Väinämöinen
First of the Cuties
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Come Doc, finito.
E, in contrasto con la sua opinione, devo dire di non essere rimasto deluso dal finale. Sia ben chiaro, siamo comunque all'apice della mediocrità, ma è stato quasi esattamente come me lo aspettavo, e come credo se lo aspettasse chiunque abbia terminato il primo episodio.
La storia stessa, per quanto narrata male e puramente costituita di espedienti, non mi è sembrata comunque molto peggiore della media del genere: per fare un esempio pratico, non mi ha convinto di meno di un qualunque Zelda che ho giocato, e come in quel caso la forza portante dell'esperienza ce la vedo nel gameplay. E siccome questo l'ho apprezzato, probabilmente non ne avrei neppure sentito il bisogno, di una trama.
Ciò non toglie che sia comunque un'occasione sprecata, poichè la serie avrebbe delle fondamenta narrative solide, e questo secondo episodio qualche idea interessante nel calderone ce la butta (prima fra tutte
Come detto poco sopra, nulla da ridire sul "gioco in quanto gioco": un centone, una micidiale accozzaglia di roba presa qua e là, perfezionabile, ma nondimeno riuscita nonostante qualche sbavatura.
A concludere, trattandosi di un aspetto marginale (anche se, in un caso come questo, il gioco vive e si nutre di quella che è la sua componente estetica, la sua capacità di ammaliare il giocatore), l'aspetto grafico per me rientra tra i migliori della generazione. Poco importa se lo sfoggio tecnico sia sufficiente al più, il godimento visivo c'è, ed è tanto, posto di apprezzare lo stile esagerato e commisto del Mad.
E, in contrasto con la sua opinione, devo dire di non essere rimasto deluso dal finale. Sia ben chiaro, siamo comunque all'apice della mediocrità, ma è stato quasi esattamente come me lo aspettavo, e come credo se lo aspettasse chiunque abbia terminato il primo episodio.
La storia stessa, per quanto narrata male e puramente costituita di espedienti, non mi è sembrata comunque molto peggiore della media del genere: per fare un esempio pratico, non mi ha convinto di meno di un qualunque Zelda che ho giocato, e come in quel caso la forza portante dell'esperienza ce la vedo nel gameplay. E siccome questo l'ho apprezzato, probabilmente non ne avrei neppure sentito il bisogno, di una trama.
Ciò non toglie che sia comunque un'occasione sprecata, poichè la serie avrebbe delle fondamenta narrative solide, e questo secondo episodio qualche idea interessante nel calderone ce la butta (prima fra tutte
la natura di Nephilim dei Quattro e lo sterminio dei loro fratelli onde preservare l'equilibrio; anche il legame tra Morte e Guerra meritava un approfondimento).
Come detto poco sopra, nulla da ridire sul "gioco in quanto gioco": un centone, una micidiale accozzaglia di roba presa qua e là, perfezionabile, ma nondimeno riuscita nonostante qualche sbavatura.
A concludere, trattandosi di un aspetto marginale (anche se, in un caso come questo, il gioco vive e si nutre di quella che è la sua componente estetica, la sua capacità di ammaliare il giocatore), l'aspetto grafico per me rientra tra i migliori della generazione. Poco importa se lo sfoggio tecnico sia sufficiente al più, il godimento visivo c'è, ed è tanto, posto di apprezzare lo stile esagerato e commisto del Mad.