Il mercato infatti è sempre centrale, ma il punto è più
fare il mercato che non subirlo. I personaggi Disney dovevano avere la forza e il carisma di soppiantare anche le versioni originali, se erano degli adattamenti. Anche Pinocchio per dire ha avuto un grandissimo impatto culturale in Italia, pur essendo la patria del personaggio. Il Rinascimento ha poi dato ulteriori icone e setting che numerosi film di animazione ancora non hanno provato a superare o anche solo riproporre. Oggi ci riescono molto meno, essendoci riusciti un po' solo con Rapunzel (che reputo l'ultimo grande classico Disney).
Qui c'è da fare una premessa prima di tutto, come dicevo l'animazione destinata alla tv è stata a lungo considerata come un prodotto di seconda fascia, fatta per racimolare tanti soldi dai broadcast tv con poca spesa, un entertainment a basso costo. E infatti più una serie è vecchia, più è inguardabile. Questo è vero un po' per tutto, forse l'animazione è messa un po' meglio rispetto ai live action dell'epoca, che probabilmente più di tutti oggi hanno avuto un grande boost sia di qualità che di budget mentre l'animazione televisiva continua ad essere fatta con relativamente pochi soldi.
È una discriminante importante, personalmente come per gli anime metto una linea trovando tutto quello uscito prima degli anni 90 come inguardabile (e anche lì...), mentre un film con più di ottant'anni sulle spalle come Biancaneve ancora oggi è un quadro in movimento. Questioni di limiti del prodotto appunto. E inoltre dovevano riempire tanti slot televisivi, per cui si era soliti stendere un canovaccio che poteva funzionare per più episodi cambiandone delle parti. Oltre al fatto che dagli anni 90 in giù si usava riciclare animazioni e frame anche nello stesso episodio, cosa che oggi sarebbe imperdonabile.
La serie dei paperi che ricordo con più affetto in realtà non è nemmeno il primo Duck Tales, ma Darkwing Duck. Eppure confrontate non noteresti la differenza visivamente come fai anche notare, però penso che l'avvento della colorazione digitale tra la fine degli anni 90 e l'inizio degli anni 2000 abbia aiutato molto queste serie a basso a budget a distinguersi tra loro. Per quanto oggi ci sia una riscoperta dei colori analogici che essendo "tangibili" possono essere restaurati con determinati macchinari e portati in alta definizione, il loro utilizzo nelle serie tv dell'epoca dava spesso colori spenti, per quanto molto si potesse mascherare con le terribili tv dell'epoca. Anche in molti dei suoi classici la Disney ha calcato andando oltre con la restaurazione ripassando molti colori in digitale per via delle maggiori possibilità della tecnologia e per renderli più moderni (il Re Leone starà lì lì con la prima trilogia di Star Wars per quante volte è stato ritoccato).
Credo non sia un caso che nei primi 2000 mentre la Disney annaspava nella ricerca di una nuova formula tirava avanti con successi televisivi importanti come Kim Possible o la serie di Lilo e Stitch (l'unica che poi avrebbe pure superato la fama del suo classico, che già era il film più di successo di quegli anni).
Questo per dire che 90 su 100 oggi una serie viene scritta con intenti ben più "nobili" rispetto al passato, quindi non mi stupirebbe che Duck Tales sia migliore della sua versione originale. Però dando molta importanza al fattore estetico in un prodotto visivo non riesco a farmela andare giù e trovo ben più grave che oggi si sia appiattito a una determinata cifra stilistica pur con molta più tecnologia e mezzi a disposizione.
Tanto che se prima sognavo un adattamento animato dell'opera di Don Rosa con lo stile dei suoi ultimi artwork
oggi non oso nemmeno pensare una cosa del genere, che verrebbe una cosa che sembrerebbe animata in flash, troppo flat e minimal per i miei gusti.
Btw il film per la tv di DuckTales era bellissimo.
E qui non ho molto da dire, mi ci ritrovo perfettamente. Per i film in full CGI ho un ban che lifto veramente poche volte, per esempio porto una grande antipatia per Toy Story, che mi veniva imboccato a forza più volte perché in un modo o nell'altro era comunque
della Disney e in realtà vedevo un film spigolosissimo, limitatissimo in ciò che poteva far vedere, plasticoso e con cui facevo una gran fatica ad empatizzare (sì, probabilmente son l'unico...) rispetto a robe che mi commuovevano come il Re Leone o il Gobbo di Notre Dame. Oggi seppur la tecnologia sia avanzata trovo che rimangano dei limiti intrinsechi come la plasticosità del tutto e sebbene in realtà come dici cerchino in ogni modo di cambiare le carte a ogni film hanno sempre quella patina che rende tutto un po' uguale agli altri. Tanto che un occhio non attento potrebbe anche confondere i modelli di Rapunzel ed Elsa (e lo dico perché l'ho visto accadere...).
D'altro canto hai invece un film come Hercules che basa la sua cifra stilistica sullo studio dei vasi greci il cui impatto in 3D sarebbe stato molto più limitato. Non dico non si possano fare grandi cose in CGI che la scena delle lanterne di Rapunzel è stupenda e richiese tantissimo tempo per essere montata (e Rapunzel stesso è il film d'animazone più costoso della storia) ma mi chiedo come possa essere stato quel film se fosse stato in 2D... o un misto. Perché la CGI può veramente svoltare lo sviluppo dell'animazione tradizionale, consentendo delle riprese e movimenti di camera impensabili che dovendo fare tutto a mano, con ottimi risultati che si stavano già iniziando a vedere nei film che più sperimentavano questa tecnica, come Tarzan o il Pianeta del Tesoro. Ma poi è rimasta inespressa. Ad oggi solo gli anime la portano avanti con risultati altalenanti perché i presupposti sono in realtà così diversi che è come mischiare l'acqua con l'olio e molti studi la usano come alternativa per riempire un po' lo sfondo sottopagando un unico animatore addetto alla CGI. Ma se hai una visione artistica puoi anche permetterti di mischiare l'acqua con l'olio e quegli anime che riescono a implementarla a dovere riescono a mostrare grandi cose con il meglio delle due tecnologie.
Il problema però è che come dici è molto difficile avvicinare le nuove generazioni a questo tipo di estetica e ti hanno pure dimostrato che piuttosto che recuperare i classici del passato preferiscono i remake in live action, che hanno incassato come gli originali non hanno mai fatto, che pure erano un successo per l'epoca. Se non altro post covid pare esserci un'inversione di tendenza, con la gente che forse inizia a essere sazia dopo essere stata bombardata di tutti questi film, forse ci potrebbe essere spazio per qualcosa con stilemi finalmente diversi da quelli 3D ma ci vorrebbe pure un film veramente potente e non un contentino come furono gli ultimi film 2D della Disney (la Principessa e il Ranocchio e Winnie the Pooh).
Qualche mese fa lessi l'intervista di uno degli storici animatori tradizionali della Disney che intervistato per markettare un documentario per Disney+ aveva un po' teasato qualcosa e aspettavo questo D23 per vedere se l'ora era giusta. Per ora si è visto solo un logo, ma Wish che dovrebbe essere il loro centesimo film d'animazione dovrebbe unire 2D e 3D in una specie di tecnica mista (non ho capito se come si fa solitamente con personaggi 2D o una cosa stile Paperman) e c'è il rumor di questo Barbablù che dovrebbe essere il prossimo film 2D, sperando venga presto annunciato

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