Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

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Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
Ultima modifica:
complimenti a silvio che con le sue ultime uscite sul conflitto ucraino, riportate da la presse con gli audio "rubati" ( se vabbè, come se non sapesse che sarebbero state diffuse)sta facendo fare una figura di m****a all'Italia, sarebbe anche ora dell'ospizio
 
Quindi la mia affermazione era giusta.
Perfetto!
No, la tua deduzione (o sillogismo) secondo la quale "se Biden (ora ho letto anche l'articolo sulle sue dichiarazioni) e Letta fanno male i conti (anzi, io direi che straparlano con proclami altisonanti di fronte all'elettorato senza farsi tanti scrupoli riguardo alle semplificazioni - anche deformanti - che operano sulla realtà che descrivono), allora le sanzioni sono state un flop" è sbagliata.

Inoltre, tecnicamente finora nessuno dei politici da te citati ha parlato di default.

Per il resto è comunque impossibile dare un giudizio compatto e uniforme sulla tua affermazione in quanto essa è troppo generica. Le sanzioni non sono prodotti realizzati in serie, tutti uguali, pertanto al fine di giudicare la loro efficacia bisognerebbe indagare singolarmente su ciascuna di esse o al limite - una volta stabilito un sistema di classificazione che si avvale di determinati criteri associativi - su ciascuna categoria di appartenza. Per esempio le restrizioni alle esportazioni di componentistica microelettronica (come i semiconduttori) dirette al complesso militare-industriale russo stanno avendo una certa efficacia non trascurabile.
 
No, la tua deduzione (o sillogismo) secondo la quale "se Biden (ora ho letto anche l'articolo sulle sue dichiarazioni) e Letta fanno male i conti (anzi, io direi che straparlano con proclami altisonanti di fronte all'elettorato senza farsi tanti scrupoli riguardo alle semplificazioni - anche deformanti - che operano sulla realtà che descrivono), allora le sanzioni sono state un flop" è sbagliata.

Inoltre, tecnicamente finora nessuno dei politici da te citati ha parlato di default.

Per il resto è comunque impossibile dare un giudizio compatto e uniforme sulla tua affermazione in quanto essa è troppo generica. Le sanzioni non sono prodotti realizzati in serie, tutti uguali, pertanto al fine di giudicare la loro efficacia bisognerebbe indagare singolarmente su ciascuna di esse o al limite - una volta stabilito un sistema di classificazione che si avvale di determinati criteri associativi - su ciascuna categoria di appartenza. Per esempio le restrizioni alle esportazioni di componentistica microelettronica (come i semiconduttori) dirette al complesso militare-industriale russo stanno avendo una certa efficacia non trascurabile.

Tu hai fatto una domanda precisa alla quale io ho dato una risposta precisa.
Scusa, qualcuno aveva detto che la Russia sarebbe andata in default nel giro di qualche settimana?

Se poi chi ha affermato che la Russia nel giro di qualche settimana sarebbe andata in default o, peggio, che sarebbe finita in ginocchio con l'economia al collasso o in rovina ha esagerato o ha raccontato palle o ha semplificato deformando proclami non è un problema mio!

Devi per forza aggiungere, togliere, cucire, sezionare, far finta di non capire pur di negare l'evidenza, è più forte di te.
Puoi fare tutte le capriole dialettiche che vuoi, ma è il tuo tono mellifluo a parlare per te.
Si direbbe che "la buonafede (a meno che non si tratti di un bias talmente forte, radicato, inconscio e pervasivo da poter essere considerato un fattore "scagionante" sulla volontà consapevolmente esercitata) deve aver lasciato il posto a qualcos'altro"!
 
Anche l'intensificazione della minaccia nucleare da parte di Putin può essere vista (potere, non dovere eh) come un segnale di debolezza lanciato da qualcuno che si sente un po' con le spalle al muro. O no?

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moon knight

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Mi sono visto questi due video. Valgono come esperienza personale dello youtuber, non come campione statistico, però magari possono essere di qualche interesse.





Tu hai fatto una domanda precisa alla quale io ho dato una risposta precisa.
No, scusa, allora a quale affermazione ti riferivi nel quote qui sotto?
Quindi la mia affermazione era giusta.
Perfetto!
Può anche darsi che abbia frainteso.
 
No, scusa, allora a quale affermazione ti riferivi nel quote qui sotto?

Può anche darsi che abbia frainteso.
Al fatto che ci hanno frantumato i maroni con la storia che nel giro di qualche settimana la Russia sarebbe finita gambe all'aria, in default, in ginocchio, in rovina...vedi tu quello che preferisci.
Post automatically merged:

Anche l'intensificazione della minaccia nucleare da parte di Putin può essere vista (potere, non dovere eh) come un segnale di debolezza lanciato da qualcuno che si sente un po' con le spalle al muro. O no?

Stephan M. Walt ha scritto in proposito un articolo su Foreign Policy in cui invita Washington a non sottovalutare le minacce di Putin.

"Sono preoccupato anche perché Putin quando in passato ha lanciato degli avvisi, gli ha poi dato seguito. Nel 2008, la Russia ha chiarito che era assolutamente contraria all’adesione alla NATO dell’Ucraina o della Georgia e che avrebbe fatto tutto il possibile per impedire a entrambi gli Stati di aderire. Poco dopo è scoppiata la guerra in Georgia e da allora il conflitto congelato ha tenuto fuori discussione l’adesione della Georgia alla NATO. Nel 2014, Mosca ha chiarito ancora una volta che considerava l’estromissione del presidente ucraino Viktor Yanukovich, uno sconvolgimento interno sostenuto dagli Stati Uniti, come una minaccia altrettanto seria. Ha risposto conquistando la Crimea e sostenendo una rivolta separatista nel Donbass. E poi, nel 2021, le preoccupazioni per gli sforzi occidentali per armare l’Ucraina e la crescente cooperazione in materia di sicurezza tra Washington e Kiev ( https://www.rferl.org/a/ukraine-us-partnership-russia-security-defense-economy-energy/31556056.html) hanno portato Putin a mettere un grande esercito al confine e a minacciare un’azione militare se le sue preoccupazioni non fossero state affrontate. Gli Stati Uniti e la NATO si sono rifiutati di riconsiderare l’impegno a far diventare l’Ucraina un membro dell’alleanza (https://responsiblestatecraft.org/2...ess-ukraine-and-nato-before-russian-invasion/), e sappiamo tutti cosa è successo dopo. Invece di liquidare gli avvertimenti russi come un bluff, forse Washington dovrebbe prenderli sul serio"

 
Ultima modifica:
Al fatto che ci hanno frantumato i maroni con la storia che nel giro di qualche settimana la Russia sarebbe finita gambe all'aria, in default, in ginocchio, in rovina...vedi tu quello che preferisci.
Togli pure "in default" da quella lista perché in default ci è finita... Solo che non è successo nel giro di qualche settimana, bensì dopo circa 4 mesi dall'inizio dell'invasione (a giugno). Ma se in questo modo approssimativo volevi dire che diversi personaggi politici, con le loro dichiarazioni pubbliche, hanno sovrastimato l'effetto di determinate sanzioni economiche (non tutte) nel breve periodo, allora hai ragione. Ma solo se intendevi questo (perché inizialmente non hai detto questo, ma comunque ok).

Ad ogni modo io personalmente presterei più ascolto ad analisti ed economisti.

Mentre io - giusto per chiarire - avevo capito che ti riferissi alla deduzione che hai fatto basandoti sulle dichiarazioni di tali personaggi, cioè questa: "se loro hanno dichiarato X, allora le sanzioni sono state un totale flop". I problemi sono due: 1) X - ancor prima di essere corretto o non corretto - è troppo generico e 2) "flop", in qualità di concetto troppo generico, piatto ed espressione di un fallimento unilaterale, non è consono alla complessità del quadro (per esempio, ripeto, non è un concetto adeguato a definire l'efficacia delle restrizioni alle esportazioni della componentistica microelettronica). Quindi concorderai sul fatto che l'affermazione virgolettata invece è sbagliata o al limite impossibile da giudicare (come ho detto prima).
Se poi chi ha affermato che la Russia nel giro di qualche settimana sarebbe andata in default o, peggio, che sarebbe finita in ginocchio con l'economia al collasso o in rovina ha esagerato o ha raccontato palle o ha semplificato deformando proclami non è un problema mio!
Sì che lo è (un problema tuo... e mio se parlo con te), perché se vogliamo avvicinarci alla verità (piuttosto che sparare top o flop di qua e di là) dovremmo allontanare le orecchie da chi racconta balle esagerando in un senso o nell'altro. Invece tu hai fatto una deduzione che vorrebbe avvicinarsi alla verità basandosi proprio su tali esagerazioni.
Puoi fare tutte le capriole dialettiche che vuoi, ma è il tuo tono mellifluo a parlare per te.
Il mio non è un tono mellifluo, è il tono di qualcuno che cerca costantemente un compromesso accettabile fra - da una parte - l'esigenza di manifestare uno schietto disaccordo su tot argomenti, quella di esprimere delle opinioni su ciò che scrivi che rispettino il diritto del mio pensiero a trovare esposizione nel modo più chiaro, diretto ed inequivocabile di cui sono capace (anche in quanto, non essendo moderatore, non devo preoccuparmi più di tanto di assumere un atteggiamento per una certa gradazione "diplomatico") e - dall'altra parte - il proposito di farlo con cordialità (per non indispettirti... ma evidentemente questo mi sta riuscendo abbastanza male). Vabbè, mi sforzerò anche di immaginare che dal tuo punto di vista ciò possa essere percepito come un tono mellifluo.

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Sto leggendo il resto che non ho quotato.
 
Ultima modifica:
Ad ogni modo io personalmente presterei più ascolto ad analisti ed economisti.
È esattamente quello che ho fatto:


 
È esattamente quello che ho fatto:
La frase che mi hai quotato, nel contesto in cui si trova/trovava, si riferiva/riferisce a questa deduzione:
Se mi dici che nel giro di qualche settimana la Russia va in default e dopo otto mesi vieni a dirmi invece che bisogna aspettare ancora a lungo per vederne gli effetti, io da questo ne deduco che le sanzioni sono state un flop e hai fatto male i conti :sowhat:
E non è quello che hai fatto con questa deduzione.

Invece sul post che hai linkato non mi sono ancora pronunciato (per adesso).
 
Ultima modifica:
La frase che mi hai quotato, nel contesto in cui si trova/trovava, si riferiva/riferisce a questa deduzione:

E non è quello che hai fatto con questa deduzione.

Invece sul post che hai linkato non mi sono ancora pronunciato (per adesso).
Se scorri di qualche centimetro il post trovi tutta una serie di dati economici, sono quelli i dati presi da analisti ed economisti, ma naturalmente tu devi fare finta di non capire per dimostrare che ce l'hai più lungo sempre e comunque.
Quindi si, lo ammetto: hai ragione tu su tutti i fronti, in questa discussione così come in quelle passate e quelle future.
Buon proseguimento 👋
 
Qualche nozione di geopolitica piuttosto del classico ha stato putin

Putin, secondo le parole di Fabbri, è comunque "l'alfiere spaventoso". Interessante, grazie per averlo condiviso. Ci ho trovato alcune cose che già sapevo (infatti il mio pensiero si è evoluto da quando, mesi fa, avevo fatto quel post in cui avevo scritto "è la guerra di Putin, non dei russi") e diversi altri spunti da approfondire.

Secondo lui, se sul piano tattico stabilire chi stia vincendo è complicato (o "quella degli ucraini non si può chiamare vittoria"), su quello strategico (credo in senso antropologico e geopolitico) gli ucraini starebbero vincendo eccome.

Anche lui ribadisce il concetto russofono =/= russofilo.

Definisce Zelensky un uomo che ha dimostrato grande coraggio (che ha declinato l'offerta degli Stati Uniti di portarsi in salvo all'estero rispondendo con una frase commovente: "non mi serve un taxi, mi servono armamenti"), come gli ucraini.

In questo specifico discorso non vi è alcun accenno a responsabilità della NATO (se non sbaglio quest'ultima parola non è mai proferita).

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Ma questi passaggi che ho estrapolato dal discorso sono frutto della mia decisione non casuale di counterare la tua cornice "piuttosto del classico ha stato putin" che, insieme al fatto che sia stato tu - alla luce di tuoi interventi passati - a postare il video (oltre al - per me - inspiegabile like di Revolver Ocelot), potrebbe depistare qualcuno in merito al suo contenuto. Per il resto il discorso va ascoltato tutto, ciò che ho estratto non deve assolutamente bastare. Figuriamoci, sono solo frammenti, non vorrei - anche inavvertitamente - deformare quanto detto da Fabbri davanti alla percezione di nessuno.
 
Ultima modifica:
Leggo che nella periferia di Bakhmut si sta combattendo una battaglia feroce da oltre una settimana.

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Qui c'è un blog che si occupa specificatamente di aggregare/raccogliere notizie sulle sanzioni che vengono imposte in giro per il mondo, con maggiore focus, in questo periodo, naturalmente verso quelle imposte alla Russia e all'Iran:

Sanctions & Export Controls Update

Il Baker MacKenzie che cura il blog (come si può vedere dal bollino in alto a destra - oltre ad altri collaboratori a cui si accenna nella sezione "about") è uno studio legale internazionale con sede a Chicago che ha lavorato anche nella Russia governata da Putin, ma perlomeno il 15 marzo 2022 ha rilasciato questo comunicato:


At the same time, we strongly condemn the Russian invasion of Ukraine, which stands in stark contrast to our values, the values of our clients and those of the wider global business community. We will not act for any individuals or entities that are controlled by, or directly linked to, the Russian state and/or current regime, anywhere in the world. We remain fully focused on the safety of our colleagues in Ukraine and the wider region.
Se scorri di qualche centimetro il post trovi tutta una serie di dati economici, sono quelli i dati presi da analisti ed economisti, ma naturalmente tu devi fare finta di non capire per dimostrare che ce l'hai più lungo sempre e comunque.
Quindi si, lo ammetto: hai ragione tu su tutti i fronti, in questa discussione così come in quelle passate e quelle future.
Buon proseguimento 👋
Avevo già letto il post denso di dati senza link a fonti e li stavo verificando per conto mio. Per esempio quello sulla disoccupazione, per essere compreso e valutato in maniera più completa ed equilibrata, va letto in combinazione con la riduzione della popolazione (meno gente => meno disoccupazione) in età lavorativa risultante dagli esodi di massa avvenuti in risposta alle politiche di repressione delle libertà e alla censura, all'invasione dell'Ucraina e alla mobilitazione "parziale" (secondo Forbes fino a 700k hanno lasciato la Russia a causa di quest'ultima, mentre altre fonti stimano una cifra intorno al milione). Più ovviamente tutti gli arruolati. A quanto pare, più che di disoccupazione, la Russia ha un problema crescente di fuga di cervelli/personale qualificato, che dopo gli esodi e l'arruolamento diventano più difficili da rimpiazzare (aggravato appunto dalla disoccupazione contenuta). Se la maggior parte degli arruolati proviene dalle zone rurali, ciò colpisce i settori dell'agricoltura e dell'edilizia, ma secondo Bloomberg sono stati coinvolti anche molti dipendenti delle aziende high-tech.



Secondo Natalya Zubarevich, un'esperta specializzata nell'economia delle regioni russe che lavora presso l'Università Statale di Mosca, a lungo termine la mobilitazione e il crescente numero di morti e feriti di guerra ridurranno il già esiguo bacino di russi in età lavorativa.

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L'economia russa ha mostrato (o sembra avere mostrato) una maggiore resilienza nei confronti di determinate sanzioni economiche nel breve periodo, calcolata in base a determinati indici che hanno la loro importanza, rispetto ai proclami iniziali di alcuni esponenti della classe politica internazionale e alle stime del FMI. Ma mi sembra che chi fa finta che questo articolo di The Intercept non esista sia tu:


Io invece avevo già letto sia quel post che adesso i link che hai inserito sul tema. Non solo, ho letto anche:



 
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Questo cozza con la logica (non mia) del: si arruolano solo i pezzenti/poveri e chi ha i soldi scappa
La logica di chi? Non credo sia così semplice e netto, anche perché per esempio i costi per la fuga verso Paesi dell'Asia Centrale (Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan ma direi anche Mongolia), i cui flussi in arrivo, in base all'articolo qui sotto, coprono più della metà di quei 700k emigrati, possono essere decisamente minori rispetto, per esempio, a quelli da sostenere per fuggire in Europa, come pure le difficoltà in generale, del viaggio e del soggiorno.


And some in the population and government welcomed those with money to spend and with skills the Central Asian economies need. But these positive feelings disappeared quickly, with many Central Asians upset by the sharp increase in inflation brought by the Russians’ arrival, the loss of jobs in some cases for locals and the new arrivals’ attitudes toward local laws and customs (Cabar.asia, October 6). All this has led to demands that either Russians be blocked from entering the region altogether or that those who do come be confined to refugee camps so they cannot harm the rest of the population with their money and attitudes (Abai.kz, September 30; Caravan.kz, October 3; Forbes.ru, October 4).

Le carte d'identità russe hanno dato alle persone in fuga verso questi Paesi il diritto di attraversare il confine senza visto e senza passaporto. Grazie all'appartenenza della Russia all'Unione economica eurasiatica, una zona di libero scambio, i suoi cittadini hanno anche il diritto di lavorare in Kazakistan e nel vicino Kirghizistan, con una burocrazia minima - a condizione che trovino un lavoro entro tre mesi. La lingua è un'ulteriore attrattiva: il russo è ampiamente parlato negli "Stans", retaggio della loro storia di colonie russe.


Secondo quest'altro articolo, molti di coloro che sono arrivati prima erano membri dell'élite intellettuale russa, che avevano lavori creativi o tecnologici che potevano svolgere a distanza. Gli ultimi arrivati hanno maggiori probabilità di competere per il lavoro con i locali.

Inoltre chi ha soldi per scappare in età lavorativa può anche appartenere ad una famiglia benestante ed essere un disoccupato in cerca di lavoro.
 
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Inizia a circolare sempre con più insistenza l'ipotesi che, nel caso in cui il Partito Repubblicano dovesse assumere il controllo del Congresso nelle elezioni di midterm, gli aiuti all'Ucraina potrebbero essere ridimensionati.
Il deputato Don Bacon ha dichiarato di aver notato un calo nel sostegno all'Ucraina: "Lo si vede un po' sui social media, lo si vede tra alcuni dei nostri membri".
"Quando le persone vedono un aumento del 13% dei prezzi dei generi alimentari, energia, raddoppio delle bollette...se sei una comunità di confine e sei invaso da migranti e fentanyl, l'Ucraina è la cosa più lontana dalla tua mente" ha affermato la rappresentante Kelly Armstrong.
Il deputato Jim Banks, che presiede il Republican Study Committee ha dichiarato "L'RSC ritiene che non si possa essere leader all'estero quando si è così deboli in patria. Il programma del Partito Repubblicano nella nuova maggioranza deve mettere in sicurezza il nostro confine e rimettere in piedi l'America affrontando i costi dell'energia e l'inflazione", mentre un alto esponente repubblicano della Camera ha fatto sapere che "dopo il pacchetto di aiuti da 40 miliardi di dollari, molti repubblicani hanno detto: Questa è l'ultima volta che sosteniamo i finanziamenti all'Ucraina".


 
Meno gente=meno disoccupazione
Ma dici sul serio?
Sì, perché fuggono anche i disoccupati. Comunque ho messo una freccia, non l'uguale.
Oltre al fatto che tutti coloro che fuggono e avevano un lavoro (che non possono svolgere a distanza e/o in generale uscendo dal conteggio del numero degli occupati in Russia) lasciano un posto vacante che altri possono occupare.
 
Ultima modifica:
Oltre al fatto che tutti coloro che fuggono e avevano un lavoro (che non possono svolgere a distanza e/o in generale uscendo dal conteggio del numero degli occupati in Russia) lasciano un posto vacante che altri possono occupare.
La tua logica è illogica
Il primo punto è che potrebbero benissimo anche emigrari imprenditori, e questo è gia riportato in diverse testate, ti consiglio ei dare un occhio in Serbia, dove molti imprenditori son emigrati per via dei buoni rapporti tra russia e serbia
Secondo: vista la logica dell’anti putin della fuga di cervelli, un buon cervello non dovrebbe essere rimpiazzato in poco tempo nel mondo del lavoro, giusto? Se cosi fosse, complimenti alla scuola russa
Ma perche, anche davanti a dati oggettivi riesci a rigare la frittata? In questo caso stai facendo tu il tifoso.
 
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