Ognuno vive la sua passione come meglio crede, in base alle condizioni in cui si ritrova. Andare allo stadio è magnifico, un' esperienza che tutti dovrebbero fare, ma è alquanto inutile far credere alla gente di esser dalla parte del torto perché non è abbonata o non va in trasferta.Se un ragazzo italiano valdostano dell' 88 si affeziona al basket (sport che non ha praticamente seguito lì) perché ha visto Michael Jordan in tv, cos'è? Un tifoso da poltrona? Il tifo nasce e si sviluppa in mille modi diversi come ogni cosa di questo mondo.
Allora al di la del fatto che l'esempio che hai portato tu non e' molto associabile alla situazione del calcio e dei suoi tifosi in Italia, pero’ cerco di risponderti al meglio che posso. Ovviamente e' tutto un parere personale e cosi' va preso, mi rendo conto che si puo' pensare in maniera diversa.
Io penso che se si ha la passione del football in Italia, bene o male, lo si deve per forza aver praticato almeno per un breve periodo nella vita. E' abbastanza improbabile che uno non abbia mai tirato quattro calci ad un pallone e sia appassionato di questo sport.
Con questa premessa io penso che chi lo ha praticato abbia una ragionevole idea del turbinio di emozioni che si provano durante una partita di calcio, qualsiasi partita di calcio, compresa la partita in quel campetto parrocchiale dove l'ultimo filo d'erba e' cresciuto nel 1934.
Io ho ragione di credere che se uno ha provato queste sensazioni, queste esperienze, non possa non provare piacere nel vedere dal vivo una partita di calcio. Piacere che, secondo me, e' amplificato al massimo se una delle due squadre ha uno stretto legame con chi assiste all'incontro (per esempio squadra del paese o della citta' di provenienza).
Detto questo io non capisco perche', al di la di tutto, uno preferisca vedere e tifare in televisione (quando va bene) una squadra che niente ha a che fare con lui.
Penso che se molti di quelli che se ne stanno a casa a “tifare” rubentus, bilan o inter (...e l’inter!) guardando le gesta di mercenari strapagati solo alla televisione o alla domenica sportiva (dove ovviamente ti fanno sempre vedere quello che vogliono loro) andassero allo stadio, anche a vedere la Carrarese, con tutto il rispetto per la Carrarese, non saremmo nella situazione penosa nella quale ci troviamo oggi.
Andare allo stadio e’ una delle poche forme di aggregazione sociale ormai rimasta in piedi in questi anni dove la virtualita’ e la rete hanno preso il sopravvento sulle abitudini degli individui. E’ una cosa che si ha a che fare con l’incitare dei giocatori di una squadra ma che, ovviamente, va molto al di la di questo semplice fatto. E’ una condivisione di emozioni, passioni, speranze, delusioni e gioie con altre persone che vanno dal perfetto sconosciuto, che magari ti ritrovi vicino quella Domenica, fino all’amico di una vita. Questo, per me, e’ andare allo stadio.
Siccome, preso dall’enfasi, vedo che mi sono dilungato anche troppo non voglio andare oltre. Spero solo di essermi spiegato un po’: Io non dico che chi non va allo stadio e’ nel torto per forza, ma sostengo che non ha di certo una cosiddetta “visione di insieme”. Pontificare su qesto o quell’altro argomento senza aver mai visto una partita dal vivo, basando le proprie opinioni solo da quello che si vede in televisione o si sente dai giornalisti, e’ indubbiamente una opinione molto limitata.