Udienza Preliminare Horizon Forbidden West | SpazioGames: 9,1 - OpenCritic: 89

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Ho visto una mezz’ora di giocato da un amico senza particolari spoiler

Artisticamente e graficamente è sconvolgente, mamma mia

Prima o poi mi decido a iniziare il primo
 
Come mai?
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Ormai ce l’ho
Ma è un bellissimo gioco il primo, tranquillo :asd:
Sente il peso degli anni nella parte open world, infatti arrivati a questo punto consiglio semplicemente di giocarlo quasi come se fosse un gioco lineare, concentrandosi sulla main e basta (per quanto possibile). Il combat system e le macchine fanno godere oggi come allora :sisi:
 
Sceso ad 88 anche su OC

:sisi:
Niente giocaccio da massimo massimo 10/15€ fra anni :sadfrog:

Parlando seriamente credo che il vero torto fatto a questo secondo capitolo sia stata la valutazione assurdamente alta del primo
Saltalo il primo non ne vale la pena.
Ma se forbidden west parte esattamente dove finisce il primo e già solo nelle prime ore ritornano un sacco di facce già note, non ci si capisce nulla saltando il primo :asd:
Oltre ad essere un gioco con alti e bassi ma ben lontano da terribile, anzi magari tutta la roba classificabile come terribile fosse come horizon zero dawn :sard:
 
Non vedo FW come un gioco particolarmente innovativo, semmai come un gioco che porta alcuni elementi tipici degli OW all'eccellenza, portandosi al contempo alcuni difetti strutturali del predecessore.
Infatti la forza prorompente di questo FW è la qualità elevatissima che raggiunge in praticamente tutte le sue componenti, vedere un tale livello di eccellenza così diffuso in un gioco open world è molto raro. Chiaramente c'è qualche grezzura qui e là, come normale che sia visto che nessun gioco è perfetto, ma faccio fatica a trovare difetti davvero macroscopici in questo secondo capitolo o anche solo in grado di segnare in maniera significativa l'esperienza (almeno fino al punto in cui sono arrivato)

Spesso si tende a suddividere i giochi open world secondo due grandi "filosofie": quelli gameplay-centrici tipo Zelda (che fanno della totale libertà del giocatore al servizio del gameplay nell'open map la loro filosofia portante) e quelli narrative-focused tipo TW3 o RDR2, il cui fulcro è invece la totale immersione nel mondo di gioco attraverso la rappresentazione eccellente del setting, il world building e l'integrazione narrativa di ogni componente, seppur a scapito del gameplay che risulta in entrambi i giochi citati il punto più debole della produzione.

La forza più grande di Forbidden West è invece il riuscire ad offrire il miglior punto di incontro tra queste due filosofie, senza andare a sacrificare nessuna di esse ed anzi offrendo picchi di eccellenza notevoli sia dal punto di vista narrativo, sia sul fronte del gameplay: il combat system è semplicemente il migliore sulla piazza nel contesto dei giochi open world; la narrativa, il worldbuilding, le sidequests, i dialoghi, hanno subito un balzo clamoroso in avanti tanto che in un lungo e in largo si leggono addirittura paragoni con TW3 e la Bioware dei bei tempi; il mondo di gioco e la direzione artistica sono da top tier dell'industria; la libertà del giocatore finalmente viene messa in primo piano, offrendo verticalità smisurata (dal cielo alle profondità marine, puoi esplorare e arrivare OVUNQUE) e player rewarding ad ogni passo grazie al grande lavoro fatto sull'esplorazione e densità del mondo di gioco.

L'unico problema sta nel fatto che nessuna di queste componenti, prese singolarmente, è una "novità": come già detto, le side quests e il worldbuilding di questa qualità li hanno ""inventati"" TW3 o RDR2 al tempo, così come la totale libertà all'approccio dell'open world è stata sdoganata da BOTW. Forbidden West nelle singole componenti, seppur eccellenti, non mette nulla di nuovo sul piatto e per questo motivo non potrà mai aspirare ad avere un'accoglienza paragonabile a titoli rivoluzionari come BOTW, RDR2 o Elden Ring (parliamo del range 95-97 di meta insomma). Tuttavia, ha comunque l'enorme merito di essere probabilmente il primo gioco capace di riunire queste due grandi filosofie dell'open world, conservando gradi di eccellenza importanti per entrambe, e non è cosa da poco :asd: (altri giochi ci hanno provato, tipo Death Stranding, ma con risultati decisamente più altalenanti).
 
Infatti la forza prorompente di questo FW è la qualità elevatissima che raggiunge in praticamente tutte le sue componenti, vedere un tale livello di eccellenza così diffuso in un gioco open world è molto raro. Chiaramente c'è qualche grezzura qui e là, come normale che sia visto che nessun gioco è perfetto, ma faccio fatica a trovare difetti davvero macroscopici in questo secondo capitolo o anche solo in grado di segnare in maniera significativa l'esperienza (almeno fino al punto in cui sono arrivato)

Spesso si tende a suddividere i giochi open world secondo due grandi "filosofie": quelli gameplay-centrici tipo Zelda (che fanno della totale libertà del giocatore al servizio del gameplay nell'open map la loro filosofia portante) e quelli narrative-focused tipo TW3 o RDR2, il cui fulcro è invece la totale immersione nel mondo di gioco attraverso la rappresentazione eccellente del setting, il world building e l'integrazione narrativa di ogni componente, seppur a scapito del gameplay che risulta in entrambi i giochi citati il punto più debole della produzione.

La forza più grande di Forbidden West è invece il riuscire ad offrire il miglior punto di incontro tra queste due filosofie, senza andare a sacrificare nessuna di esse ed anzi offrendo picchi di eccellenza notevoli sia dal punto di vista narrativo, sia sul fronte del gameplay: il combat system è semplicemente il migliore sulla piazza nel contesto dei giochi open world; la narrativa, il worldbuilding, le sidequests, i dialoghi, hanno subito un balzo clamoroso in avanti tanto che in un lungo e in largo si leggono addirittura paragoni con TW3 e la Bioware dei bei tempi; il mondo di gioco e la direzione artistica sono da top tier dell'industria; la libertà del giocatore finalmente viene messa in primo piano, offrendo verticalità smisurata (dal cielo alle profondità marine, puoi esplorare e arrivare OVUNQUE) e player rewarding ad ogni passo grazie al grande lavoro fatto sull'esplorazione e densità del mondo di gioco.

L'unico problema sta nel fatto che nessuna di queste componenti, prese singolarmente, è una "novità": come già detto, le side quests e il worldbuilding di questa qualità li hanno ""inventati"" TW3 o RDR2 al tempo, così come la totale libertà all'approccio dell'open world è stata sdoganata da BOTW. Forbidden West nelle singole componenti, seppur eccellenti, non mette nulla di nuovo sul piatto e per questo motivo non potrà mai aspirare ad avere un'accoglienza paragonabile a titoli rivoluzionari come BOTW, RDR2 o Elden Ring (parliamo del range 95-97 di meta insomma). Tuttavia, ha comunque l'enorme merito di essere probabilmente il primo gioco capace di riunire queste due grandi filosofie dell'open world, conservando gradi di eccellenza importanti per entrambe, e non è cosa da poco :asd: (altri giochi ci hanno provato, tipo Death Stranding, ma con risultati decisamente più altalenanti).

Quoto ma aggiungo anche che il criterio dell'impatto e dell'innovazione é opinabile e con FW questa cosa si sta notando tanto.

Per essere eccellente un gioco deve per forza innovare? L'innovazione può coprire delle magagne in altri comparti del prodotto? RDR 2 ha un gameplay molto inferiore rispetto a FW per dire: perché allora quest'ultimo deve necessariamente essere considerato inferiore?

Non so rimango un po' perplesso, penso l'eccellenza si possa raggiungere in tanti modi e che FW sia un gioco molto più che buono.
 
Come mai?
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Ormai ce l’ho
non dar retta, è un gioco meraviglioso, pecca solo per le sezioni "narrative" (non aspettarti cutscene di alta regia o interpretazione) per il resto fino ad ora FW è pressochè identico checchè ne legga :uhmsisi:
 
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