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Era una banale giornata estiva nel centro di Pescara (quindi schifosamente umida) ed io e mio padre eravamo diretti a Tenerife, ovvero il suo negozio preferito: un posto che oserei definire labirintico e pieno di vicoli ciechi, eppure aveva a disposizione un vastissimo assortimento di oggetti per piccoli e grandi animali da compagnia fra cui cani, pesci, gatti, uccelli, serpenti, rettili e compagnia briscola. Mio padre era solito comprare altri pesci da aggiungere al suo splendido acquario, mentre io spesso mi perdevo o giravo a caso ammirando le innumerevoli cianfrusaglie che avevano sugli scaffali. Ci andavamo cosi spesso che ormai ho perso il conto dei numerosi metodi che mi ero inventato per passare le interminabili ore che mio padre passava a fare shopping li dentro. Quel giorno tuttavia mio padre era di fretta, visto che il calore intenso avrebbe rapidamente ucciso i poveri pesciolini durante il trasporto per cui dopo aver fatto la sua scelta di fiondó direttamente alla cassa, dove un gentilissimo commesso di nome Andrea lo attendeva a sorriso spianato. In tutti gli anni che siamo andati lí non l'avevo mai visto per cui ho dato immediatamente per scontato che fosse stato appena assunto e non sapesse il fatto che mio padre odia sprecare tempo chiacchierando alla cassa a prescindere dal suo tempo a disposizione, principalmente per evitare il fastidio di bloccare la fila (spesso molto lunga) con discorsi inutili. Dopo un paio di bip del registratore Andrea cerca di fare il simpatico chiedendo "Che fa, li mette nell'acquario?" Allorché mio padre rispose indispettito "No guarda me li metto su per il culo". Inutile dire che Andrea rimase di sasso mentre io scoppiai a ridere dopo qualche inutile tentativo di contenermi. Passai il resto della giornata ridacchiando pensando all'accaduto, mio padre spesso mi seguiva a rota. Tornammo a Tenerife un paio di mesi dopo, nel frattempo mio padre riusci a realizzare il suo sogno di avere un cagnolino per casa difatti in questa occasione andammo li per prendere ciotole e cuccia senza mai farsi mancare qualche pesciolino splendente ed affascinante. Sperando che mio padre si ricordasse di lui Andrea sollevó gentilmente le bustine di plastica contenenti le nuove aggiunte all'acquario e se ne uscí dicendo "Eh signore, mi sa che questi se li mette su per il culo." Mio padre rimase pietrificato dall'imbarazzo e dopo qualche secondo rispose "Mo stiv bieun!" (trad. fino a pochi secondi fa eri perfettamente lucido). La mia reazione fu identica all'episodio precedente, ma stavolta scoppiai a ridere fino alle lacrime. Una volta usciti dal negozio (ancora con le lacrime agli occhi) mio padre con l'indice puntato al cielo mi disse una frase che ebbe un impatto talmente forte che tutt'ora riesce a plasmare buona parte della mia persona: "Vedi come la vita diventa piú divertente con un pó di stupidita? Fortuna che io sono un idiota quindi a me riesce naturale"
Se c'é una cosa che mi manchera di mio padre é il suo umorismo, sempre accompagnato da un tempismo micidiale. é un peccato che nei suoi ultimi anni di vita non l'abbia usato quasi mai, tuttavia mi piace ricordarlo cosí.
Addio Papà, mi spiace vederti andare via cosí presto. Buon riposo.
Se c'é una cosa che mi manchera di mio padre é il suo umorismo, sempre accompagnato da un tempismo micidiale. é un peccato che nei suoi ultimi anni di vita non l'abbia usato quasi mai, tuttavia mi piace ricordarlo cosí.
Addio Papà, mi spiace vederti andare via cosí presto. Buon riposo.