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BarGOTL | Game of the Lustro 20s | Classificoni inside?
Una lista della roba che mi porterò dietro a lungo:
Ori and the Will of the Wisps, che reputo un titolo della madonna e a mani basse il migliore dell'annata del COVID. Cyberpunk 2077, già amato e giocato al D1, ma con la 2.0 e Phantom Liberty han tirato fuori un capolavoro epocale. Elden Ring, che io, odiatore della formula Souls, ho adorato e sul quale mi sono chiuso come non mai in vita mia. Starfield, da buon fanboy e amante dello sci fi l'ho adorato in lungo e in largo. Alan Wake 2, il ritorno dello scrittore che aspettavo da troppo tempo e mi ha fatto godere (e infartare) più volte nel corso della sua avventura. Split Fiction, gioco con il quale mi son divertito di più in co-op, probabilmente, dalla trilogia di Gears. Clair Obscur Expeditions 33, la migliore evoluzione del classico combattimento a turni che potessi chiedere.
Ero indecisissimo se sostituire l'ultimo con Elden Ring, ma l'estate scorsa ho provato a farmi un'altro ng e mi ha annoiato subito. Devo riprenderlo più in là per valutarlo meglio
Ero indecisissimo se sostituire l'ultimo con Elden Ring, ma l'estate scorsa ho provato a farmi un'altro ng e mi ha annoiato subito. Devo riprenderlo più in là per valutarlo meglio
Avevo il topic in mente da qualche giorno/mese/anno e poi il classico bidone delle 14.30 in ufficio, mi ha fatto venire voglia di scrivere con chatgpt.
Considerando che le discussioni di COE33 come GOAT degli JRPG, BG3 per i WRPG, e dove mettiamo Jokic nella lista dei GOAT, mi ha dato il là al topic.
Scrivi, sennò niente Ada Wong per te ed hai questo
Se devo scirivere, ti riconfermo Mahoyo, talmente capolavoro che rimane intoccato e reboxato una decade dopo, purtroppo i soldi si fanno da altre parti.
Yakuza 0, perchè ha un feeling superbo, quasi tutte le cose che fai divertono, la storia è una bomba e cosa iperimportante ogni personaggio è figo, giochi con i chad e sfidi altri chad, niente di meglio si può chiedere.
RE4 remake è un buon gioco che fa il suo dovere, è droga per il genere action adventure horror zozzo.
Persona 5 Royal, sublime nelle sue componenti, si perde un po' troppo ad incastrare l'inizio con la fine ed i dungeon sono la merda, anche con il rampino, per fortuna mi piace collazionare persona e ci passo sopra.
Elden Ring must del genere, poco da dire, errori grossi stanno nello sbilanciamento che è un pregio in base a come la vedi, tanti dungeon non servono ad una mazza e la storia del dlc che è la merda.
Rimanendo strettamente nei limiti del topic (giocati tra 2020 e 2024 compresi, quindi 5 anni puliti, e solo su PC) mi rende relativamente indolore la scelta
Ad occhio direi questi e in quest'ordine, per motivi molto diversi ma una cosa che posso dire è che ognuno di questi ha almeno un motivo per cui è rimasto estremamente memorabile, entrando di netto nella lista dei titoli che non mi scorderò per un bel po'.
Lascio i commenti negli spoiler. Sono partito volendo essere breve ma sono inevitabilmente sforato nel wall-text nel complesso, quindi il tag serve per lasciare la parte 'muro di testo' come opzionale
(5) Black Mesa
Remake che mi ha preso tantissimo fin dalle prime battute, sorprendendomi con un crescendo continuo di shooting e puzzle solving come piace a me con tanto, tanto amore sia per il gioco originale che per i seguiti che si avverte chiaramente man mano che si prosegue nell'avventura. Questo lo trovo oltremodo incredibile anche perché l'Half-Life 1 originale è comunque uno dei miei giochi preferiti e forse l'FPS che ho rigiocato di più di tutti, ma Black Mesa tiene testa all'originale semplicemente non avendo paura di cambiare ed alterare per proporre la propria interpretazione dell'universo di Valve. E lo fa in modo ottimo: alla fine della fiera, ci sono due versioni che meritano di essere giocate entrambe dello stesso gioco, che mi pare un bel risultato per noi!
Poi vabbeh, nel momento in cui si arriva a Xen penso che i miei occhi siano andati in brodo di giuggiole. L'unica critica che potrei alzare è sempre quella di una certa lunghezza eccessiva nei pezzi finali, condivisa da praticamente tutti - che comunque nel mio caso si limita ad un paio di sezioni di Interloper, per il resto non avrei cambiato in realtà cambiato nulla.
(4) Homeworld
In generale Homeworld è la vera grande saga che ho scoperto negli ultimi 5 anni e posso dire sia entrata tra le mie preferite (ndr devo ancora giocare al 3 quindi vediamo se cambio idea lol). Come RTS mi ha preso tantissimo per via delle forte differenze rispetto all'impostazione classica a cui sono sempre stato abituato, che apprezzo molto sia giocare nel pianificare le varie sortite ed azioni delle flotte sia nel vedere i combattimenti in atto nello spazio profondo. L'aspetto che ha preso più di tutto il resto è senza dubbio quello dell'atmosfera, perché Homeworld è uno dei pochi titoli che punta tutto su questa piuttosto che su una narrativa particolarmente elaborata: questa viene esaltata in alcune scene memorabili che lasciano comunque spazio all'interpretazione e dal sonoro di altissimo livello, e rende ancora più affascinante seguire la storia in sé, che spesso dà l'impressione (per rubare una espressione letta in giro) di star seguendo la storia non di un gruppo di personaggi, ma di un popolo vero e proprio.
In soldoni, sono tutti così quelli che ho giocato, e mi sono piaciuti tutti un botto. In questa lista ci va il capostitipe: ho giocato quest'ultimo per la prima volte in versione originale ma con così tanti problemi tecnici che alla fine mi sono stato costretto a dropparlo. Ma proprio per questo va qui, perché ho droppato sì il gioco per via dei problemi tecnici game-breaking, ma con Homeworld 1 Classic ci ho litigato per 10+ ore con crash ogni 5 minuti sempre più frequenti prima di gettare la spugna, proprio perché nonostante tutto il gioco in sé mi aveva rapito.
Dopo qualche mese di pausa, alla fine mi sono deciso a giocarlo con la versione Remastered (moddata nei limiti del possibile per avvicinarla all'originale, nota aggiuntiva: prima o poi faccio un post nel topic delle mod sulla saga per spiegare cosa fare con ogni titolo lato mod e patch). E da lì poi tutti gli altri, ma il primo rimane per forza quello che mi è rimasto più impresso.
(3)Subnautica
Subnautica è stata un'esperienza unica principalmente per via di un semplice fatto personale: la mia fortissima talassofobia, o almeno per quanto riguarda i media, forte al punto tale da farmi evitare determinati giochi, film o altro. Subnautica mi è stato consigliato da un amico ed quando l'ho iniziato non so se sarei mai riuscito a finirlo, come potevo io da pauroso che ero (sono)?
Alla fine questo mio passo mi ha permesso di giocare un vero e proprio giocone che, per me, è stata una sfida dall'inizio alla fine, dove ogni centimetro di fondale esplorato poteva significa uno spavento incredibile o un piccolo passo verso la progressione, che si parlasse di un tassello in più per la narrativa del gioco (sorprendentemente elaborata ed interessata, certo molto più di quanto mi aspettassi per un survival open-world) o di una risorsa o progetto utile per espandere le funzionalità delle mie basi operative ed equipaggiamento. Ho imparato a conoscere piano piano tutta la fauna e flora del gioco, a memorizzare i biomi sulla base delle loro posizioni ed aspetto, tutto possibile grazie ad un artstyle lungi dall'essere anonimo. Ho imparato a convinvere con la paura dell'ignoto sott'acqua mentre contemporanemente rimanevo affascinato dalle ambientazioni stesse. È stato il primo gioco da anni a farmi prendere carta e penna per fare uno schizzo della mappa del gioco, evitando di scaricare quella fanmade da internet, proprio perché ci avevo preso troppo gusto ad esplorare e capire dove andare per conto mio. E, alla fine, ho vinto la mia paura e concluso il gioco... mettendoci quasi il doppio rispetto alla durata di una blind run normale. Ma va bene.
Giocone incredibile. Per intenderci, anche Below Zero è bello, a dispetto di quello che ho letto in giro, ma il primo è unico come prima esperienza ed ha in effetti una serie di punti di forza che nello spin-off si perdono, andando questo in un'altra direzione che, pur apprezzandola, non mi ha colpito tanto quanto il capostitipe. Comunque entrambi bellissimi e megahype per Subnautica 2 (da giocare solo a fine early access però).
(2) OMORI
Come un po' per Subnautica, anche per Omori ho iniziato il titolo non sapendo bene quanto il gioco mi sarebbe piaciuto, essendo questo un rappresentante di un genere che forse è il mio meno preferito di tutti tolti gli sportivi e alcuni tipi di simulativi (gli RPG, e Omori lo è in modo completo a differenza di altri RPGmaker indie). Questo è un gioco che si prende il suo tempo per introdurre il giocatore al mondo, ai suoi personaggi e alle diverse sfacettature che ognuno di questi ultimi nasconde più o meno fortemente; tutto è un grande build-up con piccole reference qua e là che testano la curiosità e fantasia del giocatore man mano che sempre più informazioni vengono rivelate (o scoperte dal giocatore stesso tramite i dialoghi ed encounter opzionali). Questo rende Omori un gioco unico proprio perché, quando i nodi vengono al pettine e il gioco scopre tutte le sue carte, se il gioco è riuscito a farti interessare ai personaggi, si finirà inevitabilmente per finirne colpiti (per dirla in modo mooolto semplice).
Dire altro o andare anche solo un poco più nel dettaglio è ad alto rischio spoiler; quello che posso dire è che questo trucco con me ha funzionato, e TANTO. Sono ancora qui che tengo l'avatar a tema dopo 6 mesi da quando l'ho finito e comunque penso che non mi scorderò mai troppo in fretta delle vicende raccontate. Talmente ne sono rimasto colpito, che mi sono pure messo a cercare di capire il sistema di gameplay RPG (che, come detto prima, ha più ciccia di quanto uno potrebbe aspettarsi, sicuramente nel mio caso da super-profano del genere) per apprezzarne il gameplay ed essere sicuro di superare le fight più toste e poter dire la mia nel caso ci fossero stati momenti determinanti per il finale. E direi che ho fatto bene.
(1) A Hat in Time
Questo gioco è un grazioso platform indie come tanti altri, da un certo punto di vista. Certamente questa è l'opinione più condivisa che ho visto nel forum nel corso degli anni quelle rare volte che il gioco veniva nominato, ed è una visione che capisco senza troppi problemi.
Ma per questa lista ho deciso di pensare sopratutto a cosa mi è piaciuto e il suo perché, e A Hat in Time è diventato uno dei contendenti maggiori per mio gioco preferito di sempre, senza mezzi termini. Non posso non metterlo in prima posizione, e per spiegare il perché nel modo più breve possibile, posso dire che, dal minuto 1 dall'avvio del gioco, ho avuto la netta impressione che il gioco fosse stato programmato sulla base delle mie preferenze, comprese quelle che non sapevo ancora di avere.
Riutilizzo una frase che ho usato per AHIT in passato: avete presente il colpo di fulmine? Ecco.
È il non plus ultra di tutto quello che voglio in un platform 3D: anima collecathon dove ogni angolo nasconde collezionabili o segreti, sistema di comandi pensato per bene e che lascia ampio spazio di espressione al giocatore, livelli che variano dagli spazi aperti quasi open-map alle sezioni lineari.
È assurdamente memorabile (se non adorabile) in tutto quello che fa. A cominciare dalla protagonista, continuando con tutti i personaggi sempre più assurdi che si incontrano durante l'avventura, per il doppiaggio over-the-top e le situazioni che non lasciano spazio alla noia, per passare con tutte le mini-interazioni uniche sparse per l'hub e i vari stage del gioco.
È un tripudio di colori ed ambientazioni completamente diverse l'una dall'altra che si sposano per bene con il gameplay e con i personaggi che le popolano.
È un gioco incredibilmente rigiocabile, che equilibra la breve durata comunque aiutata in primis dai DLC e in secundis dai contenuti degli utenti (roba da reggere il confronto anche col map-making di alcuni RTS), pienamente supportati tramite mod.
È semplicemente forse l'esempio più forte di cosa apprezzo nei giochi indie più riusciti, quella loro particolare personalità che nei giochi più grandi ed ad alto budget non sempre trovo. Per A Hat in Time questo aspetto è particolarmente forte; gli indie spesso si legano al loro artstyle e stile grafico per cammuffare le imperfezioni che il budget o semplice mancanza di esperienza degli sviluppatori inevitabilmente possono essere presenti. E questo un po' si nota nel gioco, che è un titolo Unreal Engine 3 uscito originariamente nel 2017, con molte semplificazioni che sicuramente hanno spazio di miglioramento. Ma tutto il resto del gioco mi ha fatto innamorare in modo così incredibile che, nel mio caso, semplicemente non vedo quelle storture come problemi.
Per fare un esempio veloce:
la maggior parte dei personaggi diversi dalla protagonsita nei dialoghi parla usando animazioni fisse e in loop durante il dialogo, a volte molto brevi, e con poco altro. Quello che le animazioni non possono, viene però ampiamente coperto dai doppiatori che hanno fatto un lavorone nel donare personalità ad ognuno dei ruoli da loro coperti.
Anche nel mio piccolo posso dare un esempio personale: ho giocato originariamente a AHIT nella carretta che usavo prima del 2023: 768p a 30 fps con tutto al minimo. I did not give a shit: il gioco lo adoravo comunque (però poi l'ho rigiocato comunque cambiato computer :D).
Non voglio dilungarmi troppo, anche perché riconosco che questi commenti siano principalmente dettati dalle mie preferenze. Forse pure in parte giustificate dalle mie mancanze per quanto riguarda i platform che non ho giocato.
Ma al cuor non si comanda. A tal punto che nonostante abbia aspettato sconti per il gioco base, dopo averlo finito ho comprato i DLC a prezzo pieno immediatamente. Io, tirchione che esita nel comprare anche quando si parla di €1-2.
Semplicemente non avevo più dubbi. Come forse mai mi era successo.
Quel cappello a punta non me lo scorderò mai.
Per finire, citando una mio post precedente in passato: un grazie a Balan Wonderworld, la cui demo mi ha fatto talmente cagare che ho comprato poco dopo A Hat in Time per ripicca (e praticamente in blind). Eri una demo terribile, ad occhio anche il gioco completo, ma mi hai indirettamente portato a scoprire l'oro, quindi non potrò mai odiarti :P
Un trio di menzioni d'onore obbligatorie.
1) Command & Conquer Remastered Collection, se Black Mesa è il mio remake preferito, IMHO questa è la textbook definition della Remastered perfetta o quasi. Anche qui mi tocca riconoscere un certo bias, Red Alert 1 contesta il ruolo di mio gioco preferito di sempre :P (in questo caso con una buona dose di nostalgia, ma vabbeh)
2) Homeworld Emergence (AKA Cataclysm) che se la giocava col primo come stand-in della saga nella TOP5. Sopratutto per via del suo essere un unicum all'interno della stessa serie a cui appartiene, e con la migliore interpretazione possibile di questo fattore.
3) OneShot perché mi è impossibile non citarlo. 3-4 ore di gioco, 5 con l'ending opzionale, e sono ancora qui a pensare a cosa quel gioco riesce a fare in così poco tempo. Come per altri casi anche qui dipende un po' dalle preferenze personali: se scatta la scintilla, il gioco lascierà il segno.
*) Stand-in: ci sono diversi altri giochi giocati su PC che mi sono piaciuti molto o tanto in questi anni, ma mi fermo qui che altrimenti scrivo veramente una tesi
Ah: ovviamente Satisfactory non appare solo perché devo ancora finirlo quindi va fuori contest
Disco Elysium
Non lo limito agli RPG, perchè sarebbe troppo riduttivo. Esperienza da vivere.
Cyberpunk 2077
Il volo di Icaro dei CDPR, solo che poi Icaro, nonostante abbia bruciato le ali, ha volato lo stesso.
Baldur's Gate 3/Pathfinder Wrath of the Righteous/Warhammer Rogue Trader
Triade di RPG che risultano il picco di questo settore.
BG3 eccelle in tutto, ma "deficita" in quella folle, superflue, inutile profondità che WOTR.
E Rogue Trader è lì per essere reinstallato con il futuro DLC
Total War Warhammer 2/3
800erotte passate su questi due giochi.
1000xResist
Uno dei giochi più potenti a livello emotivo che ci siano con una capacità di narrare una serie di tematiche in una "camminata"
Steam Deck
Come creare un qualcosa di superfluo e renderlo fondamentale
Poi sotto spoiler le tantissime eccezioni meritevoli
Balatro
Being a DIK
Marvel Midnight Suns
Returnal
Death Stranding
Nier Replicant+Automata
Yakuza 0
The Forgotten City
Darkest Dungeon
Resident Evil 4 OG+Remake
Hi-Fi Rush
Wanted: Dead
Hades
Mullet Mad Jack
Chrono Ark
Leap of Faith
Red Alert 2
The Last of Us 2
Killer 7
Persona 5 Royal
Monster Hunter World
Alpha Protocol
Vampire The Masquerade Bloodlines
Trilogia Love of Magic
Citizen Sleeper
Dishonored 2
Claire Obscure
Lustro è tosta, devo rivedere tutte le liste di completamento
Sicuramente come extra mi gioco la Steam Deck. Un prodotto che ha completamente cambiato le abitudini e la fruizione dei videogiochi, per certi versi mi ha permesso di non scendere a compromessi con uno stile di vita particolare, quasi estremi, causa lavoro. C'è stata una vita videoludica pre ed una post steam deck, tanto è stato importante l'impatto di un PC portable di queste dimensioni e con queste qualità.
Butto giù una cinquina, ordine sparo senza preferenze di sorta:
Ha saputo rendere un concetto videogioco ed ha reso di massa quello che chiunque altro avrebbe potuto vendere solo alla nicchia più piccola e assurda che si possa trovare nel globo. Quando si dice di un videogioco che è prima di tutto un'esperienza da vivere prima ancora che da giocare, Death Stranding prende questo dogma e lo rende suo, personale. Nel bene e nel male perchè complessivamente la parte giocosa è quella che ne esce più martoriata ma sono un fervido sostenitore del fatto che i giochi NON devono per forza essere per tutti quindi se non vi piace move along
Questo è il padre fondatore di tutto ciò a cui gli space sim in commercio OGGI ambiscono. Un gioco, una saga di un'ambizione incredibile, senza compromessi, senza scorciatoie. X4 deve TUTTO a Rebirth, così come Rebirth deve tutto ai suoi predecessori. Ma Rebirth ha rappresentato uno stacco enorme dal passato ed è diventato il futuro nel momento in cui è andato in commercio. Il mondo non era assolutamente pronto a quello che rappresentava, la storia ci insegna che buona parte dei grandi capolavori del passato non sono mai stati realmente apprezzati se non postumi alla morte delle correnti artistiche dei periodi storici d'appartenenza. E' la storia di Rebirth che ha visto il suo vero successo in X4, nonostante questo non fosse altro che la sua naturale evoluzione. Poteva costar caro il parere dei critici moderni, fortunatamente son solo stati un incidente di un percorso ben più grande ed articolato delle recensioni, vuote, scritte all'epoca
Seminale nello stantio mondo horror videoludico. Un gioco che ha portato anche i non fan del genere ad esplorare un modo di giocare e vivere la componente paurosa in modo differente, con curiosità più che con disprezzo. Il modo di interagire con lo scenario e con sè stessi nei videogiochi è cambiato dal rilascio di Amnesia, dopo di lui sono nati i walking simulator, le ibridazioni degli stessi con il genere horror ed horror puri basati sui concetti coniati dai Frictional
E' l'apice della scala evolutiva tecnica, artistica e ruolistica. Ha amalgamato perfettamente lo strapotere economico tipico di una corporazione con l'artigianato di un fabbro sito in un garage ai confini della zona di quarantena di Chernobyl. Un apice che non ha raggiunto nemmeno Baldur's Gate 3, restando sullo stesso parallelo BG3 è un artigianato con tanti finanziatori dietro ma che non ha mai messo un piede nel mondo che vedeva oltre la collina. Cyberpunk invece ha avuto il pregio di avventurarsi nell'industrializzazione più spinta del mondo produttivo e creativo senza però mai tradire il suo passato homemade. Lo ha fatto ingaggiando un peso massimo come Keanu, offrendogli un ruolo di spicco a cui lui ha saputo dare una prestazione fantasmagorica, e con un contorno di un gioco di ruolo fatto e finito, un parco giochi senza limiti, in un mondo cyberpunk perfettamente ricreato e offrendo spesso l'illusione di viverlo giornalmente quando si esce di casa. Come potrebbe essere il futuro da quì a 50 anni? QUESTO è il futuro, non ci son discussioni da fare.
Unisce tutto ciò che amo del mondo dell'intrattenimento:
Space opera
RPG con componenti FPS
Voli interstellari no limits
Una sorta di mech, in questo caso la navicella completamente personalizzabile
Un'infnità di cose da scoprire, fetch o meno che siano c'è davvero un universo da vivere ed ogni atterraggio è diverso dall'altro
Hai sempre uno scopo, un'obiettivo da raggiungere. Non è mai fine a sè stesso, un pregio inimmaginabile nello scale & detail proposto da Bethesda
E' un gioco che non esiste, Starfield non ha eguali nel panorama videoludico. Per screditarlo bisogna prendere il miglior rappresentante di ogni genere che va a toccare e già così si fa spesso fatica ad attaccarlo. E come con Death Stranding non è un gioco per tutti, sta ricerca spasmodica della perfezione a targhe alterne ha veramente rotto la minchia.
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Se vi serve una mano per vedere quali giochi avete finito negli ultimi 5 anni potete filtrare la libreria su Steam, eventualmente usate lo stesso metodo per gli altri store (Credo che GoG abbia una funzione simile)
Credevo che dovevamo inserire solo giochi usciti dal 2020 in poi, o possiamo mettere altra roba più vecchia che abbiamo comunque giocato in questi anni ?
Credevo che dovevamo inserire solo giochi usciti dal 2020 in poi, o possiamo mettere altra roba più vecchia che abbiamo comunque giocato in questi anni ?
Credevo che dovevamo inserire solo giochi usciti dal 2020 in poi, o possiamo mettere altra roba più vecchia che abbiamo comunque giocato in questi anni ?
...però a un certo punto sono andato (due volte, non una) a rileggere se nell'op c'era scritto di mettere 5 posizioni perché mi pareva strano che lo stessero facendo tutti
...però a un certo punto sono andato (due volte, non una) a rileggere se nell'op c'era scritto di mettere 5 posizioni perché mi pareva strano che lo stessero facendo tutti