TOP 10
1. God of War
Il mio GOTY 2018 è senza alcun dubbio God of War. Senza inutili giri di parole, God of War è uno dei giochi più belli della generazione. Personalmente, si affianca a Prince of Persia Le Sabbie del Tempo e Bloodborne, andando così a formare un trittico, quello dei miei giochi preferiti di sempre. Perché? Semplicemente, Barlog ha preso un brand che amavo già, ha migliorato BS e level design secondo i miei gusti personali e ha mantenuto comunque il fascino classico del franchise donandoli nuova vita. Sinteticamente, God of War è un capolavoro che ha settato un nuovo standard per il genere. Un gioco mastodontico, con un BS eccellente e un level design sopraffino il cui difetto più grande riguarda la sua natura di essere il primo capitolo di una nuova trilogia.
2. Devil May Cry 3 Special Edition
Giocato all'epoca su PS2, me ne innamorai, ma ancora non ero bravo con gli action. Lo finii e stop. Quest'anno l'ho spolpato in tutte le salse. Per ora è il punto più alto della serie, pad alla mano, seppure come atmosfera e direzione artistica il primo è inarrivabile.
3. Horizon Zero Dawn
Un esordio di franchise potentissimo, con nessuna pecca o quasi. Diverte e non stanca mai nonostante la sua mole di contenuti. Anche narrativamente fa la sua figura, nonostante la regia dei dialoghi (cambiata nel DLC) risulti parecchio sottotono, soprattutto se confrontata con l'eccellenza del resto del pacchetto.
4. Devil May Cry
Il capostipite del genere stylish, un vero capolavoro, con una direzione artistica PERFETTA ed un BS ancora grezzotto ma che comunque regala soddisfazioni se studiato a dovere. Una pietra miliare del settore.
5. Vanquish
Vanquish è uno dei titoli più originali degli ultimi anni. In poche parole, è un action-TPS jappo style, accoppiata che prima non si era mai vista, e purtroppo nemmeno dopo. E' uno dei giochi più gasanti che abbia mai giocato, è una dosa di adrenalina in vena che mi ha dato una carica 'agonistica' che non avevo da Metal Gear Rising. Gameplay studiato alla perfezione, con un 'BS' intuitivo ma ricco di finezze e meccaniche nascoste, in pieno stile Platinum Games. Direzione artistica divina ed un'incredibile fluidità vanno ad arricchire un piatto giù eccellente. Sinteticamente, un capolavoro senza alcun dubbio, non solo per la sua originalità, ma proprio perché è una bellezza da giocare, dall'inizio alla fine. Se siete amanti delle sfide, inoltre, sicuramente non potrete fare a meno di godervi l'omonima modalità: la sua anima arcade vi risucchierà in una spirale di frustrazione e piacere, e se riuscirete a farvi valere, avrete sicuramente vissuto una delle più belle e intense esperienze della vostra carriera videoludica.
6. The Witcher 2 Assassins of Kings
Prende quello che c'è di buono nel primo Witcher, lo amplifica (sono stato fermo giorni per prendere delle scelte!), evolve tutto il comparto ludico, in primis il combat system, ha una trama orizzontale (forse troppo fantapolitica) incredibile, una lore spettacolare, personaggi sublimi, dettagli maniacali in ogni parte, un capolavoro. Per sapere quello che c'è di buono nel primo The Witcher continuare a leggere, così avrete un'idea completa di quello che penso di entrambi i titoli.
7. Marvel's Spider-Man
Il vero pezzo forte del prodotto è, e sinceramente non me lo aspettavo, la parte narrativa. Trama orizzontale, scrittura dei personaggi (con leggere reinterpretazioni), background, hints sul passato e sul futuro ogni 3x2, ma soprattutto l'enfasi sull'umanità del nostro supereroe... per un fan del personaggio è veramente l'eden. La cosa bella è che in un solo gioco ci hanno fatto vivere gli 8 anni passati come Spidey, proprio come se li avessimo giocati! Ma non solo, sono riusciti a mantenere alto l'interesse su cose che per un fan sono scontate con una disinvoltura imbarazzante. In poche parole, globalmente è migliore di qualsiasi adattamento cinematografico del personaggio! Ovviamente anche le altre parti del prodotto hanno ricevuto la giusta cura: gameplay riuscito, soprattutto per quanto riguarda la navigazione/oscillazione, nonostante alcune criticità siano evidenti e comparto audio-visivo eccellente. Il vero tallone d'Achille del prodotto è la varietà. Per quanto la storia principale risulti sempre fresca, il gioco è pienissimo di roba secondaria, molto spesso inutile, che non da stimoli, né ludici, né narrativi. Un prodotto superbo, che con piccole rifiniture può ancora migliorare, e sono sicuro che ciò accadrà nel secondo capitolo.
8. Dragon Ball FighterZ
Il fulcro di Dragon Ball FighterZ è il multiplayer. Offline c'è il classico 1 vs. 1 e la modalità torneo. Online troviamo battaglie classificate, casuali, ring con gli amici, incontri di gruppo e arena. L'infrastruttura online è davvero solida e funzionale e con il passare del tempo gli sviluppatori l'hanno migliorata sempre più. Pad alla mano è uno spettacolo. Riesce ad essere immediato, ma allo stesso tempo tecnico e profondo, accontentando sia chi non vuole impegnarsi e sia chi vuole capire tutti i tecnicismi. Ci sarebbe da aprire una piccola parentesi sulle auto-combo, ma avendo già affrontato l'argomento in sede di recensione, vi invito a leggerla, perché qui non c'è lo 'spazio' necessario. Se però dovete giocarci soli, non lo comprate. Le modalità in single sono poche e soporifere. In single è un gioco morto, senza girarci intorno. La modalità storia è di un'idiozia e tediosità disarmante, così come l'arcade. Non c'è nemmeno una modalità tutorial fatta come si deve. Insomma, un titolo solido ma adatto solo a chi vuole giocare contro altre persone.
9. Nioh
Con Nioh il Team Ninja ha trovato la piena maturazione. Nioh è un action ibridato alla meccaniche souls. Badate bene, non è un souls-like classico, è un ACTION prima di tutto. Per farvi capire, il BS è stratificato e complesso: 5 tipologie di armi, con 3 stance ciascuna, tecniche ninja, tecniche magiche, spiriti guardiani e, soprattutto, il Ritmo Ki. Ecco, penso che già da ciò abbiate capito come la parte action del titolo sia molto più seria ed approfondita, ed è questo che rende Nioh così unico, distaccandolo dagli altri souls-like. Ovviamente non è tutto rose e fiori, sia pad alla mano, sia come varietà e level design, ma il BS è così assuefante che il gioco fila via liscio che è una meraviglia. Non raggiunge lo status di capolavoro proprio perché il 'contorno' non è all'altezza del BS nudo e crudo, sperando che Nioh 2 possa arrivarci. Con questa base è difficile sbagliare, speriamo bene...
10. The Witcher
Per me in un videogioco l'elemento più importante è il gameplay (BS, nello specifico) quindi vi starete chiedendo il perché questo prodotto è in una mia TOP10. Beh, semplicemente, è il gioco più immersivo che abbia mai giocato (cosa che condivide con TW2, che ho finito qualche giorno fa). Proprio per il gameplay non raggiunge lo status di capolavoro, secondo me, ma il prodotto è troppo valido per non consigliarlo a tutti. Lasciatemi skippare tutti i discorsi tecnici (che poi non posso nemmeno approfondire in gran parte delle componenti, per mia ignoranza sull'argomento) e fatemi dire cosa mi ha stupito. In poche parole, è il gioco in cui ho sentito maggiormente il peso delle mie scelte sulla storia, sul mondo di gioco, sui rapporti coi personaggi. Non minuzie, ma veramente grosse conseguenze tangibili. Anche la più stupida delle missioni si può fare in duemila modi e ciò va a scatenare una reazione a catena che si espande sempre più, a macchia d'olio. Nonostante il personaggio sia scritto e noi non dobbiamo creare il nostro eroe, l'espediente della perdita della memoria, che può anche sembrare un cliché ai più, funziona alla meraviglia facendoci sentire veramente all'interno del videogioco. Fino ad ora, quando consideravo un gioco immersivo, mi riferivo a come ti faceva immergere in un mondo fantasy verosimilmente... ora, senza rinnegare tutto questo, immersivo per me vuol dire anche essere l'artefice protagonista della storia e, quindi, non solo 'vivere' determinati posti. Una perla del settore, che mi ha fatto conoscere nuovi modi di intendere il nostro passatempo preferito.
In questi giorni sto giocando Spyro 3 della Reignited Trilogy. Non è nella TOP solo per correttezza, dato che non ho ancora finito tutto. Ma se l'avessi finito, avrebbe rubato un posto a discapito di The Witcher
La Flop ha solo 3 posti, fortunatamente
FLOP 3
1. Devil May Cry 2
Devil May Cry 2 non è solo il gioco più brutto che abbia giocato quest'anno, è il gioco più brutto che abbia mai giocato in tutta la mia carriera videoludica. Nonostante fossi preparato al peggio, è riuscito comunque a schifarmi. Prende tutto quello che eccelleva nel capostipite e ci caga sopra. IA ridicola, direzione artistica da vomito e BS lento, goffo e piatto. Anche narrativamente è bocciato. In poche parole, un gioco che non doveva esistere. Non è solo una delusione per il nome che porta, è un gioco demmerdà su tutta la linea, semplicemente ORRIBILE.
2. Darksiders II
Darksiders II è la mia delusione videoludica del 2018. Chiariamolo subito, è un buonissimo gioco, veramente piacevole da giocare, ma ci sono tantissime cose che mi hanno fatto veramente incazzare, prima su tutte la parte narrativa del prodotto. Morte ha il carisma di un comodino. Viene sbattuto da una parte all'altra del mondo a raccogliere pezzi di cose, senza dire nulla. Per quanto riguarda la storia, è pure peggio. Già il fatto che sia parallelo al primo Darksiders fa storcere il naso, se poi pensiamo a come hanno messo tutto in scena, beh... mi sono cadute le palle a terra. Avete Morte, l'Apocalisse e cosa raccontate? NULLA! Per non parlare nella contestualizzazione del mondo di gioco, dei personaggi, della lore... non viene detto NULLA. Sinteticamente, viaggiamo in location random, senza un minimo di connessione e contestualizzazione, con la storia che non prosegue mai e addirittura un finale che non ha nessuna importanza! Narrativamente, Darksiders II è INUTILE! Se poi a questo aggiungiamo il fatto che anche il BS mi ha lasciato perplesso perché, per una serie fattori che ho già elencato in sede di recensione, non c'è mai piena leggibilità dell'azione, con la conseguenza che molto spesso si gioca random e per questo il giocatore non è mai pienamente soddisfatto, capirete perché io sia rimasto così tanto deluso.
3. Back to the Future The Game
Gameplaysticamente non mi è proprio piaciuto. Gli enigmi e il proseguimento dell'avventura sono poco immediati nella maggior parte dei casi. A volte si va avanti a tentativi, per inerzia, fino a che non si becca la giusta 'risposta'. Altre volte invece la soluzione è proprio illogica/senza senso, o alla meno peggio logica, ma talmente contorta da applicare che tedia comunque il giocatore. Anche le cose più semplici sono macchinose, gestire l'inventario, consultare i menu, perfino muoversi nelle minuscole mappe è un trauma per colpa dei continui cambi di telecamera che fanno sballare le direzioni e quindi i controlli! Trama invece discreta. Alla fine dei 5 episodi diciamo che bene o male torna tutto, ma qualche piccola incongruenza/domanda resta. Inoltre, a causa della sua natura videoludica che ha 'imposto' una durata sulle 8/10 ore, a volte pare che la trama si attorcigli grottescamente su se stessa. C'è da dire che riesce a ricreare l'atmosfera dei film, ma è troppo poco, quindi mi sento di consigliarlo solo ai fan più accaniti del brand o ai nostalgici delle avventure grafiche anni 90, con illogicità annesse.