Alert Guerra in Ucraina | Leggere primo post prima di intervenire

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Invito tutti voi a darvi una calmata, vi ricordo che è sempre un Topic Alert per il quale è importante seguire le regole che ora vi ricordo:


NO Flame/NO Member War
NO Spam/NO Continui tweet spammati
NO Trolling
NO Video in cui ci sono violenze su persone
NO Off Topic
NO Post fuori le righe
NO Contestazione pubblica alla moderazione (se volete un chiarimento su un intervento contattate me e gli altri mod in privato)
NO copiare e incollare contenuti di carattere "paywall" (ad esempio articoli che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento per poter essere consultati)


In questo thread possono essere postati e discussi, oltre a tutti i fatti di cronaca relativi al conflitto in atto, quelli "collaterali" di carattere politico che hanno luogo al di fuori del nostro Paese. Per fare un esempio: discussione politica italiana sul caro energia come conseguenza delle sazioni alla Russia NO, matrice politica dell'attentato a Dugina SI.


Questo è l'ultimo avvertimento che vi scriviamo, da ora in poi interverremo direttamente alle trasgressioni delle regole.

Chi sarà ammonito si aspetti di poter essere bannato o addirittura oscurato dal topic, se continuerà a non rispettare le regole.
 
Ultima modifica:
Tony Capuozzo dice bugie?? O forse non è schierato e quindi non ti piace quel che dice e quindi per te sono bugie? Insomma è lecito avere dei dubbi su quanto si racconta dalla propaganda Occidentale?
Quando qualcuno va contro la "narrativa propaganda" può essere rimosso.. censurato, alterato.. e succede sempre più spesso. Tipo se una cosa è scomoda si cerca di toglierla di mezzo. Per abbellire una narrativa
Capuozzo è schieratissimo e anche in modo becero è stato uno dei pochi a dichiarare apertamente che a Bucha era tutto finto , se non lo fosse stato dopo i video coi soldati russi conducendo alla morte alcuni civili poi effettivamente trovati morti lì dove li hanno uccisi, come minimo chiederebbe scusa per essersi sbagliato , invece glissa

Ma del resto era pro Serbia già nel 98 , e lo è ancora visto che non perde occasione di equiparare l'attacco della NATO a quello Russo bellamente ignorando la "pulizia etnica" (espressione coniata proprio dai Serbi in Bosnia) , gli Stupri etnici sistematici per obbligare le Bosniache a generare figli Serbi , incluse le suore nonchè i 4 anni di massacri ,i campi di concentramento , le stragi .
L'Europa aveva creato un Esercito Europeo sotto bandiera stellata disarmato che doveva portare soccorso e aiuti umanitari agli abitanti di Sarajevo sotto le bombe e i cecchini e che venivano bloccati e minacciati con le armi a copnsegnare tutto ai Serbi .
Poi i galantuomini amici di Capuozzo si sono diretti in Kosovo per ricominciare daccapo con un altro popolo , c'erano 1 milione di profughi per le strade pronti a riversarsi in Albania ed in Europa (Italia) a quel punto l'opinione pubblica mondiale disse basta e letteralmente invocò un intervento armato per fermare i Serbi , in Italia si fece cadere il governo Prodi perchè non avrebbe mai concesso l'uso del territorio Italiano per un confronto militare non difensivo e non attivato dall'art 5 del Patto Atlantico, il nuovo governo di Massimo D'Alema invece lo era e la NATO che avrebbe dovuto essere smantellata dopo la caduta del Muro di Berlino trovò una nuova ragion d'essere e attaccò , solo per via aerea , dominio assoluto dei cieli , 71 (o 72) giorni di bombardamenti continui fino alla resa di Milosevic , neanche un soldato mise piede in Serbia , non fu usata nessuna artiglieria , nè carri armati furono usate bombe teleguidate sul bersaglio, non ci fu neanche lontanamente il livello di distruzione operato dai Russi in Ucraina, nessuna città fu rasa al suolo, nè si vollero distruggere le infrastrutture civili come invece fanno i Russi.

non c'è proprio paragone tranne che per Capuozzo
 
Ultima modifica:
Ma Dal 2014 c 'è in atto una "derussificazione" delle zone del Donbass,
Scusa ma non diciamo cazzate. A quanto so la “derussificazione” (parola utilizzata dopo l’invasione, salvo forse qualche autore russo) non è altro che una continuazione della cosiddetta "decomunizzazione" nei Paesi post-sovietici, in questo caso nell’Ucraina (tutta, non solo il Donbass), e si tratta di un processo di smantellamento e cambiamento di simboli politici, storici, culturali e toponimi lascito dell’URSS (che poi superare un certo limite di cancel culture sia molto discutibile è un altro discorso, ma non è ancora avvenuto ed è comunque a dir poco folle soltanto pensare che qualora ciò avvenisse si dovrebbe rispondere con una guerra di aggressione da parte di un altro Stato). Tra l'altro paradossalmente le azioni del governo russo dal 2014 ad oggi non hanno fatto altro che attizzare questo processo. E quindi, in parte ribadisco, se anche fosse che, e sto facendo un esempio estremo, i francesi bruciassero la Gioconda, bisognerebbe rispondere con tale violenza? Oppure visto che non ce la restituiscono bisogna invaderli militarmente? E tenuto sempre conto che questi sono solo pretesti usati dalla propaganda russa per giustificare espansionismo e ideologia panslavista.

Casomai è il governo russo che sta distruggendo indiscriminatamente il retaggio culturale ucraino in territorio ucraino.


E che presenta un documento del genere per mano del politologo Timofey Sergeytsev pubblicandolo su RIA Novosti (dove si parla anche di "deucrainizzazione"):


Ma dai, di che parliamo.
ed è documentato,
Più le boiate mi sembrano grandi, più insisti col generico "documentato" e maggiore diventa l'enfasi con cui ti chiedo le fonti.
dove essere russi è considerato essere gente da epurare, non si hanno diritti, se parli russo in pubblico hai una multa di 1/4 di stipendio,
Ti riporto più o meno la reazione di una fonte personale a questa bizzarria che hai scritto (specialmente alla parte in neretto), una persona ucraina che ha imparato prima il russo (in famiglia, con madre che parla solo russo) e poi l'ucraino a scuola, e che parla alternativamente l'uno e l'altro a seconda del destinatario a cui si rivolge.

The fuck? No it's not lol

Nessuno monitora una cosa del genere in Ucraina. E dovrebbe esserci una legge specifica per il Donbass? Inoltre come ti ha detto Dorsai ci sono diverse altre aree dell'Ucraina in cui la percentuale di popolazione che parla russo è superiore a quella russofona del Donbass (Ucraina centrale e meridionale, specialmente nelle città). E per esempio Kharkiv oltre ad essere prevalentemente russofona era simpatizzante russa. Gli attacchi russi non compiono distinzioni di questo tipo e a proposito di "denazificazione" nemmeno si preoccupano di rischiare di danneggiare memoriali dell'Olocausto causando vittime civili:


C 'è un iperesaltazione nazionalistica, che si manifesta nella volontà di sparizione dei russi ( frasi anteguerra della Timoshenko "bisogna seppellire i sovietici sotto una valanga di bombe atomiche"
Non dire stupidaggini.


In the above tweet, Tymoshenko says that the recording has been edited, and that she in fact said that the Russians in Ukraine "were Ukrainian." She also added "Hello FSB :)" in reference to Russia's security agency. Tymoshenko, widely considered a potential candidate for the Ukrainian presidential election in May, does not have a reputation for being anti-Russia, which has struck some as strange, and had enjoyed a working relationship with Putin in the past.

All'inizio del 2014 la Tymoshenko è stata rilasciata dallo stato di detenzione e non aveva nessuna posizione politica a parte fare interventi occasionali in tv o in piazza Maidan. E' tornata in Parlamento solo alla fine del 2014 e il suo partito è a malapena riuscito a raggiungere la soglia di sbarramento prevista del 5%, mentre il partito pro-Russia/russofilo Opposition Bloc ha preso quasi il doppio.
Immagine.png

Inoltre l'Ucraina non possiede testate nucleari e per tragica ironia ha rinunciato al suo arsenale proprio col Memorandum di Budapest in cui riceveva in cambio:

In cambio, l'Ucraina ottenne assicurazioni da Russia, Stati Uniti e Regno Unito, successivamente anche da Cina e Francia, per la sua sicurezza, indipendenza ed integrità territoriale.

o dell ex presidente " i nostri bambini andranno a scuola e i loro no etc ).
Non dire stupidaggini (x2) e non strumentalizzare le parole di Poroshenko.

Le parole provengono da qui:



La citazione è formalmente corretta, ma lo diceva per sottolineare la differenza fra la vita in Ucraina e la vita nei territori occupati dalle "repubbliche" separatiste nel Donbass, per evidenziare l'incompetenza dei governanti e l'orrore che portavano nella regione.

Per adesso mi fermo qui con le risposte punto per punto a te, altrimenti rischia di venire un papiro pesante da scrollare e leggere. Poi magari se ho voglia continuo/aggiungo.
Maurizio Vezzosi sarebbe quest'imbecille filo russo che è da anni embedded con le milizie di Donetsk?



Belle fonti d'informazione che hai.

Vezzosi, oltre a sembrarmi un imbecille (esatto), come anche Rangeloni, è un propagandista filorusso selezionato dalle "repubbliche" separatiste in questo modo:


Entrambi, essendo embedded con le milizie di Donetsk come ben dici, seguono queste direttive di militarizzazione dell'informazione (dezinformatsiya*, a proposito di guerra ibrida) che comprendono ovviamente anche la scelta degli intervistati:

*https://www.scienzainrete.it/artico...ellinformazione/stefano-cisternino/2022-03-07

La strategia di comunicazione russa​

Die Zeit mette in luce (e traduce in tedesco) un documento dell’agosto 2015, stilato da professionisti della persuasione russi, che agiscono come supervisori per aiutare i separatisti nella gestione di una politica informativa. Il testo di quaranta pagine profila una strategia di comunicazione precisissima.

Ne devo fare un riassunto in una decina di punti salienti, per ovvi motivi di spazio.

1. Tutti devono raccontare la stessa storia, una narrazione garantita da un centro media che detti le notizie, il modo in cui vengono date, le regole da seguire per tutti e cosa evitare assolutamente di dire.
2. Seguire i principi generali del controllo dell’opinione pubblica che vengono già attuati nella Federazione Russa.
3. Presentare l’Ucraina facendo paralleli con regimi di estrema destra, dittature fasciste e fantoccio controllate dagli USA.
4. Pubblicare interviste di sostenitori e partecipanti di Maidan delusi dal risultato della loro rivoluzione.
5. Visto che c’è tensione e insoddisfazione nelle Repubbliche, mostrare che in Ucraina si sta ancora peggio.
6. Mostrare la Russia come alleato affidabile. Le Repubbliche hanno fatto la scelta giusta nel decidere di appoggiarsi alla Russia.
7. La Russia porta aiuti umanitari. In molti lamentano che ci siano furti? Mostrare le persone a cui gli aiuti sono effettivamente arrivati.
8. La Russia è in pericolo, ma nonostante questo sta combattendo per voi, per il Donbass, e non vi abbandonerà.
9. Le Repubbliche fanno parte ormai del grande mondo russo, l’affiliazione deve essere mostrata con tutti i mezzi.
10. L’Ucraina viola deliberatamente gli accordi di Minsk. Tutti i rapporti devono contenere questa tesi. DNR, LVR e Federazione Russa sono favorevoli agli accordi, Kyiv è invece contraria.
Il documento illustra inoltre come sia necessario formare gruppi di commentatori internet sfruttando i giovani attivisti, che commentino le notizie con una intensità tale da dare l’impressione che “la maggioranza la pensa così”. Condurre contro-propaganda, creare blog… (qui aggiungo io) magari anche canali Telegram. Ecco come agire:

• Foto dal fronte, foto dalla vita quotidiana della milizia popolare.
• Volti di persone, membri della milizia popolare, prigionieri di guerra, gente comune.
• Foto che illustrano la vita urbana quotidiana nella LVR. È importante mostrare che le persone non si disperano e che “la vita continua”.
• I più importanti sono i contributi testuali con informazioni sulla situazione militare. Questi sono i “contenuti unici” che trasformano un blog in una finestra sul mondo di LVR per gli utenti Internet stranieri. (…) I commenti dell’autore spiegheranno cosa si può leggere “tra le righe” e “come stanno davvero le cose”. Fonti di informazione per questo sono (ad esempio) “combattenti della milizia popolare che conosco personalmente”, “un ragazzo che lavora nell’amministrazione della repubblica”, “medici che sono in prima linea”, “tutti a Lugansk lo sanno …”, ecc. .
• (…) Anche se l’autore prende chiaramente una posizione a favore della LVR, questi testi devono essere scritti con umorismo e un tocco di ironia, storie di “interesse umano” dal punto di vista di un narratore pacifico e ben intenzionato, di buon senso.
• A volte, ma non troppo spesso, dovrebbero esserci anche testi sulle atrocità commesse dalla parte ucraina, sul danno che l’Ucraina ha fatto al Donbass. Tuttavia, queste devono essere sempre storie concrete, accompagnate idealmente da foto, in modo che l’indignazione dell’autore abbia una ragione concreta. Poi si possono aggiungere alcune frasi generali sugli “assassini che hanno iniziato questa guerra”, ma senza radicalismo, opuscoli e appelli.

Fonte: https://www.butac.it/paradosso-rangeloni-2-narrazioni-contrapposte/

Vi fornisco anche una traduzione completa del contenuto dello stesso documento da pagina 11 a metà pagina 12:

After Euromaidan (or called just "Maidan" in this document) the oligarchic pro-american junta, thieves and murderers, people mean and with low moral standards, who stop before nothing in achieving their goals, came to power. They started the war in Donbas region and terror inside the country, gave the ability to the punitive nazi battalions to do whatever they want, which led to Ukrainian people becoming impoverished. The people of Donbas stood up for their independence, but this horror continues in Ukraine.

Themes:

1. Oligarchy. Oligarchs came to power in Ukraine a while ago, but after Maidan it became stronger. Oligarchs became greedier and more impudent. Poroshenko still hasn't sold his business and continues to get richer.

2. External management. In reality, Ukraine is ruled by Americans, who can impose their position and control the situation through their agents, among whom are many significant politicians, including the president and prime minister.

3. Ukrainians aren't trusted. Key positions are given to foreign citizens. Odesa governor is former Georgia president Saakashvili, and Maria Haidar works in his administration. Odessa region governor has control over the ports, which makes this position very important. Americans couldn't trust anyone in Ukraine to do it, therefore they appointed their trusted agent.

4. Poroshenko's ratings are dropping. According to all sociological assessments, poroshenko's ratings are dropping and the dissatisfaction of the population is growing. On one hand, the general population's dissatisfaction is growing because of worsening life conditions, on the other, the proponents of Maidan ideals don't see any improvements after the revolution

5. Poroshenko is afraid of new Maidan. Poroshenko knows he lied to Maidan, that the new one (new revolution) could be organized against him. "Right sector" has called for it repeatedly. The confrontation between the "honest proponents of Maidan ideas", volunteer battalions (fighters), volunteers on one side and the government on the other.

Projects

1. Catch what they are saying. Analytical pieces (material) in print and online media, related to the odious sayings by Ukrainian representatives, government, fascist executors and regular internet users.

2. Chronicles of the fall. Weekly reviews of state of things in Ukraine, with digest of negative news by region.

3. Comments by experts. Experts on TV analyze the state of things in Ukraine and give their evaluation to the Poroshenko regime, drawing parallels between it and famous far right regimes, including fascist and Latin American puppet dictatorships, ruled by the USA

4. Disappointment. Publishing texts, interviews, social media posts of proponents and participants of Maidan, who are disappointed by the results of Maidan and Poroshenko regime

5. Lawsuits in international courts. Regular citizens of LNR, who have suffered from the actions of ukraine, file lawsuits against Poroshenko in international courts. Republic's lawyers together with russian lawyers are preparing the materials for creation of international of Poroshenko and his surroundings

A proposito di propaganda, vi suggerisco caldamente anche la lettura del primo e del terzo capitolo di questa serie di tre articoli pubblicati su BUTAC (tanti spunti interessanti, compresi i link a piè pagina):

1) https://www.butac.it/ucraina-rangeloni/
3) https://www.butac.it/il-paradosso-rangeloni-3-ideologia/

Viscaccia

E non è escluso che il "fixer" (cos'è un fixer?**) che al minuto 2:40 pronuncia la frase "you need to show us how the Ukranians are violating the ceasefire" sia proprio Rangeloni:


**https://en.wikipedia.org/wiki/Fixer_(person)#:~:text=In journalism, a fixer is someone, often a local journalist,not otherwise have access to.

Forse Rangeloni è anche più pericoloso con quella faccia d'angelo e l'aura da reporter onesto e coraggioso, e forse dati i suoi precedenti di vita tra legami familiari e soggiorno nel Donetsk ci crede veramente nella narrazione che propina (non so, ma questo non farebbe altro che rafforzare la sua capacità persuasiva). Ma non credo che nessuno dei due abbia un grande seguito, ed in ogni caso entrambi sono dei non-giornalisti non-indipendenti.
 
Ultima modifica:
Scusa ma non diciamo cazzate. A quanto so la “derussificazione” (parola utilizzata dopo l’invasione, salvo forse qualche autore russo) non è altro che una continuazione della cosiddetta "decomunizzazione" nei Paesi post-sovietici, in questo caso nell’Ucraina (tutta, non solo il Donbass), e si tratta di un processo di smantellamento e cambiamento di simboli politici, storici, culturali e toponimi lascito dell’URSS (che poi superare un certo limite di cancel culture sia molto discutibile è un altro discorso, ma non è ancora avvenuto ed è comunque a dir poco folle soltanto pensare che qualora ciò avvenisse si dovrebbe rispondere con una guerra di aggressione da parte di un altro Stato). Tra l'altro paradossalmente le azioni del governo russo dal 2014 ad oggi non hanno fatto altro che attizzare questo processo. E quindi, in parte ribadisco, se anche fosse che, e sto facendo un esempio estremo, i francesi bruciassero la Gioconda, bisognerebbe rispondere con tale violenza? Oppure visto che non ce la restituiscono bisogna invaderli militarmente? E tenuto sempre conto che questi sono solo pretesti usati dalla propaganda russa per giustificare espansionismo e ideologia panslavista.

Casomai è il governo russo che sta distruggendo indiscriminatamente il retaggio culturale ucraino in territorio ucraino.


E che presenta un documento del genere per mano del politologo Timofey Sergeytsev pubblicandolo su RIA Novosti (dove si parla anche di "deucrainizzazione"):


Ma dai, di che parliamo.

Più le boiate mi sembrano grandi, più insisti col generico "documentato" e maggiore diventa l'enfasi con cui ti chiedo le fonti.

Ti riporto più o meno la reazione di una fonte personale a questa bizzarria che hai scritto (specialmente alla parte in neretto), una persona ucraina che ha imparato prima il russo (in famiglia, con madre che parla solo russo) e poi l'ucraino a scuola, e che parla alternativamente l'uno e l'altro a seconda del destinatario a cui si rivolge.



Nessuno monitora una cosa del genere in Ucraina. E dovrebbe esserci una legge specifica per il Donbass? Inoltre come ti ha detto Dorsai ci sono diverse altre aree dell'Ucraina in cui la percentuale di popolazione che parla russo è superiore a quella russofona del Donbass (Ucraina centrale e meridionale, specialmente nelle città). E per esempio Kharkiv oltre ad essere prevalentemente russofona era simpatizzante russa. Gli attacchi russi non compiono distinzioni di questo tipo e a proposito di "denazificazione" nemmeno si preoccupano di rischiare di danneggiare memoriali dell'Olocausto causando vittime civili:



Non dire stupidaggini.




All'inizio del 2014 la Tymoshenko è stata rilasciata dallo stato di detenzione e non aveva nessuna posizione politica a parte fare interventi occasionali in tv o in piazza Maidan. E' tornata in Parlamento solo alla fine del 2014 e il suo partito è a malapena riuscito a raggiungere la soglia di sbarramento prevista del 5%, mentre il partito pro-Russia/russofilo Opposition Bloc ha preso quasi il doppio.
Immagine.png

Inoltre l'Ucraina non possiede testate nucleari e per tragica ironia ha rinunciato al suo arsenale proprio col Memorandum di Budapest in cui riceveva in cambio:




Non dire stupidaggini (x2) e non strumentalizzare le parole di Poroshenko.

Le parole provengono da qui:



La citazione è formalmente corretta, ma lo diceva per sottolineare la differenza fra la vita in Ucraina e la vita nei territori occupati dalle "repubbliche" separatiste nel Donbass, per evidenziare l'incompetenza dei governanti e l'orrore che portavano nella regione.

Per adesso mi fermo qui con le risposte punto per punto a te, altrimenti rischia di venire un papiro pesante da scrollare e leggere. Poi magari se ho voglia continuo/aggiungo.

Vezzosi, oltre a sembrarmi un imbecille (esatto), come anche Rangeloni, è un propagandista filorusso selezionato dalle "repubbliche" separatiste in questo modo:


Entrambi, essendo embedded con le milizie di Donetsk come ben dici, seguono queste direttive di militarizzazione dell'informazione (dezinformatsiya*, a proposito di guerra ibrida) che comprendono ovviamente anche la scelta degli intervistati:

*https://www.scienzainrete.it/artico...ellinformazione/stefano-cisternino/2022-03-07



Fonte: https://www.butac.it/paradosso-rangeloni-2-narrazioni-contrapposte/

Vi fornisco anche una traduzione completa del contenuto dello stesso documento da pagina 11 a metà pagina 12:



A proposito di propaganda, vi suggerisco caldamente anche la lettura del primo e del terzo capitolo di questa serie di tre articoli pubblicati su BUTAC (tanti spunti interessanti, compresi i link a piè pagina):

1) https://www.butac.it/ucraina-rangeloni/
3) https://www.butac.it/il-paradosso-rangeloni-3-ideologia/

Viscaccia

E non è escluso che il "fixer" (cos'è un fixer?*) che al minuto 2:40 pronuncia la frase "you need to show us how the Ukranians are violating the ceasefire" sia proprio Rangeloni:


*https://en.wikipedia.org/wiki/Fixer_(person)#:~:text=In journalism, a fixer is someone, often a local journalist,not otherwise have access to.

Forse Rangeloni è anche più pericoloso con quella faccia d'angelo e l'aura da reporter onesto e coraggioso, e forse dati i suoi precedenti di vita tra legami familiari e soggiorno nel Donetsk ci crede veramente nella narrazione che propina (non so, ma questo non farebbe altro che rafforzare la sua capacità persuasiva). Ma non credo che nessuno dei due abbia un grande seguito, ed in ogni caso entrambi sono dei non-giornalisti non-indipendenti.

ah ma quindi Byoblu e co. non dicono la verità e le """fonti""" che sostengono che la grossa e cattiva Ucraina opprimeva i poveri e piccoli russi da anni non sono vere?
 
Scusa ma non diciamo cazzate. A quanto so la “derussificazione” (parola utilizzata dopo l’invasione, salvo forse qualche autore russo) non è altro che una continuazione della cosiddetta "decomunizzazione" nei Paesi post-sovietici, in questo caso nell’Ucraina (tutta, non solo il Donbass), e si tratta di un processo di smantellamento e cambiamento di simboli politici, storici, culturali e toponimi lascito dell’URSS (che poi superare un certo limite di cancel culture sia molto discutibile è un altro discorso, ma non è ancora avvenuto ed è comunque a dir poco folle soltanto pensare che qualora ciò avvenisse si dovrebbe rispondere con una guerra di aggressione da parte di un altro Stato). Tra l'altro paradossalmente le azioni del governo russo dal 2014 ad oggi non hanno fatto altro che attizzare questo processo. E quindi, in parte ribadisco, se anche fosse che, e sto facendo un esempio estremo, i francesi bruciassero la Gioconda, bisognerebbe rispondere con tale violenza? Oppure visto che non ce la restituiscono bisogna invaderli militarmente? E tenuto sempre conto che questi sono solo pretesti usati dalla propaganda russa per giustificare espansionismo e ideologia panslavista.

Casomai è il governo russo che sta distruggendo indiscriminatamente il retaggio culturale ucraino in territorio ucraino.


E che presenta un documento del genere per mano del politologo Timofey Sergeytsev pubblicandolo su RIA Novosti (dove si parla anche di "deucrainizzazione"):


Ma dai, di che parliamo.

Più le boiate mi sembrano grandi, più insisti col generico "documentato" e maggiore diventa l'enfasi con cui ti chiedo le fonti.

Ti riporto più o meno la reazione di una fonte personale a questa bizzarria che hai scritto (specialmente alla parte in neretto), una persona ucraina che ha imparato prima il russo (in famiglia, con madre che parla solo russo) e poi l'ucraino a scuola, e che parla alternativamente l'uno e l'altro a seconda del destinatario a cui si rivolge.



Nessuno monitora una cosa del genere in Ucraina. E dovrebbe esserci una legge specifica per il Donbass? Inoltre come ti ha detto Dorsai ci sono diverse altre aree dell'Ucraina in cui la percentuale di popolazione che parla russo è superiore a quella russofona del Donbass (Ucraina centrale e meridionale, specialmente nelle città). E per esempio Kharkiv oltre ad essere prevalentemente russofona era simpatizzante russa. Gli attacchi russi non compiono distinzioni di questo tipo e a proposito di "denazificazione" nemmeno si preoccupano di rischiare di danneggiare memoriali dell'Olocausto causando vittime civili:



Non dire stupidaggini.




All'inizio del 2014 la Tymoshenko è stata rilasciata dallo stato di detenzione e non aveva nessuna posizione politica a parte fare interventi occasionali in tv o in piazza Maidan. E' tornata in Parlamento solo alla fine del 2014 e il suo partito è a malapena riuscito a raggiungere la soglia di sbarramento prevista del 5%, mentre il partito pro-Russia/russofilo Opposition Bloc ha preso quasi il doppio.
Immagine.png

Inoltre l'Ucraina non possiede testate nucleari e per tragica ironia ha rinunciato al suo arsenale proprio col Memorandum di Budapest in cui riceveva in cambio:




Non dire stupidaggini (x2) e non strumentalizzare le parole di Poroshenko.

Le parole provengono da qui:



La citazione è formalmente corretta, ma lo diceva per sottolineare la differenza fra la vita in Ucraina e la vita nei territori occupati dalle "repubbliche" separatiste nel Donbass, per evidenziare l'incompetenza dei governanti e l'orrore che portavano nella regione.

Per adesso mi fermo qui con le risposte punto per punto a te, altrimenti rischia di venire un papiro pesante da scrollare e leggere. Poi magari se ho voglia continuo/aggiungo.

Vezzosi, oltre a sembrarmi un imbecille (esatto), come anche Rangeloni, è un propagandista filorusso selezionato dalle "repubbliche" separatiste in questo modo:


Entrambi, essendo embedded con le milizie di Donetsk come ben dici, seguono queste direttive di militarizzazione dell'informazione (dezinformatsiya*, a proposito di guerra ibrida) che comprendono ovviamente anche la scelta degli intervistati:

*https://www.scienzainrete.it/artico...ellinformazione/stefano-cisternino/2022-03-07



Fonte: https://www.butac.it/paradosso-rangeloni-2-narrazioni-contrapposte/

Vi fornisco anche una traduzione completa del contenuto dello stesso documento da pagina 11 a metà pagina 12:



A proposito di propaganda, vi suggerisco caldamente anche la lettura del primo e del terzo capitolo di questa serie di tre articoli pubblicati su BUTAC (tanti spunti interessanti, compresi i link a piè pagina):

1) https://www.butac.it/ucraina-rangeloni/
3) https://www.butac.it/il-paradosso-rangeloni-3-ideologia/

Viscaccia

E non è escluso che il "fixer" (cos'è un fixer?*) che al minuto 2:40 pronuncia la frase "you need to show us how the Ukranians are violating the ceasefire" sia proprio Rangeloni:


*https://en.wikipedia.org/wiki/Fixer_(person)#:~:text=In journalism, a fixer is someone, often a local journalist,not otherwise have access to.

Forse Rangeloni è anche più pericoloso con quella faccia d'angelo e l'aura da reporter onesto e coraggioso, e forse dati i suoi precedenti di vita tra legami familiari e soggiorno nel Donetsk ci crede veramente nella narrazione che propina (non so, ma questo non farebbe altro che rafforzare la sua capacità persuasiva). Ma non credo che nessuno dei due abbia un grande seguito, ed in ogni caso entrambi sono dei non-giornalisti non-indipendenti.


puo benissimo non aggiungere niente se ad ogni risposta continui con la serie di epiteti e classificazioni a tuo uso e consumo nei confronti di altri utenti, del tipo "cazzate" stupidaggini" boiate, quando ci sono fior fior di interviste a civili e documenti relative alle stragi portate in quei luoghi dal regime di Kiev. Se si riporta interviste di persone che raccontano una verità e si vengono bollate come cazzate o stupidaggini, si capisce che è inutile un dibattito su queste basi. La resa diventa evacuazione, gli ostaggi diventano civili scappati nel bunker per salvarsi.
Non riesci a separare la ragione dall'ideologia, e analizzare i fatti, quel che è successo in quel luogo negli anni precedenti, e capire che non esiste il bene e il male in questa storia, esiste solo il male, da ambo i lati, molto più da chi ha creato le basi affinché si creasse il conflitto e perdurasse per interessi, e molto prima del'invasione di Febbraio.
Puoi pensare che la guerra sia iniziata a Febbraio e che le organizzazioni paramilitari Ucraine non hanno tolto un capello a nessuno delle popolazione russofone. Che non hanno mai fatto raid programmati e non hanno ucciso o rapito nessuno in maniera sistematica. Puoi pensare che non è successo niente, ciò che più ti rende felice, dettato dalla propaganda che ti sei bevuto, ma si capisce che la propaganda attecchisce di più in una società o una cultura disposta a vedere il mondo in termini manicheistici. E tu ne sei un chiaro esempio.
 
Ultima modifica:
Comunque vorrei ancora capire perché quella di Bucha può essere una messinscena mentre le interviste che parlano dei crimini ucraini no.
Perché vige la regola del "noncielodicono", quindi è molto più facile che un massacro venga messo in scena piuttosto che venga girata una falsa intervista.
Però poi sono gli altri, quelli ottenebrati dalla propoganda :asd:

(Rido per non piangere, visto che ormai ho perso qualunque speranza.)
 
puo benissimo non aggiungere niente se ad ogni risposta continui con la serie di epiteti e classificazioni a tuo uso e consumo nei confronti di altri utenti, del tipo "cazzate" stupidaggini" boiate, quando ci sono fior fior di interviste a civili e documenti relative alle stragi portate in quei luoghi dal regime di Kiev. Se si riporta interviste di persone che raccontano una verità e si vengono bollate come cazzate o stupidaggini, si capisce che è inutile un dibattito su queste basi. La resa diventa evacuazione, gli ostaggi diventano civili scappati nel bunker per salvarsi.
Non riesci a separare la ragione dall'ideologia, e analizzare i fatti, quel che è successo in quel luogo negli anni precedenti, e capire che non esiste il bene e il male in questa storia, esiste solo il male, da ambo i lati, molto più da chi ha creato le basi affinché si creasse il conflitto e perdurasse per interessi, e molto prima del'invasione di Febbraio.
Puoi pensare che la guerra sia iniziata a Febbraio e che le organizzazioni paramilitari Ucraine non hanno tolto un capello a nessuno delle popolazione russofone. Che non hanno mai fatto raid programmati e non hanno ucciso o rapito nessuno in maniera sistematica. Puoi pensare che non è successo niente, ciò che più ti rende felice, dettato dalla propaganda che ti sei bevuto, ma si capisce che la propaganda attecchisce di più in una società o una cultura disposta a vedere il mondo in termini manicheistici. E tu ne sei un chiaro esempio.
Gli altri saranno anche vittime di propaganda però tu hai appena sfoderato due dei cavalli di battaglia di ogni buon complottista che si rispetti:

1. Ogni fonte è degna di tal nome quindi perché le tue sono valide e le mie no? Ti svelo un segreto: non è così. Non tutte le fonti hanno pari dignità perché non tutte le fonti sono sottoposte al medesimo grado di verifica e possono sfruttare il medesimo grado di indipendenza dal sistema di potere di riferimento. Il che non vuol dire che l'Occidente sia avulso da storture ma le nostre contraddizioni non sono nemmeno paragonabili all'implacabile coerenza filogovernativa russa e alla macchina propagandistica di quest'ultima.
2. Mal comune mezzo gaudio o benaltrismo. "Ok i russi hanno fatto questo ma..." e così si può mettere nello stesso calderone occupante ed occupato, boia e vittima. Un relativismo concettuale che apre ad ogni tipo di scenario. Questo relativismo è lo stesso che a qualcuno fa dire che comunque gli ebrei un po' se lo meritavano, Hitler non è che avesse tutti i torti ed in fondo Mussolini ha fatto anche cose buone.

Forse non è chiaro che la Russia si sta presentando come il paradigma di difesa di una serie di valori "aurorali" che si poggiano su visioni metafisiche, che si discostano dal metodo empirico e fisicalista occidentale. Sono quelle idee che ritengono il pensiero logico e speculativo un inganno occidentale, e che, appunto, relativizzano ogni cosa, e sostengono il dominio dell'autorità mistica (l'angelo dei popoli duginiano) sulla misurazione perché la misurazione comporta una razionalizzazione della tradizione. È il pensiero speculativo che vogliono mettere in crisi, non a caso i no vax sono diventati pro Putin perché il sistema valoriale di proiezione egoica del mistero, il bisogno di un misticismo per interpretare la complessità del mondo, è lo stesso. Putin incarna i valori tradizionali, quelli che non hanno bisogno della scienza e della dimostrazione empirica. Dove c'è misticismo però, non a caso, c'è sempre un principio di autorità, quella vera, non quella di cui si piagnucola qui pubblicamente, senza paure e censure vere. Questa è gente che ha preso Hegel e Heidegger e li ha ribaltati come un calzino. È gente che ci costringerebbe a dire che le teorie di Darwin sono fallaci, è gente che ci vuole portare ad un medioevo postmoderno.

Quindi sì, con piena coscienza posso dire che ad uno sguardo ampio in questo conflitto c'è un bene superiore da tutelare, che poi sono i nostri valori fondamentalmente, e un male da combattere. Anche Hitler sosteneva di operare nell'interesse delle comunità tedesche di confine (Territorio dei Sudeti e Polonia) oppresse dallo Stato di turno, è storia vecchia ormai, storia alla quale però possiamo guardare con un orizzonte più allargato rispetto alla visione dei contemporanei dell'epoca, dato che anche all'epoca c'era chi andava dietro alle rivendicazioni tedesche e credeva che in fondo Hitler stesse tutelando le minoranze tedesche locali. Vogliamo rifare lo stesso errore? Il potere carismatico di Putin ha molti tratti in comune e l'Ucraina non è che una contingenza, dopo Cecenia e Georgia.
Ogni protagonista storico, se interpretato in modo evenemenziale, mette in luce delle contraddizioni: gli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale hanno fatto alcune nefandezze non da poco, la stessa nostra Resistenza ha avuto delle pagine buie ma la storia con la S maiuscola è un'altra cosa e se mi si chiede da che parte stare, ho ben pochi dubbi.
Ogni sistema sociale ha una propria propaganda, anzi, a ben dire ogni sistema collettivo umano, si pensi banalmente al riconoscimento di una comunità per mezzo della propagazione della ritualistica religiosa, questo però non vuol dire che tutto sia equiparabile a priori e non ci siano dei distinguo da poter fare.


ps. anticipo che ho ripreso in parte il testo di un mio intervento passato perché l'ho ritenuto attuale sul confronto
 
Puoi pensare che la guerra sia iniziata a Febbraio e che le organizzazioni paramilitari Ucraine non hanno tolto un capello a nessuno delle popolazione russofone. Che non hanno mai fatto raid programmati e non hanno ucciso o rapito nessuno in maniera sistematica.

Ammesso ma non concesso:

  1. Sarebbe un problema interno all'Ucraina che non giustifica in nessun modo l'invasione russa.
  2. I russi non hanno invaso l'Ucraina per proteggere le popolazioni russofone, dato che stanno continuamente bombardando i civili di quelle zone, e si sono estesi oltre, cercando di prendere Kiev e tutta la fascia costiera.

Puoi pensare che non è successo niente, ciò che più ti rende felice, dettato dalla propaganda che ti sei bevuto, ma si capisce che la propaganda attecchisce di più in una società o una cultura disposta a vedere il mondo in termini manicheistici. E tu ne sei un chiaro esempio.

Ma come ti permetti, tu, di screditare gli altri con la storiella della "propaganda occidentale" (stupidaggine clamorosa dato che l'informazione in occidente è libera), quando finora non hai fatto altro che ripetere come un pappagallo la propaganda russa (quella si, vera).
 
Gli altri saranno anche vittime di propaganda però tu hai appena sfoderato due dei cavalli di battaglia di ogni buon complottista che si rispetti:

1. Ogni fonte è degna di tal nome quindi perché le tue sono valide e le mie no? Ti svelo un segreto: non è così. Non tutte le fonti hanno pari dignità perché non tutte le fonti sono sottoposte al medesimo grado di verifica e possono sfruttare il medesimo grado di indipendenza dal sistema di potere di riferimento. Il che non vuol dire che l'Occidente sia avulso da storture ma le nostre contraddizioni non sono nemmeno paragonabili all'implacabile coerenza filogovernativa russa e alla macchina propagandistica di quest'ultima.
2. Mal comune mezzo gaudio o benaltrismo. "Ok i russi hanno fatto questo ma..." e così si può mettere nello stesso calderone occupante ed occupato, boia e vittima. Un relativismo concettuale che apre ad ogni tipo di scenario. Questo relativismo è lo stesso che a qualcuno fa dire che comunque gli ebrei un po' se lo meritavano, Hitler non è che avesse tutti i torti ed in fondo Mussolini ha fatto anche cose buone.

Forse non è chiaro che la Russia si sta presentando come il paradigma di difesa di una serie di valori "aurorali" che si poggiano su visioni metafisiche, che si discostano dal metodo empirico e fisicalista occidentale. Sono quelle idee che ritengono il pensiero logico e speculativo un inganno occidentale, e che, appunto, relativizzano ogni cosa, e sostengono il dominio dell'autorità mistica (l'angelo dei popoli duginiano) sulla misurazione perché la misurazione comporta una razionalizzazione della tradizione. È il pensiero speculativo che vogliono mettere in crisi, non a caso i no vax sono diventati pro Putin perché il sistema valoriale di proiezione egoica del mistero, il bisogno di un misticismo per interpretare la complessità del mondo, è lo stesso. Putin incarna i valori tradizionali, quelli che non hanno bisogno della scienza e della dimostrazione empirica. Dove c'è misticismo però, non a caso, c'è sempre un principio di autorità, quella vera, non quella di cui si piagnucola qui pubblicamente, senza paure e censure vere. Questa è gente che ha preso Hegel e Heidegger e li ha ribaltati come un calzino. È gente che ci costringerebbe a dire che le teorie di Darwin sono fallaci, è gente che ci vuole portare ad un medioevo postmoderno.

Quindi sì, con piena coscienza posso dire che ad uno sguardo ampio in questo conflitto c'è un bene superiore da tutelare, che poi sono i nostri valori fondamentalmente, e un male da combattere. Anche Hitler sosteneva di operare nell'interesse delle comunità tedesche di confine (Territorio dei Sudeti e Polonia) oppresse dallo Stato di turno, è storia vecchia ormai, storia alla quale però possiamo guardare con un orizzonte più allargato rispetto alla visione dei contemporanei dell'epoca, dato che anche all'epoca c'era chi andava dietro alle rivendicazioni tedesche e credeva che in fondo Hitler stesse tutelando le minoranze tedesche locali. Vogliamo rifare lo stesso errore? Il potere carismatico di Putin ha molti tratti in comune e l'Ucraina non è che una contingenza, dopo Cecenia e Georgia.
Ogni protagonista storico, se interpretato in modo evenemenziale, mette in luce delle contraddizioni: gli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale hanno fatto alcune nefandezze non da poco, la stessa nostra Resistenza ha avuto delle pagine buie ma la storia con la S maiuscola è un'altra cosa e se mi si chiede da che parte stare, ho ben pochi dubbi.
Ogni sistema sociale ha una propria propaganda, anzi, a ben dire ogni sistema collettivo umano, si pensi banalmente al riconoscimento di una comunità per mezzo della propagazione della ritualistica religiosa, questo però non vuol dire che tutto sia equiparabile a priori e non ci siano dei distinguo da poter fare.


ps. anticipo che ho ripreso in parte il testo di un mio intervento passato perché l'ho ritenuto attuale sul confronto
intervento molto pieno di moralità/retorica/ipocrisia ecc e questi sono complimenti nel saper destreggiare parafrasando il bene o il male, in un coflitto del genere, ma un diplomatico se vuole evitare guerre ed orrori, pensa con mente fredda e logica. Come si fece ai tempi per evitare la terza guerra mondiale. Ma oggi non abbiamo più diplomatici, sono tutti estremizzati dalla continua propaganda, o chiamiamola ideologia bizzarra.
Per il mio punto di vista non esiste boia e carnefice, non esiste bene o male in questa storia, soltanto il male, questo dopo aver sentito tutte le confessioni delle popolazioni nelle due proclamate regioni autonome e quello che hanno subito. Qua si continua a pensare ad una etica di guerra, cronisti che si scandalizzano degl orrori della guerra, ma prima di Febbraio nessuno si scandalizzava, anzi si faceva finta di niente, polvere sotto al tappeto. La solita ipocrisia

Il bene superiore da tutelare che citi in questa sede, è semplice retorica che ti hanno offerto a furia di propaganda. Un cucchiaio oggi e uno domani. Ma se pensi che pure il Papa è stato definito filo russo che ha invocato diplomazia, questo rende le cose molto chiare di tutto il quadro generale. Il fatto che il Kosovo si è dichiarato indipendente nel 2008 e gli Usa e altri paesi l'hanno riconosciuto come tale. Che poi riconoscono l’indipendenza di Taiwan e non quella della Crimea che fu regalata, gli strani casi della comunità internazionale... o comunità USA dipedente
Vale quello che decide gli USA


E infatti che questa soluzione (regione autonoma) per le repubbliche separatiste del Dombass non sia mai stato preso minimamente in considerazione dal mondo occidentale, questo non ti fa pensare a niente? Ma solo alla retorica che è roba Ucraina e non si tocca?? Non si è mai posti la domanda cosa succedesse in quelle zone, , ma vuoi vedere che se gli avessimo dato l'autonomia a quei territori senza bombardarli (parlo di situazioni belliche ucraine ben prima di Febbraio), Putin non avrebbe avuto il suo casus belli da dare alla sua popolazione come appunto Denazificare?? No, nessuno si è mai posto queste domande, nessuno ha mai pensato di dare un contentino e privarsi di una situazione ormai lacerata dalla stupidità e dall'estremismo delle organizzazioni paramilitari mandate da Kiev in quel territorio, a muovere guerra ben prima di Febbraio, nessuno ha cercato di aprire un dialogo diplomatico su condizioni per evitare il peggio, MA SOLO adesso si ritorna a parlare di posizioni di accordi pre-guerra. Intanto si è fatto distruggere mezzo Paese, e ora ci sorprendiamo che al peggio non c'è fine. A sedersi al tavolo in una posizione di svantaggio. Ma era bello invece gridare retorica sulla libertà, "più armi per finire prima la guerra" cit e distruggere mezzo Paese, solo per non volersi accordare e rinunciare a qualcosa, senza creare ad arte il casus belli per Putin, con le scorribande di Azop e simili in quelle regioni, e ovvio che il Putin trova la scusa di denazificare. Ma oggigiorno la politica occidentale è debole, una cloaca di gente che non sa fare diplomazia, solo retorica, ipocrisia, e assurdi discorsi sulla sovranità a proprio uso e consumo. In realtà si sono messe le basi affinché il conflitto continuasse e degenerasse fino a dove siamo oggi.
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Ammesso ma non concesso:

  1. Sarebbe un problema interno all'Ucraina che non giustifica in nessun modo l'invasione russa.
  2. I russi non hanno invaso l'Ucraina per proteggere le popolazioni russofone, dato che stanno continuamente bombardando i civili di quelle zone, e si sono estesi oltre, cercando di prendere Kiev e tutta la fascia costiera.



Ma come ti permetti, tu, di screditare gli altri con la storiella della "propaganda occidentale" (stupidaggine clamorosa dato che l'informazione in occidente è libera), quando finora non hai fatto altro che ripetere come un pappagallo la propaganda russa (quella si, vera).

L'invasione russa è giustificata dal casus Belli, parlo in termini strategico militari e diplomatici, non in quelli del "giusto o sbagliato"... se dovessimo parlare di giusto o sbagliato, avremmo dovuto fare le sanzioni anche agli USA e isolare anche loro per tutto quello che hanno combinato... ma la storia, letta con la "retorica" si fa con due pesi e due misure e quindi non conta.

Il casus Belli a Putin glie lo ha dato Kiev, ma più specificatamente la baldanzosa arroganza USA nel decidere il destino in terre altrui, per interessi geopolitici, come si è dimostrata la NATO in tutti questi anni.


Se scrivi inesattezze e le riconduci a me, su parabole scanzonate, di video che prendi dal web e li posti e inizi ad apostrofare le mie opinioni, quando io non l'ho fatto mai fatto nei confronti di nessuno, o almeno non in maniera volgarotta come hai fatto tu,

poi ecco ci mancava solo l'accusa di essere filo putininina e di propaganda. Se non ragioni in termini semplici, su come inizia un conflitto, su cosa ha portato ad una determinata situazione, a quel punto capisci che della moralità e della retorica non ci facciamo niente al tavolo dei negoziati. Ecco perché si è pensato in un primo momento che mandare armi fosse giusto, perché si era pregni di cose moralità e retorica da bar, che non ci azzeccano nulla con il buon senso e la diplomazia, per evitare la guerra si fa diplomazia, si ragiona per un bene superiore e difendere il maggior numero di persone anche rinunciando a qualcosa, ( e non infiliamo paragoni assurdi, che se Kiev rinunciava a qualcosa, se si aveva "un compromesso" poi Putin faceva come Hitler. Abbiamo visto che i Russi non hanno usato tutto il loro arsenale in questa operazione di guerra, non potevano e non possono per non indebolirsi troppo, non hanno proclamato la mobilitazine generale (nonostante gli annunci del'Occidente che dicevano che alla parata di maggio il Putin dichiarava la terza guerra mondiale) NON è successo, e abbiamo sentito sempre dai vari super ciceroni Occidentali, e letto anche, le furiose scanzonate su quanto sia "debole l'esercito russo" , gli stessi che poi dicevano e ancora adesso "dicono", che presa L'Ucraina arriverà fino a prendere tutti, Filandia e pure Svezia... e perfino i Paesi Baltici. Ma come li prende questi Paesi?? prima classifichiamo l'esercito russo come debole e incompetente, e poi si fa annunci che si prenderà mezza Europa... scorribande in Europa arrivando a conquistare tutti...NON è credibile.... sono solo frasi per spingere la propaganda, a far credere che Putin sia un Hitler 2.0 (strategicamente parlando non ci si avvicina nemmeno) ma questa narrativa sul paragonarlo a Hitler, serve solo a inviare più armi e far arrivare una escalation superiore del conflitto. Mettere le basi affinché si continua.

ma si sa che la retorica funziona, come la propaganda e sotto al braccio con l'ideologia, tutte quelle belle cose che hanno portato a 20 anni di Afghanistan e si diceva che era giusto, e si è tornati con un pugno di mosche in mano.
 
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L'invasione russa è giustificata dal casus Belli

Non c'è un casus belli. La Russia ci ha provato fino alla fine a fabbricarne uno, ma il lavoro d'intelligence americano volto a rendere pubblici i progetti di false flag, hanno reso i tentativi russi vani. E alla fine hanno invaso senza.

parlo in termini strategico militari e diplomatici

Ed in quei termini, l'invasione è stupida. Le perdite militari sono ingenti, il prestigio che il loro esercito aveva prima è sotto terra, diplomaticamente sono isolati, e strategicamente nessun territorio che possano conquistare ripaga il costo dell'invasione.

non hanno proclamato la mobilitazine generale (nonostante gli annunci del'Occidente che dicevano che alla parata di maggio il Putin dichiarava la terza guerra mondiale)

No, alcuni giornalisti occidentali avevano prospettato la possibilità che Putin potesse utilizzare il 9 Maggio come occasione per "vendere" ai suoi cittadini la necessità di mobilizzarsi per "combattere i nazisti". Nessuno ha mai affermato che sarebbe accaduto al 100%.

e letto anche, le furiose scanzonate su quanto sia "debole l'esercito russo" , gli stessi che poi dicevano e ancora adesso "dicono", che presa L'Ucraina arriverà fino a prendere tutti, Filandia e pure Svezia... e perfino i Paesi Baltici. Ma come li prende questi Paesi??

Quando i politici di quei paesi affermano ciò, non intendono che appena conquistata l'Ucraina, la Russia si butterebbe subito a capofitto su di loro. Ma che continuerebbero i loro sforzi politici nell'indebolire la NATO, supportando populisti occidentali cercando di farli eleggere, e ricostituendo le proprie forze armate e dottrina militare, i prossimi obbiettivi sarebbero baltico ed est europa.

serve solo a inviare più armi e far arrivare una escalation superiore del conflitto.

Inviare le armi serve ad aiutare l'Ucraina a fermare l'offensiva russa e riconquistare i territori occupati. La Russia sta facendo guerra totale, più escalation di così, a livello di guerra convenzionale, non si può.

tutte quelle belle cose che hanno portato a 20 anni di Afghanistan e si diceva che era giusto

Destituire i talebani, sbagliato non era. Il fatto che si sia fallito nel costruire uno Stato moderno e abbiano supportato un governo corrotto come quello di Ghani, è un'altra storia.
 
intervento molto pieno di moralità/retorica/ipocrisia ecc e questi sono complimenti nel saper destreggiare parafrasando il bene o il male, in un coflitto del genere, ma un diplomatico se vuole evitare guerre ed orrori, pensa con mente fredda e logica. Come si fece ai tempi per evitare la terza guerra mondiale. Ma oggi non abbiamo più diplomatici, sono tutti estremizzati dalla continua propaganda, o chiamiamola ideologia bizzarra.
Per il mio punto di vista non esiste boia e carnefice, non esiste bene o male in questa storia, soltanto il male, questo dopo aver sentito tutte le confessioni delle popolazioni nelle due proclamate regioni autonome e quello che hanno subito. Qua si continua a pensare ad una etica di guerra, cronisti che si scandalizzano degl orrori della guerra, ma prima di Febbraio nessuno si scandalizzava, anzi si faceva finta di niente, polvere sotto al tappeto. La solita ipocrisia

Il bene superiore da tutelare che citi in questa sede, è semplice retorica che ti hanno offerto a furia di propaganda. Un cucchiaio oggi e uno domani. Ma se pensi che pure il Papa è stato definito filo russo che ha invocato diplomazia, questo rende le cose molto chiare di tutto il quadro generale. Il fatto che il Kosovo si è dichiarato indipendente nel 2008 e gli Usa e altri paesi l'hanno riconosciuto come tale. Che poi riconoscono l’indipendenza di Taiwan e non quella della Crimea che fu regalata, gli strani casi della comunità internazionale... o comunità USA dipedente
Vale quello che decide gli USA


E infatti che questa soluzione (regione autonoma) per le repubbliche separatiste del Dombass non sia mai stato preso minimamente in considerazione dal mondo occidentale, questo non ti fa pensare a niente? Ma solo alla retorica che è roba Ucraina e non si tocca?? Non si è mai posti la domanda cosa succedesse in quelle zone, , ma vuoi vedere che se gli avessimo dato l'autonomia a quei territori senza bombardarli (parlo di situazioni belliche ucraine ben prima di Febbraio), Putin non avrebbe avuto il suo casus belli da dare alla sua popolazione come appunto Denazificare?? No, nessuno si è mai posto queste domande, nessuno ha mai pensato di dare un contentino e privarsi di una situazione ormai lacerata dalla stupidità e dall'estremismo delle organizzazioni paramilitari mandate da Kiev in quel territorio, a muovere guerra ben prima di Febbraio, nessuno ha cercato di aprire un dialogo diplomatico su condizioni per evitare il peggio, MA SOLO adesso si ritorna a parlare di posizioni di accordi pre-guerra. Intanto si è fatto distruggere mezzo Paese, e ora ci sorprendiamo che al peggio non c'è fine. A sedersi al tavolo in una posizione di svantaggio. Ma era bello invece gridare retorica sulla libertà, "più armi per finire prima la guerra" cit e distruggere mezzo Paese, solo per non volersi accordare e rinunciare a qualcosa, senza creare ad arte il casus belli per Putin, con le scorribande di Azop e simili in quelle regioni, e ovvio che il Putin trova la scusa di denazificare. Ma oggigiorno la politica occidentale è debole, una cloaca di gente che non sa fare diplomazia, solo retorica, ipocrisia, e assurdi discorsi sulla sovranità a proprio uso e consumo. In realtà si sono messe le basi affinché il conflitto continuasse e degenerasse fino a dove siamo oggi.
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Tralascio tutti i discorsi sulla propaganda di cui sarei, o saremmo, vittime perché fanno parte del buon decalogo del perfetto complottista, il quale, solo ed unico in una solitudine multipla di una galassia di terrapiattisti e di meme della geopolitica, è riuscito a disvelare il velo di Maya che obnubila il resto del mondo. Ce ne faremo una ragione.

Mi concentro su una fallacia di fondo del tuo ragionamento, ovvero ritenere che Putin non abbia scelto deliberatamente di arrivare a questo conflitto e che lo stesso sia realmente la conseguenza di problemi di confine o di nazisti o di governanti cocainomani o di ebrei odiatori di altri ebrei. Tutto quello che ha fatto Putin dal suo insediamento ad oggi lo ha portato in questa direzione; banalmente persino il tipo di esercito che ha messo su, improntato sull'invasione e non sulla difesa per tipo di mezzi e strutture, aveva questo sbocco. Il casus belli è appunto tale ma se la strategia è di andare in guerra, un casus belli lo si trova a prescindere. E anche qui i parallelismi con Hitler, e lo dico nel modo più avalutativo possibile, si sprecano. Il Donbass non è altro che il problema dei Sudeti in salsa panslavista, ovvero l'area di influenza a cui ambisce per diritto di popolo la Russia nell'immaginario collettivo costruito sulle posizioni di ideologi come Dugin, da cui Putin prende a piene mani,
So che è dura da buttar giù dopo decenni di agiografia da facebook nei suoi confronti ma il personaggio era ed è sempre stato questo. O accettate di aver innalzato a modello un autocrate sanguinario o vi bevete la sua narrazione, chiaro che la seconda scelta è la più facile ma non stupitevi se questo crea dei problemi ideologici in una società aperta popperiana come la nostra perché sostanzialmente state sconfessando ciò che siamo, aderendo alla "quarta posizione".

Chiosa finale, dato che hai fatto dei riferimenti impropri alla diplomazia, ti ricordo che affinché un'azione diplomatica possa riuscire, ci vogliono sempre due parti che si accordino. Se una delle due non vuole agire con i mezzi diplomatici, e lo ha dimostrato a più riprese, non c'è nulla da fare.
 
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Non c'è un casus belli. La Russia ci ha provato fino alla fine a fabbricarne uno, ma il lavoro d'intelligence americano volto a rendere pubblici i progetti di false flag, hanno reso i tentativi russi vani. E alla fine hanno invaso senza.



Ed in quei termini, l'invasione è stupida. Le perdite militari sono ingenti, il prestigio che il loro esercito aveva prima è sotto terra, diplomaticamente sono isolati, e strategicamente nessun territorio che possano conquistare ripaga il costo dell'invasione.



No, alcuni giornalisti occidentali avevano prospettato la possibilità che Putin potesse utilizzare il 9 Maggio come occasione per "vendere" ai suoi cittadini la necessità di mobilizzarsi per "combattere i nazisti". Nessuno ha mai affermato che sarebbe accaduto al 100%.



Quando i politici di quei paesi affermano ciò, non intendono che appena conquistata l'Ucraina, la Russia si butterebbe subito a capofitto su di loro. Ma che continuerebbero i loro sforzi politici nell'indebolire la NATO, supportando populisti occidentali cercando di farli eleggere, e ricostituendo le proprie forze armate e dottrina militare, i prossimi obbiettivi sarebbero baltico ed est europa.



Inviare le armi serve ad aiutare l'Ucraina a fermare l'offensiva russa e riconquistare i territori occupati. La Russia sta facendo guerra totale, più escalation di così, a livello di guerra convenzionale, non si può.



Destituire i talebani, sbagliato non era. Il fatto che si sia fallito nel costruire uno Stato moderno e abbiano supportato un governo corrotto come quello di Ghani, è un'altra storia.

ah certo non ha il casus belli? Solo se leggi la storia al contrario, glie lo abbiamo dato noi il casus belli, e impacchettato per bene con il fiocco in tutti questi anni, ovvio che ritorni a parlare di economia, poi ritorniamo al golpe, poi di nuovo al default.. poi suicidio strategico, "nessun territorio ripaga il costo dell'invasione" cit
poi di nuovo si cita esercito debole e incompetente , poi di nuovo aspé se non li fermiamo si allargherebbe ai Baltici eccetera.. bah tutto il cotrario di tutto, posizioni che sono opposte ma che si citano continuamente e si mettono assieme ed è tutto il contrario di tutto, dettato dalla sempreverde propaganda.

Tutto quello che conta per certi Paesi democratici o meno, o in questo caso regimi, sono le risorse/meterie prime, forse perché hanno dei progetti sul futuro e/o predominio geopolitico che va oltre una tempistica di una settimana, 1 mese, 1 anno, ci sono Paesi che progettano su piani da qui a 100 anni e oltre, vai a informarti perché la Cina vuole a tutti i costi annettere Taiwan...
lo dico per farti un po studiare la storia e tutti i meccanismi geopolitici. Basta che chiedi al prof di storia a cosa gli serve alla Russia quella zona in termini geopolitici e di risorse.
Capisco che in UE si ha una progettualità sul futuro che ad essere generosi arriva fino alla fine della settimana, (la prova regina è aver legato mani e piedi la loro economia a regimi autocrati e usurai vari che fingono di essere "democratici") e si continua

Agli USA non interessava nulla dei Talebani o della democrazia in quei luoghi. Perchè da sempre intervengono dove ne trarranno un vantaggio geopolitico.
e si, installarsi militarmente in quella zona era un vantaggio geopolitico, ritornare a casa con un pugno di mosche in mano, lasciando lì tutto, quello non lo era..

nei Balcani invece, non interessava nulla degli abitanti del Kosovo. Installarsi militarmente nei Balcani invece era vantaggioso. (altrimenti perchè credi siano ancora li dopo quasi 3 decenni)
In Ucraina, prima del 24 febbraio ci si poteva sedere ad un tavolo e stemperare la tensione per via diplomatica togliendo a Putin il casus belli e patteggiare un compromesso su quelle zone. Io credo che di proposito da parte Occidentale non sia stato fatto per interessi e l'UE si è accodata in maniera masochista a quei interessi USA.
A voi piace dare una motivazione ingenua, Aggressore-Aggredito e tutto quello che ha portato a questo non importa e neanche quello che ci sta in mezzo.
Inutile discutere oltre se è così semplice leggere la storia oggigiorno.


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Tralascio tutti i discorsi sulla propaganda di cui sarei, o saremmo, vittime perché fanno parte del buon decalogo del perfetto complottista, il quale, solo ed unico in una solitudine multipla di una galassia di terrapiattisti e di meme della geopolitica, è riuscito a disvelare il velo di Maya che obnubila il resto del mondo. Ce ne faremo una ragione.

Mi concentro su una fallacia di fondo del tuo ragionamento, ovvero ritenere che Putin non abbia scelto deliberatamente di arrivare a questo conflitto e che lo stesso sia realmente la conseguenza di problemi di confine o di nazisti o di governanti cocainomani o di ebrei odiatori di altri ebrei. Tutto quello che ha fatto Putin dal suo insediamento ad oggi lo ha portato in questa direzione; banalmente persino il tipo di esercito che ha messo su, improntato sull'invasione e non sulla difesa per tipo di mezzi e strutture, aveva questo sbocco. Il casus belli è appunto tale ma se la strategia è di andare in guerra, un casus belli lo si trova a prescindere. E anche qui i parallelismi con Hitler, e lo dico nel modo più avalutativo possibile, si sprecano. Il Donbass non è altro che il problema dei Sudeti in salsa panslavista, ovvero l'area di influenza a cui ambisce per diritto di popolo la Russia nell'immaginario collettivo costruito sulle posizioni di ideologhi come Dugin, da cui Putin prende a piene mani,
So che è dura da buttar giù dopo decenni di agiografia da facebook nei suoi confronti ma il personaggio era ed è sempre stato questo. O accettate di aver innalzato a modello un autocrate sanguinario o vi bevete la sua narrazione, chiaro che la seconda scelta è la più facile ma non stupitevi se questo crea dei problemi ideologici in una società aperta popperiana come la nostra perché sostanzialmente state sconfessando ciò che siamo, aderendo alla "quarta posizione".

Chiosa finale, dato che hai fatto dei riferimenti impropri alla diplomazia, ti ricordo che affinché un'azione diplomatica possa riuscire, ci vogliono sempre due parti che si accordino. Se una delle due non vuole agire con i mezzi diplomatici, e lo ha dimostrato a più riprese, non c'è nulla da fare.

L'Ucraina non si sta difendendo perchè gli abbiamo dato le armi, lo fa perchè sono anni che gli sono state date in previsione di quello che sarebbe successo.
L'integrità dei confini! e certo, motivazione granitica a corrente alternata. Fai parallelismi con Hitler quando la situazione è completamente diversa. La Polonia non aveva due regioni che si dichiaravano autonome, una situazione da "2 Stati" bisognava prenderlo in considerazione invece che armarne una parte sperando che la Russia stesse a guardare che tutta l'Ucraina, anche zone filorusse, finissero trascinate nella UE/Nato dove c'entrano come i cavoli a merenda.
E ritorniamo al casus belli,
basta con la storiella che non sarebbero mai entrati nella Nato. Se non era in previsione prima del 24 febbraio non ci sarebbe costato nulla garantirlo alla Russia (per toglierli una motivazione) Non avremmo dovuto legalizzare le scorribande degli Azop in quei territori. Non avremmo dovuto riempirla di armi, da ANNI, non da oggi, l'ingresso dell'Ucraina diventava da un giorno all'altro un dato di fatto. e questo era di interesse USA su quella zona.

adesso che si continua a lasciar dire agli ucraini che "non cederemo nulla" "i Russi si devono ritirare!" (ammaliati dalle mille mila armi che se avevano un senso per difendere l'esistenza stessa dell'Ucraina ora non hanno senso se devono servire per difendere ad oltranza parte del territorio a costo di distruzione e migliaia di morti).
Ma guai dire che bisogna concedere qualcosa. Non a Putin, ma alla risoluzione di un conflitto che andrà a peggiorare (detto fin da subito da me)
Ma non ci interessava prima e sembra non interessarci nemmeno adesso.
Sperando che poi rimanga circoscritto perchè a sentire quei soloni degli inglesi ora dobbiamo andare a proteggere il grano con la forza.


Il fatto che possa andar bene adesso quello che si poteva fare prima del 24 febbraio (Si sta parlando da parte Ucraina di un accordo che era stato stabilito in precedenza, SI VUOLE TORNARE AD UN ACCORDO RIFIUTATO IN PRECEDENZA di NEUTRALITA') è questo è un altro motivo per uscire dal loop "aggressore aggrediti" e chiedersi come mai abbiamo allontanato quella soluzione, o qualcosa di simile. (speravamo in un attacco russo?, speravamo non si spingesse fino a tanto? In ogni caso abbiamo fatto la scelta sbagliata).
Non siamo riusciti a dire nemmeno che l'Ucraina non sarebbe mai entrata nella Nato. Non abbiamo concesso nemmeno un capello alle rimostranze russe. (come mai?) Solo adesso arrivano timide dichiarazioni dei vari leader Europei, tipo la Francia che dice che l'Ucraina nell'UE sarà un processo lunghissimo che richiederà più di 15-20 anni ecc..prima invece era molto diverso. Tutti che volevano l'Ucraina nell'UE anche dopodomani, e adesso invece lentamente vuoi vedere che hanno cambiato tutti opinione... ma guarda un po, tutti che iniziano a parlare di neutralità per l'Ucraina, anche il bizzarro piano presentato dall'Italia presenta la parola neutralità, scritto nero su bianco! Quella parola che prima di Febbraio era off limits, non si poteva dire, "sovranità e autodeterminazione dei popoli", queste erano le parole più usate per giustificare il fatto che si rifiutava la neutralità...e si continuava a buttare benzina sul fuoco impugnando le parole retoriche su autodetermionazione del proprio destino... con provocazioni su provocazioni, e ora invece lentamente vedi come si ritorna a posizioni precedenti di neutralità.

Siamo in uno scenario che era "evitabilissimo" (anche perchè ora si sta lentamente tornando a posizioni precedenti sulla neutralità come voleva la Russia) e lo vedremo al tavolo dei negoziati se era "vantaggioso" accettare l'accordo precedente, oppure il nuovo accordo a guerra finita.
Se credi che ci si è giunti per colpa del solo Putin allora spicca solo ingenuità. Si poteva evitare la guerra, bastava evitare di arroccarsi su posizioni assolutistiche
 
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Tutto quello che conta per certi Paesi democratici o meno, o in questo caso regimi, sono le risorse/meterie prime, forse perché hanno dei progetti sul futuro e/o predominio geopolitico che va oltre una tempistica di una settimana, 1 mese, 1 anno, ci sono Paesi che progettano su piani da qui a 100 anni e oltre, vai a informarti perché la Cina vuole a tutti i costi annettere Taiwan...
lo dico per farti un po studiare la storia e tutti i meccanismi geopolitici. Basta che chiedi al prof di storia a cosa gli serve alla Russia quella zona in termini geopolitici e di risorse.

Ah, le famose risorse.

 
Ah, le famose risorse.


Non saprei, mi posti un video che tra i vari punti cita "This invasion is not a financially rational decision" impropriamente viene usato il breve termine per definire una strategia politica militare, ma bisogna specificare che quel termine non tiene conto di un fattore ineluttabile, il lungo periodo, e non il breve termine... Ripeto ci sono Paesi che progettano la loro politica basandosi sul lungo periodo, la geopolitica assume un significato fondamentale nel predominio delle risorse per il futuro.
Ma si dovrebbe quantomeno capire le risorse di quel luogo e la sua posizione strategica che ha per la federazione Russa, capire cosa rappresenta nella geopolitica del futuro...
Le materie prime (e non solo gas e petrolio, ma metalli, uranio e moltissimo altro) sono destinate ad aumentare sempre più il loro valore.
O le hai, o non le hai.
Mentre le tecnologie diventano sempre più facilmente acquistabili da tutti. Ogni volta che un brevetto di una tecnologia scade sempre più paesi possono produrla.
Nei paesi poveri dell'Africa l'ultima cosa che manca è un telefonino. Sono finiti i tempi in cui per una sveglia ti riempivano d'oro.


E alle materie prime aggiungerei possesso di terreni fertili. Con il blocco dell'export russo e ucraino di grano a certi paesi non mancano smart e armi sofisticate, ma il pane e il resto... e lo stiamo vedendo che adesso si fa leva soprattutto su questo fattore nelle trattative.
 
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non so per quale ragione mi porti quella roba, e dici fonti "mie", qualsiasi monnezza che prendi in giro sul web e l'attribuisci a me.. uhm...
? Ti ha linkato un altro spezzone di trasmissione dove era in collegamento Vezzosi, cioè la fonte in questione, perchè è quello che hai fatto tu per prima col video intitolato "La ricostruzione di Maurizio Vezzosi della situazione a Mariupol". A chi altro doveva attribuire la fonte se l'hai postata tu presentandola come materiale valido?
puo benissimo non aggiungere niente se ad ogni risposta continui con la serie di epiteti e classificazioni a tuo uso e consumo nei confronti di altri utenti, del tipo "cazzate" stupidaggini" boiate,
Non sono epiteti indirizzati alla persona (a te), bensì al contenuto di quello che scrivi, in più erano riferiti specificatamente alle parti che ho quotato ed è su quelle che dovresti rispondere, quindi andiamo con ordine e in questo frangente lasciamo fuori le interviste, altrimenti non si capisce più nulla. Non ti sto dicendo che sei una stupida ma che hai detto delle stupidaggini. In che altro modo dovrei chiamarle? E non le sto semplicemente "bollando", bollare fa pensare che stia puntando il dito e basta, invece mi sembra di avere argomentato sul perché lo siano. Dire che in Ucraina c'è una "iperesaltazione nazionalistica" generalizzata basando l'affermazione su una frase alterata di inizio 2014 di una politica precedentemente arrestata che nel momento in cui la pronunciava non ricopriva nessuna carica politica, non era nota per essere "anti-Russia" ma anzi, con precedenti di buoni rapporti con Putin, e che soltanto alla fine dello stesso anno, col suo partito, raggiunse a malapena la soglia di sbarramento del 5%, laddove il partito pro-Russia la superò quasi del doppio, e tenuto conto che l'Ucraina non possiede testate nucleari... è una grossa stupidaggine. Inoltre, che tu ci creda o meno, sono andato di proposito a scalare sulla "scurrilità" della parola (da cazzate, a boiate, a stupidaggini) nel tentativo di giungere ad un compromesso fra un tono deciso (che volevo assumere/a cui non volevo rinunciare) ed uno non troppo irritante per te, perché mi sembra che "cazzate, boiate" possa triggerare di più di "stupidaggini" (che mi sembra una parola più innocua... vabbé, l'ho pensata così) e non mi interessa triggerare la gente tanto per (anche in quanto lo scaldarsi degli animi riduce la possibilità di intavolare un dialogo costruttivo). Può capitare anche a me di dirne, per esempio quando Giamast mi ha corretto sull'episodio della terminologia propagandistica tendente a mascherare la realtà del fatto consistente nella resa con la parola "evacuazione" ed io ho ammesso l'errore, molto semplicemente. Non significa andare incontro ad una gogna o ludibrio intellettuale. In parole povere non ci stai perdendo la faccia, non c'è nessuna faccia da perdere (mia, tua o di chiunque altro). Ma forse non è questo il problema... Vabbé, qualora ci fosse anche questo spero di avertelo tolto.
già sono stati modificati i libri di storia a scuola in cui sono state cambiati avvenimenti e citazioni sulla russia,
Ma di che cavolo parli? A meno che non ti riferisci alle lamentele degli insegnanti russi stessi non soggiogati totalmente al regime di Putin, cioè al modo in cui la Seconda Guerra Mondiale viene insegnata in Russia sotto il nome di Grande Guerra patriottica.


Amid the euphoria surrounding the event, however, Russia’s history teachers are finding themselves under pressure to conform to the Kremlin’s interpretation of the war.

Teaching history has never been easy in Russia, where archives are closed and transparent discussions about the country’s Soviet past are met with hostility. Even then, teaching World War II is more difficult: with every year that Putin is in power, Russia fails to confront its role in the war head on.
In August 2016—on the eve of the new school year—a new Education Minister, Olga Vasilyeva, took office. Vasilyeva is perceived as a supporter of the conservative Orthodox agenda. She has also defended Soviet policies and made controversial statements about Stalin.
While control over the classroom is supposed to be in the teacher’s hands, a new set of history textbooks introduced this year presents a view of the Soviet role in the war uncannily close to Vasilyeva’s—and the Kremlin’s.

In September 2016, three history textbooks were sanctioned by the Ministry of Education, all of which gloss over Stalin’s crimes and his initial alliance with Nazi Germany. “My main issue with the textbooks is that they do not reveal the whole truth,” says historian and teacher Leonid Katsva.
What is still unclear is who decides which book should be used in the classroom. “Is it the teacher, the school director or the city? I asked this question to the Moscow city government many times and received no answer,” says Abalov.
Most schools across the country have sided with one of them, published by Prosveshenie, whose retelling of the war focuses almost exclusively on the heroic aspects of the Soviet war effort.

The pact was defensive!​

For Russians, World War II began—not in 1939 as it did for the rest of the world—but in 1941. What happened before, and the Soviet Union’s role in it, has stirred emotions and denial in Russia. The most controversial moment, which the Kremlin traditionally does not emphasize, is the Molotov–Ribbentrop “non-aggression” pact between the USSR and Nazi Germany.
Putin has made contradictory statements about the pact. He struck a conciliatory tone in 2009 when he spoke in Gdansk in Poland, saying the Russian parliament had condemned the pact. Six years later, in a meeting with Germany’s Angela Merkel, Putin said the pact “made sense for ensuring the security of the Soviet Union.”
Other Russian officials have also defended the Soviet alliance with the Nazis. Culture Minister Vladimir Medinsky, known for his pseudo-historical novels, has said that the pact “deserves a monument.”

The textbook gives a similar explanation for Russia’s military presence in the Baltic states. According to the authors, Russia’s invasion and annexation of the three northern European countries was the result of democratic parliamentary elections in the countries in which the communists in the Baltic States won.
“It doesn’t say anything about the fact that [the Baltics had] no choice,” says Katvsa, referring to the Soviet-installed governments in Baltic nations in June 1940.

Stalinist repressions?​

The other most contentious episode which has divided Russians is Stalin’s role in the war. The new textbook admits the Stalinist repressions became “the central element of Soviet life” but devotes less space to them than previous editions.
“It is impossible to understand what happened in 1941 without the knowledge of the repressions,” says Abalov. Soviet troops were not-prepared for the Nazi attack because Stalin had purged the army on the eve of war.
But Katsva thinks the reason for glossing over difficult topics is that the USSR’s role in the war is supposed to inspire national pride. “Russia is not alone in glossing over the negative sides of its national memory,” he stresses. But the Kremlin has gone far further than that, turning Russia’s wartime memory into a political tool.
On the surface, it has worked. No other holiday sees the same crowds drawn onto Russian streets. But does Victory Day really unite Russians?
History teacher Abalov doubts it. “There is no single conception of the war,” he says, adding that there are no discussions about the human cost of the war. “The identity the government is trying to enforce on people is flawed,” he says.

E quindi al fatto che in Ucraina dal 2014 potrebbe essere cambiato qualcosa (sottolineo "potrebbe", non lo so) rispetto alla situazione in cui, a causa del permanere della tradizione sovietica, almeno fino ad allora si sono insegnate la WWII e la "Grande Guerra patriottica" trattandole come se fossero due eventi separati, generando confusione e disorientamento con un tale metodo di studio e prospettiva sulla storia. Un metodo attraverso il quale, almeno sino a quell'anno, si passava improvvisamente dagli Alleati contro la Germania nazista alla Storia dell'Ucraina, dove viene/veniva (ribadisco l'incertezza su eventuali modifiche al metodo) raccontata una guerra diversa/distinta, tra URSS e Germania, che sembra/sembrava estranea alla WWII ed in cui l'Unione Sovietica svolge il ruolo di unica vincitrice sul male.

Oppure parli di questo?



Mediazona è un media russo indipendente:

On 6 March 2022, as a result of Mediazona's coverage of the 2022 Russian invasion of Ukraine, Roskomnadzor blocked Mediazona in Russia, and demanded that the website shut itself down. A defiant editorial statement provided tips for Russians to evade the censorship, and promised to continue:

We were ready for this. In recent days, military censorship has actually been introduced in Russia, and there are almost no independent media left in the country. We understand all our risks, but we continue to work - this is our duty to our readers and to ourselves.[12]


si insegnano filastrocche i cui testi assomigliano a quelli che cantava la gioventù hitleriana..
?? Fonti? O stai prendendo di mira i Plast, gli scout ucraini?


Che stanno cercando di:

Plast is working with the various other Ukrainian Scouting organizations to develop a national Scouting federation and to achieve recognition by the World Organization of the Scout Movement. All duties in Ukrainian Scouting, from local to the National Council levels, are performed by a combination of volunteer workers and paid professionals.

E che anche in questo conflitto si stanno limitando ad inviare:

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Fonte: https://en.plast.org.ua/621-2/

Ora, a titolo di prevenzione, direi di evitare di segnalarmi che nella pagina di wikipedia fra i "notable members" ci sono Stepan Bandera ed un altro nome contrassegnato come "nazionalista". Significa ben poco, i tempi sono cambiati, recentemente ne hanno fatto parte un ministro della salute* e due attrici.

*
D'altro canto in Russia, proprio recentemente (dalla formazione avvenuta nel 2015 se si prende il decreto presidenziale come riferimento), abbiamo la Yunarmiya in florida crescita (ma [mi preme subito chiarire a te, non si sa mai, arrivati a questo punto sono pronto a sentire di tutto - e peraltro cosa che tu non fai mai - chiarezza sulle implicazioni - con me] io, con ciò, a differenza di ciò che fai tu [in questo caso con le filastrocche senza fonte] nei confronti dell'Ucraina, non giustificherei un'invasione su larga scala della NATO in territorio russo dando per motivazione, come fai tu, che "si sono visti costretti a farlo"):





Critics have accused Putin's fast-growing 'Yunarmia' of resembling the Hitler Youth in Nazi Germany and say it is an 'immoral' bid to swell army numbers.
Others in the Russian government say the recruitment drive is evidence of the increased militarisation of Russia amid deteriorating relations with the West.

Recruits from eight to 18 are taught military drills, how to handle Kalashnikovs, wrestling, and parachute jumping.

Psychologist Nikolay Scherbakov** complained: 'This idea is non-professional and immoral.

**Verosimilmente può essere lui:


Visto che, traducendo le prime righe,

Practicing psychologist Nikolai Shcherbakov works with children and families, teaches at the Siberian Federal University, is a consultant at the Verba Crisis Center for victims of domestic violence, and works at the Happy Children Foundation. On the eve of Psychologist's Day, which is celebrated in Russia on November 22, we asked the editorial guest several questions.

Gente occidentale insomma. E potrei continuare a citare pezzi su pezzi di quell'articolo oppure passare ai prossimi.



“People around town have compared us to the Hitler Youth; we’re not,” said Alexander Oborotov, 26, a Youth Army instructor who recruited Mertsalov to the organization just over a year ago. “It’s not that I think there will be a war with the United States tomorrow, but we do need to be prepared.”

“It’s a crime,” said Valentina Grebenik, executive secretary of the Union of Committees of Soldiers' Mothers of Russia.*** “The militarization of childhood is banned by the [United Nations] Convention on the Rights of the Child. What is going on is an outrage against our kids and our society.”

***Tutta gente occidentale.

E' una guerra di Putin, non dei russi:




E sappiamo che il governo russo li ha portati anche a Mariupol in occasione della parata del 9 maggio dopo aver raso al suolo la città, forse a scopo didattico.



Parata dove era presente anche Denis Pushilin (capo - chiamiamolo così - della DP"R"). A proposito di lui e colleghi volevo fare una domanda ad Artorias the Abysswalker e Revolver Ocelot, risalendo a quando ho cercato di venirvi incontro sul tema da voi proposto dei termini della coscrizione decretata dal governo di Zelensky.

Per essere ancora più precisi, Zelensky che obbliga le persone dai 18 ai 60 anni a farsi massacrare, è tanto complice quanto Putin.
ragazzo di 18 anni che non ha mai visto un'arma in vita sua costretto a rimanere a farne da carne da macello per strappare condizioni migliori al tavolo delle trattative=disertore

Stay hidden or get drafted. How the breakaway regions of eastern Ukraine are forcing local men into the military

“I call on all the men of our republic who are capable of holding a weapon in their hands to rise up and defend their families, their children, their wives, and mothers. Together, we will achieve the victory that we desire and need,” Pushilin declared.

In his own executive order, LNR leader Leonid Pasechnik prohibited all men aged 18 to 55 from leaving the self-declared republic and ordered them to report for military duty. Residents who had not received individual draft notices were required to appear at a local mobilization point regardless. Pasechnik’s order also expropriated automobiles from civilians and organizations under the LNR’s control. A volunteer mobilization campaign was declared for men over 55.

Potete dire/direste che i leader dei separatisti hanno mandato al massacro gli abitanti di quelle zone?

Meduza è un'altra rivista online censurata in Russia:


uno degli ospiti fissi, italiano, su la7 raccontava di essere stato ospite nel 2014 per conto della nato e nelle piazza di kiev dagli altoparlanti risuonava l'inno delle SS..
Ospite fisso? Fisso? Sicura? Di chi stai parlando? No, perché dopo Capuozzo il prossimo chi sarà? Alberto Fazolo? Per me va bene eh, ne approfittiamo per mettere in guardia tutti su certi nomi. Oppure nell'attesa (se riesci a/ti è possibile fornire il nome) cerco di non essere prevenuto, ok.
La resa diventa evacuazione,
Con il blocco dell'export russo e ucraino di grano a certi paesi non mancano smart e armi sofisticate, ma il pane e il resto... e lo stiamo vedendo che adesso si fa leva soprattutto su questo fattore nelle trattative.
E un deplorevolissimo ricatto diventa un neutralissimo "fattore nelle trattative"?
Siamo in uno scenario che era "evitabilissimo" (anche perchè ora si sta lentamente tornando a posizioni precedenti sulla neutralità come voleva la Russia) e lo vedremo al tavolo dei negoziati se era "vantaggioso" accettare l'accordo precedente, oppure il nuovo accordo a guerra finita.
Se credi che ci si è giunti per colpa del solo Putin allora spicca solo ingenuità. Si poteva evitare la guerra, bastava evitare di arroccarsi su posizioni assolutistiche
Da come la racconti (ma ormai si è capito) sembra che la Russia sia un oggetto inanimato nelle mani dell'Occidente, che reagisce passivamente agli stimoli senza responsabilità morale e coscienza, senza movimento proprio, una pistola che solo l'Occidente può decidere se usare o gettare via, se premere il grilletto o astenersi dal farlo. Tutto dipende dall'Occidente, che fornisce alla Russia le cause di forza maggiore per le quali è costretta ad agire.

Questo è un pensiero delirante. La Russia, come lo sarebbe un qualsiasi altro Stato al posto suo, è l'essere umano dotato di libero arbitrio che impugna la pistola, pienamente consapevole e responsabile delle proprie azioni, di tutto ciò che fa.
 
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Potete dire che i leader dei separatisti hanno mandato al massacro gli abitanti di quelle zone?
"eh ma anche loro" non è una argomentazione, specialmente in un contesto dove si parla della russia come del male assoluto e dell'ucraina come l'ultimo baluardo della civiltà come vuole la narrativa dominante, insomma decidetevi
 
"eh ma anche loro" non è una argomentazione
Un'argomentazione per dire cosa? Cosa credi che io stia cercando di dire? Non sono domande retoriche. Mi stai accusando di benaltrismo (cioè di distogliere l'attenzione dal problema lato ucraino) quando in passato ti ho cercato un articolo approfondito e (a mio parere) ben fatto come questo sul dilemma etico sollevato dalla coscrizione e dal decreto emanato da Zelensky, prendendolo (credo, o perlomeno ho fatto del mio meglio) molto seriamente?


Quando ne ho parlato più lungamente di quanto finora abbia fatto con l'articolo di Meduza sui separatisti? Come fa ciò ad essere logicamente possibile? Il benaltrismo funziona così:

Whataboutism-also-known-as-whataboutery-is-a-varia


Nel mio caso è assente il meccanismo "without directly refuting or disproving their argument" (e in realtà nemmeno ti sto accusando di ipocrisia, il mio intento circostanziale era quello di capire meglio il comportamento della linea di pensiero) dal momento che, non dandoti completamente torto (o essendo persino tendenzialmente più vicino a te che a lui), durante lo scambio di opinioni (purtroppo per ora lasciato in sospeso) con Dorsai (che la pensava diversamente da me [anche se io stavo contemporeaneamente cercando di realizzare il mio stesso pensiero in merito]) mi sembra di aver ampiamente dimostrato che non nego affatto la controversia insita nel divieto di Zelensky, anzi ci ho speso un sacco di parole (più di quelle che ci hai speso tu). Infatti la stavo discutendo, se la negassi a priori o sorvolassi non mi metterei di certo a discuterne.

Quindi qual è la tua conclusione? Stavo solo chiedendo se spenderesti le stesse parole anche in questo caso, ma adesso da parte tua sto avendo in risposta proprio il "without directly refuting or disproving their argument". Vale a dire che non ho avuto la mia risposta.
specialmente in un contesto dove si parla della russia come del male assoluto e dell'ucraina come l'ultimo baluardo della civiltà come vuole la narrativa dominante, insomma decidetevi

Cosa intendi per Russia? Uomini al potere? Media allineati o direttamente controllati dal Cremlino? Militari? Civili? Separiamo/distinguiamo, altrimenti non ci capiamo.
 
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Potete dire che i leader dei separatisti hanno mandato al massacro gli abitanti di quelle zone?
I leader dei separatisti hanno mandato al massacro gli abitanti di quelle zone.
Quindi?
É una gara a chi è più disperato? Tra Zelensky e Putin è dura decidere.
 
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