E abbiamo la risposta all'enigma di Sleipnir. Ci avevo visto giusto era effettivamente una sorta di famiglio di Barnabas (o meglio di Odin), esattamente come Chiarada e Suparna per Garuda. Figo pensare che sin dal principio (Barnabas e Harbard li vediamo sin dall'inizio del gioco) Barnabas fosse accompagnato da una parte di sé... Questo spiega i suoi poteri sovrannaturali (la comparsa nella cripta di Rosalith) e la sue capacità di utilizzo di armi di Odin (Gungnir), così come pure la fortissima resistenza all'Etere, visto che viaggia in zone piene di flussi di Etere (e sappiamo che gli unici resistenti sono: Dominanti, Portatori [e non è marchiato], Chocobo, Lupi dei Ghiacci, e in minima parte i parenti dei Dominanti [bel dettaglio scoperto da un NPC nelle librerie])... E Harbard non sembra un Portatore (non usa magie eccetto i poteri concessi da Odino), né deriva da una famiglia nota (anzi la sua famiglia non esiste)... In un certo senso è affascinante pensare che il braccio destro del Re è una proiezione del Re stesso, una dimostrazione di forza ma anche di grande solitudine.
A proposito di Barnabas, abbiamo un primo quadro del personaggio... Ed è... Strano... Difficile da dipingere chiaramente: è ovviamente uno zelota che vede Ultima come unico Dio (e questo è abbastanza affascinante, più volte abbiamo discusso delle divinità di Valisthea, ed effettivamente rimaneva l'incognita su Waloed e Barnabas... Ora sappiamo che proprio questi ultimi sono devoti ad Ultima, che a questo punto si delinea in tutto e per tutto come una divinità [classic japan trope

]). Dobbiamo ancora risolvere i dubbi sulla madre, ma al momento Barnabas sembra un nichilista convinto che non vede un futuro per l'umanità se non la totale sottomissione a Ultima (nella forma degli Akashic) e delinea il proprio scopo come semplice strumento divino... Non lo so, forse mi sarei aspettato motivazioni più interessanti per lui, ma sicuramente c'è ancora qualche dato da capire prima di tirare le somme, quanto meno il "come" sia arrivato a questo stato mentale.
Continuo comunque ad essere confuso su Ultima. Gli Akashic sarebbero un ritorno primordiale ad un'umanità "unita" e prima di volontà sottomessa ad unico dio, mentre gli Eikon sarebbero sui emissari? (questo combacerebbe con la leggenda di Dzemekys che parla di Portatori e Eikon inviati dagli Dei). Ma a che pro? Ultima è già l'essere più potente di tutti (per quanto limitato), qual è realmente lo scopo di possedere un Clive full power (con tutti gli Eikon dentro di sé)? Semplice megalomania? Perché ad oggi non vedo una reale ragione per un Dio immortale (perché questo è Ultima al momento) per voler possedere un ricettacolo potente per dominare un'umanità già abbondantemente disastrata (tra stermini, etere e piaga l'umanità è decimata). Boh... E capisco ancora meno, come dicevo sopra, questa sudditanza assoluta da parte di Barnabas (se non leggendola in ottica di puro nichilismo e disinnamoramento dalla vita e dall'umanità).
Apprezzato tantissimo la risoluzione (ALLELUJA!) romantica/amorosa fra Clive e Jill... FINALMENTE, PORCA TROIA! Non mi interessano particolarmente le romance nei giochi, ma questo era uno dei casi in cui era necessaria e costruita sin dal prologo del gioco: finalmente un rapporto emotivo/amoroso tra protagonista e co-protagonista solido e coinvolgente (diversamente da quanto accaduto nello scorso FF Main

). Clive e Jill sono una bella coppia, e finalmente dopo tanta sofferenza il loro rapporto si sublima in una scena dolce e tenerissima (girata e musicata benissimo). Piaciuta molto, e sono contento per loro... Un po' meno contento per il secondo (terzo tecnicamente) rapimento di Jill che sapeva un pochino di reiterazione del medesimo stilema narrativo, ma il suo rapporto con Clive e la risoluzione finale fra i 2 che svolta finalmente il rapporto mi ha sinceramente scaldato il cuore. Sono dei bei protagonisti.
Venendo allo scontro: ho amato alla follia la messa in scena di tutta questa sequenza. Tutta la fase in mare è da 10 e lode, sarà anche che io adoro tutto ciò che avviene in mare aperto (sì ti lovvo Wind Waker, datemi un nuovo gioco a tema marittimo please), ma la messa in scena è sublime, Barnabas trasuda potenza, e le sequenze sono originali (è davvero poco comune vedere un conflitto tra navi in mare aperto), il tutto viene portato all'apice massimo dell'epicità con la sequenza di divisione del mare: grandi citazioni a Pirati dei Caraibi 3 e 5 in tutta questa macrofase di storia, la parte in cui la Enterprise costeggia il baratro d'acqua è è tantissimo Pirati3 nella parte del Maelstrom (viene pure citato quest'ultimo nel nome della quest), mentre la parte sul fondale marino è praticamente 1:1 con Pirati5 (brutto film, ma scenario molto figo)... Gradisco ovviamente tantissimo #MorePirateNeiVideogiochiPlis.
Credo sia stato uno dei momenti più fighi visti finora, senza bisogno di mostri giganti che sparano bombe atomiche, il setting, la musica, i personaggi e la regia hanno reso questa fase del conflitto tra le più memorabili della vicenda intera. L'apparizione sulla nave con le vestigia dell'armatura nera, l'incontro scontro con Joshua e la Fenice (ma quanto è figo Joshua? Porca troia quanto è stiloso), e la divisione dell'oceano con un colpo dello Zantetsuken. Che cazzo di messa in scena clamorosa tutta questa fase. Apprezzo tra l'altro l'ennesima vittoria di Barnabas, come fa notare quest'ultimo Clive è migliorato (ci sta, conoscendo il nemico ed avendo un obiettivo più chiaro [salvare Jill]), ma era assurdo che in così poco tempo riuscisse a soverchiare un nemico che poco prima lo aveva sonoramente sconfitto. Mi piace che Barnabas stia venendo delineato come una montagna insormontabile, il vero araldo di Ultima e l'ultima barriera che ci separa dal confronto con quest'ultimo (nonché ultimo passo per il perfezionamento di Mythos, in un certo senso). Non vedo l'ora di arrivare al conflitto finale con lui (a Stonhyr suppongo), per mettere fine alla sua arroganza (e vederci più chiaro).
Ciò che invece apprezzo davvero poco, come già dissi, la parte pre nave, per una semplice questione di ritmo... Secondo me qui si sono un po' scontrati (dissonanza ludo-narrativa) tra la necessità di lasciare libero il giocatore di divertirsi e fare cose (sub quest/arcade/cronoliti), e l'esigenza di una narrativa più stringente volta alla prosecuzione lineare. Qui secondo me sarebbe stato meglio tenere Clive a riposare alle Fonderie e usare gli Stolas per comunicare con Otto che, conoscendo Cid e Mid, avrebbe trovato l'oggetto segreto e lo avrebbe poi spedito a Kanver... Ce la si sarebbe cavata con 24 ore di narrativa interna... Mentre con Clive che prende armi e bagagli (ferito) e si fa 2 viaggi per mezza Ciclonia/Storm viene MOLTO difficile reggere la sospensione dell'incredulità che possa fare tutto in tempo per tornare alle Fonderie e riuscire comunque a raggiungere il Galeone Nero (che come minimo sarebbe dovuto essere a 3-4 giorni di distanza).
Parlando un attimo delle Sub quest, ho apprezzato molto le ultime svolte della narrativa secondaria (fatico pure a definirla tale, essendoci sviluppi fondamentali per il mondo e la causa dei personaggi): finalmente si inizia a vedere una svolta anche tematica -> La tecnologia, l'ingegno e la volontà (umana) sono lo strumento per superare i limiti derivati dalla mancanza dell'etere. Gli innesti biologici (di Molboboro) per far crescere la natura nelle terre morte, o la scoperta dei Soffioni (da parte di Cid) per attivare una fornace bollente senza bisogno di cristalli o portatori... Questa è la risposta: l'umanità che deve tornare a fare l'umanità... E' pure un bel messaggio globale, e un distanziamento dal mezzo "luddismo" che connota un po' troppe opere (per cui la tecnologia 9 volte su 10 è il Maleh!)... La tecnologia, l'ingegneria, e le capacità proprie dell'umanità (fisiche e intellettive) sono la svolta, non magia e divinità... E' un'idea/filosofia che trovo decisamente apprezzabile come messaggio, ed è chiaramente quello a cui puntava Cid con le sue molte scoperte e idee tecnologiche... Noi stiamo semplicemente mettendo all'opera e diffondendo ciò che Cidolfus aveva iniziato, ed è figo vedere questa svolta proprio a partire dalle Sub Quest.
Infine mi volevo soffermare sulla sequenza di Dion, e il suo ritorno a Sponde Gemelle... Premesso che la scena è bellissima (e spero che Dion torni presto all'hideway come alleato nella fase finale del conflitto), la regia e la fotografia trasmettono un senso di desolazione (ed empatia verso il dolore che prova Dion, co-fautore di tutta quella distruzione) riuscitissimo... Proprio a questo proposito voglio fare un elogio al "World of Ruin" di FFXVI: questo è un trope che troviamo in tantissimi FF (non ultimo il XV), ma che raramente si ha occasione di vivere e percepire sulla propria pelle... Qui tra megalopoli devastate (con annessi stermini di massa), villaggi abbandonati per i flussi d'etere, stravolgimenti nella fauna globale, il cielo avvolto dall'oscurità (che stritola la flora), e la Piaga sempre incombente, la sensazione di desolazione è fortissima... Il gioco riesce davvero a mettere in scena tra art direction, dialoghi, e regia una ultima fase che ricorda davvero il World of Ruin dei "vecchi tempi" (seppur non così sconvolgente come quello generato da Kefka)... Ho apprezzato tanto questa scelta, soprattutto considerando che nel XV ci viene fatto solo odorare il mondo in rovina ma non abbiamo mai davvero occasione di viverlo.
E ora sub quest time (sembra bello pieno di roba

) e roba extra (arcade in primis), e nel mentre mi studio le nuove abilità di Shiva (sembrano estremamente fighe visto che congelano i nemici e introducono nuove sinergie potenziali nel combat system)... Una volta fatto ciò (ci vorrà più di qualche giorno) si parte verso l'ultima macrozona:Cinerea e Waloed... Sono molto curioso di vedere quest'ultima tranche di storia.
