Ufficiale Festival, mostre e premi

ufficiale
Pubblicità
Vabbe' se proprio vogliamo perdere tempo c'è anche l'opzione passare il pomeriggio a indignarsi sulla pagina Facebook di Salvini. Ma perché si continua a dare visibilità a dei sempliciotti che campano proprio su questo sensazionalismo da due soldi, mi chiedo.


OH GOD NO

RICKYY
Please explain :rickds:

 
Quei titoli mi riportano alla mente il trio delle cicciottelle. Ma non è possibile usare dei titoli normali? Bisogna per forza cercare del sensazionalismo becero?

E no, non è nessuna "specificazione". Specificazione lo sarebbe stata se fosse stato "Leone d'oro a Lav Diaz, regista filippino". Così stai connotando invece il vincitore fin dal titolo dell'articolo con delle sue caratteristiche che per il pubblico generalista appaiono come negative.

Comunque in un commento avevo letto la giustificazione dell'autore dell'articolo che suonava come "ho dovuto scrivere l'articolo in fretta e furia in meno di un'ora, il titolista l'avrà fatto in ancora meno tempo, non è un lavoro facile" :rickds:

 
Ultima modifica da un moderatore:
il problema non è se specifichi che il film è filippino, ma se lo usi come unico termine per determinarlo. quello, e il bianco e nero e la durata, giusto per sottolineare la presunta assurdità del premio. ed è ridicolo perché non si è sfruttata l'occasione per iniziare un discorso di stampo culturale, per parlare di un autore che ormai è già qualche anno che è sempre più di richiamo ai festival, ma invece si è preferito dare maggiore voce alla pancia del pubblico generalista.

bisognerebbe fare un discorso artistico a riguardo, non impreditoriale, e vanzina è veramente l'ultimo persona che dovrebbe parlare.
A me sembra che vedi quello che tu vuoi vedere, il film è di un filippino ? Sì. Dura tot minuti? Sì. È in bianco e nero? Sì. Il film che è filippino, dunque, non è l'unico termine, come affermi tu e infatti subito dopo scrivi del b&n e della durata, che non sottolinea l'assurdità del premio, ma quello che è il film stesso, ovvero lungo e in b&n. Tutto questo, messo insieme, è informazione che proviene da un giornale diretto a tutti e nei titoli, gli articoli non li ho letti e non so, forse nemmeno tu, se si ha la voglia di approfondire, di creare un discorso di stampo culturale come dici tu, o si legge l'articolo (che credo non mancherà di dire il nome del regista) o si accede a qualche area di cinema, che il giornale materialmente non può offrire, per discutere.

A parte che non è una specifica, ma una nota di colore decisamente irrilevante ai fini del godimento del film. Come se fosse un demerito quasi, o un motivo buono per lasciar perdere. Stesso discorso per la questione della durata, sono aspetti che devono essere giustamente incorporati nel testo ma che nel titolo non ci fanno nulla. Con quel titolo si sta dando un giudizio di merito e una colorazione negativa, atta quasi a scoraggiare i potenziali interessati.
Ma vabbè, a leggere quello che scrivi mi sembri l'esatto prodotto della dialettica portata avanti dalla stampa generalista.
Il sunto del tuo commento è che a te non vanno a genio le "note" di qualcosa di vero o di osservazioni nei titoli, perché ti dà l'impressione che stiano di proposito scoraggiando i potenziali interessati, ma ponendo il caso che non avessero scritto ciò nei titoli, ma nell'articolo stesso, non credi che i potenziali interessati avrebbero comunque avuto una propria opinione una volta letto l'articolo? E sì, perché il potenziale interessato, appunto perché interessato, a prescindere dal titolo leggerà comunque l'articolo e si farà una sua idea o ancora meglio troverà altri pareri.

Oh sì, sono un prodotto di ciò che vuoi se questo ti fa sembrare superiore. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

E in tutto questo qualcuno mi deve spiegare perché quei titoli sono razzisti. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

 
Ultima modifica da un moderatore:
A me sembra che vedi quello che tu vuoi vedere, il film è di un filippino ? Sì. Dura tot minuti? Sì. È in bianco e nero? Sì. Il film che è filippino, dunque, non è l'unico termine, come affermi tu e infatti subito dopo scrivi del b&n e della durata, che non sottolinea l'assurdità del premio, ma quello che è il film stesso, ovvero lungo e in b&n. Tutto questo, messo insieme, è informazione che proviene da un giornale diretto a tutti e nei titoli, gli articoli non li ho letti e non so, forse nemmeno tu, se si ha la voglia di approfondire, di creare un discorso di stampo culturale come dici tu, o si legge l'articolo (che credo non mancherà di dire il nome del regista) o si accede a qualche area di cinema, che il giornale materialmente non può offrire, per discutere.

Il sunto del tuo commento è che a te non vanno a genio le "note" di qualcosa di vero o di osservazioni nei titoli, perché ti dà l'impressione che stiano di proposito scoraggiando i potenziali interessati, ma ponendo il caso che non avessero scritto ciò nei titoli, ma nell'articolo stesso, non credi che i potenziali interessati avrebbero comunque avuto una propria opinione una volta letto l'articolo? E sì, perché il potenziale interessato, appunto perché interessato, a prescindere dal titolo leggerà comunque l'articolo e si farà una sua idea o ancora meglio troverà altri pareri.

Oh sì, sono un prodotto di ciò che vuoi se questo ti fa sembrare superiore. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

E in tutto questo qualcuno mi deve spiegare perché quei titoli sono razzisti. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
Secondo me sei in buonafede, ma per non capire quanto siano fuorvianti e ritardati quei titoli, ce ne vuole

 
Mi raccomando ragazzi, non scaldatevi troppo e tenete la discussione in toni civili.

 
Secondo me sei in buonafede, ma per non capire quanto siano fuorvianti e ritardati quei titoli, ce ne vuole
Quello del terzo mondo è stupido, ma i primi due non vedo in che modo possano essere titoli ritardati.

---

Non avevo letto il messaggio di gouki, edito, ma preciso che mi sento offeso dal messaggio yonkers, che praticamente mi dà dello stupido.

P.s. Yonkers ha cancellato il messaggio, ha scritto "Ma spero che sia in malafede guarda." in riposta a fella.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Quello del terzo mondo è stupido, ma i primi due non vedo in che modo possano essere titoli ritardati.



---

Non avevo letto il messaggio di gouki, edito, ma preciso che mi sento offeso dal messaggio yonkers, che praticamente mi dà dello stupido.
I titoli, secondo me, sono scritti malamente, ma ti do ragione.

Ragazzi provate a sostituire "filippino" con "francese". Il razzismo svanirà immediatamente.

Il fatto è che per molti il termine "filippino" si associa al servo/domestico per antonomasia.

Non dobbiamo lasciarci fuorviare. Un po' come quegli individui molto "grevi" che hanno in pratica portato a dover bandire, dal linguaggio comune, la parola "mongoloide" o "mongolo" per designare i soggetti con la Sindrome di Down, visto che il termine è corretto ma l'uso abominevole di alcuni ha portato a osteggiarne l'utilizzo.

 
Bon scrivo l'ultima cosa e poi mi eclisso. Qui non si parla di razzismo, ma semmai di parzialità nel giudicare qualcosa. E questa parzialità è perfettamente espressa in quei titoli. Il razzismo non c'entra nulla, io vedo solo superficialità passivo-aggressiva nell'etichettare il film che ha vinto la palma d'oro come la solita palla da cinefili segaioli. Non è il termine in sè il problema, è la colorazione che gli viene data. Tu fai l'esempio del film francese, ebbene in quel caso il titolo sarebbe stato diverso per una presunta affinità elettiva. Ci posso mettere la mano sul fuoco.

 
Bon scrivo l'ultima cosa e poi mi eclisso. Qui non si parla di razzismo, ma semmai di parzialità nel giudicare qualcosa. E questa parzialità è perfettamente espressa in quei titoli. Il razzismo non c'entra nulla, io vedo solo superficialità passivo-aggressiva nell'etichettare il film che ha vinto la palma d'oro come la solita palla da cinefili segaioli. Non è il termine in sè il problema, è la colorazione che gli viene data. Tu fai l'esempio del film francese, ebbene in quel caso il titolo sarebbe stato diverso per una presunta affinità elettiva. Ci posso mettere la mano sul fuoco.
Sui titoli davvero di basso livello, sono d'accordo.

Può darsi tu abbia ragione su un diverso trattamento se il film fosse stato di un regista molto famoso e amato più che semplicemente francese. Questi giornali mi sembra vogliano fare sarcasmo sul concetto di mostra "d'arte" cinematografica e far partire nel lettore il treno fantozziano di film lungo, astruso, "potemkiano"

 
Se avesse vinto un film francese non avrebbero scritto "vince il francese" secondo me, ma avrebbero fatto nome e cognome //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Se avesse vinto un film francese non avrebbero scritto "vince il francese" secondo me, ma avrebbero fatto nome e cognome //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Ma è pacifico che sarebbe stato così, o avrebbero messo il titolo del film.

 
Per inciso facendo una rapida ricerca su google news:

HhaaNVS.png


QWYiwH4.png


nrYWseP.png


XF2QFmg.png
A parte quei due casi ridicoli che fanno notare di come il film sia "filippino e in bianco e nero" e il "(lungo)" aggiunto in quel modo barbaro, il resto è come bisognerebbe fare un titolo simile, nessun clickbait. Notate che chi usa la nazionalità la usa in modo diverso, scrivendo "al filippino Lav Diaz" (che è ben diverso da lasciare solo l'aggettivo) e "il Leone d'oro è targato Filippine" che vuole simulare il modo in cui si declama un vincitore olimpico e comunque cita sempre nome e cognome del regista //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ultima modifica da un moderatore:
Se avesse vinto un film francese non avrebbero scritto "vince il francese" secondo me, ma avrebbero fatto nome e cognome //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Non avrebbero scritto "vince il belga X" o "vince il tedesco Y" o "il francese Z"?

A me sembra che qui abbiate davvero reagito in maniera spropositata a uno-due titoli mal scritti.

Come hai mostrato nella tua ricerca su google, molti la mettono sulla competitività tra paesi, se Diaz davvero dice cose che prevedano "per la mia gente" allora è tutto pronto per certi titoli eh :rickds:

 
Non avrebbero scritto "vince il belga X" o "vince il tedesco Y" o "il francese Z"?
A me sembra che qui abbiate davvero reagito in maniera spropositata a uno-due titoli mal scritti.

Come hai mostrato nella tua ricerca su google, molti la mettono sulla competitività tra paesi, se Diaz davvero dice cose che prevedano "per la mia gente" allora è tutto pronto per certi titoli eh :rickds:
Eh, peccato che non abbiano scritto "vince il filippino Lav Diaz" o "vince il filippino The woman who left" ma "vince il film filippino di 226 minuti in bianco e nero" + "Leone all'opera del filippino che dura 4 ore". Ma poi parlavamo dei titoli dei quotidiani, e BK ha fatto notare come su internet la cosa sia molto più professionale rispetto al cartaceo.

L'ultima frase manco la commento dai, per favore.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Eh, peccato che non abbiano scritto "vince il filippino Lav Diaz" o "vince il filippino The woman who left" ma "vince il film filippino di 226 minuti in bianco e nero" + "Leone all'opera del filippino che dura 4 ore". Ma poi parlavamo dei titoli dei quotidiani, e BK ha fatto notare come su internet la cosa sia molto più professionale rispetto al cartaceo.
L'ultima frase manco la commento dai, per favore.
Ho scritto diverse volte circa la scarsità dei titoli e la combo nazionalità + critica al film inguardabile. Non sarebbe stato diverso se il regista fosse stato europeo o americano, a parità di film.

Il titolo sul Terzo Mondo è quello più sibillino

 
Vabbè è inutile, con qualche post di ritardo mi eclisso sul serio.
Ma guarda che prima la mia ultima frase era riferita al fatto che i giornalai ci vanno a nozze con quelle dichiarazioni. Non c'è bisogno di fare la Cipollari e non capisco cosa ti ha urtato.

Discutiamone civilmente please

 
Ultima modifica da un moderatore:
Polemica che non comprendo francamente.

Sui titoli viene etichettato come "regista filippino", per dare una connotazione "storica" al fatto che abbia vinto un regista filippino, cosa che se non sbaglio non è mai successa in nessuno dei tre prestigiosi festival europei.

Inoltre "il regista *inserisci nazionalità*" viene usato comunemente per non ripetere in continuazione il nome ed il cognome nell'articolo, e questo vale per un filippino come per un francese, uno spagnolo, un italiano eccetera.

Viene rimarcata la durata perché appunto fa sensazione, ed è questo che attira l'attenzione del lettore, a prescindere dagli effettivi giudizi espressi nell'articolo sulla qualità o meno della pellicola.

Se ci si fermasse ai titoli, non bisognerebbe leggere nessun articolo, perché i titoli sono spesso errati, sensazionalistici e banalizzanti. Gli articoli veri e propri di solito sono molto diversi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Polemica che non comprendo francamente.Sui titoli viene etichettato come "regista filippino", per dare una connotazione "storica" al fatto che abbia vinto un regista filippino, cosa che se non sbaglio non è mai successa in nessuno dei tre prestigiosi festival europei.

Inoltre "il regista *inserisci nazionalità*" viene usato comunemente per non ripetere in continuazione il nome ed il cognome nell'articolo, e questo vale per un filippino come per un francese, uno spagnolo, un italiano eccetera.

Viene rimarcata la durata perché appunto fa sensazione, ed è questo che attira l'attenzione del lettore, a prescindere dagli effettivi giudizi espressi nell'articolo sulla qualità o meno della pellicola.

Se ci si fermasse ai titoli, non bisognerebbe leggere nessun articolo, perché i titoli sono spesso errati, sensazionalistici e banalizzanti. Gli articoli veri e propri di solito sono molto diversi.
L'articolo in realtà non è neanche scritto male, il problema è il titolo (che viene scritto da una persona diversa dall'articolista). Tu dici che il titolo deve far sensazione, NO, il fare sensazione al massimo è una degenerazione di quello che dev'essere il senso del titolo di un articolo. Il sensazionalismo spicciolo è anzi uno dei mali che affliggono il giornalismo moderno.

E ripeto, l'apporre l'aggettivo ad un nome e un cognome ed usare solo l'aggettivo rimarcando le caratteristiche che dovrebbero far sensazione sono due cose distinte.

 
L'articolo in realtà non è neanche scritto male, il problema è il titolo (che viene scritto da una persona diversa dall'articolista). Tu dici che il titolo deve far sensazione, NO, il fare sensazione al massimo è una degenerazione di quello che dev'essere il senso del titolo di un articolo. Il sensazionalismo spicciolo è anzi uno dei mali che affliggono il giornalismo moderno.E ripeto, l'apporre l'aggettivo ad un nome e un cognome ed usare solo l'aggettivo rimarcando le caratteristiche che dovrebbero far sensazione sono due cose distinte.
Non ho detto che il titolo debba fare sensazione, è chiaro che io sia contrario a questa pratica e ne sia infastidito (chi non lo è), dico solo che è così che va il mondo del giornalismo da tantissimi anni, quindi non capisco lo stupore per una pratica ormai quotidiana.

Il fatto che non sia stato scritto il nome nell'articolo è dovuto al fatto che il nome non sia conosciuto ai più, e la sintesi ha fatto propendere per un titolo improntato alle caratteristiche in grado di fare sensazione, ed è vero che risulti offensivo, ma ripeto, dovremmo esserci abituati ormai.

Per questo dico che per me non è né razzista né sorprendente, visto che si ricollega alla solita necessità dei giornali di fare sensazione.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top