In epoche dove:
1. La prima volta avevano dei cartuccioni indecenti, e poi un'immagine giocattolosa totalmente fuori dai tempi.
2. Le vendite del software che oggi spopola era al minimo storico, o quasi.
3. Sviluppare un gioco era economico, il porting era difficile per le architetture diverse --> si facevano pochi multi.
4. Era infattibile pensare di giocare su una console portatile AGLI STESSI titoli di una console domestica.
Come sempre ripeti le solite quattro baggianate senza comprendere dove vivi.
Non è che quello che non capisci non ha fondamento

A volte bisogna solo accettare i propri limiti

E perché dovrebbero continuare con una struttura online schifosa? Come se fosse una legge naturale, un limite invalicabile...
Ma il problema non è il costo, è il form factor che intendi accettare per avere le batterie necessarie ad alimentare una PS5 portatile per almeno 3 ore di gioco. Ti va bene giocare con un laptop nintendo?

Alla fine comunque avresti, di rilevante, solo 3 cose da considerare:
1. Il costo della batteria.
2. Il costo dello schermo.
3. L'eventuale costo maggiore dei chip.
Il punto 3 richiederebbe un post a parte, ma la criticità principale di un hardware portatile è sicuramente l'efficienza, sia per evitare di dover smaltire grosse quantità di calore (= dissipatori enormi, e tu non vuoi portarti troppo peso in giro, o sbaglio?) e sia per evitare batterie tipo accumulatore al piombo della punto.
Per avere un chip più efficiente hai tre strade:
A. Migliorare l'architettura, ma è la più difficile. Ormai ci si basa fondamentalmente su architetture (quasi) standard.
B. Passare a un nodo più efficiente (5 nm), che potrebbe anche contribuire a ridurre i costi oppure no (una volta era automatico che NUOVO = COSTA MENO, oggi è un po' più complicato).
C. Realizzare chip più grossi, con più transistor e quindi costosi. Anche qui ci vorrebbe uno spazio a parte, ma in soldoni: tanti transistor che operano a bassa frequenza possono essere più efficienti di un piccolo chip con poca roba spremuta al limite.