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Divinità
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Il problema di base non è che molto indie non hanno l'italiano, il problema è che hanno altre N lingue e non l'italiano e questo fa girare i maroni.
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No, abbiamo sulle spalle 2000 anni di civiltà noi italiani, e parliamo una delle lingue più complesse al mondo, l'inglese vanta 3 regole di merda, roba che è più complesso capire cosa dice Cassano su Bobo Tv, non ci vuole la scienza per impararla, se si vuole.
Sì, indubbiamente, nessuno sta chiedendo di giocarsi domani Disco Elysium. Ma porca puttana Sea of Stars capace è ai livelli di Pokemon Giallo.Ci vuole attitudine, volontà...e tempo. Più invecchi, più è difficile avere tutte e tre contemporaneamente
Lì, per buona parte dei titoli, si tratta semplicemente di dare la priorità a lingue di paesi dove si pensa di poter vendere maggiormente.Il problema di base non è che molto indie non hanno l'italiano, il problema è che hanno altre N lingue e non l'italiano e questo fa girare i maroni.
Non penso che l'Italia faccia la differenza in merito al successo commerciale dei giochi. Certo, spesso vorresti condividere l'esperienza con più gente, ma poi ti ritrovi i topic dove stai giocando da solo. Ecco perchè preferisco frequentare forum di lingua inglese.Scusate il wall of text, ma penso che sia giusto spiegare o esternare questo tipo di cose in modo abbastanza completo, come un articolo di una testata, senò si capisce poco e non vale la pena iniziarlo neanche.
Da un pò di tempo rifletto su questo andamento degli ultimi tempi,
andrò dritto al sodo per poi ramificarmi come mi riesce al momento:
Eì da un pò di tempo che su questo forum, uno dei migliori (se non il migliore e alla quale sono stato più affezionato e dove ho speso le mie "energie" volentieri) e più attivi in ambito italiano, noto in modo molto marcato che tanti, tantissimi capolavori, in ambito INDIE, perle, giochi davvero, davvero belli che non hanno NIENTE da invidiare ai famosi tripla A, vengono completamente ignorati, o al massimo ci sono 4 gatti (compreso me) a giocarci.
La motivazione principale di questa desolazione?
la lingua.
Il gioco perde interesse prima ancora di essere conosciuto a causa della famosa domanda "è in italiano?", un esempio lampante recente può essere Sea of Stars, 250,000 copie vendute la prima settimana, qualcosa di fenomenale per un prodotto simile, certo non è motivo di "devi giocarlo perchè ha venduto", ma giusto per fare capire quanto successo possa fare un semplice indie.
Nella sezione Switch ha 4 pagine. quattro.
In quella PS4/5 si difende meglio e ne ha 28, di cui 24 di attesa del gioco o quasi, e solo il restante di giocatori attivi effettivi.
Su pc 6 pagine di cui 2 di giocatori.
Su Discord ci sono 25,900 membri.
Ovviamente l'ho preso come esempio recente, potrei ad esempio prendere un altro esempio recentissimo che è Astral Ascent, immente uscita del 14 Novembre, zero interesse di uno dei giochi più interessanti degli ultimi tempi, su discord sono presenti 3,500 persone.
O il famoso Chained Echoes, fatto da una sola persona, 6 pagine su Switch, 5,000 membri su Discord.
Con gli esempi mi fermo qui bastano anche solo questi per dare un idea (potrei prendere CrossCode, Dungeon Drafter, ecc ecc.).
La riflessione sta nel fatto che dispiace tanto, veramente tanto vedere come tantissimi giochi veramente importanti e con una qualità eccelsa vengano completamente snobbati perchè non hanno la lingua del nostro territorio, quando come appassionati il quali siamo, e non semplici casual gamers, ma appassionati che fanno parte di una grandissima community piena zeppa di passione che sprizza dai pori,
ostacolarsi per una lingua dove le basi ci vengono insegnate a scuola, e precludersi quindi delle vere e proprie perle videoludiche che possono fare la storia, come lo sono stati i nostri cari Chrono Trigger, FF7, Chrono Cross ecc ecc...
E' anche vero che è comprensibile che una persona arrivi da lavoro e sia stanca, io ho 35 anni e lavoro su 3 turni, dopo che mi sono sparato 50 ore filate a Sea of Stars in pochi giorni, le ultime due settimane sono riuscito a farci 15 ore, per la stanchezza e per il fatto che avevo da fare o guardavo film e serie o provavo anche altro, mi ha annoiato? assolutamente no, ma appena potevo lo riprendevo, come qualsiasi altro gioco che merita.
Io penso che una passione quando è forte ci fa passare tutti gli ostacoli del mondo, a me dell'inglese non me ne è mai fregato nulla sino all'età di 22/23 anni circa, speravo sempre in traduzioni varie, ai tempi dei The Sadness city, poi col tempo ho realizzato che se volevo godere davvero, in modo completo e senza troppe attese varie, dovevo semplicemente sforzarmi giusto all'inizio, e la passione avrebbe fatto tutto il resto.
Ed è anche vero che i giochi a volte vengono tradotti in tutte le lingue tranne l'italiano, ma la questione non è cosi semplice come si pensi, basta leggere questo articolo:
Bisogna davvero leggerlo per capire bene come girano le cose, ma si può aggiungere un mezzo riassunto che è: in Italia giustamente si ragiona in modo diverso e nella maggiorparte dei casi ci sono dei costi che le aziende o piccole compagnie, o addirittura gli sviluppatori stessi, non vogliono, non possono e non riescono a coprire, in molti casi pensano semplicemente che non ne vale la pena.
Se un tedesco, uno spagnolo, un francese, giocano tranquillamente ad un gioco in inglese (tralasciando il fatto che alcuni indie vengano tradotti anche in queste lingue, ma rispondo con la frase di cui sopra), possono farlo anche gli italiani, evitando di snobbarlo a priori, perchè cosi faendo, "l'economia" gira meglio, e in futuro può esserci anche il rischio positivo che il prossimo gioco dello stesso sviluppatore venga tradotto, come ad esempio in certi casi Kickstarter dove ci sono proprio gli obbiettivi di lingua tra cui l'italiano.
Perdonate il Wall of Text, ero curioso di capire cosa ne pensate, per questo post misto tra riflessione e piccola "disperazione", vedendo spesso la desolazione dei vari topic, immaginando la gente che cammina e passa di fianco a veri e propri capolavori, o semplicemente bellissimi giochi, snobbandoli con "io sono italiano! o ita o scaffale".
ps: con questo post ovviamente non voglio criticare ne additare nessuno, ogni riferimento è puramente casuale e ho usato solo enfasi e tono dispiaciuto per questa community che mi ha accompagnato nel bene e nel male (si scherza) negli anni, e a volte ho davvero tanta voglia di condividere ciò che alcuni indie mi trasmettono...e alcune volte non riesco a farlo per i motivi sopra..
Si lo capisco, ma essendo che ho a cuore il forum e a mio parere se non ne parli qui con altri italiani, è dura farlo in altre lidi ( per quanto ci siano ) , e ho sempre la speranza che la gente inizi ad appassionarsi anche all'idea di rompere quel famoso muro con un po' di infarinatura...e senza rendersene conto si ritrovi soltanto felice che escano giochi stupendi senza preoccuparsi della lingua della nostra terra, trovando il fascino e la comprensione nell'inglese, godendo sempre di più.Non penso che l'Italia faccia la differenza in merito al successo commerciale dei giochi. Certo, spesso vorresti condividere l'esperienza con più gente, ma poi ti ritrovi i topic dove stai giocando da solo. Ecco perchè preferisco frequentare forum di lingua inglese.
Chi decide di non comprare un gioco fa una scelta legittima, non è una feature di poco conto la lingua italiana. Il problema ci sarebbe se i giochi non venissero proprio pubblicati in Italia, ma non è così, quindi a gente come me e te cosa cambia? Chi si preclude un gioco per la lingua ha tutto il diritto di farlo. Sono solo problemi suoi, non credo che a me cambierebbe granchè se un giorno tutti decidessero di andare oltre questa barriera e magari imparare l'inglese giocando.
Si ma è inevitabile che quelle 4 parole imparate a scuola, volenti o nolenti, restano in mente come base per perfezionarsi.io ormai gioco quasi tutto in inglese, preferisco usufruire dei giochi, specialmente se indie, nella loro lingua originale piuttosto che rischiare di dovermi sorbire una traduzione pigra in italiano.
e poi si, io sono uno di quelli "antipatici" che ha imparato l'inglese grazie ai videogiochi
Alle scuole medie ed al liceo praticamente l'inglese è stato come non averlo studiato, sia noi che i professori non avevamo minimamente voglia. Ho imparato solo grazie a Megaman Battle Network 2 per GBA. Il gioco mi intrippava troppo, quindi lo giocavo con il dizionario tascabile sempre in mano per leggere i dialoghi.
Leggerissima esagerazioneSi ma è inevitabile che quelle 4 parole imparate a scuola, volenti o nolenti, restano in mente come base per perfezionarsi.
Non è vero che la gente non sa una parola di inglese, la sa, è solo sopita dentro di noi per pigrizia, anche perché le leggono ovunque, nei titoli, nelle pubblicità, nello sport, dappertutto, bisogna solo perfezionarsi e arrivare a metterne insieme 10 o 20, imparando poco a poco giocando.
Non hai capito, parlavo di base per il cervello/mente, e poi da lì a svilupparsi prendendo le basi io tu egli io mangio tu canti ecc ecc, stasera o domani spiego meglio.Leggerissima esagerazione
Non è che se una persona sente dei termini a random (pun intended), poi riesce a comprendere e/o scrivere e/o dialogare in una lingua non esercitata...forse comprendere sì, ma deve essere un inglese estremamente scolastico, perchè non puoi parlare con 20 parole: devi avere un vocabolario di circa 1.500-2.000 vocaboli per farlo.
Faccio due esempi:
-non leggo musica da una dozzina di anni e non suono la chitarra da tempo simile - avendola suonata per 3 anni circa.
Oggi mi dai in mano una chitarra e devo ripartire da 2.
-totalmente immerso nella lingua inglese, leggo, ascolto tutto senza problemi (quindi faccio le pulizie e posso mettermi ad ascoltare Bill Simmons che parla dei Celtics o Behind the Bastards)...fammelo parlare ed apriti i cielo: i primi tempi in cui ho dovuto seguire i clienti in inglese, dovevo parlare soggetto verbo complemento (per di più con linguaggio tecnico legale), perchè avevo difficoltà ad esprimermi, visto che il mio vocabolario attivo era più che sufficiente.
Leggerissima esagerazione
Non è che se una persona sente dei termini a random (pun intended), poi riesce a comprendere e/o scrivere e/o dialogare in una lingua non esercitata...forse comprendere sì, ma deve essere un inglese estremamente scolastico, perchè non puoi parlare con 20 parole: devi avere un vocabolario di circa 1.500-2.000 vocaboli per farlo.
Faccio due esempi:
-non leggo musica da una dozzina di anni e non suono la chitarra da tempo simile - avendola suonata per 3 anni circa.
Oggi mi dai in mano una chitarra e devo ripartire da 2.
-totalmente immerso nella lingua inglese, leggo, ascolto tutto senza problemi (quindi faccio le pulizie e posso mettermi ad ascoltare Bill Simmons che parla dei Celtics o Behind the Bastards)...fammelo parlare ed apriti i cielo: i primi tempi in cui ho dovuto seguire i clienti in inglese, dovevo parlare soggetto verbo complemento (per di più con linguaggio tecnico legale), perchè avevo difficoltà ad esprimermi, visto che il mio vocabolario attivo era più che sufficiente.
In generale mi schiero dalla tua parte in questa "missione", ci tengo a precisare.Ti spiego,
da piccoli a scuola ci viene insegnato l'inglese base,
io parlo, tu parli, a me piace la mela, ecc ecc
alle medie e alle superiori a me piace la mela diventa a me piacerà la mela oppure io parlo e tu ascolti anche se non ti piace l'argomento, e cosi via...
Ci mettono delle nozioni nel cervelletto di base che inevitabilmente restano li, e non sono poche, poi noi aggiungendoci una delle passioni più grandi che abbiamo (perchè se facciamo parte di questo forum, non sono passioni cosi tanto per) possiamo tranquillamente evolvere la cosa, e lamentarci ogni volta che siamo italiani e paghiamo per un servizio " e se ne fregano possono benissimo tradurre visto che l'hanno fatto nelle altre lingue " blocca semplicemente per sempre questa evoluzione di noi stessi.
Ci blocchiamo e non i evolviamo, e per ogni gioco non tradotto avremmo sempre le solite lamentele, quando magari 5 giochi addietro con un pò di impegno e passione avremmo imparato 10-30-100 parole in più senza rendercene conto, e il problema lingua sarebbe sparito.
E sono d'accordo con te, non è necessario saperlo scrivere e parlare, basta comprenderlo, capire bene o male il contesto (cosa che succedeva a me e godevo lo stesso) e piano piano capire il 90% dei dialoghi, problema risolto e il gioco ha più popolarità e succede tutto quello che ho già detto.
Concordo, poi personalmente faccio fatica a seguire un prodotto multimediale in lingua.Sono appassionato di videogiochi, non di lingue straniere. Un gioco che non ha manco i sottotitoli in italiano se lo possono tenere.
Volevo chiedere una cosa senza implicare nient'altro: quello che vi frena o vi frena maggiormente è non padroneggiare le costruzioni grammaticali o il lessico insufficiente?Concordo, poi personalmente faccio fatica a seguire un prodotto multimediale in lingua.
Entrambi, e anche la voglia di sbattermi (prossima allo zero assoluto) perché quando gioco vorrei staccare il cervello.Volevo chiedere una cosa senza implicare nient'altro: quello che vi frena o vi frena maggiormente è non padroneggiare le costruzioni grammaticali o il lessico insufficiente?
Ok, no perché secondo me per la grammatica (con riferimento solo all'inglese) superato un certo livello di familiarità l'intuito compensa molto di più che per il lessico, che invece può restare un limite fastidioso a seconda della frase. Cioè abbastanza banale come considerazione eh.Entrambi, e anche la voglia di sbattermi (prossima allo zero assoluto) perché quando gioco vorrei staccare il cervello.
Alla fine, a parte casi di storie molto complesse, un gioco fra conoscenze base d'inglese, fra intuito, lo capisci. È che personalmente non mi rilassa né mi da piacere giocare in questo modo.Ok, no perché secondo me per la grammatica (con riferimento solo all'inglese) superato un certo livello di familiarità l'intuito compensa molto di più che per il lessico, che invece può restare un limite fastidioso a seconda della frase. Cioè abbastanza banale come considerazione eh.
Magari se avevo vent'anni potevo pensarci. Ma ormai a 45 anni, un lavoro sicuro, una moglie, onestamente di imparare l'inglese non mi fotte un cazzIl tuo proposito non va sminuito, quindi forza @Tutti, uniamo l'utile al dilettevole e impariamo un'altra lingua giocando![]()