Quest'anno, a differenza dello scorso, non ho voluto fare paraculate eccessive, come The Witcher 3 per Switch ne
, anche se una mini-paraculata c'è comunque. Come l'anno scorso però, ho dovuto lasciare fuori qualche gioco di cui volevo parlarvi, soprattutto per quanto riguarda la categoria
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Il Regalo di Natale (PS4/PS5)
In questa categoria ho sempre messo il titolo da scartare il 24 e poi cominciare il 25 mattina. Quest'anno invece non sarà così perché Crash Bandicoot 4 It's About Time l'ho già iniziato qualche giorno fa, ma ho deciso di metterlo nella categoria perché sarà comunque il titolo che giocherò durante tutto il periodo natalizio. Ad ogni modo, non è escluso che da qui a Natale arrivi in casa mia un nuovo titolo PS5 come Marvel's Spider-Man Miles Morales o altro, vedremo. Per ora non voglio sbilanciarmi su Crash, ma penso che possa essere il Crash definitivo per il sottoscritto. In pratica è il primo Crash sotto abbondanti steroidi, più infame del capostipite, con la stessa coerenza nella direzione artistica, con nuovi personaggi giocabili. Insomma, per ora veramente soddisfatto. Però state attenti, non è un gioco per tutti. La
prima run con un minimo di applicazione si finsce in scioltezza, ma in ottica
completamento già da ora si annusa che potrà essere, e qui mi sbilancio, il gioco più difficile che proverò a completare al 100% (in questo caso 106%, ma va beh, è per farvi capire), quindi se siete completisti, ma non avete pazienza, statene alla larga, ne va della vostra salute mentale.
Il Più Atteso del 2021 (PS4/PS5)
Il 2021 è ancora molto fumoso per il sottoscritto, tra cross-gen sì/cross-gen no, potenziali rinvii a causa della pandemia che stiamo vivendo, normali imprevisti, e soprattutto dubbi sui titoli in uscita, nonostante (o forse dovrei dire
proprio perché) appartengano quasi tutti a serie che adoro, è ancora tutto da definire. Se dovessi credere alle parole di Sony, questa categoria sarebbe occupata ad occhi chiusi dal nuovo capitolo del nostro pelatone preferito, ma purtroppo non abbiamo nemmeno il titolo del gioco, quindi ancora non riesco ad hypparmi. A gennaio esce anche il remake del mio gioco preferito di sempre, Prince of Persia Le Sabbie Dimenticate, ma nonostante ancora un minimo ci creda, non ho molto hype verso il progetto a causa della presentazione OSCENA di Ubisoft di quest'estate. Sempre nel 2021 dovrebbe uscire un nuovo Batman e dato che la serie Arkham è una delle mie preferite degli ultimi anni guardo con attenzione anche questo, ma anche qui c'è un
ma: il nuovo corso scelto da Warner Bros ancora non mi ha convinto del tutto, quindi hype limitato anche per questo. L'anno prossimo, inoltre, dovrebbe uscire anche Horizon Forbidden West, e il
ma questa volta è rappresentato dalla sua natura cross-gen PS4/PS5 già confermata. E ancora, il remake di Nier lo aspetto con ansia, ma voglio capire come sarà pad alla mano. Ma quindi, chi diavolo metto in questa categoria? Nuovamente Elden Ring. Seppure anche di questo non abbiamo visto nulla, tecnicamente dovremmo esserci, porca vacca, sono passati settantadue anni! Speriamo di vedere finalmente qualcosa ai TGA, ma forse mi sto solo illudendo...
Il Gioco Consigliato (PS4/PS5)
Quest'anno in questa categoria metto quello che per me non è solo il GOTY, ma proprio il GOTG. TLoU Parte II è ciò che più si avvicina al concetto di perfezione. Il titolo ND è un piacere dall'inizio alla fine: level design maniacale, IA nemica sublime, varietà di situazioni senza precedenti, world building impeccabile, parte stealth curata a dovere e gunplay viscerale rendono ogni minuto di gioco passato nel crudele mondo di TLoU un piacere da giocare. L'impatto visivo è fuori dal comune. Avete visto le animazioni? Vi ricordo che gira tutto su una macchina del 2013 senza una minima défaillance: zero cali di frame e bug, caricamenti rapidi, è un vero e proprio miracolo tecnico. Sulla parte narrativa voglio dire poco e niente, se non che i ND hanno voluto raccontarci una storia di vendetta e redenzione, viscerale, che farà male al giocatore in più di un'occasione e che affronta un sacco di temi, molti dei quali coraggiosi per il media di appartenenza, con una naturalezza disarmante, senza nessuna incongruenza di sorta e con un finale da cazzotti nello stomaco. La storia di Parte II potrà far storcere il naso a qualcuno solo perché magari non è la storia che lui voleva. Per il resto, secondo il mio parere, non c'è una singola cosa fuori posto. Anche se per gusti personali preferisco altri titoli, Parte II, come qualità complessiva, è il miglior gioco della generazione, e quello che più si avvicina alla perfezione. Lasciatemi aggiungere due paroline su Cuphead che volevo almeno nominare: quest'estate è uscito su PS4 quindi se ancora non lo avete giocato, non avete più scuse. Il titolo richiede impegno da parte del giocatore ma saprà come ricompensarvi, dato che è proprio una lettera d'amore a noi giocatori e al nostro media preferito da parte dei due fratelli Moldenhauer.
Il Gioco Sconsigliato (PS4/PS5)
Il mio gioco sconsigliato, nonché mia delusione dell'anno e quindi Worst of the Year è Dragon Ball Z Kakarot. Diciamoci la verità, noi degli anni 90 cresciuti a pane e Dragon Ball abbiamo sempre sognato un gioco del genere. Abbiamo dovuto aspettare veramente tanto, e alla fine non ne è valsa minimamente la pena. Combat system intuitivo che si traduce in scontri molto scenografici, anche se non sempre fedeli e soprattutto senza un minimo di profondità e ripetitivo dopo poche ore di gioco, elementi RPG solo accennati che non fanno percepire il minimo senza di progressione e varietà ludica infima, in pratica non c'è mai nulla che spezza la monotonia data da sezione di volo -> combattimento, con tantissime secondarie incoerenti narrativamente e che si risolvono come semplici fetch quest. Insomma, ludicamente non si salva NULLA. L'unica cosa che da un minimo di soddisfazione è svolazzare tra i luoghi dell'anime con la soundtrack originale di sottofondo (e anche qui, non ci sono tutte, ma non ci lamentiamo, visto che è la prima volta che possiamo godercele in un videogame) e la possibilità di rivivere il nostro amato DBZ in prima persona, anche se, per qualche motivo, molte cose sono assenti, altre sono rushate, altre proprio cambiate. In poche parole, è un titolo sufficiente o poco più che consiglierei con riserva solo ai fan del brand, a prezzo budget magari, perché nonostante una montagna di fan-service non riesce mai a coccolarli ed appagarli del tutto, e che sconsiglierei a chiunque non ami l'opera magna di Toriyama, perché a loro Dragon Ball Z Kakarot non ha proprio nulla da offrire.
Il Gioco Sorpresa (PS4/PS5)
Questo è stato un anno di sorprese videoludiche. Alcuni titoli mi hanno sorpreso perché in rete avevo letto tantissime brutte cose e invece mi sono piaciuti molto (Darksiders III e Shadow of the Tomb Raider), altri perché non mi aspettavo mi potessero piacere così tanto (Yooka-Laylee and the Impossible Lair perché il primo Yooka mi ha leggermente deluso, Metro 2033 Redux perché gli FPS non sono per niente il mio genere e Nexomon Extinction perché semplicemente non pensavo fosse così bello), per non parlare poi del fulmine a ciel sereno che è stato Astro's Playroom, non sapete quanto io ora voglia un
sequel dalla durata normale. Ma tutto ciò non è niente in confronto al sorprendente Ghostrunner. Il titolo in questione è un vero e proprio gioiello di level e game design. Mi ha sorpreso ad ogni livello, non c'è mai una situazione identica, grazie alle tante sfaccettature del gameplay. Vogliamo poi parlare della varietà sublime dei nemici? Bisogna precisare, comunque, che è un gioco veramente difficile, anche se mai scorretto, che tende anche una mano al giocatore più attento. Lato difficoltà c'è da segnalare solo un picco al primo boss, forse, ma a me personalmente ha gasato da matti. Anche la direzione artistica e il comparto sonoro sono eccezionali. Il gioco insomma mi ha veramente stupito e non vedo l'ora di parlarvene meglio nella mia recensione che uscirà a breve, poi magari ve la posto anche qui.
Il Gioco Delusione (PS4/PS5)
Quest'anno l'unico gioco che mi ha deluso è stato Dragon Ball Z Kakarot, come avete potuto leggere poco fa. Visto che nelle regole della HBG non si può ripetere lo stesso gioco in più categorie, non avrei voluto mettere nulla, ma aprire e chiudere velocemente una piccola parentesi relativa al retrogusto amaro che mi ha lasciato Star Wars Jedi Fallen Order a causa del suo comparto tecnico disastroso e passare avanti. Perché? Semplicemente, chi magari non legge attentamente avrebbe potuto travisare il mio messaggio. Ma poi mi sono ricordato che in questa categoria ho messo spesso giochi che mi sono piaciuti (Tomb Raider 2013) o addirittura giochi che considero dei veri capolavori del proprio genere di appartenenza (Metal Gear Rising), allora perché non farlo anche con Star Wars Jedi Fallen Order, cercando di spiegare per bene? Fatta questa doverosa premessa, il titolo Respawn, nonostante mi sia piaciuto molto, quindi, mi ha lasciato in bocca un retrogusto amaro perché è uno dei giochi meno puliti di sempre. Il comparto tecnico entra a gamba tesa sul prodotto e non gli permette di fare quel balzo di qualità che avrebbe meritato. Non parliamo solo di brutture visive come compenetrazioni ridicole, ritardi nel caricare le texture o i modelli dei nemici, ma proprio di problemi di frame che incidono negativamente sui combattimenti e errori nelle collisioni che rendono le fasi platform, sulla carta veramente stimolanti, tragicomiche. Anche i set-pieces perdono di enfasi e pathos per questo contorno anti-immedesimazione. La cosa fa dispiacere ancora di più se pensate che il gioco ha una direzione artistica eccelsa, accompagnata da un comparto sonoro di prim'ordine. Detto ciò, spero che abbiate capito le motivazioni dietro questa scelta.
Il Papà Castoro (PS4/PS5)
Se Parte II non lo avessi messo nella categoria del gioco consigliato lo avrei messo qui. Per questo motivo, fortunatamente, posso finalmente parlarvi nella HBG di un titolo della serie Yakuza. Come ho già detto in più sedi, la serie è ben più della somma asettica delle singole parti che compongono un videogioco, è un mix perfetto tra ludica e narrativa, tra potenza narrativa e demenzialità, tra genio e follia. Questo Kiwami 2 nello specifico è il remake del secondo capitolo uscito per PS2, con nuovo engine e uno svecchiamento importante di alcuni aspetti ormai anacronistici che rendono il gioco molto più piacevole da giocare rispetto ai titoli della serie più vecchi: Kiwami 2 riesce ad intrattenere sia con le missioni principali, sia con le folli secondarie, sia con tutti i mini-giochi, marchio di fabbrica della serie. Ma in questa categoria dobbiamo parlare del comparto narrativo, che da sempre è uno dei punti saldi della serie e anche questo capitolo non fa eccezione: colpi di scena à gogo, pathos, tensione e personaggi stupendi, non manca nulla. La potenza narrativa della main quest è presente anche qui, e ancora una volta, il tutto viene bilanciato dalla demenzialità delle situazioni collaterali (uno dei tanti dualismi della serie). Da sottolineare che questa volta l'intreccio parte più lentamente e inizia ad esplodere poco dopo la metà, ma alla fine ne sarà valsa la pena. Ah, fatemelo dire, finalmente non ho trovato incongruenze ludico-narrative, che nei capitoli precedenti mi avevano sempre lasciato un leggero retrogusto amaro. Molto sinteticamente, dunque, Kiwami 2 è un titolo veramente al passo con i tempi, più snello, ma che allo stesso tempo riesce a restare profondo e appagante, e per questo motivo, tutti i videogiocatori dovrebbero giocare.
Il Multitap (PS4/PS5)
Ormai avrete imparato a conoscermi, sono un videogiocatore single player e mi dedico a qualcosa con comparto multiplayer una volta all'anno. Nel 2020 il titolo che ha occupato questo posto è stato eFootball PES 2021. PES è stato uno dei brand che mi ha accompagnato per tutta la mia infanzia e la mia adolescenza, protagonista di bellissimi momenti di spensieratezza e divertimento passati con i miei amici e mio zio. Con il passare del tempo, per svariati motivi, ho abbandonato il brand e proprio i calcistici (a parte qualche piccola parentesi con FIFA), ma quest'anno, complice anche l'uscita a prezzo budget per la sua natura di aggiornamento di PES 2020 e non come titolo nuovo in toto, mi sono voluto togliere questo piccolo sfizio. Gameplay ragionato e un'ottima infrastruttura online mi hanno permesso di godermi un mese intenso di partite in multiplayer in tutte le modalità: Divisioni, myClub, amichevoli e anche qualche partita co-op che comunque non mi ha entusiasmato più di tanto. Sul netcode è stato fatto davvero un ottimo lavoro: zero lag, zero attese, l'esperienza è stata veramente piacevole. Sinteticamente, eFootball PES 2021 è stato un bellissimo ritorno al passato. Ma non è solo nostalgia, il titolo ha grandissime qualità, tra cui spiccano un Campionato Master veramente ben fatto, una infrastruttura online veramente solida e un gameplay molto appagante e con pochissime criticità. Certo, è
solo un calcistico, hanno fatto un macello (in negativo) con le licenze, ma mai come quest'anno, soprattutto se come me non ne prendete uno da molto, è la volta buona, perché il rapporto qualità/prezzo è veramente ottimo.
L'Immortale (PS3)
Ed eccoci alla mini-paraculata annunciata all'inizio. RE HD l'ho giocato su PS4, ma esiste su PS3 con stesso SKU e trofei condivisi per giunta, quindi ne approfitto. Diciamolo subito: non fa paura, ma è un dannato capolavoro. Game design e level design sono allo stato dell'arte e riescono ad innalzare la produzione ad altissimi livelli, nonostante i tanti piccoli problemucci sia ludici, sia tecnici, sia narrativi, anche se alcuni di questi sono ancoraggio del passato. Del gioco è stato detto e ridetto tutto, quindi mi limito a dirvi quello che secondo me è il suo più grande pregio: è un piacere da giocare dall'inizio alla fine, perché è stimolante, ed è incredibilmente vario. Resident Evil HD Remaster è una pietra miliare del media, a detta di molti uno dei migliori remake della storia, e non posso che concordare. Il titolo Capcom è riuscito, nonostante gli anni che si porta sulle spalle, a farmi appassionare e a tenermi incollato allo schermo grazie alla sua componente ludica nuda e cruda. Se anche con una scomoda eredità del passato è riuscito in questa impresa, beh, è veramente un capolavoro e se qualcuno non lo ha ancora provato, come il sottoscritto fino a qualche tempo fa, lo faccia immediatamente, poi per ringraziarmi ci sarà modo e tempo.
Il Gaijin (PC, console non PS5-PS4-PS3 o smartphone)
Quest'anno ho giocato solo un titolo che possa rientrare nella categoria in questione. Non ho però voluto fare paraculate perché Daxter mi è piaciuto molto, quindi voglio parlarvene un po'. Il titolo di Ready at Dawn per me rappresenta l'apice di PSP insieme ai due God of War, sempre dello stesso studio. Daxter, nonostante la natura di spin-off, possiede tutte le caratteristiche che hanno fatto la fortuna della serie Jak & Daxter su PS2. Gameplay appagante, umorismo eccezionale, massiccio graficamente (tenendo in considerazione l'HW su cui gira), art design e accompagnamento musicale ottimo, varietà eccezionale. L'unico vero difetto del titolo PSP è la sua scarsissima longevità, dato che purtroppo si finisce in 2 pomeriggi. Se vogliamo dirla tutti, anche i comandi non è che siano sempre impeccabili, ma questo è un limite intrinseco della console portatile, ed è anche il motivo principale per cui la stessa non è mai riuscita a far breccia nel mio cuore.
Per un quadro completo dei titoli giocati dal sottoscritto e per un parere più approfondito sugli stessi vi lascio questa immagine e il link alla playlist del mio canale YouTube dove troverete tutte le recensioni dei titoli giocati quest'anno, tranne quella di Astro's Playroom e Ghostrunner che ancora non sono pronte e quella di Daxter visto che è un titolo PSP e non l'ho fatta.