Finito. Beh che dire, i difetti ci sono ma il suo sporco lavoro lo fa: spaventa.
E' corto, ma per 10 euro un'amante dell'horror non dovrebbe lasciarlo sullo scaffale.
La dimensione di daylight è molto medianica e paranormale, qui si ha a che fare con spettri e fenomeni di poltergeist, a differenza di Outlast dove siamo più ancorati alla realtà. I due titoli hanno molto in comune ma hanno un'approccio base diverso: se in outlast è fondamentale nascondersi dai nemici in una componente che ricorda lo stealth, in daylight dobbiamo fuggire perchè non c'è modo di prevedere gli attacchi degli spiriti, nemmeno nelle run successive visto che gli oggetti da raccogliere e i jumpscare sono casuali.
Questo mette il giocatore in uno stato di agitazione continua, visto che si può essere attaccati da un momento all'altro durante l'esplorazione degli ambienti e un'eventuale seconda run non ci verrà certo in contro. In nostro aiuto però, abbiamo i bengala e le barrette verdi, a normale se ne trovano parecchi anche se il limite massimo è di quattro.
Le luci verdi ci aiuteranno a scovare gli indizi, i bengala a tenere lontani gli spiriti.
Sarebbe stato carino che la tanto discussa luce del pad seguisse l'uso degli item(verde durante l'uso delle barre e rossa durante l'uso dei bengala), invece rimane blu standard per tutta la durata del gioco, non l'hanno minimamente calcolata.
Morire significa dover ripetere da capo l'intero livello, il che è abbastanza punitivo, soprattutto se si muore dopo aver raccolto tutti gli indizi.
La meccanica base infatti è la seguente: in ogni livello c'è un'uscita ma per aprirla abbiamo bisogno del sigillo, oggetto che di solito si trova in una stanza molto distante dall'uscita. Per prendere il sigillo dobbiamo prima recuperare un certo numero di oggetti sparsi per il livello(in genere documenti e foto), di solito 5 o 6.
Una volta preso il sigillo non saremo più in grado di usare i bengala contro gli spiriti, quindi dovremmo dirigerci di corsa verso l'uscita, cosa non facile visto che i livelli sono dei veri e propri dungeon e orientarsi non è semplicissimo(soprattutto con gli spiriti alle calcagna).
Riassumendo:
PRO:
Atmosfera e comparto audio
Eventi mai scriptati, fare un livello più volte mantiene sempre un'incognita su quello che succederà
Spaventa
Costa poco
CONTRO:
Grafica mediocre e motore di gioco incerto
Ambientazioni viste e riviste nel genere(ospedale, fogne ecc...)
Location abbastanza anonime, solo l'ultimo livello ha degli scorci interessanti
Corto
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Ok ho provato a fare una speed run ed effettivamente i documenti e le foto maledette vengono posizionati in modo differente però credo di averli presi tutti (almeno il contatore mi dava 6/6). Comunque facendo finta che ieri sera non sia successo niente e facendo finta che questa speed run non sia mai avvenuta il gioco personalmente mi stà piacendo più di Outlast e ritego la recensione di spaziogames (e in generale tutte le altre visto che i voti non sono stati molto lusinghieri) assolutamente ingiusta: c'è da dire che Daylight offre un'esperienza horror differente dal titolo Red Barrel infatti se nel primo caso si puntava più sul classico jump scare ruvido e sulle atmosfere gore qui si punta maggiormente sull'ossessione, un'atmosfera più alla
The Blair Witch Project oserei dire. Si è sempre col fiato sul collo, addirittura mi è capitato che avendo esplorato tutto per bene ed avendo trovato il sigillo e tornando indietro per aprire il portale per entrare nell'area sucessiva (correndo perchè le presenze si fanno indubbiamente più pressanti) questa sensazione di essere in qualche modo ossservato ti manda proprio in confusione. Credo di essermi perso all'interno della sala macchine //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
E avrei da ridire anche sulla longevità: per finire il livello del...
ho impiegato 2 ore, credo mi manchino ancora 3-4 livelli //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Anche i documenti li ritengo molto più interessanti da leggere rispetto a quello che si trovava sparso in giro per Outlast. Penso che la maggior parte delle recensioni abbia tenuto conto solo del lato puramente tecnico del gioco, tenendo conto che usa l'U4 il risultato è troppo spoglio, quasi da titolo old gen e in generale si vede un certo reciclo di materiale usato nei SAW (addirittura le porte sono identiche mi gioco quello che volete che hanno preso le stringhe di codice e le hanno portato di peso su questo gioco //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif).
Le meccaniche sono semplicissime, bisogna trovare il sigillo e la chiave per aprire l'area sucessiva, solitamente la stanza dov'è possibile trovarla è riconoscibile perchè è piena di quei simboli blu e l'oggetto fluttua nell'aria, però ancora non mi sono stufato proprio perchè l'ansia rimane alta per tutto il proseguo del gioco.
@notteincubo: ma i problemi con i trofei che avevi io non li ho, mi viene la lista completa :morristend:
I problemi ai trofei fortunatamente sono stati risolti. Non avevano caricato online la lista...
Stranamente quando l'ho finito mi ha sbloccato il trofeo di non essere mai morto, invece ci ho lasciato le penne qualche volta.