Jojo Rabbit | Miglior sceneggiatura non originale

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Visto martedì scorso. Un film davvero brillante, toccante e divertente, sembra assurdo dirlo a proposito di un film sul nazismo e la shoah ma è proprio così. Per certi versi mi ha ricordato "Train de vie" per la sua leggerezza nell'affrontare un argomento così spinoso.

"Jojo Rabbit" riesce nella titanica impresa di non cadere nei soliti cliché del genere (manicheismo, melodrammi e pesantezza) e soprattutto riesce a celebrare la vita, cosa che molti altri registi si dimenticarono di fare quando si sono trovati ad affrontare certi argomenti. Il messaggio secondo il quale l'amore, l'amicizia, l'allegria, l'umorismo e la speranza possano vivere anche in tempi e luoghi di guerra e persecuzioni è meraviglioso e scalda il cuore.

Davvero un grandissimo film, con una sceneggiatura strabiliante, un cast megagalattico (Sam Rockwell in particolare, come sempre) una buona fotografia ed un montaggio geniale nel dare un ritmo frizzante alla pellicola.

Waititi hai un nuovo fan  :D

 
Visto sabato

carino, ma per me si poteva osare un pochino di più per quanto riguarda l' umorismo

il bambino paffuto con gli occhiali mi faceva morire (il vestito in simil-carta  :rickds: )

:unsisi:

 
Visto pure io. Francamente mi e' sembrato un buon film ma mi ha lasciato un po' perplesso sotto alcuni aspetti.

Prima fra tutti la recitazione non sempre sul pezzo, fastidiosissima poi in lingua originale con questo accento tedesco forzatissimo e per niente naturale sugli attori americani.

Secondariamente la qualita' dei dialoghi: spesso eccessivamente infantili e poco realistici, capisco che lo stile del film fosse a tratti volutamente esagerato, ma sentire un nazista del 45 dire cose del tipo "hey bro" l'ho trovato davvero estraniante. C'e' poi la questione Hitler: va benissimo che sia una sorta di bambinone isterico dato che rappresenta la proiezione mentale del dittatore che un piccolo bambino nazista potrebbe avere... ma allora perche' ogni tanto esce dal personaggio, facendo satira politica sofisticata e battute che sicuramente un bambino di quell'eta' manco si sognerebbe di fare? 

Per il resto tutto ottimo, soprattutto a livello di set design, fotografia e direzione artistica. Ci sono un paio di scene piuttosto memorabili che giustamente sono gia' state citate in questo topic e nel complesso il film funziona piuttosto bene. 

Gli manca forse quel qualcosa in piu' a livello poetico... tutta questa rappresentazione infantile dell'orrore nazista ha qualche scopo oltre a rendere il film appetibile a un pubblico americano e mantenere il tono piu' leggero Benigni-style? Forse si poteva usare il fattore bambino come metafora di qualcos'altro e rendere il tutto piu' interessante, la love story

con la bambina ebrea e' tenera ma puzza terribilmente di gia' visto.

Cosi' come la mamma buona che finisce nei casini... si balla alla fine tra le bandiere americane e ok, ma la sensazione e' quella di aver appena terminato di vedere un film che avrebbe potuto dire molto di piu'.

 
Incredibilmente lo proiettano, vado giovedì a vederlo

 
Vincitore sia del BAFTA che del WGA per la miglior sceneggiatura adattata

 
Visto lunedì sera. Mi è piaciuto tantissimo, perché ti fa vivere il nazismo dagli occhi di un bambino quindi ridi di gusto ma allo stesso tempo ti rendi conto di quello che c'è dietro. L'attore è stato fenomenale, se continua così ha una grande carriera davanti e anche Waititi è stato bravissimo sia per il film in sé, regia e sceneggiatura, sia per il suo fantastico Hitler.

 
Visto lunedì sera. Mi è piaciuto tantissimo, perché ti fa vivere il nazismo dagli occhi di un bambino quindi ridi di gusto ma allo stesso tempo ti rendi conto di quello che c'è dietro. L'attore è stato fenomenale, se continua così ha una grande carriera davanti e anche Waititi è stato bravissimo sia per il film in sé, regia e sceneggiatura, sia per il suo fantastico Hitler.
Io comunque, parlando del suo Hitler, mi aspettavo che a un certo punto 

spuntasse suo padre, che ha le sembianze di Hitler (stesso attore), per farci capire l'immagine che il ragazzino aveva del padre, suo eroe che era andato in guerra a uccidere i nemici

 
Mi è piaciuto molto, tra quelli in corsa per il miglior film ritengo sia il migliore insieme a OUATIH. Conoscevo Waititi solo per Thor Ragnarok, probabilmente recupererò altri suoi lavori. In alcuni punti mi ha ricordato Wes Anderson. Ritmo ottimo per tutta la durata del film, che praticamente vola via, e personalmente mi lasciato la voglia di rivederlo subito.

Waititi si serve di alcuni elementi costanti durante il film per documentare la crescita di Jojo, come le scarpe ed il ballo, entrambi fondamentali che ritornano poi nel finale a coronare il percorso... ovviamente anche le interazioni con lo stesso Hitler (Waititi nel triplice ruolo di sceneggiatore, regista e attore, tutti e tre svolti alla grande), specie quella della cena "faccia a faccia", breve ma potente.

Tutto il cast ci sta alla grande, a partire dai due giovani, soprattutto la McKenzie (non che il pupetto sia da meno). Rockwell nei panni di Captain K, ma che bel personaggio è? Quando presente ruba la scena, incarna quel tipo di soldato che vorrebbe solo stare con i suoi camerati, a cui non va troppo a genio il regime nazista (e lo fa capire praticamente in ogni scena in cui è presente),  il mio preferito. E la Johansson meriterebbe qualcosa per quanto fatto qui e in "Storia di un matrimonio". Forse giusto i personaggi di Allen e della Wilson potevano dare di più, il primo tolta per una scena nel finale fa solo la comparsa, la seconda un pò troppo macchietta invasata.

 
Solo a me mi si stringe la vena a vederlo accostato a la vita è bella? :asd:  

 
Solo a me mi si stringe la vena a vederlo accostato a la vita è bella? :asd:  
io direi che sono due film differenti, difficili da accostare

ma neanche troppo, perché infatti anche a me l'ha ricordato ad un certo punto, ma solo per come viene trattato un tema comune

 
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