Napoli è l'impossibile. È un cerchio quadrato, un pozzo senza profondità, un mare lungo e alto che dà la mano al cielo ma non riesce a salire su in paradiso.
Sulle pareti di Napoli ci sono le rughe di una città antica che è stata oltraggiata e benedetta, studiata e mai capita, perché tutte le opere d'arte hanno bisogno di essere interpretate. Forse proprio per questo diventano capolavori.
Napoli è il capovolgimento dei luoghi comuni. È la vertigine del mondo.
Quando cammini nella mia città, non riesci a essere obiettivo nel dare un giudizio su quello che i tuoi occhi stupiti stanno guardando. Sono confusi dalle immagini che entrano nel cuore, rimbalzano dall'anima e poi... ritornano alla mente.
Napoli è l'amarezza squarciata da un sorriso che appare sul viso di un bambino come un arcobaleno dopo una pioggia di lacrime.