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Depressione

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Glassyman

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trova nuovi hobby sociali, non solitari, ma che ti portino a frequentare altre persone e vivere la socialità.
Questo è il problema di molti over 30 che alla fine ti costringe a rimanere a casa nel dopolavoro e nei weekend proprio perché non si trova nessuno con cui socializzare.
 

ale54

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Non so che tipo di persona tu sia ma per combattere la depressione devi stare in casa ed isolarti il meno possibile. Stare a casa dopo lavoro o il fine settimana peggiora solo la situazione. Te lo dico perché in parte ci sono passato io tra i 16/17 anni e i 22 c.a., con esclusione del periodo con cui sono stato con la mia ex storica, circa 2 anni e mezzo, ma una volta lasciati ci sono ricavato in maniera molto più violenta. Mi sono rimboccato le maniche, ho fatto terapia per quasi 6 anni (dai 23 anni ai 28) e mi sono rimesso in gioco. Adesso ho amici che prima non avevo, ho avuto altre relazioni, mi sono rimesso in gioco su tantissime cose, ho superato tante delle paure che avevo ed ho una nuova relazione stabile e proficua da un anno. Ti consiglio fortemente di riprendere la terapia e di affrontarla con coraggio e voglia di uscire dalla situazione (ma senza fretta), trova nuovi hobby sociali, non solitari, ma che ti portino a frequentare altre persone e vivere la socialità. Io sono sempre abbastanza contrario agli psicofarmaci, a meno che la situazione non si grave e si soffra di un grave disturbo di personalità, perché una volta tolti è facile tornare punto e a capo.
Oltre a ritornare in terapia ti consiglio di buttarti di tutto per combattere le paure, dalle più grandi alle più piccole, che poi quando sarà passata acquisterai una consapevolezza ed una allegria che ti mancava come il pane e sarà bellissimo, te lo assicuro e ti dirai “che fesso che sono stato non iniziando prima”.
guarda che gli psicofarmaci servono anche per superare disturbi d'ansia cronici. che ovviamente portano ad avere sintomi al fisico per nulla piacevole e anzi invalidanti. quindi dipende dai casi
 

HunterKakashi

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Questo è il problema di molti over 30 che alla fine ti costringe a rimanere a casa nel dopolavoro e nei weekend proprio perché non si trova nessuno con cui socializzare.
Nonostante non abbia (almeno in questo periodo storico) chissà quale necessità di socializzare e ampliare le mie conoscenze, ogni tanto sono tentato di provare quell' app, di cui si era discusso anche nel thread love e sex, che permette di ritrovarsi in un ristorante con persone completamente sconosciute. Premettendo che non so se realmente l'app funzioni (anche se ne ho letto bene, addirittura gente che è riuscita a trovare lavoro), ma l'idea di fondo è carina.
 

ale54

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Nonostante non abbia (almeno in questo periodo storico) chissà quale necessità di socializzare e ampliare le mie conoscenze, ogni tanto sono tentato di provare quell' app, di cui si era discusso anche nel thread love e sex, che permette di ritrovarsi in un ristorante con persone completamente sconosciute. Premettendo che non so se realmente l'app funzioni (anche se ne ho letto bene, addirittura gente che è riuscita a trovare lavoro), ma l'idea di fondo è carina.
facci sapere :asd:
 

Glassyman

Doom Eternal
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Nonostante non abbia (almeno in questo periodo storico) chissà quale necessità di socializzare e ampliare le mie conoscenze, ogni tanto sono tentato di provare quell' app, di cui si era discusso anche nel thread love e sex, che permette di ritrovarsi in un ristorante con persone completamente sconosciute. Premettendo che non so se realmente l'app funzioni (anche se ne ho letto bene, addirittura gente che è riuscita a trovare lavoro), ma l'idea di fondo è carina.
Però non ti puoi lamentare di chi trovi. :asd:
 

HunterKakashi

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Però non ti puoi lamentare di chi trovi. :asd:
Tipo quando si va all' Eurospin e, oltre a non trovare Gigi, realizzi che la realtà non è proprio come quella mostrata nella pubblicità :nev:

Comunque esiste sempre la strategia dell' amico che ti chiama perchè è successa una cosa grave :nev:
 

koinzell

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HunterKakashi

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Vendere telefonicamente il buon Olio

Eh purtroppo sul mio posto di lavoro sono tutte over 45 =/

ma mi fà schifo vendere :tristenev:
I mirabolanti lavori a provvigione con contratti co.co.co, pretendendo tra l'altro prestazioni da subordinato :asd:
 

Y2Valian

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Vendere telefonicamente il buon Olio

Eh purtroppo sul mio posto di lavoro sono tutte over 45 =/

ma mi fà schifo vendere :tristenev:
Parere di un tizio che non ti conosce: cerca di cambiare lavoro il prima possibile.
Il venditore a telefono è tipo uno dei lavori più pesanti che puoi fare mentalmente parlando...nella mia evoluzione a puro consulente commerciale in REDACTED (quale sono oggi) ho gestito per 2-3 mesi tonnellate di lead e prendersi telefoni chiusi in faccia non è piacevole.

Per di più se ti fa schifo vendere e non stai a cento con te stesso, questo NON è il tuo lavoro.
 

koinzell

Übel Blatt
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I mirabolanti lavori a provvigione con contratti co.co.co, pretendendo tra l'altro prestazioni da subordinato :asd:
Più che altro stiamo facendo la formazione in cassa integrazione, ma è possibile per legge ? :morristenda:
Parere di un tizio che non ti conosce: cerca di cambiare lavoro il prima possibile.
Il venditore a telefono è tipo uno dei lavori più pesanti che puoi fare mentalmente parlando...nella mia evoluzione a puro consulente commerciale in REDACTED (quale sono oggi) ho gestito per 2-3 mesi tonnellate di lead e prendersi telefoni chiusi in faccia non è piacevole.

Per di più se ti fa schifo vendere e non stai a cento con te stesso, questo NON è il tuo lavoro.

Ho lavorato 8 anni nella ristorazione e ho cambiato lavoro perchè lavoravo 12 ore al girono per 4 spicci. Per 10 anni ho fatto assistenza tecnica e corrispondenza legale per un colosso delle telecomunicazioni.
O cassa integrazione, o a vendere l'Olio. Ci avevano promesso che, vendendo l'olio, avremmo preso lo stipendio intero. Ora ieri ci hanno comunicato che ci sarà cassa integrazione anche se andiamo a vendere l'Olio.

Non ci si può stupire se la gente sta male. Queste società ci stanno rovinando la vita :tristenev:
 

HunterKakashi

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Più che altro stiamo facendo la formazione in cassa integrazione, ma è possibile per legge ? :morristenda:
Non mi sorprenderei, se per legge sono ammesse le prestazioni da subordinato, a fronte di contratti di lavoro da para-subordinato, vuol dire che alla fine è permesso tutto :asd:
Ho lavorato 8 anni nella ristorazione e ho cambiato lavoro perchè lavoravo 12 ore al girono per 4 spicci. Per 10 anni ho fatto assistenza tecnica e corrispondenza legale per un colosso delle telecomunicazioni.
O cassa integrazione, o a vendere l'Olio. Ci avevano promesso che, vendendo l'olio, avremmo preso lo stipendio intero. Ora ieri ci hanno comunicato che ci sarà cassa integrazione anche se andiamo a vendere l'Olio.

Non ci si può stupire se la gente sta male. Queste società ci stanno rovinando la vita :tristenev:
Scusa ma non ti seguo, nel senso che c'entra vendere l'olio con quello che facevi prima?
Comunque non demordere, hai una esperienza decennale in un settore che comunque può essere sfruttato per varie categorie lavorative caratterizzate da contatto con il pubblico, customer satisfaction, problem solving etc.
Post unito automaticamente:

Parere di un tizio che non ti conosce: cerca di cambiare lavoro il prima possibile.
Il venditore a telefono è tipo uno dei lavori più pesanti che puoi fare mentalmente parlando...nella mia evoluzione a puro consulente commerciale in REDACTED (quale sono oggi) ho gestito per 2-3 mesi tonnellate di lead e prendersi telefoni chiusi in faccia non è piacevole.

Per di più se ti fa schifo vendere e non stai a cento con te stesso, questo NON è il tuo lavoro.
This. ma che poi se si trovano quasi esclusivamente lavori di questo tipo nei vari portali di ricerca, in maniera ciclica, un motivo ci sarà :asd:
 
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koinzell

Übel Blatt
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Non mi sorprenderei, se per legge sono ammesse le prestazioni da subordinato, a fronte di contratti di lavoro da para-subordinato, vuol dire che alla fine è permesso tutto :asd:

Scusa ma non ti seguo, nel senso che c'entra vendere l'olio con quello che facevi prima?
Comunque non demordere, hai una esperienza decennale in un settore che comunque può essere sfruttato per varie categorie lavorative caratterizzate da contatto con il pubblico, customer satisfaction, problem solving etc.
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This. ma che poi se si trovano quasi esclusivamente lavori di questo tipo nei vari portali di ricerca, in maniera ciclica, un motivo ci sarà :asd:
eh è un discorso un pò complicato, ero dipendente di una multinazionale, la multinazionale ha deciso di esternalizzare il servizio con una commessa di 7 anni, abbiamo una causa in corso, questa società ha contratti con altri fornitori (carte di credito, banche, telecomunicazioni, sigarette elettroniche) . Adesso per il periodo di Natale ha preso questa commessa dell'Olio.

Lavorare così è terribile, caratterialmente io sono poco propenso al cambiamento. Queste cose mi fanno sentire male. Mi viene la tachicardia.
 

loyd

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Io ho cominciato a soffrire pesantemente di depressione da quando ho cominciato a lavorare, i primi sintomi li ho avuti all'università.
La mia infatti non è una depressione dovuta al fatto che non riesco a relazionarmi con gli altri, perchè riesco tranquillamente a parlare con chiunque, solo però se è l'altra persona che comincia ad attaccare bottone, dal mio lato raramente riesco a cominciare una conversazione ma solo perchè non riesco a trovare argomenti di cui parlare, cosa che invece mi viene naturale quando appunto è l'altra persona che comincia il dialogo.
La mia depressione è dovuta più che altro alla mia mancanza di autostima, alla mia paura di non essere all'altezza della situazione, proprio per questo mi è cominciata prima all'università e poi mi è peggiorata al lavoro, perchè sono i primi due "banchi di prova" della vita dopo essere diventato maggiorenne.
Ma la cosa bella è che io sono sempre stato all'altezza delle situazioni che mi si sono parate davanti, prima all'università e poi al lavoro, tant'è che ho sempre ricevuto complimenti, specialmente al lavoro. Ma queste mie ansie e paure permangono, forse perchè inconsciamente ho sempre paura di sbagliare qualcosa, di commettere errori e di fare brutte figure. E non riesco ad indurmi un pensiero del tipo "vedi che sbagliare è umano, non siamo perfetti".
Altra cosa che mi genera ansia e paura è il cambiamento, come ha detto l'utente che ha aperto il topic, però questa è una cosa che pian piano sto superando.
Queste ansie e paure sfociano poi nella depressione e si riflettono negativamente anche sulla mia salute mentale e, soprattutto, fisica, al punto che mi sono rivolto ad una psicologa per la mente ed a una fisioterapista per il fisico, perchè queste ripercussioni su mente e corpo mi rendono la vita quotidiana impossibile (molto spesso ho mal di testa, mal di pancia, ecc.....).
Mentre però la psicologa non mi è servita a nulla, perchè andava a parare sempre su una cosa e cioè "ti devi fidanzare, poi ti devi sposare e ti devi creare una famiglia!", tutte cose alle quali non ci penso minimamente perchè per me sono solo rotture, con la fisioterapia invece ho avuto grandi benefici ed infatti sto continuando.
Io sono convinto che questi problemi che abbiamo sono figli di questa società malata che oramai viviamo, una società che va sempre più di corsa, che non si ferma un attimo per riflettere e che pretende sempre di più dalle singole persone.
Ogni pomeriggio guardo il programma Geo, dove fanno vedere posti spettacolari e la gente che ci vive immersa nella natura: vai a vedere se queste persone hanno questo tipo di problemi e se sanno che cos'è una farmacia.......
Concludo dicendo che questo tipo di società prima o poi andrà a sbattere violentemente e solo allora ci renderemo conto che sarà necessario fare qualche passo indietro.
Auguro all'utente che ha aperto il topic di riuscire a risolvere i suoi problemi il prima possibile.
Un saluto a tutti.
 
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Mentre però la psicologa non mi è servita a nulla, perchè andava a parare sempre su una cosa e cioè "ti devi fidanzare, poi ti devi sposare e ti devi creare una famiglia!", tutte cose alle quali non ci penso minimamente perchè per me sono solo rotture, con la fisioterapia invece ho avuto grandi benefici ed infatti sto continuando.
Ciao Loyd, hai pensato di cambiare psicoterapeuta/psicologo? Perchè da quello che racconti, dubito che ne hai trovato uno bravo. Solitamente uno dei loro compiti è sintonizzarsi sulle nevrosi del paziente e assieme trovare una strada da percorrere e non credo che tra queste vi rientri quella della pressione sociale.
 
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King Vendrick

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Una cosa di cui si parla MOLTO poco è proprio il fattore del “trial-and-error” con psicologi e psicoterapeuti.
Non è facile trovare la figura giusta per le proprie problematiche. Non sentirsi capiti e compresi non significa che la propria problematica sia ingestibile, semplicemente tocca provare ancora.
E ancora, e ancora.

Voi NON dovreste sentirvi a disagio, NON dovreste sentire pressioni sociali. Se ci sono questi due campanelli d’allarme allora è opportuno che lo comunichiate, perché vi assicuro che non c’è nulla di male nell’esplicitare un vostro star male.
Soprattutto in seduta.
 
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loyd

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Ciao Loyd, hai pensato di cambiare psicoterapeuta/psicologo? Perchè da quello che racconti, dubito che ne hai trovato uno bravo. Solitamente uno dei loro compiti è sintonizzarsi sulle nevrosi del paziente e assieme trovare una strada da percorrere e non credo che tra queste vi rientri quella della pressione sociale.
Questa che ho frequentato mi dicevano che fosse brava, ma non mi ci sono trovato per niente. Sinceramente non mi va di provare con qualcun'altra perché già ho speso una vagonata di soldi con questa e non ho concluso niente.
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Una cosa di cui si parla MOLTO poco è proprio il fattore del “trial-and-error” con psicologi e psicoterapeuti.
Non è facile trovare la figura giusta per le proprie problematiche. Non sentirsi capiti e compresi non significa che la propria problematica sia ingestibile, semplicemente tocca provare ancora.
E ancora, e ancora.

Voi NON dovreste sentirvi a disagio, NON dovreste sentire pressioni sociali. Se ci sono questi due campanelli d’allarme allora è opportuno che lo comunichiate, perché vi assicuro che non c’è nulla di male nell’esplicitare un vostro star male.
Soprattutto in seduta.
Purtroppo nella mia mente non riesco ad accettare gli errori ed è un lato del mio carattere che odio profondamente. Probabilmente questo mio comportamento è figlio delle pressioni che ricevo al lavoro, dove penso "se sbaglio mi gioco la promozione", o cose di questo tipo.
Il problema è che questo mio comportamento si è oramai esteso anche nella mia vita fuori dal lavoro ed è un male ovviamente.
Prima di cominciare a lavorare non ero così.
 
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Krando

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Una cosa di cui si parla MOLTO poco è proprio il fattore del “trial-and-error” con psicologi e psicoterapeuti.
Non è facile trovare la figura giusta per le proprie problematiche. Non sentirsi capiti e compresi non significa che la propria problematica sia ingestibile, semplicemente tocca provare ancora.
E ancora, e ancora.

Voi NON dovreste sentirvi a disagio, NON dovreste sentire pressioni sociali. Se ci sono questi due campanelli d’allarme allora è opportuno che lo comunichiate, perché vi assicuro che non c’è nulla di male nell’esplicitare un vostro star male.
Soprattutto in seduta.
Correttissimo. La psicologa da cui sono andato mi ha aiutato ma non ha aiutato per niente mia moglie (che ora è molto sfiduciata nel genere). Certo a volte ti scoraggi anche perchè ti sembra di aver buttato soldi ma bisogna comunque trovare "quello giusto" (un pò come il medico). Comunque io depresso non credo di esserlo mai stato ma ho avuto un periodo di apatia in cui non sentivo gli stimoli a fare nulla (prima volta con lo psicologo) e un periodo di ipocondria fortissima con paura di morire ogni secondo (seconda volta con lo psicologo, secondo il quale è colpa indiretta di mia madre che ha avuto una malattia grave in età relativamente giovane). Dalla prima cosa sono uscito trovando poi mia moglie, dalla seconda sono migliorato tantissimo ma la paura rimane li in un cassettino che ogni tanto si riapre e sfocia in attacchi di panico. Non ho mai preso medicinali (nonostante mia moglie sia farmacista), al massimo cose naturali tipo valeriana, camomilla ecc. Quello che ho capito comunque è che bisogna metterci tanto del nostro per superare i problemi. Lo psicologo coadiuva il nostro cervello in modo che funzioni meglio e ci aiuti a superare determinati momenti difficoltà, ma siamo noi per primi che dobbiamo capire cosa può aiutarci.
 
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