità sbloccabili danno al prodotto un tocco da metroidvania che non guasta mai, anzi, rende ricco e corposo l'end-game, anche grazie ai molti collezionabili, tombe opzionali davvero spettacolari e missioni secondarie. Il gunplay è stato leggermente migliorato e anche la parte del crafting è più piacevole. C'è da dire però che ha ancora delle mancanze basilari, inspiegabili già nel primo, figuriamoci ora, come ad esempio lo sparo alla cieca. Per concludere la parte relativa al gameplay bisogna dire che anche lo stealth è stato leggermente migliorato e funziona bene, nonostante il giocatore non abbia poi molte opzioni, ed è un peccato perché in molte zone il level design è elaborato e si sviluppa in verticale.

Narrativamente è, come il primo, osceno, senza mezzi termini. La storia è orribile come nel primo e raccontata male. Anche i comprimari e nemici si dimenticano subito. Peccato perché inizialmente era partito veramente bene. Forse l'unica cosa che hanno migliorato è stato il personaggio di Lara, che nel primo era una pazza lunatica. Qui la sua gestione è migliore, ma era pure difficile riproporre lo stesso errore.

Artisticamente è spettacolare. Mi ha veramente stupito. Pensavo ci fosse solo neve e bianco dappertutto, invece ha delle ambientazioni veramente variegate e suggestive, con l'occhio che può gongolare ad ogni scorcio. E ricordiamoci che questo gioco è uscito pure su 360 eh, veramente applausi. Però anche qui c'è lo stesso problema del titolo del 2013: le animazioni di transizione che risultano scollegate o addirittura mancanti. Comparto sonoro solo buono, con doppiaggio altalenante e musiche solo discrete.

Longevità più che buona, 25 ore per completare il gioco al 100%, un'altra decina per il platino. E non dimentichiamoci che la versione PS4 ha anche tutti i DLC inclusi, che offrono un'altra ventina di ore di gameplay. Ma la cosa più bella è che sono attività tutte varie e mai stancanti e che ampliano ancora di più l'offerta di un pacchetto già molto ricco.

In definitiva, un buonissimo prodotto, che evolve in maniera sensibile il concept del reboot del 2013, dando alla saga una sua identità, piacevolissimo da giocare grazie alla sua varietà e al suo ritmo che però pecca nuovamente per quanto riguarda la parte narrativa, veramente oscena. In rete ho letto molte brutte cose sul prodotto e sinceramente non mi spiego il perché di tutto ciò. Non sarà un capolavoro, ma è veramente un bellissimo titolo da giocare, per giunta esponente di un genere mai troppo rappresentato. Se ancora non lo avete provato, fatelo, merita sicuramente una chance.

VOTO: 8
 
Ultima modifica:

Il curioso signore felice

Moderatore
sezione sony
LV
4
 
Iscritto dal
10 Lug 2009
Messaggi
18,603
Reazioni
6,330
Medaglie
23
Secondo me il gioco, per come è strutturato attualmente, non si presta molto a meccaniche open world e l'introduzione delle due mappe Volga e Caspio sono esperimenti riusciti a metà. Entrambi sono molto belli a primo impatto, davvero ci sono rimasto affascinato, entrambi con una storia molto piacevole dentro, ben scritta e curatissima, senza contare che il motore di gioco negli spazi aperti ha letteralmente potuto esprimersi al suo massimo potenziale.

Il punto è che tolti i collezionabili che aggiungono nulla in termini di gameplay, le uniche cose che trovi sono qualche

gadget (pochi effettivamente utili), qualche potenziamento (anche quelli un po' tanti, ma molti poco utili) e le cose per craftare. Ora, detto così sembra una buona motivazione per esplorare, ma in realtà dopo ore che giri e l'unica cosa che sai che troverai negli edifici abbandonati saranno le solite due tipologie di oggetti per craftare munizioni, dopo un po' ti stufi.

Questa cosa si sente molto meno nei livelli più lineari, dove il gioco si focalizza sull'andare avanti e combattere, di conseguenza ogni volta che trovi anche mezzo proiettile fai i festoni (vista la penuria di munizioni, cosa che ho adorato).

Poi ecco, questa è una mia visione soggettiva, capace che a molti non abbia pesato.

E' curioso il modo in cui hanno sviluppato il gioco, perchè le uniche vere "evoluzioni" le ho trovate in quei due livelli, mentre in tutto il gioco è stato il solito metro (o quello che mi ricordo possa esserlo, visto che giocai solo Last light nella calda estate 2013).

Picchi alti, con relative erezioni:

- Taiga: in assoluto il capitolo realizzato meglio, graficamente una bomba, la sezione con la popolazione dei Pionieri nella foresta, giocata di notte, cercando di non ammazzarli (già mi facevano pena con quei tamburi, poi andare di piombo no dai :asd:  ) è stata davvero una goduria. Ma in generale tutto il capitolo, da quando sbarchi a quando riparti, si attesta su livelli altissimi, anche il level design ha dato il suo meglio. 

Un continuo di sezioni pazzesche, l'accampamento dei banditi sotto la chiesa, oppure la prima parte che non capici bene chi cazz siano sti disgraziati, con i "Pirati" che ti minacciano e te che ti infiltri (cosa in realtà facile, il gioco appena ti occulti ti rende trasparente praticamente :asd:  ), quel minchia di orso.

- Yamantau: stilisticamente non mi è piaciuta, level design non pervenuto, ma ragazzi, che hype andare coi fucili spianati a sterminare i cannibali. Con Miller adirato per il rapimento della figlia\delusione del governo inesistente e tutta la combriccola incazzata nera che non vuole far altro che sganciare piombo. Hype.

Poi una menzione d'onore per il Volga, nella sua prima parte, dove mi ha fatto capire quanto possa perdere la testa in un ipotetico Fallout 5 fatto bene. Ogni metro quadro l'ho trovato curato nei minimi dettagli, tasto screen molestato per ore. Lavoro maniacale.

La missione finale, nella città morta, aveva delle premesse da cardiopalma. Questa missione suicida insieme al burbero Miller che ormai si stava aprendo un po', sa che Anna la potete salvare insieme, tutti stremati, con le tute di piombo rivestite al massimo pesantissime, tutto l'equipaggio che ti saluta e ti da l'imbocca al lupo. Anna morente e te che devi partire quasi a caso, a recuperare il medicinale chissà dove, allora vai al bancone, crei l'assetto migliore di armi, saluti i compagni nella malinconia generale e parti... Davvero un hype altissimo e poi non ha brillato come avrei voluto, mi sa molto che l'abbiano rushata un po' da tutte le parti, soprattutto nel finale che è tutto guidato e poi diventa un filmato. Peccato.

Poi bo, graficamente come già dissi è stato un altalenare di paesaggi assurdi, carichi poligonali impressionanti, strutture pazzesche, luce da segoni => texture orrende, effetti meh, animazioni facciali non sempre convincenti, hitbox completamente sballate (dai a volte sparavo in testa, mirino rosso e comunque missava), compenetrazioni come se fosse la follia (per dire, nel volga ad un certo punto il pesce gatto gigante ha cominciato a nuotare nelle case :rickds:  ). Un gioco molto grezzo, ma comunque giocato su Ps4Pro ha saputo il fatto suo.

Altra nota stonata è la maschera, nonostante io abbia giocato a difficile ho sempre abbondato di filtri e di zone dove effettivamente è fondamentale ne ho trovate poche. Qui è più un gusto personale, ma avrei preferito che fosse stata più incisiva, così da rendere tutto più survival, creepy, ansiogeno.

Per il resto poco da dire, è un gioco che trasuda passione e vedere uno sparatutto ignorante, grezzo e single player nel 2019, per i nostalgici come me, è una perla.

Spero che per il prossimo non passino 6 anni, sempre se ci sarà un prossimo Metro!
Questa è una specie di recensione che scrissi per metro Exodus, ha qualche spoiler, ma credo sia utile alla causa. Ad ogni modo se devo dargli un voto tenderei all'8

Scriverò ancora qua dentro :sisi:

 

Giamast

Moderatore
sezione sony
LV
4
 
Iscritto dal
25 Set 2008
Messaggi
65,310
Reazioni
19,574
Medaglie
29
Questo mi ricorda che anche io dovevo lasciare la mia recensione di Metro Exodus, ne ho già parlato ampiamente nel topic ufficiale quindi lascio giusto un sunto del mio pensiero.

Metro Exodus

L'ultimo capitolo della saga targata 4A Games presenta una netta evoluzione rispetto al passato della saga, abbandonando per la prima volta la struttura lineare e claustrofobica dei primi due Metro e abbracciando (non totalmente) una nuova struttura sandbox. Definire Metro Exodus un sandbox completo sarebbe tuttavia errato, in quanto 4A Games ha sapientemente deciso di abbracciare la nuova filosofia di gioco senza rinunciare alle storiche radici di Metro, pertanto di fianco a 2/3 macro-livelli a struttura aperta, il gioco continua ancora ad offrire numerose sezioni lineari come da tradizione. Non solo, le stesse mappe sandbox riescono a coniugare le due anime del gioco, offrendo al giocatore numerosi punti di esplorazione che spesso si trasformano in "mini-livelli" lineari, come edifici e scantinati abbandonati, fogne, tunnel, bunker e via dicendo; una evoluzione quindi perfettamente rispettosa delle radici della serie, che porta una vantata d'aria fresca senza tuttavia snaturare completamente la tipica atmosfera di Metro. 

Il ricorso ad una struttura sandbox e ad una componente adventure più marcata consentono inoltre di sviluppare ulteriormente la componente survival del gioco, premiando costantemente il giocatore più avventuroso con risorse preziosissime ed upgrade vitali ai fini del crafting/potenziamento di armi ed quipaggiamento. Anzi, proprio la componente crafting e gestionale raggiunge in questo Metro vette elevatissime, offrendo un sistema di personalizzazione di armi7equipaggiamento e di gestione di risorse allo stato dell'arte, aumentando notevolmente la profondità del gioco e l'importanza di una pianificazione strategia tanto degli scontri quanto delle fasi meramente esplorative (specialmente alle difficoltà più elevate). Aggiungo inoltre come l'introduzione di un meteo dinamico ben realizzato che incide direttamente sul gameplay (insieme all'ambiente circostante) riescano a rendere ancor più profonde le meccaniche survival inserite nel nuovo contesto sandbox

A livello narrativo il gioco svolge un compitino sufficiente, senza brillare particolarmente, viene salvato soprattutto da un world building affascinante e dalla "lore" dell'universo di Metro, mentre le vicende che riguardano direttamente dei protagonisti risultano abbastanza sempliciotte e banali, senza particolari guizzi. Menzione d'onore per una direzione artistica notevole, con scenari davvero suggestivi ed in grado di restituire al massimo il feeling di un mondo post-apocalittico.

Il gioco purtroppo soffre di una serie di problemi che non consentono a questo capitolo di fare il salto di qualità definitivo che ci si aspettava. Prima di tutto, a livello tecnico il gioco al D1 era un mezzo disastro (situazione solo in parte migliorata con le varie patch, ma rimane un certo grezzume di fondo soprattutto nel sistema di controllo e nelle animazioni); in secondo luogo la componente sandbox poteva essere sviluppata meglio, soprattutto nelle fase esplorative e nelle quest secondarie (se così possiamo definirle), visto e considerato che effettivamente di livello davvero aperti ce ne sono appena due in tutto il gioco. Infine, alcune sezioni sono palesemente rushate rispetto e non presentano la medesima cura riposta invece nella realizzazione delle altre.

8,5






Wolfenstein Youngblood

Mi ha fatto veramente cagare, questo spin-off è stato un esperimento completamente fallito per quanto mi riguarda.

Hanno introdotto una mezza componente RPG che in un fps come Wolfenstein non c’entra una mazza e che è realizzata pure male, sminchiando sia il livello di sfida del gioco sia il divertimento stesso delle fasi shooter, visto che i nemici sono diventati tutti tremendamente bullet sponge e devi stare lì a svuotargli interi caricatori addosso rendendo gli scontri tremendamente noiosi. Non solo, poi nonostante il gioco offra la possibilità di giocare anche in solo, è palesemente tarato esclusivamente per la coop, quindi non solo devi sorbirti una IA alleata disastrosa, ma i nemici che dovresti tirare giù in due persone devi purtroppo farli da solo, con ulteriore aggravamento dell’effetto bullet sponge. Questa cosa poi diventa un vero e proprio incubo con i “”boss””, orribili da combattere, ripetitivi e che esasperano ancora di più i difetti che ho citato sopra.

Non parliamo poi della progressione del pg, che prima di tutto è inutile visto che i nemici scalano di livello insieme a te vanificando qualsiasi senso di progressione negli scontri, per non parlare del fatto che come sistema è pure una merdà visto che per maxare tutto (o anche solo sbloccare tutte le abilità) devi farmare come un dannato, insomma un’ottima pensata per spingerti a comprare punti abilità e monete d’argento con le microtransazioni.

Narrativa (punto forte degli ultimi Wolfenstein) completamente rovinata da una coppia di protagoniste ridicole, tremendamente stupide e per il 90% del gioco a metà tra il demenziale e l’irritante. 
Nessun arma nuova, nessuna nuova meccanica di gameplay, nessun nuovo nemico, struttura a macro-aree completamente rovinata da un continuo backtracking che ti costringe a ripetere in continuazione le stesse missioni secondarie, strutturate come le peggiori fetch quest ubisoftiane, nelle stesse identiche aree con gli stessi identici nemici (esatto, ogni volta che torni nella stessa area, respawnano sempre gli stessi nemici nelle stesse identiche posizioni). 
Hanno fatto un gioco ambientato in una Parigi che non sembra Parigi e gli anni ‘80 non sembrano gli anni ‘80 (questo perché gli assets sono riciclati dal 2, ambientato in USA negli anni ‘60). 

Aggiungiamo poi che la “storia” è composta praticamente da 5 missioni principali, di cui 3 identiche per struttura e obbiettivi e che risultano rovinate dalla folle scelta di non inserire alcun sistema di salvataggio manuale/checkpoint, quindi ogni volta che muori sei costretto a ripartire dall’inizio assoluto del livello e rifarti un’ora intera di missione da capo. Piccola chicca, non puoi neanche mettere in pausa il gioco (manco fosse un Souls Game) LOL. Oltretutto il gioco ha pure problemi di audio, si bugga spesso e comincia ad andare a scatti, l’unico modo per risolvere e riavviare il gioco ma se stai facendo una delle missioni principali, dato che non ci sono checkpoint, devi scegliere se riavviare tutto e perdere tutti i progressi o rassegnarti e finire la missione con l’audio buggato.

Non gli ho dato 3 giusto perché costa 29€, il level design fatto da Arkane è ottimo e comunque il gunplay classico della serie resta sempre divertente, ma tutto il resto è assolutamente una monnezza di gioco.
5

 
Ultima modifica da un moderatore:

Oretel

Signore
LV
0
 
Iscritto dal
4 Dic 2014
Messaggi
3,784
Reazioni
93
Medaglie
5
GRAND THEFT AUTO V

Un gioco solido, divertente e longevo. La storia è abbastanza lunga e le missioni principali le ho trovate tutte divertenti da giocare. Anche quelle secondarie mi sono piaciute molto, per non parlare delle numerose attività disponibili (tennis, golf, cinema ecc..). Il sistema di guida è ottimo e i personaggi sono tutti ben caratterizzati (e anche piuttosto stereotipati). 

Peccato che non sia uscita alcuna espansione per la campagna.. 

In sintesi: consigliatissimo!

VOTO: 9.5

 

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,986
Reazioni
6,725
Medaglie
35
Vampyr
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Vampyr è, per ora, la mia delusione ludica del 2019. Non è che avessi chissà quali aspettative, ma al tempo stesso non mi aspettavo fosse così carente in ogni sua parte: Vampyr è un gioco forse troppo ambizioso che purtroppo non solo non riesce ad eccellere in nulla, ma non va oltre il discreto in nessuna sua componente. Ma andiamo più nel dettaglio.

Ludicamente è un bel macigno, per diversi motivi. Il motivo principale è rappresentato dal suo world-building da mani nei capelli. Non ricordavo una navigazione della mappa così pesante e artificiosa dai tempi del reboot di Thief. Buona parte delle ore di gioco le passeremo viaggiando tra i distretti, e capirete che questi problemi di orientamento e di semplice navigazione della mappa sono un bel peso. Il gioco inspiegabilmente non ha nemmeno nessun fast travel che qui sarebbe stato una manna dal cielo. Aggiungiamoci poi che con il proseguire dell'avventura le strade continuano a riempirsi di nemici e che per andare da una zona a un'altra quasi sempre bisogna aprire cancelli che non danno il comando se ci sono nemici nei dintorni e avrete capito quanto tutto ciò completi un quadro tutt'altro che esaltante. L'altro motivo è dato dalla prolissità dei dialoghi, sono talmente ridondanti che molte volte vi caleranno le palpebre inavvertitamente. E non solo, proprio per via di questa ridondanza in quasi ogni dialogo ci sono delle frasi che portano a piccole incongruenze che non dovrebbero esserci, in un titolo che punta tutto sulla narrativa. Ah, poi c'è anche un problema nello skip dei dialoghi, ma non è argomento da recensione.

Parlando più praticamente del gameplay, cominciamo dal BS. E' abbastanza grezzotto in ogni sua parte, ma devo dire che i combattimenti non stancano quasi mai grazie alle armi con diverse proprietà e alle tante skill. Ottima anche la trovata di far evolvere il nostro personaggio in base ai cittadini che consumiamo. In linea di massima, più ci cibiamo, più diventiamo forti e il gioco dovrebbe diventare più facile. Tutto bello, solo che nella pratica questo senso di presunta potenza voluta viene affievolita dallo scaling dei nemici, che aumentano di potenza con il giocatore da un certo livello in poi. Ad ogni modo il gioco è facile anche se non si consuma nessuno e si resta sottolivellati di 15 livelli, fatto sta che con questo escamotage potevano rendere più vario l'approccio ai combattimenti, invece si continua a giocare sempre allo stesso modo. Le boss fight (quelle vere pochine, visto che molte sono solo nemici normali con un nome) sono la parte più piacevole da giocare. Anche il lato ruolistico non è così riuscito. Le scelte nevralgiche del gioco sono meno importanti di come il gioco vuole farle passare e l'unica discriminante per i vari finali è quanti (e non quali) cittadini non ostili uccidiamo. Senza fare spoiler, vi faccio un esempio. Se nei snodi di trama prendiamo 3 decisioni sbagliate, possiamo comunque prendere il best ending. Insomma, la storia orizzontale è quella ed è già scritta, solo il filmatino di 2 minuti finale cambia e la disponibilità di missioni secondarie, ma lo svolgimento e come si arriva al finale non cambia in nessun caso!

Anche la narrativa mi ha deluso. La trama orizzontale non mi ha mai preso e non ho mai avvertito pathos di alcun tipo e che si giochi da stronzò o da buono, il nostro personaggio nei dialoghi sarà sempre bravo e ligio al dovere, come se fosse stata sviluppata solo la parte buona della route. Molte cose inoltre sono ridicole e senza senso, soprattutto il rapporto tra due personaggi. Tutto il contorno narrativo è un urlo al politically correct che va tanto di moda negli ultimi anni... qualche decennio fa questa era sicuro una scelta coraggiosa, nel 2018 (l'anno di uscita del gioco, ovviamente) invece forse è il contrario? Va beh, questo in termini pratici conta poca, però il fatto che tutto giri intorno alla parità dei sessi e all'immigrazione, con qualche spruzzatina di sottostorie omosessuali mi fa un po' pensare. L'unica cosa che veramente ho amato del gioco è stata la spiegazione della presenza dei vampiri: sono riusciti a creare una lore vampiresca che unisce in modo coerente e senza sbavature miti e leggende, storia, e religione e paganesimo.

Tecnicamente è un disastro: caricamenti eterni, anche tra i vari quartieri (con comandi invertiti alla fine del caricamento), cali di frame paurosi, bug audio... insomma c'è di tutto. Artisticamente un po' meglio, anche se i nemici non è che siano chissà quanto carismatici e i vari quartieri per quanto carini inizialmente, dopo un po' iniziano a stancare perché ci si accorge che sono tutti simili e ci sono pochi elementi distintivi e di spicco che fungono da 'punto di interesse'.

Longevità più che buona, una ventina di ore per la prima run e qualcosa di più per il platino visto che molti trofei sono escludibili tra di loro.

In definitiva, considero Vampyr una grossa occasione sprecata. Un gioco forse troppo ambizioso che non riesce a convincere in nessuna sua componente, e proprio per questo motivo non mi sento nemmeno di consigliare perché, sinceramente, non so a che tipo di videogiocatore possa piacere.

VOTO: 7
 
Ultima modifica:

Clyde

leader zone
Area Games
LV
5
 
Iscritto dal
13 Mag 2011
Messaggi
79,525
Reazioni
5,597
Medaglie
24

Giamast

Moderatore
sezione sony
LV
4
 
Iscritto dal
25 Set 2008
Messaggi
65,310
Reazioni
19,574
Medaglie
29
Far Cry: New Dawn

Uno spin-off a prezzo budget che rappresenta un buon esperimento per la serie, che tuttavia non riproporrei in un nuovo capitolo e che in fin dei conti ho trovato molto meno originale (seppur più rifinito a livello giocoso) dell'altro spin-off di questa gen, ovvero Primal. L'esperimento in fin dei conti è tutto nella nuova struttura RPG che il gioco abbraccia per quanto riguarda il livellamento dei nemici e delle armi, una soluzione inedita per la serie e carina devo dire, ma a lungo andare ci si accorge che non aggiunge nulla di davvero meritevole alla formula classica della serie ma anzi finisce per annacquarla ulteriormente, rendendo le fasi sparacchine meno divertenti rispetto all'ottimo FC5 (soprattutto a causa di nemici che spesso e volentieri possono risultare vicini al bullet-sponge). Trama con poco mordente, alla fine quel poco di interessante che c'è da scoprire si regge tutto sulle spalle di quanto successo in FC5, mentre i nuovi personaggi sono davvero anonimi (gemelle comprese, villains davvero poco carismatici).

Le cose che più mi sono piaciute del gioco sono le spedizioni, davvero molto divertenti e molto varie, e gli accampamenti (ho molto apprezzato la possibilità di rigiocarli con gradi di difficoltà crescenti). Ottime come sempre le armi, sia per varietà che per riproduzione, e i veicoli. Mondo di gioco carino, ma si sente troppo il riciclo dal 5, si poteva sicuramente spingere di più sul setting post-nucleare.

Per il resto è il solito Far Cry, gameplay divertente, rodato e rifinito, tanta varietà e libertà di approcci, ambientazione e personaggi pazzi, coop divertentissima, graficamente ottimo. Considerando che viene venduto a prezzo budget, se amate la serie o comunque gli fps in contesto open world dategli una chance. Fosse stato un'espansione del 5 sarebbe stato meglio, così purtroppo il riciclo dal 5 è davvero troppo marcato anche per uno spinoff, quindi la valutazione scende necessariamente

6,5

 
Ultima modifica da un moderatore:

Il curioso signore felice

Moderatore
sezione sony
LV
4
 
Iscritto dal
10 Lug 2009
Messaggi
18,603
Reazioni
6,330
Medaglie
23
Resident evil 2 Remake

 ​

Brainstorming a mo' di recensione, togliamoci subito il dente prima: non ho mai giocato Re2 su ps1, e chi ce l'aveva la ps1?

In preda all'hype collettivo sono andato praticamente D1 e da allora tra alti e bassi ho finito quasi 3 run. Onestamente sono un po' interdetto, la baracca sta su grazie all'atmosfera veramente stupenda e dal comparto tecnico egregio, grafica pompata e 60 fps, Capcom s'ha programmare è ovvio. E quindi nulla, un proseguire di fucilate in faccia a zombie, ingranaggi strani da assemblare, oggetti da roteare, il gran bel visone di Mr.X in perenne attesa (e che ansia li mortacci sua). Per me è stato tutto nuovo, nel bene e nel male. Nel bene perchè chiaramente ho giocato senza sapere dove infilare statuine, rotelle, chiavi, ambientazioni tutte nuove, situazioni che non sapevo. Nel male perchè è inevitabile che dentro di me non è scattato quel fattore nostalgia e il gioco tolto il comparto grafico\tecnico + atmosfera, non mi ha lasciato molto altro (a partire dalla storia veramente trash pura)

Il povero Leon che come festa di benvenuto si trova l'apocalisse zombie, nella sua centrale di polizia piena di insidie e armadietti da aprire (la location che ho preferito di più in assoluto, ogni stanza diversa, tutto molto dettagliato, veramente bello) e poi finisce nelle fogne, nel putrido, e ancora di più nelle strade, e poi nelle centrali sperimentali e poi ancora esplode tutto e alla fine visse felice e contento. Vabè, scherzi a parte non mi ha preso per nulla, ma in fondo va bene così 
Ad ogni modo, Re2R è veramente un gioco vecchio stampo, si respira da un miglio il suo codice composto più di 20 anni fa, è un operazione fatta intelligentemente da capcom e c'ha messo davvero il cuore, non solo il cash. 

E poi ho anche fatto la cafonata di comprare il pacchetto missili, armi, minigun, così per sfregio a 3 euro per sentirmi finalmente onnipotente come i veri fan che l'hanno masterato. 

E vabè sarà per Re3Remake, che almeno li sul cubo l'ho giocato e ce l'ho ancora in bella mostra.

Se proprio dovessi dare un voto, darei 8.5 (che sarebbe stato 8, ma le operazioni tutte nostalgia e ammmore ben fatte vanno premiate).

 ​


 

Vc3nZ_92

Capomoderatore
sezione sony
LV
6
 
Iscritto dal
11 Gen 2009
Messaggi
47,986
Reazioni
6,725
Medaglie
35
Redout Lightspeed Edition
recensione a cura di Vc3nZ_92

ATTENZIONE! PICCOLI SPOILER!



Redout, per chi non lo sapesse, è un gioco indie di corse futuristiche sviluppato da nostri talentuosi connazionali, i ragazzi di 34BigThings, ed è una piccola perla, non solo del mercato indipendente, ma del panorama ludico in generale. Ma andiamo più a fondo per capire il perché di questa introduzione.

Gameplaysticamente si rifà, ovviamente, al mitico Wipeout, ma dopo poche ore di gioco ci si accorge come Redout cerca di sviluppare delle caratteristiche proprie. Prima di tutto, il sistema di guida del titolo in questione è molto più tecnico. Per fare un esempio, le navicelle non fanno resistenza quando ci si avvicina al bordo del tracciato, con la conseguenza che se non si è reattivi ci faremo tutta la curva strisciando, scendendo inesorabilmente in ultima posizione. Senza dilungarmi oltre, insomma, richiede più skill e più studio, pertanto risulta meno immediato e più difficile. Difficoltà che viene data, inizialmente, anche dall'incredibile senso di velocità trasmesso dal gioco. Ad ogni modo, il titolo non è mai frustrante perché, nonostante ciò, e nonostante un'IA veramente cattiva, diabolica e assetata del nostro sangue, la curva di apprendimento, scandita da 4 diverse classi che accompagnano il giocatore, non è mai esageratamente ripida. Nonostante le navicelle presentino caratteristiche diverse, nonostante lo sviluppo delle stesse e nonostante la presenza di power up attivi e passivi da scegliere PRIMA della gara, quest'ultime sono più piatte di quelle del gioco ispiratore, proprio perché, tolta l'aggressività degli avversari, non c'è nulla che può 'rompere' l'equilibrio della gara una volta che abbiamo imparato per bene il circuito. Questo è l'unico difetto vero che mi sento di imputare al gioco, ed è anche l'unico motivo per cui non l'ho etichettato come un capolavoro. Per finire il paragrafo relativo alla parte ludica, non posso non menzionare la grande quantità di contenuti presenti: come varietà siamo su livelli altissimi con tantissime tipologie di gara e tantissimi tracciati.

Visivamente, nel complesso, è una gioia per gli occhi. Nonostante i soli 30 fps su console, riesce a trasmettere una sensazione di fluidità senza pari. In rete ho letto che le versioni console soffrono anche di cali di frame, ma in tutta sincerità, in tutta la mia prova, non ho mai riscontrato nulla di tutto ciò. I circuiti sono tutti super ispirati, alcuni davvero spettacolari, mentre il design delle navicelle è altalenante. Comparto sonoro più che buono, con musiche discrete, ma nulla di memorabile.

Per quanto riguarda la longevità, bisogna aprire una piccola parentesi. Questa tipologia di giochi punta tantissimo sul comparto multigiocatore. Purtroppo, però, nonostante sia ancora possibile giocare online visto che i server sono aperti, non sono mai riuscito a trovare nessuno. Ho fatto giusto qualche gara 1 vs 1 con un mio amico e mi è sembrato che funzionasse bene, però ovviamente non posso esprimermi, visto le circostanze. Per quanto riguarda la parte offline, la carriera è composta da più di 80 eventi e per finirli tutti una ventina di ore sono richieste, di media, se non qualcosina in più se si vuole ottenere una medaglia per tutti gli eventi, visto che alcuni sono veramente cattivi e richiedono ore e ore di tentativi anche per una medaglia d'argento o di bronzo.

In definitiva, un piccolo gioiellino che dovrebbe rendere orgogliosi tutti noi videogiocatori italiani. Secondo me non riesce a raggiungere lo status di capolavoro perché alla lunga le gare diventano piatte e per una serie di piccoli accorgimenti che sarebbero dovuti essere presi ma così non è stato. Ad ogni modo è un gioco che consiglio a tutti gli amanti della velocità e dell'adrenalina pura.

VOTO: 8,5
 
Ultima modifica:

Giamast

Moderatore
sezione sony
LV
4
 
Iscritto dal
25 Set 2008
Messaggi
65,310
Reazioni
19,574
Medaglie
29
CONTROL

Una delle più grandi soprese di questa gen, sicuramente. Il gioco introduce una ventata di aria fresca nel panorama dei TPS single-player, tanto a livello strutturale che a livello di puro gameplay. Ma procediamo con ordine.

La struttura del gioco è tendenzialmente quella di un metroidvania 3D: un unico grosso edificio, sviluppato su più livelli (settori, come li chiama il gioco) completamente esplorabile e quasi in assenza totale di caricamenti ad eccezione di quelli di passaggio da una macroarea all'altra. Si tratta senza dubbio di una scelta coraggiosa da parte di Remedy, soprattutto perchè di shooter con questa struttura ce ne sono davvero davvero pochi (non tutti fatti bene) e praticamente nessuno uscito in tempi recenti. Nonostante questo, l'esperimento è promosso praticamente al 100% e costituisce uno dei maggiori pregi del gioco: la struttura della mappa infatti aggiunge una notevole profondità al gioco, spingendo al massimo una componente adventure sorprendentemente ben fatta, offrendo costantemente fasi di intensa esplorazione sapientemente alternate con le fasi action. Si può quasi dire che parte actione parte adventure neanche siano separate, ma perfettamente fuse insieme così da garantire un loop di gameplay sempre vario e mai ripetitivo.

Lo sviluppo della mappa in stile metroidvania è sicuramente di ottimo livello, sorprendentemente il gioco non offre solo un discreto numero di aree segrete ed opzionali in cui trovare rewards varie (collezionabili, potenziamenti, missioni secondarie, ecc...) ma addirittura anche un notevole numero di boss fights opzionali davvero sorprendenti, che per tipologia mai ti aspetteresti di trovare in un gioco del genere. La mappa inoltre è perfettamente coerente con la narrativa del gioco e grazie ad un art design ispirato e ad alcune trovate narrative molto originali, in Remedy sono riusciti a garantire una buona varietà delle ambientazioni nonostante sulla carta si tratti sempre del medesimo edificio. Buono il sistema di interconnessione delle aree, ci sono varie shortcuts e passaggi segreti da trovare o sbloccare, sebbene da questo punto di vista lo sviluppo sia comunque molto basilare e non paragonabile con giochi dalla struttura simile.

L'unico aspetto a non convincere pienamente è il sistema di rewards, abbastanza altalenante: bene i casi in cui il gioco premia e incentiva l'esplorazione con preziosi punti abilità, rivelazioni narrative extra o boss fights opzionali; meno bene i casi in cui l'unica ricompensa risulta essere la solita cassa con la solita mod arma/materiale di crafting, qualche arma o potenziamento unico sarebbe stato meglio.

A livello di gameplay si tratta sicuramente del TPS più fresco e divertente degli ultimi anni: di fianco ad uno shooting fortemente dinamico e ben realizzato abbiamo una selezione di poteri e abilità soprannaturali che aggiungono una profondità e varietà di approcci elevatissime. Il sistema di mira è ottimo e funziona bene in tutti i frangenti, il feedback delle armi è buono, il sistema di hitbox è ben realizzato, c'è davvero poco di cui lamentarsi e non si può non apprezzare il fantastico mix di abilità che il gioco mette a disposizione. A livello di design i Remedy hanno sapientemente scelto di non introdurre un sistema di ricarica manuale, così da incrementare al massimo la costante alternanza tra armi e poteri; non solo, l'abbandono di un qualsiasi sistema di copertura consente di spostarsi finalmente su un campo differente rispetto ai soliti shooter cover-based, prediligendo un approccio agli scontri molto dinamico in cui il movimento (orizzontale e verticale) per tutta l'arena risulta di fondamentale importanza. Il sistema di progressione è ben realizzato, con un albero delle abilità molto lineare che non diluisce troppo la natura shooter del gioco e senza abbandonarsi nelle solite derivazioni da finto rpg che tanto vanno di moda negli ultimi anni.

Un'altra grande sorpresa del gioco è sicuramente legata ai piccoli puzzle ed enigmi ambientali disseminati per la mappa, molti dei quali davvero ben realizzati ed originali, contribuiscono ad aumentare ancor di più la già ottima varietà di situazioni offerta dal gioco. 

Per quanto riguarda la narrativa, anche in questo caso il gioco offre qualcosa di molto originale, pur senza sacrificare la classica impronta Remedy e la tipica scrittura di Sam Lake. Di fianco ad un costante citazionismo televisivo e videoludico, il gioco offre una narrazione che sfrutta sapientemente un mix di cut-scenes, collezionabili, documenti cartacei e filmati opzionali, insieme ad una narrazione ambientale che è costante per tutta la durata del gioco. Anche a livello di missioni secondarie (altro aspetto sorprendente del gioco, per quantità e qualità) la narrativa trova sempre uno spazio di rilievo, con alcuni picchi notevoli di scrittura e vicende primarie e secondarie che molto spesso presentano collegamenti e riferimenti nascosti. Un thriller psicologico che abbraccia costantemente il weird Lynchiano, con una spruzzata di poliziesco e continui richiami distopici: in Control c'è un po' di tutto e il mix è fenomenale.

A livello di contenuti il gioco è ben più ciccione di quanto si potesse immaginare, soprattutto grazie ai numerosi contenuti secondari: per fare il 100% e vedere tutto ciò che il gioco ha da offrire potrebbero volerci anche una trentina di ore.

Il lato più controverso del gioco è sicuramente la realizzazione tecnica, personalmente parlerò solo della versione PS4 Pro. Di base il gioco è quanto di più vicino vi sia al momento ad un titolo nextgen per effettistica, interazione e distruttibilità ambientale: ciò che succede a schermo durante gli scontri non si è mai visto sulle console attuali con un tale impatto grafico ed è davvero uno spettacolo. Praticamente quasi ogni oggetto dello scenario è interagibile e attivamente sfruttabile in combattimento grazie alle abilità soprannaturali, così come lo scenario stesso è ampiamente distruttibile anche nei particolari più credibili (pavimenti, colonne, pezzi di intonaco, legno, vetro, tutto distruttibile, tutto animato in maniera differente e tutto gestito in tempo reale dal motore fisico). Purtroppo tutto questo ha un costo a livello di performance, con cali di frame-rate anche gravi in situazioni totalmente random: la situazione non è così grave a livello di godibilità del gioco, soprattutto perchè i cali sono tipicamente di pochi secondi e molto sporadici, tuttavia quando accade sono MOLTO vistosi e sicuramente fastidiosi. 

Ricapitolando, il gioco per quanto mi riguarda eccelle praticamente in ogni sua componente: gameplay, struttura, narrativa, sono tutte di altissimo livello. Ci troviamo davanti ad un titolo eccellente, tra i migliori della generazione e degli ultimi anni, che tuttavia non riesce ad arrivare al "capolavoro" per via di qualche problema tecnico di troppo che deve comunque essere considerato in un giudizio complessivo, oltre a qualche piccola semplificazione di troppo nella struttura metroidvania che poteva facilmente essere risolto. Aggiungo anche un capitolo finale che mi ha dato l'impressione di essere un po' rushato, nulla di grave ma mi sarei aspettato altro nella sezione finale.

9

 
Top