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AlertGuerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire
Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:
NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)
In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.
Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.
Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
Diego Bianchi e Marco Dambrosio con Antonio Scurati, Francesca Mannocchi, Andrea Pennacchi, Sean Kuti, Francesca Schianchi, Filippo Ceccarelli, Paolo Celata, Constanze Reuscher
A che minuto è il Pennacchi? La parte sulla resa ucraina mi ha steso perché sembrava uno dei pistolotti "pacifisti" presi direttamente da questo thread
EDIT: Trovato, da 1:15:07 alla fine del pezzo. Ora sappiamo anche come chiamarli: i Pacifisti Realisti o Pacifisti Italian Fashion
Se pensi di beccare un razzista hai sbagliato completamente bersaglio
Sempre stato a favore dell'accoglienza, sempre stato a favore di salvare e aiutare chi ha bisogno, sono sempre stato contro al modo italiano di gestire la cosa.
Quelli che vanno all'estero (perchè l'essere il porto più vicino dove approdare non vuol dire che ce li teniamo tutti noi, come tanti geni credono) vengono gestiti in modo diverso da come li gestiamo noi.
Loro li istruiscono, gli insegnano un lavoro, lavorano, producono, pagano le tasse.
Noi diamo i soldi agli alberghi per dargli alloggio e gli diamo qualche soldo (quanto erano, 35 euro ogni tot? è un argomento talmente vecchio che onestamente non so nemmeno quanto sia cambiato rispetto a quando se ne parlava) per vivere, ma NON gli insegniamo un lavoro, non li mandiamo a produrre e, di conseguenza, a pagare le tasse, li teniamo li, a girarsi i pollici per strada.
Chiudendo l'offtopic e rispondendo al solito.
I rischi futuri sono ipotizzabili, alcuni facili da immaginare, altri meno, ma avere un coglione che piano piano si espande e prende l'ucraina, non ci mette troppo a allargarsi verso la polonia. Ma sti cazzi della polonia no? tatno allora inizierai a preoccuparti quando e se ipoteticamente ti vengono a tirare una bomba sulla casa.
Troppi "se"?? prendendosi l'ucraina diventa praticamente unica produttrice di concimi e grano, di cui inizierebbe a gestire il prezzo come vuole, e la maggiorparte di questo grano, oltre che in europa, va in parecchi paesi africani su cui potrebbe avere un discreto ascendente... in un modo o nell'altro lo prendiamo in culo noi. La russia va fermata, si può stare qui a discutere sui modi, ma non su questa necessità
Se l'espansione della Russia ti preoccupa allora dovresti guardare un po' oltre l'Europa e l'Ucraina...o la Polonia, perché io ho come l'impressione che il mondo stia cambiando un pochettino.
A giugno si è tenuto in Russia la 25a edizione dello SPIEF (St. Petersburg International Economic Forum) che ha visto la partecipazione di 14.000 persone in rappresentanza di 131 paesi e durante il quale sono stati sottoscritti 695 accordi commerciali per un valore di circa 74 miliardi di dollari.
Putin ha tenuto un discorso sulla visione di un nuovo ordine mondiale basato sulla multipolarità e non come accade in Occidente dove la maggiorparte delle decisioni vengono prese a Washington e le restanti a Bruxelles (naturalmente ho ridotto ai minimi termini il succo di quello ha detto, ma c'è molto di più).
Non ha importanza se io o tu o chiunque altro qui dentro ritiene il discorso di Putin delirante, mendace, opportunista, pazzoide o che altro, quello che conta è che chi si trovava lì lo ha reputato "illuminante"! Come ad esempio la presidente indiana del forum internazionale dei BRICS (Brasile-Russia-India-Cina-Sudafrica, un club di economie emergenti che si pone come soggetto alternativo al G7 e che vale 1/4 del pil mondiale!!!), che tra le altre cose ha affermato che "India e Russia hanno una relazione strategica da oltre 75 anni [...] le lobby occidentali e in particolare gli Usa stanno facendo pressioni affinché l'India aderisca alle sanzioni e non importi merci dalla Russia, ma l'India è sempre stata neutrale e il partenariato russo-indiano non può essere interrotto perché stiamo collaborando in quasi tutti i settori commerciali".
L'ambasciatore cinese in Russia collegandosi in videoconferenza ha dichiarato: "le nostre relazioni vivono il periodo migliore degli ultimi anni, i nostri rapporti sono come l'oro che non teme corrosioni"!
Iran e Argentina hanno già annunciato di aver presentato richiesta di adesione al BRICS, mentre paesi come Kazakistan, Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Turchia, Indonesia, Nigeria, Senegal, Emirati Arabi Uniti, Thailandia, Bangladesh, Uruguay e altri paesi ancora hanno già manifestato il loro interesse.
Io, al contrario di te, non credo che Putin sia un coglione e la sua influenza nei paesi africani c'è già arrivata...in un modo o nell'altro!
EDIT: aggiungo che vedo molto arduo il tentativo di mettere in ginocchio con delle sanzioni un paese che ha così tante solide relazioni. A tal proposito proprio oggi sull'Economist è uscito un articolo dal titolo emblematico: Mentre l'Europa cade in recessione, la Russia ne esce
No ma quale razzista, il senso del mia affermazione era tutt'altro.
Se l'espansione della Russia ti preoccupa allora dovresti guardare un po' oltre l'Europa e l'Ucraina...o la Polonia, perché io ho come l'impressione che il mondo stia cambiando un pochettino.
A giugno si è tenuto in Russia la 25a edizione dello SPIEF (St. Petersburg International Economic Forum) che ha visto la partecipazione di 14.000 persone in rappresentanza di 131 paesi e durante il quale sono stati sottoscritti 695 accordi commerciali per un valore di circa 74 miliardi di dollari.
Putin ha tenuto un discorso sulla visione di un nuovo ordine mondiale basato sulla multipolarità e non come accade in Occidente dove la maggiorparte delle decisioni vengono prese a Washington e le restanti a Bruxelles (naturalmente ho ridotto ai minimi termini il succo di quello ha detto, ma c'è molto di più).
Non ha importanza se io o tu o chiunque altro qui dentro ritiene il discorso di Putin delirante, mendace, opportunista, pazzoide o che altro, quello che conta è che chi si trovava lì lo ha reputato "illuminante"! Come ad esempio la presidente indiana del forum internazionale dei BRICS (Brasile-Russia-India-Cina-Sudafrica, un club di economie emergenti che si pone come soggetto alternativo al G7 e che vale 1/4 del pil mondiale!!!), che tra le altre cose ha affermato che "India e Russia hanno una relazione strategica da oltre 75 anni [...] le lobby occidentali e in particolare gli Usa stanno facendo pressioni affinché l'India aderisca alle sanzioni e non importi merci dalla Russia, ma l'India è sempre stata neutrale e il partenariato russo-indiano non può essere interrotto perché stiamo collaborando in quasi tutti i settori commerciali".
L'ambasciatore cinese in Russia collegandosi in videoconferenza ha dichiarato: "le nostre relazioni vivono il periodo migliore degli ultimi anni, i nostri rapporti sono come l'oro che non teme corrosioni"!
Iran e Argentina hanno già annunciato di aver presentato richiesta di adesione al BRICS, mentre paesi come Kazakistan, Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Turchia, Indonesia, Nigeria, Senegal, Emirati Arabi Uniti, Thailandia, Bangladesh, Uruguay e altri paesi ancora hanno già manifestato il loro interesse.
Io, al contrario di te, non credo che Putin sia un coglione e la sua influenza nei paesi africani c'è già arrivata...in un modo o nell'altro!
EDIT: aggiungo che vedo molto arduo il tentativo di mettere in ginocchio con delle sanzioni un paese che ha così tante solide relazioni. A tal proposito proprio oggi sull'Economist è uscito un articolo dal titolo emblematico: Mentre l'Europa cade in recessione, la Russia ne esce
Il problema di fondo è che, di mio, essendo poco informato (cosa che ho detto fin dal primo post qua dentro), potrei non aver mai visto di buon occhio Putin per sentito dire, ma fondamentalmente, altra mia affermazione, non capendoci nulla di politica, non mi sono mai messo a sparare sentenze su determinati personaggi. Pertanto, persona illuminata, pazzo terrorista, pacifista o guerrafondaio che sia, non mi sono mai espresso a riguardo.
Capirai però che, nel momento in cui attacchi un paese come stai facendo, attaccando obbiettivi civili, dicendo bugie su bugie e permettendo ai tuoi soldati di commettere i crimini che stanno commettendo, non mi riesce di essere lucido e non dargli del pazzo terrorista.
Poi, ripeto, si può essere d'accordo o meno sulla strada intrapresa per risolvere il conflitto, si potrebbero avere in questo forum menti più illuminate o, sicuramente, con meno interessi di quelle che stanno a gestire la situazione, ma non esiste che si sentano ancora persone che giustificano putin e/o che affermano che gli ucraini farebbero meglio ad arrendersi.
Non può venire accettata.
E le ragioni sono logiche e le elencherò di seguito:
a parte i tempi
serve l'unanimità di tutti i membri NATO
-nel caso ci fosse l'unanimità, facciamo finta che venga accettata dall'oggi al domani, scatterebbe automaticamente l'articolo 5 di difesa collettiva. L'Ucraina è in guerra, se fosse membro della NATO, gli altri membri avrebbero l'obbligo di andare a difenderla con ogni mezzo, ergo significherebbe entrare direttamente in guerra con la Russia, guerra diretta, sarebbe la terza guerra mondiale.
Non può venire accettata.
E le ragioni sono logiche e le elencherò di seguito:
a parte i tempi
serve l'unanimità di tutti i membri NATO
-nel caso ci fosse l'unanimità, facciamo finta che venga accettata dall'oggi al domani, scatterebbe automaticamente l'articolo 5 di difesa collettiva. L'Ucraina è in guerra, se fosse membro della NATO, gli altri membri avrebbero l'obbligo di andare a difenderla con ogni mezzo, ergo significherebbe entrare direttamente in guerra con la Russia, guerra diretta, sarebbe la terza guerra mondiale.
Credo, ma non vorrei sbagliarmi che non sia proprio così, non credo sia esplicitamente vietato, ma è una consuetudine diciamo.
Far entrare un Paese in guerra vorrebbe dire fare entrare in guerra automaticamente gli altri membri NATO; scatterebbe in automatico l'articolo 5.
Insomma secondo il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin vanno bene le richieste di Zelensky in merito all'invio di armi, ma vacci piano brò perché "ci sono ancora un certo numero di armi avanzate di alto profilo che l'Ucraina vuole e gli Stati Uniti non forniranno a causa di sensibilità politiche, tecnologia classificata o scorte limitate".
Ukrainian leaders are pressing the U.S. and Western allies for air defense systems and longer-range weapons to keep up the momentum in their counteroffensive against Russia and fight back against Moscow’s intensified attacks.
apnews.com
Inoltre, nella conferenza stampa tenuta a margine della riunione del Consiglio del Nord Atlantico, alla domanda di un giornalista su quando sarebbero stati consegnati i nuovi sistemi di difesa all'Ucraina ha risposto:
"[...] stiamo fornendo sistemi in grado di soddisfare i bisogni immediati e stiamo anche procurando sistemi che impiegheranno più tempo per essere consegnati [...] alcuni di questi sistemi potrebbero richiedere settimane o mesi, altri sistemi potrebbero richiedere anni. Ad esempio, un paio di giorni fa abbiamo detto che forniremo all'Ucraina 18 HIMARS aggiuntivi ma ci vorranno un paio d'anni prima che vengano effettivamente prodotti"
Ukraine-Russia War: Israel, which has so far remained neutral in the Russia-Ukraine conflict war, has stepped in by decoding Iranian drones
eurasiantimes.com
Further, the stocks of Surface-to-Air Missiles (SAM) in Ukraine appear to be declining, which is crucial for the Ukrainian military to prevent the Russian Air Force from gaining aerial superiority. As a result, the Russian military’s use of Iranian-made Kamikaze drones has increased the woes of the Ukrainian air defense systems.
Kamikaze drones offer Russia a disposable and affordable replacement for its valuable, expensive aircraft, cruise, and ballistic missiles. This is where the Israeli intelligence comes in, although the Israeli administration has not officially acknowledged it.
Israel possesses some of the best air defense systems in the world, including the Arrow 3, Iron Dome, and the latest and most advanced Iron Beam laser-based missile defense system.
Una cosa interessante che è emersa nelle scorse ore, da fonte ucraina quindi da non prendere come oro colato, è che la Russia sia in grande difficoltà con i rifornimenti di munizioni (come anche gli ucraini), ma soprattutto abbia un grosso shortage di missili perchè non ha più chip e non ha più linee di rifornimento. Sarà vero? Sarà verò al 50%? Boh, però insomma, dire che le sanzioni non funzionino tout court mi sembra un azzardo.
"[...] stiamo fornendo sistemi in grado di soddisfare i bisogni immediati e stiamo anche procurando sistemi che impiegheranno più tempo per essere consegnati [...] alcuni di questi sistemi potrebbero richiedere settimane o mesi, altri sistemi potrebbero richiedere anni. Ad esempio, un paio di giorni fa abbiamo detto che forniremo all'Ucraina 18 HIMARS aggiuntivi ma ci vorranno un paio d'anni prima che vengano effettivamente prodotti"
In the meantime, we've provided four HIMARS systems that can be -- that will be introduced immediately, and that'll give them additional capability to the one -- to the capabilities that they have right now. And by the way, they've been using that capability very, very effectively.
QUESTION: About encouraging European partners to potentially spend more.
SEC. AUSTIN: Yeah, you've heard us say that, you know, two percent of -- of their...
(UNKNOWN): GDP.
SEC. AUSTIN: GDP -- thank you -- is -- is what we would expect that the -- they would invest, but as we see things develop, we -- we would encourage countries to go above that two percent because we're going to have to invest more in expanding industrial bases and -- and -- and making sure that we're doing the right things to replace those things that -- some of those things that we've provided to Ukraine.
QUESTION: Thank you so much. And a follow up on (inaudible) question actually, is there a chance that -- you said HIMARS, some of them, could take years to get into Ukraine. Could it become a forever war in Ukraine?
SEC. AUSTIN: Well, I -- I certainly won't speculate on how long the war is going to last, and certainly we don't want to see a forever war. This war could end today, as you heard me say earlier. It's the choice of one man, Putin. And so I would call upon him to -- to change his decision and cease what he's done to terrorize and -- and -- and murder innocent civilians, so.
Interessante, c'è anche Illia Ponomarenko con la sua domanda, l'ultima.
On March 11, 2022, Ukraine's ambassador urged Israel to increase its support for the country by penalizing Moscow, absorbing more Ukrainian refugees, and supplying military weapons.[20]
On March 20, 2022, In a speech to Ukraine's parliament, President Volodymyr Zelenskyy chastised Israel, asking why it was not deploying missile defenses or condemning Russia for its incursion. In response to Zelenskyy, Israeli Foreign Minister Yair Lapid said in a statement that Israel would continue to help Ukraine's people "as much as we can." Israel has sent a field hospital and other humanitarian aid to Ukraine.[21]
On July 3, 2022, the Israeli Supreme Court abolished the quotas on Ukrainian refugees in Israel and allowed unlimited entry of refugees into Israel. The President of Ukraine welcomed the decision and said is a sign of "a true, developed democracy"[22]
Ukraine has been Israel's main wheat supplier for many years, accounting for almost half of the country's wheat consumption. As of 2022, Israel imports corn and corn products, barley, rapeseed and soybeans. Agricultural exports to Israel exceed $400 million a year.[26]
Elon Musk said Saturday that his company SpaceX will continue to pay for Starlink satellite internet in war-torn Ukraine, one day after the tech mogul
insiderpaper.com
According to CNN, SpaceX figures shared with the Pentagon show about 85 percent of the first 20,000 (dei 25k) terminals in Ukraine were paid at least in part by countries such as the United States, Poland, or other entities, which also paid for about 30 percent of internet connectivity.
A senior Ukrainian presidential aide, Mykhaylo Podolyak, acknowledged the importance of Starlink in a tweet on Friday.
“Like it or not, @elonmusk helped us survive the most critical moments of war,” Podolyak wrote, adding that Ukraine “will find a solution to keep #Starlink working.”
Nel messaggio passato in cui ti ho quotato questa riga avevo parzialmente frainteso, rispondendoti "siamo lì", le righe su Musk dell'articolo citato, cioè queste:
Musk ha twittato il mese scorso che avrebbe chiesto un'esenzione dalle sanzioni contro l'Iran per consentire a Starlink di assistere uno sforzo dell'amministrazione Biden per aggirare il tentativo di Teheran di chiudere Internet in mezzo alle proteste nazionali contro il regime clericale.
Sembra che l'esenzione dalle sanzioni che voleva chiedere (poi non so come sia andata) riguardasse solo quelle che impediscono allo Starlink di fare ciò che descrive la seconda parte della frase. E' comunque un CEO di una compagnia spaziale privata che, seppure stavolta allo scopo di aiutare una protesta per le libertà e i diritti civili contro un regime teocratico repressivo, si vuole interporre nei rapporti fra due Stati. Lo dico soltanto come considerazione non esente da critiche.
Giorni fa leggevo un articolo di un analista politico americano in cui sosteneva che, col senno di poi, la rivelazione dei funzionari americani al NYT dell'Ucraina dietro l'omicidio di Dugina senza mettere al corrente gli Usa, a pochi giorni dell'attentato al ponte, era solo un modo per prepararsi il terreno e dire che anche nel caso del ponte loro erano all'oscuro e gli ucraini hanno fatto tutto da soli, esattamente come accaduto per Dugina.
Ecco, (se sono stati davvero gli ucraini [il NYT riferisce la notizia citando un alto funzionario dell'intelligence ucraina rimasto nell'anonimato, mentre il portavoce della SBU Dekhtyarenko rifiuta di confermare o negare rimandando qualsiasi commento a "dopo la vittoria finale"]) a riguardo del fatto che continui a chiamarlo attentato (e non al limite omicidio plurimo [4 persone - tutti e 4 civili? Bisognerebbe chiederselo]) come fa la Russia e che nel secondo post quotato lo accosti all'attentato alla Dugina, vorrei evidenziare per la seconda volta che l'esplosione al ponte di Kersh dovrebbe essere un atto di guerra per via dell'obiettivo militare costituito dalla degradazione della linea logistica, mentre per quanto riguarda la definizione di atto terroristico penso sia discutibile:
terrorismo L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili. Diritto Diritto internazionale Nel diritto internazionale...
www.treccani.it
Il diritto consuetudinario. - Secondo la dottrina prevalente non esiste una definizione di t. nel diritto internazionale consuetudinario. Del resto, i lavori del Comitato ad hoc, istituito dall’Assemblea generale nel 1996, per predisporre una «convenzione globale sul terrorismo internazionale» si sono arenati proprio per l’impossibilità di pervenire a una definizione condivisa di atto terroristico. Il dissenso riguarda non tanto la definizione in sé, quanto la formulazione di due eccezioni all’applicazione della nozione alle situazioni di conflitto armato (e quindi, tra l’altro, alle guerre di liberazione nazionale, legittimate dal principio di autodeterminazione dei popoli) e alle attività svolte dalle forze ufficiali di uno Stato nell’esercizio delle loro funzioni pubbliche (cosiddetto t. di Stato).
Conque sembra vero che il traffico sia stato ripristinato presto, però:
Under normal circumstances the Crimean Bridge would be shut for a long time – but circumstances are far from normal.
theconversation.com
But Russia has moved quickly to return the bridge to operations, even though it appears to be significantly damaged.
As experts in bridge safety and blast engineering, we have (some) answers.
What are the structural effects?
There is a long history of bridge failures due to fire and blast damage. High temperatures can weaken both steel and concrete, while blast shockwaves can result in violent fractures.
While steel can bend under high load without breaking, and the surviving girders of the Crimean Bridge may still be usable, the blast has likely caused severe localised damage. To determine how much life is left in the surviving road bridge, investigators ought to conduct detailed inspections and metallurgical sampling.
The fuel fire is also likely to have weakened the girders on the rail bridge, as well as those on the road bridge (as they were on the windward side of the inferno). The concrete pier shows extensive burn marks too, and so the concrete will be weakened, and the reinforcement inside it more susceptible to corrosion over the longer term.
Can it be repaired?
Sections of the upper structure of the rail and road bridges can be replaced. There are floating cranes with sufficient capacity to lift in replacement pre-fabricated steelwork.
The road and rail concrete decks and fitments can then be reinstalled. Such work would of course render the bridge inoperable for an extended period.
Continua con un paragrafo che si pone interrogativi ed avanza considerazioni sulla sicurezza del ponte e su come potrà essere trattato il tema.
For ordinary bridges, surrounded by a dense road network of alternative routes, there is no need to reduce the level of safety deemed acceptable. However, for key bridges such as the Crimean Bridge, it may be reasonable to accept a reduced level of safety when the costs associated with a disruption are very high.
--- saltando al successivo paragrafo:
These considerations are for normal civilian use. For military purposes, the levels of safety or risk to human life that are acceptable are dramatically different. The reasoning used in a normal civilian situation does not apply.
The remaining road bridge has re-opened to car-only traffic. This may be reasonable, as the weight added by the cars is negligible compared to the weight of the bridge itself – and the political decision-making around acceptable levels of safety seems out of the ordinary.
Cranes have been shown lifting the fuel tanker wagon wreckage off the Crimea-bound rail line. It remains to be seen how the steel girders will perform under train travel. It is likely the trains will be instructed to go slow to reduce vibratory effects, and that wagons will not be fully-loaded.
Under normal circumstances, the blast and damage we have seen would result in an extended closure and repair works. Clearly, however, the circumstances are far from normal.
Post automatically merged:
---
Stanno continuando gli attacchi su obiettivi civili con i droni iraniani Shahed 136.
Una domanda per chi ha seguito con costanza le diverse vicende del conflitto. Ma l'Ucraina non è dotata di una forza di aeronautica? Se sì, è intervenuta nel conflitto? Mi sembra che la maggior parte degli interventi avvenga via terra, magari per questo tipo di operazione di riconquista l'intervento dell'aeronautica non è indicato? È giusto una curiosità.
Qualche info (diverse anche tecniche su struttura e funzionamento) sui droni iraniani di tipo "kamikaze" (per le segnalazioni del loro uso si fa riferimento a fonti ucraine):
Proprio Il Ministero della Difesa ucraino a metà del mese scorso, per la prima volta, durante la violenta controffensiva dell'Ucraina nel nord-est del paese, aveva riferito dell’uso dello Shahed-136. Lunedì il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani ha negato di aver fornito i droni alla Russia, definendo le affermazioni "prive di fondamento".
L'azienda che li produce è sotto sanzioni statunitensi.
"La Russia si rifornisce sempre più di armi da stati pesantemente sanzionati come Iran e Corea del Nord mentre le sue scorte diminuiscono” sostiene il Ministero della Difesa britannico.
Rumorosi, economici, adatti ad un uso massiccio con lanci a raffica, i droni Shahed-136 sono in competizione con i Bayraktar TB2, forniti dalla Turchia all'Ucraina, più veloci e sofisticati, determinanti nei primi giorni degli scontri.
Secondo Justin Bronk, senior fellow del think tank britannico Royal United Services Institute, “lo Shahed-136 offre un modo relativamente economico di sferrare attacchi a lungo raggio su obiettivi fissi (utilizzando GPS/INS navigazione) o radar (utilizzando un cercatore anti-radiazioni)”. Il drone, secondo l’esperto, colpisce un bersaglio schiantandosi contro di esso insieme agli esplosivi. Bronks spiega che la navigazione e la precisione di Shahed si basano su sistemi GPS commerciali.
Inoltre, la sua capacità di trasportare solo una testata tra 5-30 kg limita le sue capacità di attacco. Infine, il drone manca anche della capacità di colpire bersagli mobili e ha meccanismi di difesa minimi contro i sistemi anti-UAV. Bronks nota che sono “lenti e a bassa quota”, il che limita il loro utilizzo come armi rapide e di contrattacco sul campo di battaglia.
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Intervento del portavoce del comando dell'aeronautica militare ucraina il giorno successivo ai bombardamenti del 10 ottobre (ma commenta anche gli attacchi con i droni che sono proseguiti il giorno stesso [8 droni abbattuti in questa data]) e discute sulla situazione e la necessità dei sistemi di difesa antiaerei:
Dichiara che il totale dei missili lanciati è stato 84. Dice che durante quell'attacco sono stati abbattuti 26 droni Shahed-136, sostenendo che fosse il primo risultato veramente (penso numericamente) positivo sull'abbattimento di questi droni e aggiungendo che (immagino la difesa aerea) sta accumulando esperienza nel farlo con successo, trovando nuovi mezzi e metodi.
Un missile da crociera Kh-555 usato dai russi costa 30 milioni di dollari ("questo è il prezzo dell'aggressione russa", dice lui). 4 di questi sono stati abbattuti, a cui aggiungere, nella mattina dell'11 ottobre, almeno altri 14 missili da crociera.
Alcuni opinionisti hanno ipotizzato che l'attacco missilistico fosse stato lanciato per andare proprio "alla caccia" dei sistemi di difesa antiaerea, ma Ihnat risponde che ciò sarebbe ragionevole per i droni kamikaze, mentre con i missili i russi starebbero, al contrario, cercando punti deboli (traiettorie "cieche"?) nella difesa antiaerea. Una domanda riguarda quanti missili restano ai russi e come si può capire al di là delle informazioni di intelligence classificate o non sufficienti (cioè nel caso si deve dedurre dall'assenza del loro uso per mesi). Poi la questione della fornitura dei sistemi NASAMS norvegesi con munizioni statunitensi, il problema è quanti e quando (compresi i tempi di produzione).
Infine c'è la domanda di una giovane giornalista di Ukrinform: "(Yurii) Lei oggi ha detto che i sistemi di difesa antiaerea che abbiamo ricevuto non sono sufficienti a coprire interamente il territorio dell'Ucraina. Qual è il numero minimo di cui avremmo bisogno?" Risposta: "non vorrei dire il numero preciso ma ce ne servono molti. Se vogliamo che i sistemi moderni rimpiazzino quelli obsoleti, come ad esempio i buk S-300 M1 (anni '70 ed '80 dal design e dalla fabbricazione obsoleta), che stanno funzionando ma non sono eterni. Potrebbero avere problemi di non facile manutenzione e riparazione. Inoltre le munizioni per questi sistemi sono di esclusiva produzione russa, quindi prima o poi (in realtà dice "presto") dovremo salutarli e transitare verso, per esempio, gli IRIS e i NASAMS (nella prospettiva a lungo termine), ma non abbiamo altra scelta. Il territorio dell'Ucraina è incredibilmente esteso ed è molto difficile coprirlo tutto, creando una difesa appropriata contro i due vicini (immagino Russia e Bielorussia). E' una questione di sopravvivenza, potete vedere cosa succede nelle città quando non abbiamo queste difese. Fa l'esempio di Izyum e di Mariupol dicendo che lo stesso è successo in Siria ed in Cecenia. Possiamo lavorare con i sistemi occidentali in un sistema unificato. I rilevamenti radar possono essere condivisi velocemente fra gli IRIS e i NASAMS. Ciò è incredibilmente efficiente quando lavorano su alcuni degli obiettivi."
Se mi dici che nel giro di qualche settimana la Russia va in default e dopo otto mesi vieni a dirmi invece che bisogna aspettare ancora a lungo per vederne gli effetti, io da questo ne deduco che le sanzioni sono state un flop e hai fatto male i conti
Scusa, qualcuno aveva detto che la Russia sarebbe andata in default nel giro di qualche settimana?
Ultimamente potrebbe sembrarti che ce l'ho con te per la frequenza con cui ti interpello (non so nemmeno se mi hai già inserito tacitamente nella lista degli utenti ignorati, non escludo la possibilità), ma non è così, infatti come puoi vedere il mio approccio a ciò che scrivi (o forse sarebbe meglio chiamarla reazione per non essere frainteso) varia in base al contenuto. Diciamo che cerco di considerare le informazioni e la buona volontà di informarsi che vedo e scremare ciò da quei commenti, interventi e silenzi eloquenti che finora ho ritenuto essere purtroppo (dico purtroppo perché in fondo non capisco pienamente il motivo di tale comportamento, che non fa parte di un semplice confronto fra opinioni diverse) intellettualmente disonesti. E' un peccato perché tolto ciò riporti notizie utili che leggo "volentieri" (avverbio di comodo e virgolette dovute sempre alla drammaticità della situazione).