Bravissimo.Una cosa di cui si parla MOLTO poco è proprio il fattore del “trial-and-error” con psicologi e psicoterapeuti.
Non è facile trovare la figura giusta per le proprie problematiche. Non sentirsi capiti e compresi non significa che la propria problematica sia ingestibile, semplicemente tocca provare ancora.
E ancora, e ancora.
Voi NON dovreste sentirvi a disagio, NON dovreste sentire pressioni sociali. Se ci sono questi due campanelli d’allarme allora è opportuno che lo comunichiate, perché vi assicuro che non c’è nulla di male nell’esplicitare un vostro star male.
Soprattutto in seduta.
Lo psicologo è tenuto (sia moralmente, ma soprattutto dal codice deontologico) a cogliere eventuali segnali di allarme su un non funzionamento di una terapia, il quale DEVE poi indirizzare un paziente ad altri colleghi. Quindi non sentitevi in torto se qualcosa non dovesse funzionare, anche solo come primo impatto, perché è vostro dovere chiedere un altro operatore che magari possa fare più al vostro caso o verso il quale, semplicemente, potreste avere più affinità.
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