Udienza Preliminare Final Fantasy VII Rebirth | SG: 8,9 | OC: 93 | SPOILER=BAN

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Ci sto giocando da ieri, mi voglio sbilanciare ma al momento altri jrpg dello stesso livello non ce ne sono. È pieno di cose da fare, una mappa che definire gigante è poco, il cs che già era perfetto migliorato. Poi la cosa che più mi stupisce ? Sembra una sciocchezza ma per me è importante è la qualità delle musiche, non mi aspettavo chi sa che miglioramenti rispetto al remake e invece ci sono riusciti.
Neanche gli xenoblade?
 
Questo gioco è la vera evoluzione dei JRPG e quello che ci voleva per dare uno scossone al genere. Brava Square e continua così anche col XVII please.
 
Sto a più di 40 ore ed è tutto stupendo. Sto apprezzando parecchio la verticalità nelle mappe e soprattutto come si collegano alcune secondarie ad eventi anche abbastanza importanti. Vi consiglio di prenderlo se vi piacciono i jrpg, a prescindere se siete fan o meno di ff
 
la scrittura dei personaggi com'é?

non ho ancora il gioco, quindi ho delle curiosità. Il primo capitolo l'ho giocato moltissimo e una delle caratteristiche principali che mi ha estremamente convinto è stata proprio la scrittura dei personaggi, tolti i protagonisti, fatti da dio, anche i personaggi secondari, quelli che nell'originale hanno una parte minima erano state veramente ben caratterizzati ed espansi, quicome siamo messi? sullo stesso livello?
 
Sono al dungeon finale e credo di poter tirare un pò le somme.
A livello di contenuti lo trovo superiore a tutto ciò che ha proposto il mercato jrpg negli ultimi anni ed il combat system è forse la migliore evoluzione della serie, seppur troppo caotica ogni tanto.
Tuttavia trovo che ci siano troppi contenuti secondari legati a minigiochi, cosa che reputo in un jrpg mai fondamentale. Inoltre in alcune parti della trama sei obbligato a farli, e se non ti piacciono diventa davvero stancante proseguire. Per il resto, mi riservo di dare un giudizio finale a gioco terminato.
 
Sono a quasi 60 ore di gioco, dico solo che ha le potenzialità per essere il miglior jrpg mai giocato ed è probabilmente il nuovo punto di arrivo per il genere.

La prima parte aveva il miglior combat sistem ibrido sulla piazza però era fondamentalmente un lungo corridoio dall'inizio alla fine (intervallato da qualche minigioco, filmati e gli incarichi secondari) ed essendo dentro Midgar l'ambientazione era sempre la medesima quindi per quanto un grandissimo gioco aveva dei limiti.

Mentre Rebirth quei limiti non li ha, è semplicemente mastodontico; il combat rimane il fiore all'occhiello (impreziosito dalle abilità sinergiche e diverse altre aggiunte) ma poterne usufruire sulle open map di Rebirth (si... son riusciti a ricreare in salsa next gen il mondo di gioco dell'originale in maniera assolutamente meticolosa) è goduria allo stato puro e come detto abbiamo un contenuto secondario sconfinato che almeno personalmente ha portato in un loop (tipo droga) nel quale è difficile staccarsi per andare avanti con la storia principale: minigiochi (tanti... tantissimi... forse troppi... però quelli obbligatori sono di numero contenuto e semplici da fare), incarichi secondari (praticamente tutti diversi uno dall'altro e che spesso regalano nuove scene di dialogo tra i personaggi o aggiunte alla Lore del mondo di gioco) e tanti scontri opzionali il tutto condito da una Main Quest che fino ad ora mantiene l'ottima regia e sceneggiatura messa in campo con Remake che amplia e migliora il capitolo originale; infine nota di merito al comparto audio: ci sono un migliaio di tracce tutte dinamiche e perfettamente amalgamate con quello che succede a schermo e una migliore dell'altra sia le nuove sia le vecchie riarrangiate.

Ad ora difficilmente avrei potuto chiedere di meglio... vedremo quale sarà il giudizio una volta finito :ahsisi:
 
Ultima modifica:
(copio e incollo anche qui, dal topic principale)
Provo a buttare giù due righe con pensieri scolpiti nell'acol della pasquetta, avendolo concluso.

L'aspetto ludico dell'opera è eccelso su più livelli. Prende la composizione a Luna Park tipica di molti OW e la condisce puntando, molto intelligentemente, ad una varietà gargantuesca di situazioni differenti. E dove quest'oepra si stacca da praticamente qualunque altro OW simile da me provato è che la varietà viaggia su interi piani di eterogeneità. Diviene un flusso di elementi complementari che si arricchiscono in modo costante ed organico, dalle tracce musicali uniche utilizzate anche solo per enfatizzare una singola secondaria di 5 min allo sconvolgimento ludico di un minigioco X, dalla nota di wordlbuilding ricavata da un npc agli approfondimenti dei personaggi principali, fino all'incredibile varietà di situazioni date dal battle system. Battle System che a sua volta rimane un gioiello di ibridazione che enfatizza e sugella in modo perfetto la freschezza, profondità, stratificazione di un gioco di ruolo con lo stampo giapponese, attuale e pregno di spunti per evolverlo ancora. Possiede margini di miglioramento, dall'eccessivo indugiare su minigiochi non sempre riusciti ad un implementazione più interessante dei dungeon (che rimangono sostanzialmente relegati a spezzoni specifici di trama, comunque anche loro in piena filosofia di eterogeneità fra loro, costante assoluta dell'opera), ma il lavoro generale è da applausi e l'amalgama tra esplorazione, combattimenti e situazioni varie ed eventuali è ben riuscita. Per quanto sia una struttura che potrebbe tranquillamente asfissiare alcuni giocatori, io stesso non ci avrei scommesso troppo e invece.

Va necessariamente lodato da qui fino all'alba dei tempi tutto il comparto sonoro, un lavoro incredibile sotto qualunque punto di vista. Dagli arrangiamenti per ogni singola situazione ai cambi di ritmo e registro in/out dai fight o da fasi intere di boss, piuttosto che la cura folle nell'inserimento specifico di note atte a sollecitare l'orecchio di chi conosce le tracce storiche con l'intento di scorporare la narrativa su più strati e raccontarti un pezzo del tutto con le musiche. I videogiochi ci hanno abituati a lavori di incredibile fattura, ma qui si raggiungo vette fuori parametro per chiunque. Tale ricchezza d'insieme e mirata volontà degli autori nel rendere le musiche elemento complementare è veramente un unicum, per la ricercatezza di come viene proposto.

L'aspetto narrativo è quello che scopre il fianco a facile critiche. L'opera parte col freno a mano per praticamene metà del suo corso, soffermandosi troppo su un mood di assoluto cazzeggio. La combo dei capitoli da Junon fino a Costa del Sol per avere solo un piccolo stacco e tornare nel delirio col Saucer è un reiterarsi di "cazzatine" decisamente esagerato per una main quest così lunga. Anche qui, presenta dei momenti di incredibile ricercatezza al dettaglio (Junon è incredibile), che è di gran lunga l'elemento di risalto nel narrato fatto di estetica e non verbale, ma ritengo che la mano venga calcata troppo. Dal Saucer in avanti è invece dove la storia comincia ad impennarsi fino al raggiungimento degli ultimi, sostanziosi, capitoli.

Mi sento di bocciare serenamente tutto l'aspetto
inerente Zack e le varie timeline. Ritengo sia un insieme inutile di sovrastrutture che potevano essere banalmente asciugate nel solo Lifestream. Inoltre tutte le parti relative a Zack che si susseguono nel corso della main sono sciape, a volte sembrano quasi una perdita di tempo perché non raccontano nulla di nulla
A questo aggiungo una sonora bocciatura per il forzatissimo inserimento di
Glenn, ogni cazzatina anche recondita di Ever Crisis e tutta la tiritera poi rivelatasi un tuffo nell'acqua con Roche
Per questa loro voglia di fare un compendium hanno buttato spazio e tempo utile a mostrare altro o, banalmente, a tagliare qualche pezzo per far scorrere meglio. Dove riesce bene Rebirth è arricchire alcuni aspetti dei personaggi, seppur rimangono a grandi linee ingabbiati nei loro stereotipi, e soprattutto dipingere con un amore sconfinato il mondo di gioco. Veramente, la bellezza nel dettaglio di quest'opera è sconvolgente, mi sentirei di dire commovente.

Difatti ho amato tutti quei momenti distensivi atti non al cazzeggio fine a sé stesso, ma a lasciarti assaporare la costruzione estetica. Su questo punto tutto il pezzo tra Gongaga e Cosmo Canyon raggiunge punti di bellezza rari e in entrambi sono presenti dei cambiamenti e/o aggiunte di trama interessanti, che donano una lucentezza differente (milgiore, a mio parere) su alcuni aspetti.

Detto questo sul finale è dove il gioco presenta le sue carte, con un colpo da prestigiatore. Mi sento, senza stare qui ad indugiare troppo in dettagli, di non aver apprezzato fino in fondo i cambiamenti e che il tutto delega decisamente troppo al prossimo titolo per (eventualmente) funzionare. Non c'è dubbio però che
La morte di Aerith subisce una virata totale rispetto all'originale.

Lo spazio non è più di Aerith, il tempo non è più dedicato al cordoglio, al silenzio che si trascina stancamente dietro, all'assenza delle parole dinanzi ad una tragedia secca, veloce ed inaspettata. Il protagonista in scena diviene ora Cloud. Lo spostamento di focus cambia la resa finale, dove ci si concentra unicamente sullo shock subito dal protagonista e sul mostrare la sua consuetudine alla negazione. Tutto è registicamente studiato in funzione di questo quindi il funerale è cancellato, le lacrime sono cancellate, la stessa morte è ambigua, confusa, distorta e volutamente dissonante, Sephiroth funge da meccanismo perverso di un multipiano ingarbugliato e la stessa Aerith diviene subito alleata semi-divina di un piano avverso al villain principale.

Dal punto di vista registico questo cambia tutto. Di riflesso pone un ponte alla terza opera di questa trilogia, dove non v'è alcun dubbio (a mio parere) verrà reintegrato il buco stridente messo nel Rebirth. Still, too late per potersi prendere il respiro che prendeva l'originale, quindi il cambiamento rimane effettivo, spostando le emozioni a cui punta (ripeto, volutamente) e giocandosi subito la carta di Aerith-Lifestream ed anzi dandole un ulteriore balzo divino assieme a Sephiroth

Rimane una scelta di polso, fortissima, ma indubbiamente controversa. E che, non v'è dubbio, indugia troppo in sovrastrutture superflue date dalle realtà differenti.
MA...c'è del bello, a mio parere. Bellezza abbacinante. Perché
questa scissione è resa da Dio.

Le scene sono studiate con un mare di dettagli ed è tutto furbamente ambiguo per instillare dubbi su più riprese. La scena di Cloud con Aerith in braccio che piange / cancella il pianto, parla disperato / cancella istantaneamente le parole dette, ignora un Sephiroth in The Killing Joke mode che getta il sangue dell'amata davanti i suoi occhi, guarda il sangue / cancella il sangue, è incredibile. Imo una delle migliori messe in scena in un Final Fantasy. Rappresenta divinamente il meccanismo mentale del protagonista (anzi, direi che lo svela in modo implicito ed esplicito allo stesso tempo) e sottolinea la lucida follia di un Sephiroth mastermind, consapevole e carnefice.

C'è anche un'aggiunta particolare alla realtà percepita da Tifa, uno sguardo agli eventi, che trovo a suo modo interessante per il personaggio ed il suo ruolo, specie in prospettiva.
Quello che la resa finale perde compensa quello che guadagna? Eh, dipende. Diciamo che andrebbe rivisto tutto nel suo insieme quando la trilogia sarà conclusa per aver il quadro esteso davanti ai nostri occhi, allo stesso tempo non si può paraculamente ignorare la riuscita interna dei singoli titoli. Io sono sicuramente curioso e, nonostante tutto, stimo la presa di posizione. Perché non è campata per aria, mostra muscoli e coglioni. Cosa non da poco in questo medium, se posso dire. Specie in operazioni di Remake.

Piccola postilla finale per un aspetto relativo all'ending.
Quanto ambiguo l'ultimo filmatone in CGI? :asd: Uno spirito di Aerith (quella "primigenia"? ) che esiste solo in funzione dello sguardo di Cloud, che a volte si comporta in modo fintissimo, altre volte sembra perfettamente coerente e sensato (il tocco a Red che consola Tifa), altre volte ancora è sfacciatamente inquietante e spizzante (andrai incontro al nostro amicone Sephirotto per me? wink wink ) e poi chiude invece con un saluto da lascito definitivo

Qui veramente indugiano tanto (troppo?) con l'essere ambigui :asd:

PS: non ho minimamente voglia di controllare orrori di forma, ho scritto tutto de botto alla velocità della luce. Sorry.
 
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