Dopo aver finito Dark Souls ho installato Darksiders 3, pensando di cominciare un gioco diverso e molto rilassante, abituata a ciò che ho incontrato nei capitoli precedenti
Impostato in difficile (challenging) per avere un po' più di sfida, mi sono invece imbattuta in un titolo tutt'altro che semplice.
Fury è un cavaliere dell'apocalisse, ma toglie pochissimo e con tre colpi di normalissimi nemici muore. È un Darksiders che vuol somigliare molto ad un souls in certi aspetti, infatti quando si muore si perdono le anime, bisogna andare a recuperarle e si sale di livello soltanto al checkpoint. Peccato che le statistiche da aumentare siano solo 3, vita, forza e magia e non ci sono skill. E per me è stata una grave mancanza. Inoltre Fury non para e non può fare parry, ma ha una schivata che funziona come una sorta di parry perché, se fatta al giusto tempo, permette di contrattaccare il nemico danneggiandolo ulteriormente. E quindi? Il gioco risulta tutto così ed i boss vanno sconfitti con questo unico stile altrimenti legnano. Peccato che Dark Souls abbia un gameplay molto più raffinato, quindi paragonarlo a quest'ultimo mi sembra azzardato. Cerca di imitarlo, ma fallisce miseramente. Anche perché Dark Souls non è sinonimo di morte certa a causa di nemici che shottano.
È un Darksiders in cui si muore tanto e bisogna abituarsi, peccato perché non mi aspettavo questo.
Le ambientazioni sono curate e ricordano moltissimo il primo capitolo, è colorato e ha una grafica stilisticamente bella, però sono state trascurate altre caratteristiche come i poteri acquisiti nel corso della storia che sono pochi, ma ci fanno fare tanto. Sarebbe stato carino acquisire man mano le abilità, e magari non 3 alla volta con un unico potere.
Non è un Darksiders da buttare, però per ora posso dire di aver preferito nettamente i primi due :stema2: