Il
2024 è stato un anno di grandi cambiamenti per il sottoscritto ed infatti da luglio non sono più riuscito a giocare come avrei voluto. Basta dare uno sguardo veloce alla mia firma. Tecnicamente, ad oggi, starei giocando addirittura a 6 titoli in contemporanea, cosa che in una situazione
"tranquilla" non avrei mai fatto. Ma dobbiamo adattarci. Nonostante ciò, comunque, ho giocato grandi avventure, titoli nostalgici che sono arrivati con un timing perfetto ma anche, purtroppo, cocenti delusioni. Vi ho incuriosito? Non vi resta che continuare la lettura!
Il Regalo di Natale (PS4/PS5)
Final Fantasy VII Remake Intergrade
Tra auto-regali e regali da parte di grandi amici, quest'anno non ho ancora deciso quale titolo giocherò nelle feste di Natale. Nelle intenzioni, il principale indiziato era Prince of Persia: The Lost Crown, tuttavia sto giocando Blasphemous 2, Nine Sols e Symphonia e quindi preferirei cambiare "prospettiva". Dovrò quindi scegliere tra Alan Wake 2, Dragon Age: The Veilguard, la rediviva Grand Theft Auto: The Trilogy - The Definitive Edition e Final Fantasy VII Remake Intergrade. Ho inserito in lista quest'ultimo perché, molto semplicemente, il sequel diretto è già sul mercato, quindi poi potrò cominciare a pensare al suo recupero. Ad ogni modo credo che cadrò in piedi in ogni caso. Sì, anche con Dragon Age. Sono convinto che possa piacermi molto.
Il Più Atteso del 2025 (PS4/PS5)
Grand Theft Auto VI
Pochi cazzi. L'uscita del nuovo
GTA è sempre stato un evento, figuriamoci ora che sono passati più di 10 anni dall'ultimo. Non sono un fan sfegatato del brand, preferisco di gran lunga altre tipologie di videogioco, ma
GTA è
GTA. Con
Grand Theft Auto VI si fermerà il mondo. E da appassionato viscerale di questo media, non può lasciarmi indifferente. Sono sicuro che nel 2025 giocherò altri titoli che mi piaceranno di più, ma l'attesa del nuovo
GTA non ha eguali. Quando il
viaggio è più importante della
destinazione (e comunque, badate bene, anche quest'ultima sono sicuro sarà di livello, ma non potevo spiegare in maniera migliore perché io attenda
GTA VI così tanto).
Il Gioco Consigliato (PS4/PS5)
Astro Bot
Shadow of the Erdtree è stata la proverbiale
ciliegina sulla torta a quello che è, per me, uno dei progetti più importanti ed impattanti della storia del media. E voglio essere sincero con voi, nonostante abbia giocato ed adorato
Stellar Blade,
Rise of the Ronin ed
Hi-Fi RUSH, fino a settembre avrei seguito le orme del buon
Geoff e con molta paraculaggine avrei inserito in questa categoria il DLC di
Elden Ring. Ma poi è arrivato
Astro Bot. Il titolo di
Asobi non è solo un capolavoro, è proprio tutto ciò che l'aggettivo
"consigliato" dovrebbe racchiudere. Uno dei titoli più freschi dell'anno (anche grazie alla magistrale implementazione del
DualSense) che non può che piacere a tutti. Tanto ai piccoli, quanto ai videogiocatori più smaliziati. Seppure a questi ultimi colpisca forte più per la nostalgia che non per la profondità. Difatti, l'unica recriminazione che ho da fare al titolo di
Asobi è che manca un livello di
"stratificazione" finale, indirizzato proprio a noi videogiocatori più esigenti. Ma va bene così.
Il Gioco Sconsigliato (PS4/PS5)
Granblue Fantasy: Relink
Lo scettro di titolo sconsigliato quest'anno è stato conteso da due titoli discreti, ma per niente a fuoco, pieni di contraddizioni.
Deathbound, pur partendo da un'idea originalissima, la realizza in maniera pessima, con un combat system che alla sua base ha delle meccaniche che sono proprio all'antitesi di quell'idea di cui prima.
Granblue Fantasy: Relink, invece,
“non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è”. L’action-RPG di
Cygames presenta un sistema di combattimento ben pensato che strizza l’occhio a quei giochi di ruolo con una forte impronta action, con personaggi caratterizzati da peculiarità di gameplay (e gameplan) uniche, inserito tuttavia in una struttura da
“simil-mmorpg”, con nemici
“spugna” e scontri confusionari che di fatto non permettono di sfruttare tutte le potenzialità del combat system di cui prima. O ancora, da una parte sembra che gli sviluppatori abbiano voluto dare importanza al comparto narrativo del loro prodotto, ma poi dall’altra troviamo una miriade di
fetch quest che non hanno nessuna importanza narrativa e una serie di personaggi sbloccabili e missioni di approfondimento degli stessi totalmente decontestualizzati. La volontà (o l'esigenza?) di
Cygames di battere un po' tutte le strade ha fatto sì che ci trovassimo di fronte ad un titolo che fa tante cose, vero, ma tutte solamente
"benino".
Il Gioco Sorpresa (PS4/PS5)
Bleak Faith: Forsaken
Bleak Faith: Forsaken è un titolo grossolano ed approssimativo in moltissimi aspetti eppure con un carisma che mi ha letteralmente abbagliato. Quel carisma che mai come prima d’ora, in seguito all’eccessiva saturazione del sotto-genere soulslike/soulslite, risulta necessario per
“lasciare il segno”. L'opera del piccolissimo studio indipendente
Archangel Studios è piena di difetti e molte delle cose che fa le fa peggio rispetto ad altri esponenti del genere, tuttavia dopo solo 30 minuti nella zona tutorial, comincerete ad avvertire una sensazione particolare che sarà il carburante di tutta la vostra avventura, pur con tutti i palesi problemi. Comincerete ad avvertire il carisma della produzione, comincerete a capire quanto le mappe siano enormi ed interconnesse tra loro, con tantissime scorciatoie sbalorditive. Comincerete a comprendere anche la
“scala” degli ambienti e che dovrete cominciare a pensare in verticale oltre che in orizzontale (grazie anche a scelte
“brutaliste”)
. E quando poi, pur
“facendo a botte” con una fisica dei salti tutt’altro che permissiva, riuscirete a superare una sezione platform che vi porterà in una zona della mappa in cui eravate già stati, ma da un altro lato, trovando un oggetto fondamentale per la vostra build esulterete e deciderete subito di andare ad esplorare nuove zone. Ci troviamo, dunque, di fronte ad una gemma grezza. Un titolo ludicamente poco rifinito, è vero, ma con un’identità forte. Grazie alla sinergia tra interconnessione del mondo di gioco, direzione artistica che spinge sulla maestosità e la scala degli ambienti ed un
reward system sempre sul pezzo, vi terrà letteralmente incollati allo schermo, al patto di riuscire ad
“adattarvi” ai suoi spigoli. Per questi motivi, è la mia sorpresa videoludica del 2024.
Il Gioco Delusione (PS4/PS5)
Black Myth Wukong
Black Myth: Wukong è una delle mie più grosse delusioni videoludiche di sempre. Tanto potenziale gettato a donnine. Ne ho parlato in lungo e in largo, vi linko il mio pensiero sul gioco che scrissi nel thread ufficiale dopo aver finito il capitolo 3 e che riconfermo per filo e per segno dopo averlo concluso:
CLICK! Soffro solo a scriverne/parlarne (sia per i
Vietnam Flashbacks che per la rabbia per il potenziale sprecato), quindi mi fermo qui, a riprova del fatto che una cosa del genere non mi sia mai capitata.
Il Papà Castoro (PS4/PS5)
Banishers Ghosts of New Eden
Quest'anno ho avuto pochi dubbi su quale titolo inserire in questa categoria. La narrativa di
Banishers: Ghosts of New Eden, seppure in larga parte
“scontata”, è di una potenza dirompente. Mi sono sentito più e più volte inerme di fronte a quanto accadeva davanti ai miei occhi. Per non parlare della scrittura dei personaggi, ricchi di personalità e di sfumature. Dei dialoghi, mai ridondanti e stranianti (come accade spesso in titoli del genere, che di fatto a volte
“scordano” le scelte da noi fatte anche solo 5 minuti prima). O del certosino e curatissimo lavoro di ricerca storico-culturale riposto in ogni dettaglio al fine di rendere il background narrativo dannatamente affascinante. E non solo. Tramite un sistema di scelte sempre chiaro, che addirittura appare troppo didascalico rispetto a ciò che nasconde, dovremo decidere il destino degli abitanti di
New Eden. E di conseguenza della nostra amata
Antea. Saremo noi a plasmare la storia e tutte le possibili relazioni. Seppure quanto descritto possa sembrarvi
“banale” e già visto e rivisto, il modo in cui è stato realizzato mi ha continuamente spiazzato. Già alla prima
“scelta”, quando il gioco ci butta in faccia la dura e cruda verità, mi sono fermato a pensare e a
“soffrire”. Come mai prima d’ora in un prodotto del genere.
Banishers: Ghosts of New Eden è dunque il miglior gioco di
Don’t Nod. Un titolo emotivamente devastante supportato questa volta da una parte
“action” finalmente ben riuscita e appagante, soprattutto grazie all’ottimo lavoro di level design del mondo di gioco.
Il Multitap (PS4/PS5)
DRAGON BALL: Sparking! ZERO
In verità, più che DRAGON BALL: Sparking! ZERO, in questa categoria avrei potuto inserire almeno altri 2 titoli che fanno del comparto multiplayer il loro punto forte. Parlo di TEKKEN 8 e Helldivers 2. Perché? Semplicemente, il multiplayer offline, oltre ad essere limitato a due arene (la seconda appena inserita, per giunta) è molto confusionario. Il ricordo passato è molto più dolce di quanto effettivamente lo sia la realtà, dato che ho trovato lo split screen abbastanza confusionario. Per quanto riguarda il multiplayer online, invece, il netcode funziona apparentemente abbastanza bene con europei e soprattutto italiani, tuttavia l’assenza del
rollback alla lunga mi è pesata molto. Dopo aver appreso ogni sfaccettatura del combat system (più profondo di quanto mi aspettassi). l'impossibilità di replicare tutte le manovre imparate in training nei combattimenti online è cominciato a pesarmi, soprattutto ai livelli più alti. Ma allora perché ho voluto comunque inserire il titolo qui? Al di là di una buonissima modalità storia ed appunto di un combat system molto più appagante del previsto,
DRAGON BALL: Sparking! ZERO è il rappresentante di questa categoria per via collaterale, come segno di ringraziamento. In un momento in cui la mia
"fiamma" si stava spegnendo, è stato l'unico che è riuscita ad alimentarla, proprio per il suo essere
DRAGON BALL. Proprio grazie a quella nostalgia. Pur se quel ricordo oggettivamente era più bello della realtà, è riuscito a ridestare il mio
fanciullino interiore, e non potrò mai ringraziarlo abbastanza. Grazie
Goku. E soprattutto, grazie
Toriyama-san. La tua eredità vivrà sempre nei nostri cuori.
L'Immortale (PS3 o remake/remastered/rivisitazione/rifacimento generico per PS4/PS5)
Tomb Raider: Anniversary
Il primo reboot di
Crystal Dynamics delle avventure di
Lara Croft è stata sempre una mia grossa mancanza. Quest'anno sono riuscito a recuperare la
Trilogy per
PlayStation 3 ed ho finalmente giocato
Legend ed
Anniversary. Nella categoria ho inserito
Tomb Raider: Anniversary perché più rifinito e soprattutto più vario, ma anche
Legend è un bellissimo gioco. Sono rimasto colpito da questi due capitoli perché sono forse la cosa più vicina che abbia giocato negli ultimi anni alla mia adorata
Trilogia delle Sabbie di
Prince of Persia. E nel 2025 concluderò il cerchio con
Underworld.
Il Gaijin (PC, Smartphone o Console non PS3/PS4/PS5)
Nine Sols
Facciamo finta che sia ancora il 25 novembre e che quindi
Nine Sols sia ancora esclusiva PC, ok? A parte gli scherzi, permettetemi la paraculata, ma
Nine Sols è un titolo che praticamente nessuno nomina in sezione e quindi sento il bisogno di farlo conoscere a voi esimi fratelli. Un mix tra
Hollow Knight e
Sekiro con una qualità che si avvicina ai due capolavori da cui trae ispirazione. Penso che questo basti, no? Ed ora mi raccomando, domani 26 novembre tutti a comprarlo, ok?