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Scusate il wall of text, ma penso che sia giusto spiegare o esternare questo tipo di cose in modo abbastanza completo, come un articolo di una testata, senò si capisce poco e non vale la pena iniziarlo neanche.
Da un pò di tempo rifletto su questo andamento degli ultimi tempi,
andrò dritto al sodo per poi ramificarmi come mi riesce al momento:
Eì da un pò di tempo che su questo forum, uno dei migliori (se non il migliore e alla quale sono stato più affezionato e dove ho speso le mie "energie" volentieri) e più attivi in ambito italiano, noto in modo molto marcato che tanti, tantissimi capolavori, in ambito INDIE, perle, giochi davvero, davvero belli che non hanno NIENTE da invidiare ai famosi tripla A, vengono completamente ignorati, o al massimo ci sono 4 gatti (compreso me) a giocarci.
La motivazione principale di questa desolazione?
la lingua.
Il gioco perde interesse prima ancora di essere conosciuto a causa della famosa domanda "è in italiano?", un esempio lampante recente può essere Sea of Stars, 250,000 copie vendute la prima settimana, qualcosa di fenomenale per un prodotto simile, certo non è motivo di "devi giocarlo perchè ha venduto", ma giusto per fare capire quanto successo possa fare un semplice indie.
Nella sezione Switch ha 4 pagine. quattro.
In quella PS4/5 si difende meglio e ne ha 28, di cui 24 di attesa del gioco o quasi, e solo il restante di giocatori attivi effettivi.
Su pc 6 pagine di cui 2 di giocatori.
Su Discord ci sono 25,900 membri.
Ovviamente l'ho preso come esempio recente, potrei ad esempio prendere un altro esempio recentissimo che è Astral Ascent, immente uscita del 14 Novembre, zero interesse di uno dei giochi più interessanti degli ultimi tempi, su discord sono presenti 3,500 persone.
O il famoso Chained Echoes, fatto da una sola persona, 6 pagine su Switch, 5,000 membri su Discord.
Con gli esempi mi fermo qui bastano anche solo questi per dare un idea (potrei prendere CrossCode, Dungeon Drafter, ecc ecc.).
La riflessione sta nel fatto che dispiace tanto, veramente tanto vedere come tantissimi giochi veramente importanti e con una qualità eccelsa vengano completamente snobbati perchè non hanno la lingua del nostro territorio, quando come appassionati il quali siamo, e non semplici casual gamers, ma appassionati che fanno parte di una grandissima community piena zeppa di passione che sprizza dai pori,
ostacolarsi per una lingua dove le basi ci vengono insegnate a scuola, e precludersi quindi delle vere e proprie perle videoludiche che possono fare la storia, come lo sono stati i nostri cari Chrono Trigger, FF7, Chrono Cross ecc ecc...
E' anche vero che è comprensibile che una persona arrivi da lavoro e sia stanca, io ho 35 anni e lavoro su 3 turni, dopo che mi sono sparato 50 ore filate a Sea of Stars in pochi giorni, le ultime due settimane sono riuscito a farci 15 ore, per la stanchezza e per il fatto che avevo da fare o guardavo film e serie o provavo anche altro, mi ha annoiato? assolutamente no, ma appena potevo lo riprendevo, come qualsiasi altro gioco che merita.
Io penso che una passione quando è forte ci fa passare tutti gli ostacoli del mondo, a me dell'inglese non me ne è mai fregato nulla sino all'età di 22/23 anni circa, speravo sempre in traduzioni varie, ai tempi dei The Sadness city, poi col tempo ho realizzato che se volevo godere davvero, in modo completo e senza troppe attese varie, dovevo semplicemente sforzarmi giusto all'inizio, e la passione avrebbe fatto tutto il resto.
Ed è anche vero che i giochi a volte vengono tradotti in tutte le lingue tranne l'italiano, ma la questione non è cosi semplice come si pensi, basta leggere questo articolo:
Bisogna davvero leggerlo per capire bene come girano le cose, ma si può aggiungere un mezzo riassunto che è: in Italia giustamente si ragiona in modo diverso e nella maggiorparte dei casi ci sono dei costi che le aziende o piccole compagnie, o addirittura gli sviluppatori stessi, non vogliono, non possono e non riescono a coprire, in molti casi pensano semplicemente che non ne vale la pena.
Se un tedesco, uno spagnolo, un francese, giocano tranquillamente ad un gioco in inglese (tralasciando il fatto che alcuni indie vengano tradotti anche in queste lingue, ma rispondo con la frase di cui sopra), possono farlo anche gli italiani, evitando di snobbarlo a priori, perchè cosi faendo, "l'economia" gira meglio, e in futuro può esserci anche il rischio positivo che il prossimo gioco dello stesso sviluppatore venga tradotto, come ad esempio in certi casi Kickstarter dove ci sono proprio gli obbiettivi di lingua tra cui l'italiano.
Perdonate il Wall of Text, ero curioso di capire cosa ne pensate, per questo post misto tra riflessione e piccola "disperazione", vedendo spesso la desolazione dei vari topic, immaginando la gente che cammina e passa di fianco a veri e propri capolavori, o semplicemente bellissimi giochi, snobbandoli con "io sono italiano! o ita o scaffale".
ps: con questo post ovviamente non voglio criticare ne additare nessuno, ogni riferimento è puramente casuale e ho usato solo enfasi e tono dispiaciuto per questa community che mi ha accompagnato nel bene e nel male (si scherza) negli anni, e a volte ho davvero tanta voglia di condividere ciò che alcuni indie mi trasmettono...e alcune volte non riesco a farlo per i motivi sopra..
Da un pò di tempo rifletto su questo andamento degli ultimi tempi,
andrò dritto al sodo per poi ramificarmi come mi riesce al momento:
Eì da un pò di tempo che su questo forum, uno dei migliori (se non il migliore e alla quale sono stato più affezionato e dove ho speso le mie "energie" volentieri) e più attivi in ambito italiano, noto in modo molto marcato che tanti, tantissimi capolavori, in ambito INDIE, perle, giochi davvero, davvero belli che non hanno NIENTE da invidiare ai famosi tripla A, vengono completamente ignorati, o al massimo ci sono 4 gatti (compreso me) a giocarci.
La motivazione principale di questa desolazione?
la lingua.
Il gioco perde interesse prima ancora di essere conosciuto a causa della famosa domanda "è in italiano?", un esempio lampante recente può essere Sea of Stars, 250,000 copie vendute la prima settimana, qualcosa di fenomenale per un prodotto simile, certo non è motivo di "devi giocarlo perchè ha venduto", ma giusto per fare capire quanto successo possa fare un semplice indie.
Nella sezione Switch ha 4 pagine. quattro.
In quella PS4/5 si difende meglio e ne ha 28, di cui 24 di attesa del gioco o quasi, e solo il restante di giocatori attivi effettivi.
Su pc 6 pagine di cui 2 di giocatori.
Su Discord ci sono 25,900 membri.
Ovviamente l'ho preso come esempio recente, potrei ad esempio prendere un altro esempio recentissimo che è Astral Ascent, immente uscita del 14 Novembre, zero interesse di uno dei giochi più interessanti degli ultimi tempi, su discord sono presenti 3,500 persone.
O il famoso Chained Echoes, fatto da una sola persona, 6 pagine su Switch, 5,000 membri su Discord.
Con gli esempi mi fermo qui bastano anche solo questi per dare un idea (potrei prendere CrossCode, Dungeon Drafter, ecc ecc.).
La riflessione sta nel fatto che dispiace tanto, veramente tanto vedere come tantissimi giochi veramente importanti e con una qualità eccelsa vengano completamente snobbati perchè non hanno la lingua del nostro territorio, quando come appassionati il quali siamo, e non semplici casual gamers, ma appassionati che fanno parte di una grandissima community piena zeppa di passione che sprizza dai pori,
ostacolarsi per una lingua dove le basi ci vengono insegnate a scuola, e precludersi quindi delle vere e proprie perle videoludiche che possono fare la storia, come lo sono stati i nostri cari Chrono Trigger, FF7, Chrono Cross ecc ecc...
E' anche vero che è comprensibile che una persona arrivi da lavoro e sia stanca, io ho 35 anni e lavoro su 3 turni, dopo che mi sono sparato 50 ore filate a Sea of Stars in pochi giorni, le ultime due settimane sono riuscito a farci 15 ore, per la stanchezza e per il fatto che avevo da fare o guardavo film e serie o provavo anche altro, mi ha annoiato? assolutamente no, ma appena potevo lo riprendevo, come qualsiasi altro gioco che merita.
Io penso che una passione quando è forte ci fa passare tutti gli ostacoli del mondo, a me dell'inglese non me ne è mai fregato nulla sino all'età di 22/23 anni circa, speravo sempre in traduzioni varie, ai tempi dei The Sadness city, poi col tempo ho realizzato che se volevo godere davvero, in modo completo e senza troppe attese varie, dovevo semplicemente sforzarmi giusto all'inizio, e la passione avrebbe fatto tutto il resto.
Ed è anche vero che i giochi a volte vengono tradotti in tutte le lingue tranne l'italiano, ma la questione non è cosi semplice come si pensi, basta leggere questo articolo:
Bisogna davvero leggerlo per capire bene come girano le cose, ma si può aggiungere un mezzo riassunto che è: in Italia giustamente si ragiona in modo diverso e nella maggiorparte dei casi ci sono dei costi che le aziende o piccole compagnie, o addirittura gli sviluppatori stessi, non vogliono, non possono e non riescono a coprire, in molti casi pensano semplicemente che non ne vale la pena.
Se un tedesco, uno spagnolo, un francese, giocano tranquillamente ad un gioco in inglese (tralasciando il fatto che alcuni indie vengano tradotti anche in queste lingue, ma rispondo con la frase di cui sopra), possono farlo anche gli italiani, evitando di snobbarlo a priori, perchè cosi faendo, "l'economia" gira meglio, e in futuro può esserci anche il rischio positivo che il prossimo gioco dello stesso sviluppatore venga tradotto, come ad esempio in certi casi Kickstarter dove ci sono proprio gli obbiettivi di lingua tra cui l'italiano.
Perdonate il Wall of Text, ero curioso di capire cosa ne pensate, per questo post misto tra riflessione e piccola "disperazione", vedendo spesso la desolazione dei vari topic, immaginando la gente che cammina e passa di fianco a veri e propri capolavori, o semplicemente bellissimi giochi, snobbandoli con "io sono italiano! o ita o scaffale".
ps: con questo post ovviamente non voglio criticare ne additare nessuno, ogni riferimento è puramente casuale e ho usato solo enfasi e tono dispiaciuto per questa community che mi ha accompagnato nel bene e nel male (si scherza) negli anni, e a volte ho davvero tanta voglia di condividere ciò che alcuni indie mi trasmettono...e alcune volte non riesco a farlo per i motivi sopra..
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