Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

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ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE

Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
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Come molti nel concreto ne so poco o niente, ma ieri mi sono imbattuto in questa immagine:
VMCnZKw.jpeg

Pare stiano finendo l'inchiostro :asd:, ed anche se la cosa detta così può sembrare risibile non stento a credere che la qualità della vita del russo di ceto medio, anche per un insieme di piccolezze come questa, stia lentamente peggiorando (e questo, appunto, senza tener conto degli aspetti macroscopici).
Una mia collega russa mi ha detto che i prezzi di qualsiasi cosa sono aumentati di circa il 20%, ma che per il resto sembra che la vita continui piu' o meno normalmente. Questo accadeva 2/3 settimane fa, non so se adesso la situazione sia peggiorata radicalmente
 
Sì. Oppure mandare anche truppe nato o chicchessia in Ucraina come ''deterrente''. Ripeto, sono ignorante in materia, la mia sarà pure fantapolitica, ma sembra proprio una gran c*zzata ciò che sta accadendo. Tutti fermi a guardare mentre un popolo viene invaso.
Non si può fare , non è questione di ipocrisia , ma se la NATO entra in guerra con la Russia dato che nessuno fa le guerre per perderle ciascuna userà ogni mezzo a sua disposizione per vincere ed entrambi hanno vasti arsenali nucleari .
Anche ammettendo, per assurdo, che decidano di fare una guerra "sportiva" e non le usino, questo comunque allargherebbe l'area di conflitto ai Paesi che ne fanno parte ,con un aumento esponenziale di distruzione e morte, perciò no
 
Una mia collega russa mi ha detto che i prezzi di qualsiasi cosa sono aumentati di circa il 20%, ma che per il resto sembra che la vita continui piu' o meno normalmente. Questo accadeva 2/3 settimane fa, non so se adesso la situazione sia peggiorata radicalmente
Ds noi no invece, si abbassano
 
Capisco lo sfogo. Per ultimatum intendi "o vi fermate entro x data di scadenza, o mandiamo l'esercito NATO a farlo"? Tranquillo, non è una domanda trabocchetto col giudizio preformulato pronto in canna.

Io sono sempre più convinto che, esclusa l'invasione vera e propria, tutto, proprio tutto, ciò che fanno e dicono davanti agli occhi dell'Occidente (e del mondo), dalle più bislacche dichiarazioni, alle false aperture negoziali, alle ramanzine (anche specificatamente rivolte ai media italiani), sia almeno per metà - ma forse per molto di più - una sceneggiata prevista all'interno della maskirovka (e se vogliamo, più in generale, della guerra ibrida) con cui cercano di saturare di notizie i mezzi di informazione globali e tenere occupate classi politiche, giornalisti ed opinioni pubbliche, allo scopo di distogliere il più possibile l'attenzione da ciò che continuano a fare, nel frattempo, sul campo (prendendo tempo per cercare di avanzare, riorganizzarsi, etc). E' un continuo temporeggiare, un continuo richiamare l'attenzione da un'altra parte dicendo "no no, dove guardi? lì lasciaci fare, guarda qui, abbiamo l'ennesima uscita verbale da bulli sulla quale potete concentrarvi e discutere". Praticamente un decoy costante. Nel mentre il tempo passa e per esempio il grano bloccato nei porti marcisce in 20 giorni (sentito su Tagadà), laddove allo sminamento del porto di Odessa occorre circa un mese, diventando, in combinazione col conto alla rovescia partito a maggio, sempre più un elemento di pressione affinché si accetti di liberare la via ai carichi in partenza alle loro condizioni, con le navi russe più vicine alla costa e non ricordo quanti missili da crociera (se non sbaglio, secondo Attilio Malliani, il consigliere diplomatico del sindaco di Odessa, circa 25?) puntati sulla città portuale.

Di sicuro si rendono conto che certe sparate non provocano gran simpatia nell'opinione pubblica occidentale (bisognerebbe essere terrapiattisti per credere il contrario), ma forse come dici potrebbero farle per distrarre l'attenzione, o anche per vedere quanto possono tirare la corda alzando di volta in volta il tiro (e dalle nostre parti siamo bravi a giustificare persino sparate come questa), o essere ad uso della loro utenza trascurando il pensiero di quella occidentale, o ancora per dare un punto di riferimento ai simpatizzanti della loro causa presenti in occidente; di sicuro certe uscite non profumano troppo di "ricerca della pace e della trattativa", ma anche queste risposte saranno solo comprensibili reazioni a cose ben peggiori che loro si sono sentiti dire, quindi ci sta & non è colpa loro™... :unsisi:
 
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Cosa c'entra? :asd: in ogni caso la nostra inflazione è tipo al 7-8% all'anno, in Inghilterra è al 10% ed è il posto in Europa messo peggio, direi che siamo comunque abbastanza lontani dai livelli russi

c'entra che non ha senso farsi le risate se al tizio russo scrittore di Mosca centro gli manca l'inchiostro per scrivere, bisogna aver più paura per un nostro eventuale default piuttosto che di quello russo. Dovremmo preoccuparci dell'innalzamento dei tassi di interesse della banca centrale Europea, che ricordo che fino all'altro giorno diceva che era tutto ok con l'infazione che saliva, tutti avevano iniziato ad alzare i tassi, solo l'UE, cotinuava a rimandare, oggi retromarcia e si è pensato bene ad una maggiore severità. Vedremo se questo non farà che aggravare la situazione nei prossimi mesi, se lo si è fatto troppo tardi e si è lasciata correre troppo, e se questo vorrà dire maggiori problemi. Vedremo le aziende italiane, se sapranno far fronte ad una crisi del genere.
A oggi nessuno che parla di spread, appena va via Draghi si ritornerà a parlare di Spread, default e altre cose, per adesso silenzio di tomba sul quadro economico italiano. Ricordo ancora quando Draghi diceva "Non siamo in economia di guerra", e diceva anche facciamo il sacrificio di tenere il condizionatore spento per la pace...
Vedremo quando appena lui andrà via, con la fine naturale di questo governo dei migliori, come torneranno a giochicchiare con la paura default, ed UE che martellerà l'Italia a furia di cazziate, per non sgarrare o minaccia di commissariamento.

Ritornando a parlare della russia, a loro non cambia niente, hanno uno stile di vita molto diverso dal nostro e il loro PIL non viene valutato come il nostro secondo i così detti numeri canoni di base con cui valutiamo l'economia.
Infatti alcuni, pochi, che capiscono di economia, avevano detto che non serviva a niente sperare nel default economico della russia per farli ritirare, anzi erano tute baggianate quelli che davano ultimatum del tipo "tra 1 mese si ritirano perché non sotenibile finanziariamente ecc" dicevano questo solo per appoggiare un harakiri tecnico che avrebbero portato le sanzione su l'eurozona, infatti era una scusa, nel dire famo le sanzioni che così diventano poveri e si ritirano. Ho perso il conto delle annunciazioni

l'economia russa si basa su fattori diversi, se dovessimo valutarli e fare il confronto con noi per come valutiamo l'economia, loro sarebbero già in default. Ma così non e perché assume un significato diverso il loro PIL. La popolazione russa era povera prima, e povera è rimasta.

Per quanto riguarda gli approviggionamenti possono avere problemi di alcune tecnologie, ma il resto li rifornisce la Cina.

Il problema è che noi abbiamo aumentato i finanziamenti, continui a comprare (e foraggiare) il gas con spese maggioritarie per un eventuale inverno di freddo e incognite di mercato sui prezzi. Tutti che hanno aperto conti e conticini in rubli. La maestra UE diceva No, ma a quanto pare gli alunni fanno quel che gli pare.

Ancora parlano di tetto al prezzo del gas, i vari ciceroni UE, ma sembra assai lontano.
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Capisco lo sfogo. Per ultimatum intendi "o vi fermate entro x data di scadenza, o mandiamo l'esercito NATO a farlo"? Tranquillo, non è una domanda trabocchetto col giudizio preformulato pronto in canna.

Io sono sempre più convinto che, esclusa l'invasione vera e propria, tutto, proprio tutto, ciò che fanno e dicono davanti agli occhi dell'Occidente (e del mondo), dalle più bislacche dichiarazioni, alle false aperture negoziali, alle ramanzine (anche specificatamente rivolte ai media italiani), sia almeno per metà - ma forse per molto di più - una sceneggiata prevista all'interno della maskirovka (e se vogliamo, più in generale, della guerra ibrida) con cui cercano di saturare di notizie i mezzi di informazione globali e tenere occupate classi politiche, giornalisti ed opinioni pubbliche, allo scopo di distogliere il più possibile l'attenzione da ciò che continuano a fare, nel frattempo, sul campo (prendendo tempo per cercare di avanzare, riorganizzarsi, etc). E' un continuo temporeggiare, un continuo richiamare l'attenzione da un'altra parte dicendo "no no, dove guardi? lì lasciaci fare, guarda qui, abbiamo l'ennesima uscita verbale da bulli sulla quale potete concentrarvi e discutere". Praticamente un decoy costante. Nel mentre il tempo passa e per esempio il grano bloccato nei porti marcisce in 20 giorni (sentito su Tagadà), laddove allo sminamento del porto di Odessa occorre circa un mese, diventando, in combinazione col conto alla rovescia partito a maggio, sempre più un elemento di pressione affinché si accetti di liberare la via ai carichi in partenza alle loro condizioni, con le navi russe più vicine alla costa e non ricordo quanti missili da crociera (se non sbaglio, secondo Attilio Malliani, il consigliere diplomatico del sindaco di Odessa, circa 25?) puntati sulla città portuale.

loro prendono tempo perché in uno stato attuale le condizioni lo richiedono, non abbiamo mai detto sediamoci al tavolo e ritiratevi e vi togliamo le sanzioni, non abbiamo mai messo una clausola alle nostre richieste, se voi fate questo noi facciamo questo, ma abbiamo sempre parlato per retorica quando abbiamo messo le sanzioni ed erano a senso unico, e mai detto se cambiate filosofia troveremo un accordo per riconciliarci. Avremmo dovuto fare di più per portare la pace e non è stato fatto. Abbiamo detto esplicitamente che deve cadere Putin, questo lo disse Biden i primi giorni, che si lasciò scappare la frase che deve cadere il regime di Putin. Quindi adesso loro in uno stallo, ricattano, per un motivo abbastanza semplice, più portano alla fame l'eurozona e più ci sarà l'Orban di turno che andrà di traverso, perché sai tutti amici e amiconi ma quando la popolazione UE, abituata ad uno stile di vita medio-alto, si vede arrivare tante cose tutte assieme, il frigo vuoto, bollette aumentate, aziende che chiudono, milioni di disoccupati, rischio di ondate migratorie dovute alla carenza di grano nei Paesi africani. Questo crea spaccature e nuovi estremismi nasceranno.
Ma ovviamente un Paese come la Russia, che ha materie prime, una guerra in Ucraina la può portare avanti per anni tenendola in stallo, perché loro sono abituati ai sacrifici, siamo noi quelli che non siamo disposti a fare sacrifici per anni, e questo Putin lo sa bene, come lo sanno anche i pochi economisti che hanno rivolto peoccupazione per il quadro economico dell'eurozona, e detto a più riprese di distaccarsi dal volere un Afghanistan 2.0 nel cuore dell'UE.
L'importante è evitare la crisi umanitaria.
è qual è la via più semplice? Accordarsi, trovare un accordo, fare diplomazia, cosa che ormai nessuno dice più, lo chiede anche il segretario dell'Onu,
Si parla di trovare un modo per evitare una crisi umanitaria.
Ora l'UE al posto di fare la chearleders e proselitismi su chi vince, su chi perde, su far entrare tizio o caio nell'unione, dovremmo domandarci. Lo vuoi trovare, un modo per fermare il conflitto, anche ingoiando un rospo e rinunciare alla retorica e agli interessi geopolitici americani, o si preferisce i non risolverlo per poterlo rinfacciare in un secondo momento a Putin e dire che ha creato nuovi orrori? Nel frattempo stiamo a guardare il crescere di nuova povertà ed estremismi vari che nasceranno gioco forza a causa dell'inettitudine politica strutturale, di chi non sa risolvere problemi o che non vuole.
 
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non abbiamo mai detto sediamoci al tavolo e ritiratevi e vi togliamo le sanzioni
Scusa, ma lo vuoi capire che la Russia in primis non vuole sedersi al tavolo ?


Avremmo dovuto fare di più per portare la pace e non è stato fatto. Abbiamo detto esplicitamente che deve cadere Putin, questo lo disse Biden i primi giorni, che si lasciò scappare la frase che deve cadere il regime di Putin.
Noi dovremmo portare la pace ? Noi ? Fino a prova contraria, è Putin quello che ha iniziato la guerra. Lui deve porvi fine....


è qual è la via più semplice? Accordarsi, trovare un accordo, fare diplomazia, cosa che ormai nessuno dice più, lo chiede anche il segretario dell'Onu,
Su quello sono disponibili tutti. Quello che tu e altri non volete capire, è che le condizioni di Putin sono assurde XD
 
E' da un po' di tempo che volevo condividere questi due articoli sulla questione delle sanzioni sportive. Spero facciano un po' di chiarezza.

Le sanzioni sportive contro la Russia e il mito dello ‘sport neutrale’
Le sanzioni allo sport russo (Un commento per Lo Slalom)

c'entra che non ha senso farsi le risate se al tizio russo scrittore di Mosca centro gli manca l'inchiostro per scrivere, bisogna aver più paura per un nostro eventuale default piuttosto che di quello russo. Dovremmo preoccuparci dell'innalzamento dei tassi di interesse della banca centrale Europea, che ricordo che fino all'altro giorno diceva che era tutto ok con l'infazione che saliva, tutti avevano iniziato ad alzare i tassi, solo l'UE, cotinuava a rimandare, oggi retromarcia e si è pensato bene ad una maggiore severità. Vedremo se questo non farà che aggravare la situazione nei prossimi mesi, se lo si è fatto troppo tardi e si è lasciata correre troppo, e se questo vorrà dire maggiori problemi. Vedremo le aziende italiane, se sapranno far fronte ad una crisi del genere.
A oggi nessuno che parla di spread, appena va via Draghi si ritornerà a parlare di Spread, default e altre cose, per adesso silenzio di tomba sul quadro economico italiano. Ricordo ancora quando Draghi diceva "Non siamo in economia di guerra", e diceva anche facciamo il sacrificio di tenere il condizionatore spento per la pace...
Vedremo quando appena lui andrà via, con la fine naturale di questo governo dei migliori, come torneranno a giochicchiare con la paura default, ed UE che martellerà l'Italia a furia di cazziate, per non sgarrare o minaccia di commissariamento.

Ritornando a parlare della russia, a loro non cambia niente, hanno uno stile di vita molto diverso dal nostro e il loro PIL non viene valutato come il nostro secondo i così detti numeri canoni di base con cui valutiamo l'economia.
Infatti alcuni, pochi, che capiscono di economia, avevano detto che non serviva a niente sperare nel default economico della russia per farli ritirare, anzi erano tute baggianate quelli che davano ultimatum del tipo "tra 1 mese si ritirano perché non sotenibile finanziariamente ecc" dicevano questo solo per appoggiare un harakiri tecnico che avrebbero portato le sanzione su l'eurozona, infatti era una scusa, nel dire famo le sanzioni che così diventano poveri e si ritirano. Ho perso il conto delle annunciazioni

l'economia russa si basa su fattori diversi, se dovessimo valutarli e fare il confronto con noi per come valutiamo l'economia, loro sarebbero già in default. Ma così non e perché assume un significato diverso il loro PIL. La popolazione russa era povera prima, e povera è rimasta.

Per quanto riguarda gli approviggionamenti possono avere problemi di alcune tecnologie, ma il resto li rifornisce la Cina.

Il problema è che noi abbiamo aumentato i finanziamenti, continui a comprare (e foraggiare) il gas con spese maggioritarie per un eventuale inverno di freddo e incognite di mercato sui prezzi. Tutti che hanno aperto conti e conticini in rubli. La maestra UE diceva No, ma a quanto pare gli alunni fanno quel che gli pare.

Ancora parlano di tetto al prezzo del gas, i vari ciceroni UE, ma sembra assai lontano.
Allora perché weaponizzano il cibo per formulare il ricatto con cui chiedono di togliere le sanzioni? Servendoti della "analisi geopolitica" converrai che non lo fanno perché sono preoccupati del pericolo della crisi alimentare (minacciata da loro stessi) nei Paesi che hanno più bisogno di ricevere le derrate. E perché chiedono sostegno economico alla Cina? Se le sanzioni non dessero nessun fastidio, allora perché avanzare queste richieste?

Nell'eventualità anticipo: sempre tenendo a mente che "danno economico" e "cambiamento di regime" sono due cose diverse.
loro prendono tempo perché in uno stato attuale le condizioni lo richiedono, non abbiamo mai detto sediamoci al tavolo e ritiratevi e vi togliamo le sanzioni, non abbiamo mai messo una clausola alle nostre richieste, se voi fate questo noi facciamo questo, ma abbiamo sempre parlato per retorica quando abbiamo messo le sanzioni ed erano a senso unico, e mai detto se cambiate filosofia troveremo un accordo per riconciliarci. Avremmo dovuto fare di più per portare la pace e non è stato fatto. Abbiamo detto esplicitamente che deve cadere Putin, questo lo disse Biden i primi giorni, che si lasciò scappare la frase che deve cadere il regime di Putin. Quindi adesso loro in uno stallo, ricattano, per un motivo abbastanza semplice, più portano alla fame l'eurozona e più ci sarà l'Orban di turno che andrà di traverso, perché sai tutti amici e amiconi ma quando la popolazione UE, abituata ad uno stile di vita medio-alto, si vede arrivare tante cose tutte assieme, il frigo vuoto, bollette aumentate, aziende che chiudono, milioni di disoccupati, rischio di ondate migratorie dovute alla carenza di grano nei Paesi africani. Questo crea spaccature e nuovi estremismi nasceranno.
Ma ovviamente un Paese come la Russia, che ha materie prime, una guerra in Ucraina la può portare avanti per anni tenendola in stallo, perché loro sono abituati ai sacrifici, siamo noi quelli che non siamo disposti a fare sacrifici per anni, e questo Putin lo sa bene, come lo sanno anche i pochi economisti che hanno rivolto peoccupazione per il quadro economico dell'eurozona, e detto a più riprese di distaccarsi dal volere un Afghanistan 2.0 nel cuore dell'UE.
L'importante è evitare la crisi umanitaria.
è qual è la via più semplice? Accordarsi, trovare un accordo, fare diplomazia, cosa che ormai nessuno dice più, lo chiede anche il segretario dell'Onu,
Si parla di trovare un modo per evitare una crisi umanitaria.
Ora l'UE al posto di fare la chearleders e proselitismi su chi vince, su chi perde, su far entrare tizio o caio nell'unione, dovremmo domandarci. Lo vuoi trovare, un modo per fermare il conflitto, anche ingoiando un rospo e rinunciare alla retorica e agli interessi geopolitici americani, o si preferisce i non risolverlo per poterlo rinfacciare in un secondo momento a Putin e dire che ha creato nuovi orrori? Nel frattempo stiamo a guardare il crescere di nuova povertà ed estremismi vari che nasceranno gioco forza a causa dell'inettitudine politica strutturale, di chi non sa risolvere problemi o che non vuole.
Aspetta, finché non rispondi alla domanda che avevo fatto e che ripropongo qui sotto credo sia inutile andare avanti. Inoltre rivendico il diritto di ignorare temporaneamente tutto il contenuto del post come tu hai fatto più volte (e definitivamente) con almeno 3/4 dei miei.
condannare Putin di aver invaso un altro Paese credo sia sottinteso,
Cosa significa, per te, "condannare l'invasione in corso"?

Ti chiedo di non rispondere che "mi sto impuntando". Piuttosto, se vuoi che la smetta di impuntarmi, ti chiedo di andare al sodo rispondendo nel merito della domanda in grassetto.
 
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Finitela immediatamente che oggi non è giornata, se dovette battibeccare come al solito non quotatevi
 
E' da un po' di tempo che volevo condividere questi due articoli sulla questione delle sanzioni sportive. Spero facciano un po' di chiarezza.

Le sanzioni sportive contro la Russia e il mito dello ‘sport neutrale’
Le sanzioni allo sport russo (Un commento per Lo Slalom)


Allora perché weaponizzano il cibo per formulare il ricatto con cui chiedono di togliere le sanzioni? Servendoti della "analisi geopolitica" converrai che non lo fanno perché sono preoccupati del pericolo della crisi alimentare (minacciata da loro stessi) nei Paesi che hanno più bisogno di ricevere le derrate. E perché chiedono sostegno economico alla Cina? Se le sanzioni non dessero nessun fastidio, allora perché avanzare queste richieste?

Nell'eventualità anticipo: sempre tenendo a mente che "danno economico" e "cambiamento di regime" sono due cose diverse.

Aspetta, finché non rispondi alla domanda che avevo fatto e che ripropongo qui sotto credo sia inutile andare avanti. Inoltre rivendico il diritto di ignorare temporaneamente tutto il contenuto del post come tu hai fatto più volte (e definitivamente) con almeno 3/4 dei miei.

Cosa significa, per te, "condannare l'invasione in corso"?

Ti chiedo di non rispondere che "mi sto impuntando". Piuttosto, se vuoi che la smetta di impuntarmi, ti chiedo di andare al sodo rispondendo nel merito della domanda in grassetto.

Io non ho scritto che le sanzioni non danno fastidio, io ho scritto che le sanzioni non servono per impedire loro di far guerra, cosa molto diversa.
La sanzione si può chiamare sanzione se è reversibile. Se abbiamo già deciso di tagliare fuori la Russia dal suo principale mercato per sempre, non si tratta più di sanzione ma di scelta di tagliare i rapporti per sempre, è ovvio che pure loro staranno preparandosi a taglire i rapporti e diversificare le vendite, e a far meno del consumatore UE.
Sul Gas abbiamo rimandato perchè sarebbe stato un disastro per noi (e per la Germania) al contempo abbiamo detto invece no al grano e al carbone, abbiamo smesso di importare quei prodotti, ma siccome quei prodotti non sono indispensabili per noi, ne possiamo fare a meno. Ma di quei prodotti altri Paesi ne hanno bisogno.
Ho scritto che per evitare che una situazione di guerra continua, va trovato un accordo. Perché se prima c'era la frase tipo del condizionatore da tenere spento, sacrificio necessario per la libertà, ora quale frase utilizzeremo per spiegare che non vogliamo accordarci, diremo piatto vuoto in altri Paesi per la libertà

quando la situazione lo richiede bisogna fare diplomazia per evitare il peggio.

Danno economico e cambiamento di regime, passano sulla stessa linea, se metti in conto che chi ha annunciato quelle sanzioni lo a fatto puntando o millantando sul fattore umano, pensando che lo stile di vita russo fosse equiparabile con quello Occidentale, che rinunciare a determinate cose facesse aumenare il dissenso interno, e quindi anche la possibilità di un golpe, o un ammutinamento era ritenuto possibile da coloro che hanno ideato quelle sanzioni. Invece stiamo vedendo un effetto opposto, la fiducia nel loro leader è aumentata, e chiamala se vuoi propaganda di regime che a tutte le ore in quei bizzarri talk show russi si parla di nucleare, indottrinamento o altro, ciò che conta è che abbiamo pensato al piano A, cioè le sanzioni, ma si doveva pensare anche al piano B, C, D, a seconda del fatto che bisogna cambiare strategia se un piano non funziona. Non bisogna mai precludersi la possibilità di una riconciliazione, perché ricordo che ci sta gente alla stessa maniera del regime di Putin con cui l'Occidente continua a fare affari, con cui ha stretto rapporti che un domani non si sa cosa succede. Giusto ieri sentivo la notizia di rinunciare alle auto a diesel e benzina. Il 60% delle batterie per l'auto elettrica è in mano alla Cina. Sul fronte del fotovoltaico, dell'eolico, della componentistica ad alto livello tecnologico Pechino ha un peso fondamentale. Su quello dell'auto elettrica è semplicemente dominante. E tutti gli analisti concordano che questa sia una situazione difficilmente modificabile nel breve periodo. Come ti giri giri trovi sempre qualcosa che non va in questo scenario.

far affari con quello o con questo a seconda di come gira. E poi ci ritroviamo così a dover sperare nel meno peggio, ma un giorno è tizio e l'altr giorno è caio. E in tempi moderni serve una politica che sa fare diplomazia con certa gentaglia per evitare che le cose diventano troppo estreme.
 
Io non ho scritto che le sanzioni non danno fastidio, io ho scritto che le sanzioni non servono per impedire loro di far guerra, cosa molto diversa.
La sanzione si può chiamare sanzione se è reversibile. Se abbiamo già deciso di tagliare fuori la Russia dal suo principale mercato per sempre, non si tratta più di sanzione ma di scelta di tagliare i rapporti per sempre, è ovvio che pure loro staranno preparandosi a taglire i rapporti e diversificare le vendite, e a far meno del consumatore UE.
Sul Gas abbiamo rimandato perchè sarebbe stato un disastro per noi (e per la Germania) al contempo abbiamo detto invece no al grano e al carbone, abbiamo smesso di importare quei prodotti, ma siccome quei prodotti non sono indispensabili per noi, ne possiamo fare a meno. Ma di quei prodotti altri Paesi ne hanno bisogno.
Ho scritto che per evitare che una situazione di guerra continua, va trovato un accordo. Perché se prima c'era la frase tipo del condizionatore da tenere spento, sacrificio necessario per la libertà, ora quale frase utilizzeremo per spiegare che non vogliamo accordarci, diremo piatto vuoto in altri Paesi per la libertà

quando la situazione lo richiede bisogna fare diplomazia per evitare il peggio.

Danno economico e cambiamento di regime, passano sulla stessa linea, se metti in conto che chi ha annunciato quelle sanzioni lo a fatto puntando o millantando sul fattore umano, pensando che lo stile di vita russo fosse equiparabile con quello Occidentale, che rinunciare a determinate cose facesse aumenare il dissenso interno, e quindi anche la possibilità di un golpe, o un ammutinamento era ritenuto possibile da coloro che hanno ideato quelle sanzioni. Invece stiamo vedendo un effetto opposto, la fiducia nel loro leader è aumentata, e chiamala se vuoi propaganda di regime che a tutte le ore in quei bizzarri talk show russi si parla di nucleare, indottrinamento o altro, ciò che conta è che abbiamo pensato al piano A, cioè le sanzioni, ma si doveva pensare anche al piano B, C, D, a seconda del fatto che bisogna cambiare strategia se un piano non funziona. Non bisogna mai precludersi la possibilità di una riconciliazione, perché ricordo che ci sta gente alla stessa maniera del regime di Putin con cui l'Occidente continua a fare affari, con cui ha stretto rapporti che un domani non si sa cosa succede. Giusto ieri sentivo la notizia di rinunciare alle auto a diesel e benzina. Il 60% delle batterie per l'auto elettrica è in mano alla Cina. Sul fronte del fotovoltaico, dell'eolico, della componentistica ad alto livello tecnologico Pechino ha un peso fondamentale. Su quello dell'auto elettrica è semplicemente dominante. E tutti gli analisti concordano che questa sia una situazione difficilmente modificabile nel breve periodo. Come ti giri giri trovi sempre qualcosa che non va in questo scenario.

far affari con quello o con questo a seconda di come gira. E poi ci ritroviamo così a dover sperare nel meno peggio, ma un giorno è tizio e l'altr giorno è caio. E in tempi moderni serve una politica che sa fare diplomazia con certa gentaglia per evitare che le cose diventano troppo estreme.

Tu cosa faresti nel pratico?
 
Sta andando esattamente come disse il professore dell'università di Sofia ad una lezione aperta dell'orientale di Napoli gli ultimi di aprile, è inquietante come ci abbia preso:
  • L'offensiva verso Kiev non aveva lo scopo di prendere la città, ma solo di distrarre le truppe ucraine da sud e intimorire i paesi occidentali
  • Il Donbass è una zona estremamente fortificata, una qualsiasi offensiva da entrambe le parti richiederebbe mesi
  • Zelensky è alla quarta mobilitazione, Putin deve ancora farne una (anche se ha richiamato parecchi reparti di riserva)
  • Per quanto il Moskva fosse importante, era la nave più vecchia della sua categoria, e la sua distruzione ha fatto capire ai russi che gli ucraini stessero usando i servizi segreti americani
  • Entro luglio ci sarà una controffensiva ucraina, in caso di fallimento la guerra sarà de facto finita
  • Putin vuole solo le coste ucraine sul mar nero, sia per ragioni storiche che geopolitiche. Non gliene frega nulla della Finlandia e della Svezia nella Nato
Aggiungo io che, per me, ha praticamente già vinto: ha dimostrato l'ipocrisia dell'occidente (bambini africani che muoiono in mare e bambini ucraini che invece ricevono giocattoli), la sua divisione, i limiti della democrazia e della libertà di stampa. Tutti i semi che in questi anni ha piantato (governi amici, infiltrati nei servizi segreti, camere d'eco, bot) tutto è venuto a galla in maniera incredibile. Per quanto sia una persona orribile e assetata di sangue, forse solo Napoleone e Cesare gli sono avanti nella storia. Un Dividi et impera nel 21esimo secolo, porca troia.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Non è una notizia nuovissima (calcolando in giorni) o non era un esito totalmente imprevedibile se sono a corto di sistemi di artiglieria più sofisticati, che superino la gittata di quelli russi, a corto di munizioni e se i rifornimenti non arrivano con tempestività. 5-6 giorni fa:

Zelensky: resistiamo ma russi più forti
Zelensky says Ukraine’s forces ‘holding out’ but outnumbered in Severodonetsk

---

Comunque per i report dei risvolti/cambiamenti sul campo, vale a dire per una delle materie di cui è molto complesso tenere traccia, non mi fermerei agli articoli dei giornali italiani o alle dichiarazioni dei politici. Proseguirei, per esempio, con l'ISW:




L'ultimo aggiornamento è di ieri notte, si aspetta il prossimo.
L'offensiva verso Kiev non aveva lo scopo di prendere la città, ma solo di distrarre le truppe ucraine da sud e intimorire i paesi occidentali
Una cosa simile la sostiene anche Nicolai Lilin (che inoltre crede che quello di Zelensky sia un regime nazista). Da cosa sarebbe confermata questa ipotesi?
Zelensky è alla quarta mobilitazione, Putin deve ancora farne una (anche se ha richiamato parecchi reparti di riserva)
Cosa vuol dire "quarta mobilitazione"? Chiedo, potrei essere ignorante io. Se con "reparti di riserva" intendi i riservisti, Putin ha sia richiamato loro sia mandato i coscritti delle "repubbliche" separatiste e non solo. Nona Mikhelidze l'altro giorno ha detto che la Russia, sul fronte del Donbass, manda avanti prima loro (milizie) usandoli come carne da macello, poi avanza con il resto delle forze armate russe. Della serie "la Russia è intervenuta in difesa della popolazione del Donbass per evitare di farla soccombere".

Russia has admitted sending conscripts to war with Ukraine
Russia has "regretfully" acknowledged that their conscripts are participating and surrendering at war with Ukraine
Russia uses mobilised men from temporarily occupied regions of Donetsk and Luhansk as "cannon fodder" - Intelligence Directorate
Ukraine Says Russia Now Relying on Conscripts, Mercenaries
How Ukraine separatists are mass conscripting anyone of fighting age
Forced conscription: how Russia wipes out the male population of occupied Donbas
Russia uses conscript soldiers for war in Ukraine
"I was the only man of conscription age who left the ‘Donetsk People’s Republic’ for Russia": a resident of Volnovakha who escaped the occupation tells the truth about “filtration” (testimonianza individuale)
Continua la mobilitazione nelle "DPR" e "LPR". I fallimenti dell'esercito russo durante la guerra hanno portato a un problema di personale, che gli invasori stanno cercando di risolvere a spese di uomini in età di leva provenienti dai territori precedentemente occupati dell'Ucraina. (questo è in ucraino, agenzia HB; esiste la versione inglese chiamata "The New Voice of Ukraine", ma non sono riuscito a trovare lo stesso articolo in lingua anglosassone)
Russia, i coscritti: chi sono i giovani soldati che sono andati a combattere in Ucraina, Circa il 25% dell'esercito russo è composto da coscritti (da Il Messaggero, stesso giornale linkato da Revolver)
Coscritti, riservisti e combattenti
Russia sends conscripts from Crimea to fight against Ukraine, representative of the President of Ukraine says (anche dalla Crimea)

Mi scuso se non ho controllato per intero tutti gli articoli, ma sono molti.
 
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Questo lo sostiene anche Nicolai Lilin (che inoltre crede che quello di Zelensky sia un regime nazista). Da cosa sarebbe confermata questa ipotesi?
Bhe questo non lo so, riporto solo ciò che disse il professore Francesco dall'Aglio. Aggiungo che disse anche "ma non si è trattata di un operazione "geniale", ma semplicemente la cosa più intelligente e ovvia da fare"
Cosa vuol dire "quarta mobilitazione"? Chiedo, potrei essere ignorante io. Se con "reparti di riserva" intendi i riservisti, Putin ha sia richiamato loro sia mandato i coscritti delle "repubbliche" separatiste e non solo. Della serie "la Russia è intervenuta in difesa della popolazione del Donbass per evitare di farli soccombere". Nona Mikhelidze l'altro giorno ha detto che la Russia, sul fronte del Donbass, manda avanti prima loro (milizie) usandoli come carne da macello, poi avanza con il resto delle forze armate russe.
Mobilitazione bhe sarebbe mandare tutti gli uomini a combattere, spostare le industrie ecc. Il professore intendeva dire che l'Ucraina ha schierato tutto il suo esercito mentre la Russia una piccola parte (perché non vuole occupare tutto il paese, ma solo le coste sul mar nero e le zone russofone)
 
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