Katamari Damacy è una delle opere di maggior valore espressivo nel panorama videoludico, nonché l'opera magna della catarsi, con un utilizzo polarizzante ed esclusivo del media di appartenenza. Tutti quei giochi narrativi che investono i fantamilioni con sceneggiature iper drammatiche dal facile climax, che puzzano di farsa lontano un chilometro, possono ampiamente succhiargli il cazzo, per essere gentili.
Pokemon è un videogioco di merda, se non per iniziali trovate strutturali. Interessante il movimento pop nato attorno ad esso (e probabilmente meritato), ma sempre videogioco di merda rimane. Una barzelletta se allarghi lo spettro ad altri Jrpg. Da circo degli orrori il fatto che si prenda per oro le ultime stronzate propinate nella saga, mondezza col puzzo di muffa rancida ma che all'interno della fantastica bolla di cristallo nel quale vive il brand diventa cibo prelibato. Poi adesso gli si appiccica l'etichetta del "loop gameplay incredibile" perché con Pokemon dire "fai la stessa identica puttanata immonda dall'inizio alla fine senza variazione né enfasi" si tramuta in una supercazzola innovativa.
Affermare come il videogioco abbia
finalmente trovato una quadra matura, profonda, diretta, cruda (
inserire altri epiteti su questa linea) con The Last of Us 1 / 2 è la più grossa stronzata che un gamer potrebbe mai concepire, nonché chiaro palesarsi della più totale mancanza di visione di insieme sul medium videoludico. Parliamo di un'emancipazione avvenuta 30 anni fa, buongiorno.
Il più grosso limite dei Legend of Heroes Trails in/of qualcosa, celebrati per il worldbuilding e la scrittura, è quello di essere un videogioco. Come hanno scelto di strutturare quest'ultimo a mio parere non fa che, in modo paradossale, depotenziare l'impatto col quale gli elementi di spicco dell'opera vengono fruiti ed espressi.
Queste sono alcune di quelle più delicate che mi sovvengono al volo.