One Piece Pirate Warriors 4 - 8,0
La ciurma di cappello di paglia ritorna al genere musou dopo la doppia (e poco piacevole) parentesi su altri due generi. Il ritorno sarà stata la scelta giusta? Vediamolo insieme.
One Piece Pirate Warriors 4 ci farà precipitare subito nel vivo degli eventi, nell’isola di
Wano, con un piccolo tutorial che mi ha gasato un botto sia per gli avversari che affrontiamo, sia per le novità presentate tutte d’un colpo. All’improvviso, però, l’azione si interrompe, non appena avremo battuto
Big Mama e
Kaido e verremo sbalzati indietro nel tempo facendo ripartire il gioco da
Alabasta. Il titolo di
Omega Force, infatti, accompagna passo passo il giocatore in tutte le avventure dei
Mugiwara. Rivivremo le origini di
Luffy e della sua ciurma, per poi giungere fin dove l’azione si era interrotta.
La modalità Storia, detta
Diario Narrativo, partirà dunque dallo scontro con la
Baroque Works e
Crocodile. Si passerà poi a
Enies Lobby, Marineford, Dressrosa. Infine alle due saghe inedite di questo capitolo,
Whole Cake Island contro l’esercito di
Big Mama e la saga del
Paese di Wa, attualmente in corso nel manga. Tutto è ben collegato e la storia è fruibile e semplice da seguire anche da coloro che non hanno mai avuto a che fare con il manga, e nonostante ci siano stati dei tagli molto spiacevoli, l’opera è portata a schermo quasi nella sua interezza.
Come appena lasciato intendere, anche gli estranei al manga familiarizzeranno subito con i vari personaggi. Questi vengono introdotti ed approfonditi bene. Riesce dunque semplice avvicinarsi a
Luffy e al suo mondo fatto di battaglie sgargianti, pirati di ogni forma, dimensione e aspetto. Ci ho messo una ventina di ore di gioco per completare il
Diario Narrativo alla difficoltà massima. Da sottolineare che
One Piece Pirate Warriors 4 si conclude con un arco narrativo inedito. E proprio nelle fasi finali il titolo tocca il picco di epicità non solo in termini di storia, ma anche di gameplay perché vedremo tutte le mosse nuove dei vari personaggi della ciurma oltre a battagliare contro avversari unici e “
malati“.
Le varie missioni quindi ripropongono con cura i setting tipici della saga. Gli obiettivi di gioco di ciascuno stage sono ben contestualizzati in base al plot originale e al “
villain” di turno. Durante l’azione verremo interrotti più o meno frequentemente da intermezzi. Essi si presenteranno sia sotto forma di comuni cutscenes sia come vignette tipiche del manga cartaceo.
Dal punto di vista del gameplay
One Piece Pirate Warriors 4 non si discosta poi molto dal suo predecessore. Dunque, superata la fase di tutorial, ciò che dovremo fare, altro non sarà che far fuori migliaia di nemici su cui sperimentare le varie tecniche che contraddistinguono ogni combattente. Schiere di nemici si disporranno in ogni angolo della mappa, suddivisa in aree da conquistare. Verremo sfidati ad avanzare, fino al raggiungimento della meta finale, che spesso corrisponde al boss dell’arco narrativo che si sta attraversando in quel momento.
Sono state introdotte migliorie per quanto riguarda lo sviluppo dei personaggi e la gestione delle mosse speciali. Nel precedente capitolo bisognava livellare il personaggio manualmente.
One Piece Pirate Warriors 4, invece, presenta un nuovo sistema di progressione basato su delle mappe. Per mezzo di esse potremo sbloccare dei potenziamenti tramite dei gettoni che vanno recuperati nel corso delle varie missioni. In questa mappa generale, ogni potenziamento che sbloccheremo sarà reso disponibile a tutti i personaggi. Ciò comporta una crescita equilibrata di ogni personaggio, senza ritrovarci a dover utilizzare sempre gli stessi che abbiamo potenziato a dovere. Ogni personaggio avrà, inoltre, altre due mappe esclusive. Sarà presente anche un livello della ciurma. Esso servirà solamente a sbloccare delle determinate medaglie per ogni personaggio, in modo da acquisire le mosse e le abilità più rare.
Ogni personaggio potrà equipaggiare fino a quattro mosse speciali contemporaneamente. Ognuna di esse avrà un proprio tempo di ricarica che potrà variare attaccando o subendo danni. Queste mosse variano tra prese, attacchi caricati e gli immancabili power up, come il
Gear Fourth di
Luffy o la trasformazione in drago di
Kaido. I power up dureranno per un periodo limitato e dovremo attendere il tempo di ricarica prima di poterli riutilizzare. Si potranno equipaggiare anche delle abilità passive che andranno a migliorare, ad esempio, i nostri attacchi o i danni che infliggeremo.
Grazie all’estrema fedeltà con cui gli sviluppatori hanno riprodotto i vari membri del roster ed relativi pattern, la classica ripetitività del genere musou viene quasi meno. Il roster è molto ampio nonostante esso abbia subito tanti tagli dal capitolo precedente e presenta buona parte dei personaggi principali del gioco. Ognuno di loro è caratterizzato in maniera estremamente minuziosa. Sia per quanto riguarda il moveset, sia per quanto riguarda i suoi punti di forza e di debolezza.
Sanji, ad esempio, si ritroverà in difficoltà se verrà schierato in campo contro qualsiasi donzella. Affinché i personaggi del roster si differenziassero non solo per via dei pattern di attacco ma anche in base a delle caratteristiche principali, essi sono stati suddivisi in 4 categorie:
Potente, Veloce, Tecnico e Volante. I
Potenti potranno scagliare potenti attacchi in grado di generare onde d’urto capaci di spazzare via tutti gli avversari circostanti. I personaggi
Veloci disporranno di una maggiore resistenza. I
Tecnici disporranno invece di un assalto caricato che attira a sé tutti i nemici presenti nelle vicinanze. I
Volanti, infine, potranno eseguire uno scatto dopo l’altro, fino all’esaurimento della stamina, per rimanere in aria e lanciare un’offensiva in picchiata.
L’aggiunta più importante è costituita, però, dall’introduzione dei
Titani, personaggi di dimensioni enormi come
Big Mama e Kaido. Per tirar giù questi colossi servirà una strategia, in quanto dispongono di un’armatura. Essa attutisce i danni ricevuti e può essere distrutta solamente con specifici attacchi, portati al momento giusto. Una volta distrutta l’armatura, questi nemici entreranno in uno stato di stordimento. In questa fase non saranno in grado di difendersi, risultando così vulnerabili a combo o mosse speciali. Fortunatamente, non saranno solamente dei boss gestiti dall’intelligenza artificiale che saremo chiamati a sconfiggere nel corso della nostra avventura: essi faranno parte del roster e controllare un essere mastodontico, dotato di un elevatissimo potere distruttivo, come
Kaido, risulterà decisamente appagante e quasi over powered.
Come nei precedenti capitoli abbiamo inoltre altre due modalità di gioco: il
Diario Libero dove potremo semplicemente rigiocare le varie missioni del gioco con qualsiasi personaggio che desideriamo e il
Diario del Tesoro dove affronteremo centinaia di battaglie differenti e prorompenti. Da ricordare che è presenta anche la modalità multi-giocatore, sia in locale che online.
Per concludere, parliamo di grafica, sonoro e comparto tecnico. Durante la mia esperienza non ho notato cali di frame e come per i precedenti ho trovato ottima anche la grafica del gioco. Doppiaggio molto buono.
+ Piccole novità alla formula ludica lo rendono molto più vario per gli standard del genere
+ Caratterizzazione di tutti i personaggi
+ I fan di One Piece ne resteranno veramente entusiasmati
- Piccoli tagli rispetto ai precedenti capitoli
- Un minimo di noia può comunque affiorare dopo svariate ore
Pirate Warrios 4 rappresenta un ottimo ritorno della ciurma di cappello di paglia sui nostri schermi. Nonostante qualche taglio rispetto al titolo precedente, riesce a portare tante piccole novità che rendono l’incedere dell’azione piacevole e mai stancante, nonostante il genere. Uno dei migliori musou degli ultimi anni, imprescindibile per i fan dell’opera di Eiichirō Oda.