Ufficiale Hot takes videoludici | Thread per stomaci forti e pacifisti

  • Autore discussione Autore discussione Mogwai
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Io dico sempre di aver giocato la saga di MGS fino al 4 due volte: fino al 2008, che ero più giovane, ho 'guardato' mio fratello giocare a tutti e quattro i giochi mainline, poi tra il 2009 e il 2011 me li sono giocati tutti effettivamente, anche se la storia bene o male la conoscevo già quindi è stata come una seconda run :asd:

Quando cito la cosa in giro la gente mi guarda sempre strano, ma per me era normalissimo e tutt'oggi non ci vedo niente di male. Non è troppo diverso da guardare uno streamer, come dici tu, al limite più personale dato che sei lì fisicamente.
Anzi: questa cosa diventava quasi essenziale per le avventure grafiche negli anni 90 o primi 2000, dove l'unico aiuto era l'amico che ti veniva a trovare a casa o un parente, non di certo le soluzioni su internet che per'altro non mi era concesso usare ancora :asd:
Anch'io lo facevo all'epoca con mio fratello, con giochi come gli Splinter Cell, però bisogna dire che diverso lo era, in quanto appunto fisicamente li, ad interagire con l'altra persona, io a suggerirgli cosa fare o cosa non fare, dove andare o non andare se ci si blocca, ci si ragionava proprio insieme. :rickds: Per quanto diverso, anche se non dico anche qui di considerarlo giocato solo per questo, ma di certo cosa differente da uno stream, ecco.
 
è già stato detto che i giochi mobile non sono veri giochi? :pff:
 
Il VR sara' una bomba ma a mio avviso piu' per esperienze specifiche che non per prodotti in SP della longevita' di 40-50 ore.
Se riuscissero a creare una periferica che da la sensazione dei colpi nelle simulazioni di box, la pagherei anche 4000 euro.
Già il VR2 con il feedback apatico una cosa del genere lo fa, perché di certo non puoi pretendere che ti arrivi una trambata che ti faccia effettivamente male o anche solo in fastidio vero.
Comunque appunto il VR per esperienze SP non enorme, non open world da 50 ore che sono già stancati in flat, e multiplayer, è perfetta.
 
Anch'io lo facevo all'epoca con mio fratello, con giochi come gli Splinter Cell, però bisogna dire che diverso lo era, in quanto appunto fisicamente li, ad interagire con l'altra persona, io a suggerirgli cosa fare o cosa non fare, dove andare o non andare se ci si blocca, ci si ragionava proprio insieme. :rickds: Per quanto diverso, anche se non dico anche qui di considerarlo giocato solo per questo, ma di certo cosa differente da uno stream, ecco.
Beh in un certo senso, anche con lo streamer puoi interagire in diretta con la chat. Secondo me, sono più o meno sullo stesso livello :asd:
 
Beh in un certo senso, anche con lo streamer puoi interagire in diretta con la chat. Secondo me, sono più o meno sullo stesso livello :asd:
Ma insieme ad altre mille persone, con la possibilità che lo streamer neanche ti calcoli, e senza la velocità verbale che permette quando sei in presenza. Se si fosse in diretta vocale anche l'utente, ancora ancora, ma cosi... Nah. :gogogo:
 
Il VR sara' una bomba ma a mio avviso piu' per esperienze specifiche che non per prodotti in SP della longevita' di 40-50 ore.
Se riuscissero a creare una periferica che da la sensazione dei colpi nelle simulazioni di box, la pagherei anche 4000 euro.
se ci fosse più roba come Alyx il VR comincerebbe a diventare appetibile per moltissimi giocatori, servirebbero investimenti di altri big oltre a Valve:asd:
Poi per farlo diventare fenomeno di massa io credo serva Apple, poco da girarci attorno
 
è già stato detto che i giochi mobile non sono veri giochi? :pff:
No hai fatto bene a ricordarlo. :trollface:
Ma insieme ad altre mille persone, con la possibilità che lo streamer neanche ti calcoli, e senza la velocità verbale che permette quando sei in presenza. Se si fosse in diretta vocale anche l'utente, ancora ancora, ma cosi... Nah. :gogogo:
Oppure l'ultima frontiera dell'interazione con Zeb che dopo aver donato ti tratta male. :trollface:
 
Ma insieme ad altre mille persone, con la possibilità che lo streamer neanche ti calcoli, e senza la velocità verbale che permette quando sei in presenza. Se si fosse in diretta vocale anche l'utente, ancora ancora, ma cosi... Nah. :gogogo:
Quello dipende dallo streamer, ad esempio Yotobi (l'unico che guardo regolarmente) legge spesso e c'è tanta interazione con la chat :sisi:

Per chi magari non ha un fratello/amico/ecc con cui giocare e guardare, lo trovo comunque un buon compromesso :sisi:
 
Questo fattore a mio avviso deriva anche dal fatto che la critica si sia sputtanata completamente.
Prendendo il Sabaku di turno ci renderemo conto del fatto che passi ogni fotogramma ad esprimere elucubrazioni inutili sulle scelte grafiche degli sviluppatori, il design, etc. Ricordo una sua recensione di cyberpunk di circa 2 ore che mi sono forzato di vedere come esperimento sociale, senza capire sinceramente dove volesse andare a parare. Alla fine della stessa avevo le idee ancora piu' confuse perche' non ha il dono della sintesi senza il quale dentro una redazione(come quella di spazio per esempio) ti tiravano le orecchie e ti sbattevano a scrivere recensioni dei peggiori musou.
Pero' devo dire che al netto di tutti i suoi limiti come comunicatore faccio fatica a preferirgli l'articolista di turno di IGN o del sito generalista medio, quanto meno perche' so che e' genuino e che lavora con passione, non per giustificare il banner di turno.
Un altro aspetto che ha creato la necessita' degli streamer casual e' la condivisione sociale che ormai manca totalmente: quando noi over 30 eravamo bambini condividere la console in locale e giocare un titolo in SP in due o in tre, con gli altri a fare da spettatori o consigliare era normale e anche una bella esperienza. Oggi siamo pieni di schermi personali e ognuno si isola nel proprio mondo, quindi gli streamer fungono da surrogato.
Capisco quello che vuoi dire, ma purtroppo credo che quella che inizialmente era veramente una categoria di appassionati si sia trasformata lentamente in una categoria di cialtroni alla pari dei recensori, anzi alcuni per certi versi sono anche peggio: è opinione comune che i recensori siano inaffidabili nella valutazione dei titoli più blasonati o comunque siano inaffidabili riguardo certi aspetti e sono sempre percepiti come "distanti" dall'appassionato medio, tant'è che sono pochissimi i recensori conosciuti effettivamente per nome/Nick. Quelli che lo sono lentamente sono diventati influencer, che sempre più spesso condividono mediamente la "preparazione " del recensore, ma ci aggiungono una dose di spocchia e di qualunquismo alimentata proprio dai loro follower.
Anch'io lo facevo all'epoca con mio fratello, con giochi come gli Splinter Cell, però bisogna dire che diverso lo era, in quanto appunto fisicamente li, ad interagire con l'altra persona, io a suggerirgli cosa fare o cosa non fare, dove andare o non andare se ci si blocca, ci si ragionava proprio insieme. :rickds: Per quanto diverso, anche se non dico anche qui di considerarlo giocato solo per questo, ma di certo cosa differente da uno stream, ecco.
Bellissimo, anche la mia origin story videoludica include ore e ore passate seduto a mio fratello maggiore che giocava al pc, a guardare distante e godere passivamente di tutte le novità e i giochi che mi faceva conoscere (infatti il mio primo approccio al medium fu il PC).
Beh in un certo senso, anche con lo streamer puoi interagire in diretta con la chat. Secondo me, sono più o meno sullo stesso livello :asd:
C'è una differenza fondamentale però: tra lo streamer e il follower c'è un rapporto basato sul profitto (del primo), quindi è un rapporto irrimediabilmente viziato. L'amico/il fratello che si fa guardare mentre gioca non ci guadagna soldi (teoricamente :asd: )
 
C'è una differenza fondamentale però: tra lo streamer e il follower c'è un rapporto basato sul profitto (del primo), quindi è un rapporto irrimediabilmente viziato. L'amico/il fratello che si fa guardare mentre gioca non ci guadagna soldi (teoricamente :asd: )
È una visione un po' troppo cinica secondo me :asd:

Non sempre la chat è only sub e anche nel caso, non vedo comunque troppa "malizia" nelle risposte. Anzi, il più delle volte, l'interazione con la chat rende più interessanti certi titoli streammati (senza però che si sfoci nel backseatting eccessivo)
 
Questo fattore a mio avviso deriva anche dal fatto che la critica si sia sputtanata completamente.
Prendendo il Sabaku di turno ci renderemo conto del fatto che passi ogni fotogramma ad esprimere elucubrazioni inutili sulle scelte grafiche degli sviluppatori, il design, etc. Ricordo una sua recensione di cyberpunk di circa 2 ore che mi sono forzato di vedere come esperimento sociale, senza capire sinceramente dove volesse andare a parare. Alla fine della stessa avevo le idee ancora piu' confuse perche' non ha il dono della sintesi senza il quale dentro una redazione(come quella di spazio per esempio) ti tiravano le orecchie e ti sbattevano a scrivere recensioni dei peggiori musou.
Pero' devo dire che al netto di tutti i suoi limiti come comunicatore faccio fatica a preferirgli l'articolista di turno di IGN o del sito generalista medio, quanto meno perche' so che e' genuino e che lavora con passione, non per giustificare il banner di turno.
Un altro aspetto che ha creato la necessita' degli streamer casual e' la condivisione sociale che ormai manca totalmente: quando noi over 30 eravamo bambini condividere la console in locale e giocare un titolo in SP in due o in tre, con gli altri a fare da spettatori o consigliare era normale e anche una bella esperienza. Oggi siamo pieni di schermi personali e ognuno si isola nel proprio mondo, quindi gli streamer fungono da surrogato.

Il fatto è che tra il recensore che scrive per il banner e lo streamer che porta avanti un canale in un certo modo, c'è in comune la ricerca del profitto e la genuinità passa in entrambi casi in secondo piano. Io Sabaku lo trovo insostenibile, guardo alcuni suoi video come guilty pleasure, ma è come quando guardi una cosa brutta per vedere quanto può arrivare a essere brutta. Sicuramente è preparato, ma non riesco a vedere un briciolo di spontaneità in quello che fa, anche per il fatto che la gente che lo supporta vuole vedere esattamente quel personaggio. Il mondo dello streaming è strutturato in maniera tale che il contenuto passa sempre in secondo piano. Io che seguo un pochino League of Legends, perché ci gioco, mi vado a guardare lo streamer che sbrocca e mi fa ridere, non quello che mi spiega come giocare meglio. Senza contare che per me con la recensione di God of War Ragnarok ha sparato delle cose inaccettabili per uno che passa come guru dei videogiochi in Italia: ore e ore di seghe mentali sul pugnale fatato che gronda Lore e poi mi fai 20 minuti di video in cui critichi il fatto che i personaggi di Ragnarok parlano di cose inutili. Ma per favore.

Quindi boh, non so cosa sia preferibile tra un Sabaku e l'articolista X che ti recensisce il gioco a suon di luoghi comuni. Sicuramente dove ti giri ti giri, la situazione non è rosea.
 
  • Gli storici capitoli 2D di Sonic non mi sono mai piaciuti, trovo che siano noiosi e troppo "guidati", non vedo come ci si possa divertire con una roba del genere.
  • Crash Bash è meglio di Mario Party, un Crash Bash al giorno d'oggi se fatto bene e markettato come si deve venderebbe un botto.
  • Gli stealth game puri dopo un paio d'ore mi annoiano, ho provato più volte a giocare Hitman ma non riesco proprio.
  • I Moba sono il male, sono la cosa più lontana dalla concezione di videogioco per quanto mi riguarda.
 
Sonic Frontiers è un buon gioco, un capolavoro mancato. Qui almeno c'è una trama, a differenza del tanto blasonato Mario Odyssey dove recuperi lune perchè sì.
 
  • Gli storici capitoli 2D di Sonic non mi sono mai piaciuti, trovo che siano noiosi e troppo "guidati", non vedo come ci si possa divertire con una roba del genere.
  • Crash Bash è meglio di Mario Party, un Crash Bash al giorno d'oggi se fatto bene e markettato come si deve venderebbe un botto.
  • Gli stealth game puri dopo un paio d'ore mi annoiano, ho provato più volte a giocare Hitman ma non riesco proprio.
  • I Moba sono il male, sono la cosa più lontana dalla concezione di videogioco per quanto mi riguarda.
Crash bash e' il gioco piu' complicato mai visto, ancora oggi sogno quello che mi dice "tu hai perso"
 
#5 I musou non sono un genere intrinsecamente inferiore agli altri, chi dice il contrario parla per sentito dire, per gusti personali o per partito preso. Deal with it.

E questa ha molti corollari:
a) i musou non fanno parte del sottogenere degli stylish action game, continuare a paragonarceli per delegittimarli non ha senso.

b) lamentarsi dell'ia dei mob carne da macello dei musou ha senso quanto lamentarsi dell'ia dei mob carne da macello di giochi come Diablo e simili.

c) open world pieno di fetch quest filler e torri Ubisoft, vuoto e poco interessante, con 200 ore di durata e 20 di contenuto interessante<musou su licenza

d) negli ultimi anni il genere è avanzato molto e ci sono titoli di tutto rispetto per chiunque, soprattutto quelli di Nintendo, ma anche P5 Strikers e non solo

e) il contro nelle recensioni "è un musou" per me è nella top ten dei luoghi comuni della stampa videoludica che rivelano maggiore incompetenza, insieme ad altri come "è Pokémon" (pro), "too much water" (contro), "prima o poi finisce" (contro) e altri che ora non mi sovvengono
 
Ultima modifica:
Disohonored è uno dei giochi più stupidi mai concepiti.
Tutto il game design e tutte le sue feature si concentrano sul dare al giocatore una marea di metodi creativi per uccidere in modo silenzioso e vario, tra poteri e armi come pochi altri.
Peccato che il gioco vada giocato possibilmente senza uccidere quasi nessuno, dato che si viene disincentivati tantissimo all'approccio letale, limitandosi a usare stordimenti e dardi soporiferi, altrimenti si riempie tutto di ratti, nemici più forti e ti becchi il finale cattivo.

Mi piacerebbe sapere cosa si siano fumati, come Leonardo che dipinge la Gioconda e una volta finita gli dà fuoco.
 
Senza il Vr i giochi horror hanno poco senso ormai

provate RE7 prima con il Vr e poi senza e capirete cosa voglio dire.
 
Disohonored è uno dei giochi più stupidi mai concepiti.
Tutto il game design e tutte le sue feature si concentrano sul dare al giocatore una marea di metodi creativi per uccidere in modo silenzioso e vario, tra poteri e armi come pochi altri.
Peccato che il gioco vada giocato possibilmente senza uccidere quasi nessuno, dato che si viene disincentivati tantissimo all'approccio letale, limitandosi a usare stordimenti e dardi soporiferi, altrimenti si riempie tutto di ratti, nemici più forti e ti becchi il finale cattivo.

Mi piacerebbe sapere cosa si siano fumati, come Leonardo che dipinge la Gioconda e una volta finita gli dà fuoco.
In Metal Gear (ad eccezione del 5) ed Hitman è la stessa cosa: puoi giocare come ti pare e piace, ma il metodo migliore per avere X migliore è lo stealth non letale
 
In Metal Gear (ad eccezione del 5) ed Hitman è la stessa cosa: puoi giocare come ti pare e piace, ma il metodo migliore per avere X migliore è lo stealth non letale
Ma in MGS ed Hitman (almeno nella trilogia reboot, non ho giocato i precedenti) il metodo letale non dà malus se non il fatto di non avere il "titolo" migliore alla fine della partita. E' ben diverso se uccidere porta ad una variazione della difficoltà o addirittura ad un finale diverso.
La cosa che più si avvicina ad un malus in MGS è Old Snake che sente la voce di Liquid Ocelot ed inizia a vomitare se uccidi troppi nemici in un livello. Che è una chicca simpatica, ma si risolve tutto in un'animazione di pochi secondi, senza conseguenze.
 
#5 I musou non sono un genere intrinsecamente inferiore agli altri, chi dice il contrario parla per sentito dire, per gusti personali o per partito preso. Deal with it.

E questa ha molti corollari:
a) i musou non fanno parte del sottogenere degli stylish action game, continuare a paragonarceli per delegittimarli non ha senso.

b) lamentarsi dell'ia dei mob carne da macello dei musou ha senso quanto lamentarsi dell'ia dei mob carne da macello di giochi come Diablo e simili.

c) open world pieno di fetch quest filler e torri Ubisoft, vuoto e poco interessante, con 200 ore di durata e 20 di contenuto interessante<musou su licenza

d) negli ultimi anni il genere è avanzato molto e ci sono titoli di tutto rispetto per chiunque, soprattutto quelli di Nintendo, ma anche P5 Strikers e non solo

e) il contro nelle recensioni "è un musou" per me è nella top ten dei luoghi comuni della stampa videoludica che rivelano maggiore incompetenza, insieme ad altri come "è Pokémon" (pro), "too much water" (contro), "prima o poi finisce" (contro) e altri che ora non mi sovvengono
Il problema dei musou è che si sono evoluti pochissimo e quando ci provano a cambiare vedi quello di persona non riescono ad uscire da certi canoni che sono i difetti maggiori come la ripetivita' o buttarla sul numero di nemici.
 
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