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in linea di massima quando vedi lav diaz da giovane hai trovato togg. da lì dovresti risalire a quel bel bambino che son io.

:cat:

 
Ebbene, domani si inizia. Dovrei essere al Lido giovedì mattina, al più tardi nel primo pomeriggio. Inutile dire che si potrebbe organizzare un mini-raduno per scambiare opinioni, pareri, consigli o - come andrà realmente a finire - per andare a bere spritzini al baracchino vicino all'imbarcadero. Il primo giro lo offro io.
Ci becchiamo sicuro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif Io c'ho un calendario fitto fitto causa Freccia (10-12 ore al giorno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/chris2.gif ) meglio offrirsi un bel caffé :kep88:

 


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in linea di massima quando vedi lav diaz da giovane hai trovato togg. da lì dovresti risalire a quel bel bambino che son io.:cat:
e allora diciamocelo, sono proprio caruccio :claudia:

lav-diaz.jpg


 
Ci sono anch'io. Solito primo impatto post-vaporetto, assaie negativo (ma vanno sempre più lenti?). Propongo di istituire una petizione per asfaltare la laguna. A causa di improrogabili impegni serali, temo che oggi riuscirò a vedere solo Edut. Forse anche Habibi alle 22, boh..

ti seguo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
intanto non so se avete saputo..

http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/edizione2011/2011/08/30/news/greggio-21058158/?ref=HREC2-15
Faccio solo presente che a vantarsi degli applausi in Sala Grande sono capaci proprio tutti. Difficile, difficilissimo ricevere fischi con delegazione al seguito. Tanto più se la proiezione è ad inviti (solitamente ministri vari e solita alta borghesia veneziana). Alcuni fra i film italiani più applauditi in Sala Grande, vengono poi ultrafischiati e bombardati (forse anche con fin troppo eccesso di zelo) nelle proiezioni stampa/accrediti. Come Ovunque sei di Placido, tanto per dirne uno che proprio attorno a quegli applausi creò un discreto vespaio. Beninteso che trovo ingiusta e fastidiosa la pratica del fischiare al cinema, come pure sono terribili gli applausi protratti oltre ogni dovuto termine di rispetto verso se stessi.

 
Edut, essenziale e fotografato attorno alle dichiarazioni di un esponente dell'esercito israeliano e di una donna palestinese. Il meglio arriva dai volti, fieri e orgogliosi, che ruotano attorno a quel microcosmo ed epicentro di conflittualità (in primis comunicativa) irrisolta e irrisolvibile stando a Elkabetz. Testimonianze centrali ai fatti, forse fin troppo pensate e accentuate in fase di montaggio. Già me li immagino sti tizi che tutti impomatati e truccati vengono messi davanti a sfondi evocativi, col loro testo infallibile letto e riletto. La ricerca del climax emotivo affonda il tutto. Anni fa, sempre a Venezia ho visto una bella docufiction che sulla Striscia di Gaza imbastiva una vicenda collaterale, fra documenti e interviste, rendendo la testimonianza vicina e sentita, realistica. Qui invece il vero sembra finzione; una precisa scelta registica che - opinabile o meno - sembra debba essere necessariamente accettata (nessuno ha torto, tutti hanno ragione, i palestinesi sono come gli israeliani e viceversa, mavaff..). *½

Giungono le prime indiscrezioni sui lavori di rinnovo in Sala Grande; pare abbiano cambiato le poltroncine. Inizio a preoccuparmi, anche perchè ci siamo visti consegnare l'invito alle Idi, sottobanco ma neppure troppo. Nel piatto ricco mi ci ficco e l'impegno improrogabile si proroga alle 22.

Due parole sulla nuova facciata del Palazzo del Cinema. Elementare, bella. Finalmente emmobbastaveramenteperò di sfarzose scenografie à la Ferretti che finivano col fare male agli occhi. Bravo Muller (che non c'entra un ***** ma va bene lo stesso). Dei nostri non c'è proprio nessuno? Ora mi trovo esattamente davanti al Casinò, vicino alla ricevitoria, notebook e maglietta beige scuro con citazione da Brucio nel vento. Ancora dieci minuti, poi si entra.

Rapido aggiornamento al 02/09: come detto nel thread dedicato, The Idles of March potrà anche essere considerato un compito diligente ma dimostra quanto Clooney sia stato un bravo alunno nell'apprendere mestiere e capacità di sintesi comunicativa. Sceneggiatura rigorosa con qualche dialogo votato alla frase madre che dopotutto ci può stare, visto il tema trattato. Direzione artistica precisa, ognuno fa la sua parte e nessuno viene sprecato. Qui tutti sprecano elogi (meritati) per Gosling ma viene da chiedersi dove fossero ai tempi di The Believers; sembra abbiano scoperto l'acqua calda con dieci anni di ritardo. ***

Warriors of the Rainbow, anche a Taywan fanno film da menare con nativi della foresta vs. barbari invasori. C'è l'invincibile cuore impavido, i giapponesi cattivissimi, il sangue, il sacrificio, il gas, gli arti mozzati.. Tanta buona volontà nel mettere in scena una vicenda storica che suona come apologia persa nel volere accentuare, sottolineare e rimarcare ogni scena, enfatizzando e veicolando l'emotività su concetti già triti al trentesimo minuto. Peccato che poi siano seguite altre due ore di sgozzamenti. Con i venticinque milioni di budget si sarebbero almeno potuti permettere un pc migliore del 286 con cui sembrano realizzati gli effetti digitali, usare il necessario per fare il film e spendere gli altri ventiquattro per sfamare i bambini taiwanesi. Sul serio, come hanno speso tutti quei soldi? Va detto che alla fine se ne escono con una sequenza - quella del titolo - che vale ogni attesa, ancora non sono sicuro se frutto del film o della mia immaginazione da dormiveglia. Autentico stracult, roba da **

Polansky - per ovvi motivi non presente - e Carnage. Ovvero l'apologia del litigio urlato, in bocca ad attori dalla briglia sciolta. Oltremodo fastidioso il ruolo della Winslet che rifà Revolutionary Road. Gioco delle ipocrisie, qualche trovata funzionale ma Muccino queste cose le fa da sempre e tutti giù a tirargli palline di sterco (giustamente). Waltz regge il gioco con dignità mentre gli altri si rendono ridicoli con frasi banali da middle class che può esistere esclusivamente in piece teatrali. Qui sembra tanto piaciuto ma saprò attendere al varco la rivalutazione in negativo. *½

 
Un saluto veloce da Venezia! Il wifi free è un pacco. Tante cose da raccontarvi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Ovvero l'apologia del litigio urlato, in bocca ad attori dalla briglia sciolta. Oltremodo fastidioso il ruolo della Winslet che rifà Revolutionary Road. Gioco delle ipocrisie, qualche trovata funzionale ma Muccino queste cose le fa da sempre e tutti giù a tirargli palline di sterco (giustamente). Waltz regge il gioco con dignità mentre gli altri si rendono ridicoli con frasi banali da middle class che può esistere esclusivamente in piece teatrali. Qui sembra tanto piaciuto ma saprò attendere al varco la rivalutazione in negativo. *½
mi basta solo il trailer per commentare questo commento:facepalm:

qualcuno ha visto killer joe?

 
Purtroppo mi sono perso Cronenberg e Polanski, tuttavia vi consiglio caldamente almeno Tinker, Tailor, Soldier, Spy, Terraferma e Killer Joe.

In generale comunque ho visto tanti bei film e solo qualche sola.

 
Purtroppo mi sono perso Cronenberg e Polanski, tuttavia vi consiglio caldamente almeno Tinker, Tailor, Soldier, Spy, Terraferma e Killer Joe.In generale comunque ho visto tanti bei film e solo qualche sola.
A quanto pare nulla di fondamentale.

 
A quanto pare nulla di fondamentale.
Di A Dangerous Method ho sentito parlare molto bene dal pubblico.

La stampa onestamente, dopo il modo in cui hanno sopravvalutato sia Dark Horse(un film da 0 a voler essere buoni) e Faust, non la considero.

 
Quest'anno non l'ho seguita proprio la mostra mannaggia, mi ero promesso di farlo, avevo creato pure il topic. Ma non mi ha attirato ai livelli di Cannes, mi sa che guarderò direttamente i film all'uscita.

 
terraferma mi sa di film facile

oh no un problema colpisce tante nazioni diverse, facciamoci un film

risultato, 400 film sulla stessa cosa in una mostra veneziana, cool story bro

 
attendo con gran trepidazione: La Talpa, Killer Joe, Faust, A Dangerous Method, Shame e il film di Polanski (di cui al momento mi sfugge il nome).

si sa quando usciranno in italia?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
attendo con gran trepidazione: La Talpa, Killer Joe, Faust, A Dangerous Method, Shame e il film di Polanski (di cui al momento mi sfugge il nome).
si sa quando usciranno in italia?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
credo che a dangerous method e il film di polanski escano alla fine del mese

 
in concorso (mi son perso quello di taipei)

UN ÉTÉ BRÛLANT - *


PHILIPPE GARREL - Francia, Italia, Svizzera


 


4:44 LAST DAY ON EARTH -
*+


ABEL FERRARA - Usa


 


QUANDO LA NOTTE -
*+


CRISTINA COMENCINI - Italia


 


TEXAS KILLING FIELDS -
**


AMI CANAAN MANN - Usa


 


TINKER, TAILOR, SOLDIER, SPY -
**


TOMAS ALFREDSON - Gran Bretagna, Germania


 


SHAME -
**


STEVE MCQUEEN - Gran Bretagna


 


HIMIZU -
**


SION SONO - Giappone


 


KILLER JOE -
**+


WILLIAM FRIEDKIN - Usa


 


POULET AUX PRUNES -
**+


MARJANE SATRAPI, VINCENT PARONNAUD - Francia


 


A DANGEROUS METHOD -
**+


DAVID CRONENBERG - Germania, Canada


 


L'ULTIMO TERRESTRE -
**+


GIAN ALFONSO PACINOTTI - Italia


 


HAHITHALFUT (THE EXCHANGE) -
***


ERAN KOLIRIN - Israele, Germania


 


TERRAFERMA -
***


EMANUELE CRIALESE - Italia, Francia


 


THE IDES OF MARCH -
***


GEORGE CLOONEY - Usa


 


DARK HORSE -
***+


TODD SOLONDZ - Usa


 


REN SHAN REN HAI -
***+


SHANGJUN CAI - Hong Kong, Cina


 


CARNAGE -
***+


ROMAN POLANSKI - Francia, Germania, Spagna, Polonia


 


FAUST -
***+


ALEKSANDER SOKUROV - Russia


 


DUO MINGJIN (DYUT MING GAM) (LIFE WITHOUT PRINCIPLE) -
***+


JOHNNIE TO - Hong Kong, Cina


 


TAO JIE (A SIMPLE LIFE) -
****


ANN HUI - Hong Kong, Cina


 


WUTHERING HEIGHTS -
****


ANDREA ARNOLD - Gran Bretagna


 


ALPIS (ALPS) -
*****


YORGOS LANTHIMOS - Grecia


 
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