Riflessione Gli Indie e la non-localizzazione...ostacolo insormontabile?

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Scusate il wall of text, ma penso che sia giusto spiegare o esternare questo tipo di cose in modo abbastanza completo, come un articolo di una testata, senò si capisce poco e non vale la pena iniziarlo neanche.


Da un pò di tempo rifletto su questo andamento degli ultimi tempi,

andrò dritto al sodo per poi ramificarmi come mi riesce al momento:

Eì da un pò di tempo che su questo forum, uno dei migliori (se non il migliore e alla quale sono stato più affezionato e dove ho speso le mie "energie" volentieri) e più attivi in ambito italiano, noto in modo molto marcato che tanti, tantissimi capolavori, in ambito INDIE, perle, giochi davvero, davvero belli che non hanno NIENTE da invidiare ai famosi tripla A, vengono completamente ignorati, o al massimo ci sono 4 gatti (compreso me) a giocarci.

La motivazione principale di questa desolazione?

la lingua.

Il gioco perde interesse prima ancora di essere conosciuto a causa della famosa domanda "è in italiano?", un esempio lampante recente può essere Sea of Stars, 250,000 copie vendute la prima settimana, qualcosa di fenomenale per un prodotto simile, certo non è motivo di "devi giocarlo perchè ha venduto", ma giusto per fare capire quanto successo possa fare un semplice indie.

Nella sezione Switch ha 4 pagine. quattro.
In quella PS4/5 si difende meglio e ne ha 28, di cui 24 di attesa del gioco o quasi, e solo il restante di giocatori attivi effettivi.
Su pc 6 pagine di cui 2 di giocatori.
Su Discord ci sono 25,900 membri.

Ovviamente l'ho preso come esempio recente, potrei ad esempio prendere un altro esempio recentissimo che è Astral Ascent, immente uscita del 14 Novembre, zero interesse di uno dei giochi più interessanti degli ultimi tempi, su discord sono presenti 3,500 persone.
O il famoso Chained Echoes, fatto da una sola persona, 6 pagine su Switch, 5,000 membri su Discord.
Con gli esempi mi fermo qui bastano anche solo questi per dare un idea (potrei prendere CrossCode, Dungeon Drafter, ecc ecc.).

La riflessione sta nel fatto che dispiace tanto, veramente tanto vedere come tantissimi giochi veramente importanti e con una qualità eccelsa vengano completamente snobbati perchè non hanno la lingua del nostro territorio, quando come appassionati il quali siamo, e non semplici casual gamers, ma appassionati che fanno parte di una grandissima community piena zeppa di passione che sprizza dai pori,
ostacolarsi per una lingua dove le basi ci vengono insegnate a scuola, e precludersi quindi delle vere e proprie perle videoludiche che possono fare la storia, come lo sono stati i nostri cari Chrono Trigger, FF7, Chrono Cross ecc ecc...

E' anche vero che è comprensibile che una persona arrivi da lavoro e sia stanca, io ho 35 anni e lavoro su 3 turni, dopo che mi sono sparato 50 ore filate a Sea of Stars in pochi giorni, le ultime due settimane sono riuscito a farci 15 ore, per la stanchezza e per il fatto che avevo da fare o guardavo film e serie o provavo anche altro, mi ha annoiato? assolutamente no, ma appena potevo lo riprendevo, come qualsiasi altro gioco che merita.

Io penso che una passione quando è forte ci fa passare tutti gli ostacoli del mondo, a me dell'inglese non me ne è mai fregato nulla sino all'età di 22/23 anni circa, speravo sempre in traduzioni varie, ai tempi dei The Sadness city, poi col tempo ho realizzato che se volevo godere davvero, in modo completo e senza troppe attese varie, dovevo semplicemente sforzarmi giusto all'inizio, e la passione avrebbe fatto tutto il resto.

Ed è anche vero che i giochi a volte vengono tradotti in tutte le lingue tranne l'italiano, ma la questione non è cosi semplice come si pensi, basta leggere questo articolo:


Bisogna davvero leggerlo per capire bene come girano le cose, ma si può aggiungere un mezzo riassunto che è: in Italia giustamente si ragiona in modo diverso e nella maggiorparte dei casi ci sono dei costi che le aziende o piccole compagnie, o addirittura gli sviluppatori stessi, non vogliono, non possono e non riescono a coprire, in molti casi pensano semplicemente che non ne vale la pena.

Se un tedesco, uno spagnolo, un francese, giocano tranquillamente ad un gioco in inglese (tralasciando il fatto che alcuni indie vengano tradotti anche in queste lingue, ma rispondo con la frase di cui sopra), possono farlo anche gli italiani, evitando di snobbarlo a priori, perchè cosi faendo, "l'economia" gira meglio, e in futuro può esserci anche il rischio positivo che il prossimo gioco dello stesso sviluppatore venga tradotto, come ad esempio in certi casi Kickstarter dove ci sono proprio gli obbiettivi di lingua tra cui l'italiano.


Perdonate il Wall of Text, ero curioso di capire cosa ne pensate, per questo post misto tra riflessione e piccola "disperazione", vedendo spesso la desolazione dei vari topic, immaginando la gente che cammina e passa di fianco a veri e propri capolavori, o semplicemente bellissimi giochi, snobbandoli con "io sono italiano! o ita o scaffale".



ps: con questo post ovviamente non voglio criticare ne additare nessuno, ogni riferimento è puramente casuale e ho usato solo enfasi e tono dispiaciuto per questa community che mi ha accompagnato nel bene e nel male (si scherza) negli anni, e a volte ho davvero tanta voglia di condividere ciò che alcuni indie mi trasmettono...e alcune volte non riesco a farlo per i motivi sopra..
 
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Per quanto io sia sicuro che il 90% della gente che bazzica nei forum sia in grado di capire il 90% dei testi inglesi di un videogioco medio senza dover mai aprire google traduttore, a me sembra piu' che le sezioni indie vengano in gran parte snobbate. Prendendo ad esempio un thread qualsiasi nella sezione principale N e un thread di uno degli indie piu' in vista nella sottosezione indie, in quello indie vedrai postare gli stessi 2-3 utenti mentre in quello della sezione principale ce ne staranno almeno 10 differenti. E fa un po' strano dato che Switch viene vista dai piu' come la indie machine perfetta:hmm:
 
Sono appassionato di videogiochi, non di lingue straniere. Un gioco che non ha manco i sottotitoli in italiano se lo possono tenere.
 
Per quanto io sia sicuro che il 90% della gente che bazzica nei forum sia in grado di capire il 90% dei testi inglesi di un videogioco medio senza dover mai aprire google traduttore, a me sembra piu' che le sezioni indie vengano in gran parte snobbate. Prendendo ad esempio un thread qualsiasi nella sezione principale N e un thread di uno degli indie piu' in vista nella sottosezione indie, in quello indie vedrai postare gli stessi 2-3 utenti mentre in quello della sezione principale ce ne staranno almeno 10 differenti. E fa un po' strano dato che Switch viene vista dai piu' come la indie machine perfetta:hmm:
Si anche, la localizzazione diciamo che è il 50% dei motivi, l'altro 50% penso sia dovuto al fatto che alcune persone pensano ancora oggi ad indie=giochini, ma non ne sono troppo sicuro, in realtà rimane un mistero.

Basta pensare a Dead Cell e Hades con il loro successo tanto per citarne due.
Sono appassionato di videogiochi, non di lingue straniere. Un gioco che non ha manco i sottotitoli in italiano se lo possono tenere.
Be ma è come dire " sono amante del cinema, ma se mi dai da vedere un film che va oltre 1.40 ora, se lo possono tenere " oppure " sono appassionato di romanzi ma se mi devi fare leggere un romanzo che va oltre le 600 pagine, che se lo tengano " 🤔

La lingua inglese e i giochi non tradotti hanno SEMPRE fatto parte del mondo videoludico, a maggior ragione sviluppatori indipendenti che vogliono innovare o ravvivare il mondo retro con tecniche moderne, che hanno tanto cuore e tanta passione ma non sempre possibilità di tradurlo ( causa link che ho postato che hai...ssssicuremente letto 😆 ).

Però vabbè sono consapevole che molta gente neanche legge come si deve ciò che ho scritto.
 
Io gioco sempre in inglese, da anni.
Fortunatamente imparare la lingua è una mia passione oltre che a mio parere il minimo sindacale per poter vivere nel mondo (sia a livello fisico che digitale) e quindi approfitto di ogni occasione per poterla migliorare.
Film, giochi, video vari e siti internet...se c'è l'inglese, scelgo quello :ahsisi:
 
Si anche, la localizzazione diciamo che è il 50% dei motivi, l'altro 50% penso sia dovuto al fatto che alcune persone pensano ancora oggi ad indie=giochini, ma non ne sono troppo sicuro, in realtà rimane un mistero.

Basta pensare a Dead Cell e Hades con il loro successo tanto per citarne due.

Be ma è come dire " sono amante del cinema, ma se mi dai da vedere un film che va oltre 1.40 ora, se lo possono tenere " oppure " sono appassionato di romanzi ma se mi devi fare leggere un romanzo che va oltre le 600 pagine, che se lo tengano " 🤔

La lingua inglese e i giochi non tradotti hanno SEMPRE fatto parte del mondo videoludico, a maggior ragione sviluppatori indipendenti che vogliono innovare o ravvivare il mondo retro con tecniche moderne, che hanno tanto cuore e tanta passione ma non sempre possibilità di tradurlo ( causa link che ho postato che hai...ssssicuremente letto 😆 ).

Però vabbè sono consapevole che molta gente neanche legge come si deve ciò che ho scritto.
No, è come dire "somo appassionato di cinema ma non guardo film non doppiati", cosa che infatti non faccio. Non capisco cosa c'entri la durata del film o il numero di pagine, mica ho detto che non gioco giochi più lunghi di 20 ore, ho detto che non gioco giochi in inglese. Magari potevo sforzarmi un minimo se c'era penuria di giochi, ma con il backlog che ho di giochi sottotitolati o doppiati in italiano, di giocare roba inglese non ho proprio voglia.
 
No, è come dire "somo appassionato di cinema ma non guardo film non doppiati", cosa che infatti non faccio. Non capisco cosa c'entri la durata del film o il numero di pagine, mica ho detto che non gioco giochi più lunghi di 20 ore, ho detto che non gioco giochi in inglese. Magari potevo sforzarmi un minimo se c'era penuria di giochi, ma con il backlog che ho di giochi sottotitolati o doppiati in italiano, di giocare roba inglese non ho proprio voglia.
Era un allegoria 😅

Intendevo che se hai passione l'ostacolo lo superi per scoprire giochi stupendi che si " nascondono dietro il muretto della lingua ".

E comunque se sei appassionato di cinema li guardi anche e soprattutto in originale e se sei appassionato di lettura leggi tranquillamente romanzi da migliaia di pagine :sisi:


Questo intendevo, ma capisco il tuo punto di vista, proprio per questo ho aperto questo topic.
 
Con quest'affermazione mi attirerò le antipatie di mezzo forum, ma è una cosa che penso da quando andavo a scuola e che ho sempre detto a tutti i ragazzi a cui ho fatto doposcuola o quelli che erano i miei alunni (insegno storia e filosofia anche se sono precario/in attesa di cattedra): l'inglese serve, non impararlo è da persone pigre che si precludono cose.

Possono esserci 3000 critiche giustissime sul perché e per come non sia giusto che non traducono alcuni giochi in italiano, ma rimane il fatto che noi italiani siamo terribilmente pigri e il nostro livello di inglese medio è semplicemente scandaloso. Nel 2023 non ci sono scuse per non avere un livello di inglese anche solo medio-basso che il 99% delle volte è sufficiente ad affrontare un gioco, perdendosi magari qualche sfumatura, ma afferrando il grosso della vicenda.

Onestamente anche il paragone con i film non regge, perché non solo comprendere il parlato è qualcosa di più difficile, ma cambia anche il metodo di fruizione: se non capisco un testo scritto posso cercare al volo la traduzione, se perdo il filo di un dialogo perdo un pezzo di esperienza.

Ciò non toglie che OVVIAMENTE ognuno è liberissimo di non acquistare un gioco perché non vuole lo sbattimento di seguirlo in inglese, ma deve farlo con la consapevolezza che è sbagliato aspettarsi che, specialmente piccole SH, abbiano il pensiero a tradurre il gioco in italiano e che in fin dei conti, farebbero meglio a prescindere a imparare bene la lingua, per sé stessi.
 
Ma più che altro per imparare qualcosa ci deve essere una motivazione , se poter giocare a più giochi belli non è una motivazione sufficiente allora non c'è molto da fare.
 
Ma più che altro per imparare qualcosa ci deve essere una motivazione , se poter giocare a più giochi belli non è una motivazione sufficiente allora non c'è molto da fare.

Diciamo che di motivazioni per imparare l'inglese ce ne stanno milioni, anche ben più importanti del videogioco più figo del mondo. Per dire, io mi ricordo che all'università dei professori lasciavano testi in inglese da studiare e c'erano colleghi che si lamentavano. L'inglese, che piaccia o no apre un sacco di prospettive lavorative, di studio e di ricerca. Non sto parlando di avere tutti un C2 (io non ce l'ho e non sono a quel livello) e non sarei in grado di vivere in un paese anglofono (ovviamente anche perché non mi è mai interessato, viceversa tra spirito di sopravvivenza e necessità avrei provveduto), ma comprendere i testi di Chained Echoes o Sea of Stars richiede molto meno.

Diciamo che io vedo le cose in maniera un po' più ampia. Essere a scuola e vedere ragazzi e ragazze di liceo totalmente incapaci di spiccicare 2 parole di inglese è veramente triste, considerando che ho insegnato in contesti altamente borghesi, dove non c'erano certo impedimenti di natura socioeconomica. Per questo dico che noi italiani siamo tendenzialmente pigri.
 
Dopo anni in cui ho frequentato l'ambiente videoludico internettiano, sono arrivato alla semplice conclusione che questo è il classico dibattito infinito che non avrà mai una risoluzione perché le posizioni di entrambe le parti sono ugualmente condivisibili, dipende tutto dalla sensibilità di ognuno.

Personalmente io mi colloco nello spettro di chi ritiene che privarsi di giochi bellissimi per un ostacolo non così insormontabile come l'inglese sia un grandissimo peccato, soprattutto considerando che si tratta di un ostacolo che, una volta superato, fa solo del bene alla propria persona. Senza contare poi che a parte rarissimi casi (es. Disco Elysium) nei giochi si tratta banalmente di inglese molto scolastico che non richiede chissà quale impegno tradurre le frase, mica si deve fare la traduzione 100% accurata, basta alla fine capire il senso della frase e via.

Però capisco anche la volontà di molti, di poter giocare nella propria lingua opere che vengono tranquillamente vendute nel nostro paese e che hanno lo stesso prezzo degli altri.

Quindi boh, secondo me ripeto non si troverà mai la soluzione definitiva a questo dibattito. L'importante alla fine è di non rompere il cazzò al prossimo e che spenda i propri soldi come meglio crede.

Anche non demonizzare SH piccoline che decidono di non localizzare il proprio prodotto nel nostro paese sarebbe un grande passo avanti imho.
 
Ho una wishlist su Steam di 250 titoli (il 75% indie) e quando un titolo con troppo testo e/o meccaniche complesse (menu/statistiche/ecc) non è in italiano mi spiace ma io passo.
Faccio delle eccezioni se proprio la quantità di testo è molto risicata (Lake) o se gli obiettivi dati dal gioco sono molto semplici da intuire (Pupperazzi); ma in linea generale se ci stanno 20 titoli che mi interessano ma che non sono tradotti forse può capitare che ne prenda 1 perché fa parte della eccezione che conferma la regola.

Ritornando alla wishlist: se ho 250 robe che vorrei giocare, andare a non wishlistare la roba non localizzata è anche un aiuto a non far salire troppo i numeri.
Che poi certi casi sono veramente assurdi: Sea of Stars ha venduto bene e preso le mazzette sia da MS che da Sony; ora li hanno i soldi e non fare una patch per l'italiano è vergognoso.

Ci sono tanti titoli che morirei dalla voglia di giocare (tipo Citizen Sleeper; 80 Days; Disco Elysium) ma se non hanno una localizzazione (anche amatoriale) per me sono impossibili da giocare.

Ehhh impara l'inglese, io ci sono riuscito; basta la passione cit.
Non è vero un cazzo.
Io per impararlo dovrei studiarmelo, tu ci sei riuscito da autodidatta o hai avuto ottimi insegnanti? Buon per te.
Allo stesso tempo c'è gente che impara a suonare uno strumento da sola. Tu ne sei capace?
Allo stesso tempo c'è gente che sa preparare una Sacher a 12 anni. Tu ne eri capace?
Allo stesso tempo c'è gente che corre maratone di 80km. Tu ne sei capace?
Il tu ovviamente è un tu generico.


Credo di avere almeno una 50ina di indie che non ho mai wishlistato perché non hanno alcun tipo di localizzazione. Non vogliono localizzarlo? Sono liberi di fare questa scelta. Non voglio giocarlo? Sono libero di fare questa scelta.

E no; giocare col dizionario o con google translate non è giocare. Io voglio rilassarmi e divertirmi.

L'unica grande eccezione che ho mai fatto è stato Slime Rancher e la prossima che potrei fare sarà Laika; ma in questo caso è fattibile perché non sono titoli narrativi e/o super complessi.
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Ma più che altro per imparare qualcosa ci deve essere una motivazione , se poter giocare a più giochi belli non è una motivazione sufficiente allora non c'è molto da fare.

poteva essere valido un tempo che giocavamo quei 10 titoli AAA e AA l'anno; ma oggi con tutta l'offerta che c'è, con il backlog e le wishlist ecc. è molto più naturale dire "chi me lo fa fare di giocare questo titolo che non ci capisco niente e devo stare a tradurre io senza capire mai davvero il senso compiuto di molte frasi ecc quando ho altri 55 giochi meravigliosi installati e altri 200 meravigliosi che attendono di essere acquistati; tutti localizzati ita???"
 
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Ho una wishlist su Steam di 250 titoli (il 75% indie) e quando un titolo con troppo testo e/o meccaniche complesse (menu/statistiche/ecc) non è in italiano mi spiace ma io passo.
Faccio delle eccezioni se proprio la quantità di testo è molto risicata (Lake) o se gli obiettivi dati dal gioco sono molto semplici da intuire (Pupperazzi); ma in linea generale se ci stanno 20 titoli che mi interessano ma che non sono tradotti forse può capitare che ne prenda 1 perché fa parte della eccezione che conferma la regola.

Ritornando alla wishlist: se ho 250 robe che vorrei giocare, andare a non wishlistare la roba non localizzata è anche un aiuto a non far salire troppo i numeri.
Che poi certi casi sono veramente assurdi: Sea of Stars ha venduto bene e preso le mazzette sia da MS che da Sony; ora li hanno i soldi e non fare una patch per l'italiano è vergognoso.

Ci sono tanti titoli che morirei dalla voglia di giocare (tipo Citizen Sleeper; 80 Days; Disco Elysium) ma se non hanno una localizzazione (anche amatoriale) per me sono impossibili da giocare.

Ehhh impara l'inglese, io ci sono riuscito; basta la passione cit.
Non è vero un cazzo.
Io per impararlo dovrei studiarmelo, tu ci sei riuscito da autodidatta o hai avuto ottimi insegnanti? Buon per te.
Ti potevi fermare qui e la cosa poteva essere un pelo condivisibile


Allo stesso tempo c'è gente che impara a suonare uno strumento da sola. Tu ne sei capace?
Allo stesso tempo c'è gente che sa preparare una Sacher a 12 anni. Tu ne eri capace?
Allo stesso tempo c'è gente che corre maratone di 80km. Tu ne sei capace?
Il tu ovviamente è un tu generico.

Credo di avere almeno una 50ina di indie che non ho mai wishlistato perché non hanno alcun tipo di localizzazione. Non vogliono localizzarlo? Sono liberi di fare questa scelta. Non voglio giocarlo? Sono libero di fare questa scelta.
E no; giocare col dizionario o con google translate non è giocare. Io voglio rilassarmi e divertirmi.
L'unica grande eccezione che ho mai fatto è stato Slime Rancher e la prossima che potrei fare sarà Laika; ma in questo caso è fattibile perché non sono titoli narrativi e/o super complessi.
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poteva essere valido un tempo che giocavamo quei 10 titoli AAA e AA l'anno; ma oggi con tutta l'offerta che c'è, con il backlog e le wishlist ecc. è molto più naturale dire "chi me lo fa fare di giocare questo titolo che non ci capisco niente e devo stare a tradurre io senza capire mai davvero il senso compiuto di molte frasi ecc quando ho altri 55 giochi meravigliosi installati e altri 200 meravigliosi che attendono di essere acquistati; tutti localizzati ita???"
Ma questa retorica ha davvero poco senso, so parlare inglese perchè ho giocato tanto, studiato, viaggiato e allenato la lingua per poter comunicare con tutti e comprendere videogiochi only eng, era quello che volevo. So suonare una chitarra da autodidatta perchè mi piace la musica ed era quello che volevo. Non so cucinare una sacher perchè non me n'è mai fregato un cazzo di imparare la pasticceria. Non corro maratone perchè mi piace il basket ed il surf, di correre 80km mi importa zero.

Questo per dire che se siamo su sto pianeta, e ci piace qualcosa, ma non si fa nulla per ottenerla un pò colpevoli lo siamo. Il gaming non è un bene di prima necessità che sulla carta dei diritti deve essere donato a tutti, ricchi e poveri, studiati o non studiati. E' un bene di lusso. Se qualcosa è fuori dalla nostra portata si può lavorare per raggiungerla o lasciar perdere (scelta assolutamente condivisibile).

Incazzarsi, maledire e gridare vergognah direi proprio di no, quantomeno nell'universo indie. Diverso sarebbe per le major che ti vendono la console con software completamente nella tua lingua, loro ti devono assicurare che i loro prodotti siano nella tua lingua, vista la spesa iniziale. Le terze parti no.
 
Era un allegoria 😅

Intendevo che se hai passione l'ostacolo lo superi per scoprire giochi stupendi che si " nascondono dietro il muretto della lingua ".

E comunque se sei appassionato di cinema li guardi anche e soprattutto in originale e se sei appassionato di lettura leggi tranquillamente romanzi da migliaia di pagine :sisi:


Questo intendevo, ma capisco il tuo punto di vista, proprio per questo ho aperto questo topic.
Ho circa 50/60 film in blu ray 4k, solo e rigorosamente doppiati in italiano. Non sono appassionato di libri, ma se lo fossi sarebbero solo in italiano.

Non capisco sinceramente quest'accostamento fra passione e lingua originale, mi sembra solo una roba da radical chic.
 
Ho una wishlist su Steam di 250 titoli (il 75% indie) e quando un titolo con troppo testo e/o meccaniche complesse (menu/statistiche/ecc) non è in italiano mi spiace ma io passo.
Faccio delle eccezioni se proprio la quantità di testo è molto risicata (Lake) o se gli obiettivi dati dal gioco sono molto semplici da intuire (Pupperazzi); ma in linea generale se ci stanno 20 titoli che mi interessano ma che non sono tradotti forse può capitare che ne prenda 1 perché fa parte della eccezione che conferma la regola.

Ritornando alla wishlist: se ho 250 robe che vorrei giocare, andare a non wishlistare la roba non localizzata è anche un aiuto a non far salire troppo i numeri.
Che poi certi casi sono veramente assurdi: Sea of Stars ha venduto bene e preso le mazzette sia da MS che da Sony; ora li hanno i soldi e non fare una patch per l'italiano è vergognoso.

Ci sono tanti titoli che morirei dalla voglia di giocare (tipo Citizen Sleeper; 80 Days; Disco Elysium) ma se non hanno una localizzazione (anche amatoriale) per me sono impossibili da giocare.

Ehhh impara l'inglese, io ci sono riuscito; basta la passione cit.
Non è vero un cazzo.
Io per impararlo dovrei studiarmelo, tu ci sei riuscito da autodidatta o hai avuto ottimi insegnanti? Buon per te.
Allo stesso tempo c'è gente che impara a suonare uno strumento da sola. Tu ne sei capace?
Allo stesso tempo c'è gente che sa preparare una Sacher a 12 anni. Tu ne eri capace?
Allo stesso tempo c'è gente che corre maratone di 80km. Tu ne sei capace?
Il tu ovviamente è un tu generico.


Credo di avere almeno una 50ina di indie che non ho mai wishlistato perché non hanno alcun tipo di localizzazione. Non vogliono localizzarlo? Sono liberi di fare questa scelta. Non voglio giocarlo? Sono libero di fare questa scelta.

E no; giocare col dizionario o con google translate non è giocare. Io voglio rilassarmi e divertirmi.

L'unica grande eccezione che ho mai fatto è stato Slime Rancher e la prossima che potrei fare sarà Laika; ma in questo caso è fattibile perché non sono titoli narrativi e/o super complessi.
Post automatically merged:



poteva essere valido un tempo che giocavamo quei 10 titoli AAA e AA l'anno; ma oggi con tutta l'offerta che c'è, con il backlog e le wishlist ecc. è molto più naturale dire "chi me lo fa fare di giocare questo titolo che non ci capisco niente e devo stare a tradurre io senza capire mai davvero il senso compiuto di molte frasi ecc quando ho altri 55 giochi meravigliosi installati e altri 200 meravigliosi che attendono di essere acquistati; tutti localizzati ita???"
Dipende dall'anno e dal periodo , mica tutti sono come questo 2023.
E poi ripeto dipende dalla propria voglia di giocare certi titoli e non avere barriere .
 
Ti potevi fermare qui e la cosa poteva essere un pelo condivisibile



Ma questa retorica ha davvero poco senso, so parlare inglese perchè ho giocato tanto, studiato, viaggiato e allenato la lingua per poter comunicare con tutti e comprendere videogiochi only eng, era quello che volevo. So suonare una chitarra da autodidatta perchè mi piace la musica ed era quello che volevo. Non so cucinare una sacher perchè non me n'è mai fregato un cazzo di imparare la pasticceria. Non corro maratone perchè mi piace il basket ed il surf, di correre 80km mi importa zero.

Questo per dire che se siamo su sto pianeta, e ci piace qualcosa, ma non si fa nulla per ottenerla un pò colpevoli lo siamo. Il gaming non è un bene di prima necessità che sulla carta dei diritti deve essere donato a tutti, ricchi e poveri, studiati o non studiati. E' un bene di lusso. Se qualcosa è fuori dalla nostra portata si può lavorare per raggiungerla o lasciar perdere (scelta assolutamente condivisibile).

Incazzarsi, maledire e gridare vergognah direi proprio di no, quantomeno nell'universo indie. Diverso sarebbe per le major che ti vendono la console con software completamente nella tua lingua, loro ti devono assicurare che i loro prodotti siano nella tua lingua, vista la spesa iniziale. Le terze parti no.
Poi arrivano quelli che fanno la paternale agli altri.

Un classico del tema localizzazione o non localizzazione.
 
I giochi in inglese li gioco. Se proprio non capisco qualche parola la cerco su wordreference.

Sea of Stars l'avevo mollato per altri motivi, tipo i 2 protagonisti che mi sembravano dei gusci vuoti, la trama che non mi aveva preso per niente, le poche mosse a disposizione (magari mi era sfuggito il motivo ma stocazzo oh).
 
So che parlate in generale ma essendo che ho aperto il topic, con il cuore in mano, ed essendo che mi sento messo " in causa " ossia che mi interessa l'argomento, rispondo dal mio punto di vista:

Gli esempi di barbone rocker:

Hai imparato a suonare da solo/a?

Ad esempio ho fatto 3 mesi di canto in vita mia, pure fatti male visto che saltavo le lezioni per stanchezza, ma c'era la passione: ho imparato a cantare da solo.

Non ho mai fatto scuole di disegno in vita mia, ma c'era sempre la passione: ho imparato a disegnare e fare pure ritratti decenti, con richieste varie ecc

Non ho mai corso maratone, posso farlo? Si, ma devo allenarmi, se lo faccio ora svengo dopo qualche km, mi lamento che gli altri ci riescono e io no? No.

Il succo è questo.

Il fatto del " non rompere .caz.o agli altri " non l'ho mai trovato costruttivo, perché a questo punto non si parla più di niente, non devono esistere più dibattiti e non si aprono più topic, perché se io devo aprire un topic esternando la mia gioia per un gioco e poi leggere " c'è l'italiano? No? Scaffale " allora possiamo anche definirlo un " rompere il ca.zo agli altri " pure questo, rompere per il fatto che ti lamenti dell'italiano, invece no, puoi farlo come io civilmente posso lamentarmi e dispiacermi che c'è una desolazione totale nei topic in uno dei forum italiani più importanti che ci sia alla quale sono affezionato.

È giusto che nella disperazione e nella passione mi metto ad aprire un canale Telegram per parlare delle mie passioni perché qui i giochi non se lo caca nessuno? No per me non è giusto, sarebbe molto più bello vedere il " traffico di gente " che ci gioca, come su Discord. E invece no.


Esattamente come dice Mr. Jim Oak È una cosa che deve venire da noi,
la mia passione è stata più forte della mia pigrizia perché nei mesi e anni, qui dentro, vedevo gente entusiasta di giocare dei giochi e mi dicevo " ma perché devo pregare ogni volta per l'Ita che per alcuni giochi non avverrà MAI ( la saga Legend of Heroes) e chissà quanto sarà bello? Devo accontentarmi dei giochi mediocri in ita e 2 su 10 bellissimi?

No. Voglio provarci.

E giocando ho imparato l'inglese. E così facendo, se ci muoviamo insieme, e ringraziamo le software house indipendenti per i giochi fatti, magari con un " by italians!!/from Italy!! " tanto per dire una frase a caso, magari facendo la battuta " spero che il prossimo lo traduciate! " o magari chiediamo una patch, può anche essere che loro ascoltano davvero, perché entusiasti della nostra gioia e passione.

Dire vergogna su un forum invece non risolve nulla e precluderà sempre o quasi una prossima traduzione, o nel peggiore dei casi precluderà che vi godiate dei maledetti capolavori di cui manco sapete l'esistenza " perché è inglese ".

E la cosa dispiace un sacco.
 
Io se posso ormai gioco tutto in inglese senza sottotitoli. Le localizzazioni in italiano sono pessime.
 
Poi arrivano quelli che fanno la paternale agli altri.

Un classico del tema localizzazione o non localizzazione.
No, abbiamo sulle spalle 2000 anni di civiltà noi italiani, e parliamo una delle lingue più complesse al mondo, l'inglese vanta 3 regole di merda, roba che è più complesso capire cosa dice Cassano su Bobo Tv, non ci vuole la scienza per impararla, se si vuole.
 
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