PS4/PS5 Kena: Bridge of Spirits

  • Autore discussione Autore discussione Giamast
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Indipendente non dipende dal budget. Dipende dal funding e publishing del titolo medesimo. Un Team può avere sotto il culò 300M di dollari tirati fuori dalle proprie tasche (in un mondo di fantasia), questo non rende il suo prodotto "non indipendente", fintanto che non viene finanziato e (inevitabilmente) controllato da un publisher (sottostando a tutto ciò che ne consegue [nel bene e nel male]).

Kojima Production è uno Studio Indipendente. DS NON è un gioco indipendente. Tutto qua. Il prossimo gioco di Kojima potrà essere sotto MS, o sotto Sony, o autoprodotto, questo lo rende uno studio indipendente in grado di scegliersi da solo i suoi progetti. Ciò non implica che i suddetti progetti siano necessariamente indie. Ed infatti DS è totalmente finanziato da Sony.

Kena è finanziato e pubblicato da Kena, con un moneyhat di Sony e Epic per l'esclusività e un pizzico di spazio pubblicitario sui loro canali.

E' vero che oggi come oggi prodotti TOTALMENTE privi di intrusione esterna non ne esistono quasi più (se non consideriamo l'enorme mole di shovelware annuali), ma non considerare Indie un gioco (come Kena, visto che è l'oggetto del topic) perché ha un po' più budget degli altri (mentre è e rimane autopubblicato) per quanto mi riguarda non funziona.
Stando alla tua definizione, tutti gli studi di sviluppo del mondo che non sono stati acquisiti da qualche società più grande (es. MS o Sony) sono indie. Perché è un dato di fatto che tutti gli studi autonomi all'inizio scelgono di propria iniziativa cosa sviluppare per poi pitchare i progetti ai publisher e/o investitori. Ma poi, stando sempre alla tua definizione, sono le loro produzioni a diventare "non-indie" - perché un publisher mica acquisisce lo studio, ma si focalizza soltanto su una loro singola opera.

Qui però è il concetto alla base che secondo me è errato. Mi spiego: magari da un punto di vista squisitamente tecnico il significato che dai alla parola indie può essere anche corretto, ma concettualmente non lo è. Kojima quando ha fondato il suo studio sapeva già che avrebbe trovato finanziatori e publisher, quindi aveva le spalle già praticamente coperte - e sfido io, visto che Creative Director famosi come lui non ce ne sono tanti. In altre parole, ha fatto una scommessa che sapeva già essere vinta.

Questo non implica che il suo studio non sia indie, potresti rispondermi. È vero. Ma se confronti il suo studio con i team piccoli che fanno delle scommesse sulle proprie idee senza avere mezza certezza di essere finanziati fin dall'inizio - e di questi ne troviamo quanti ne vuoi - beh... la differenza è ovvia. Non puoi semplicemente mettere sullo stesso livello una realtà come KP con realtà come NAPS Team o Trinity Team (per citare un paio di dev indie italiani di cui si è parlato nei topic del forum in questi giorni).

Ci sono tanti studi che sono stati pubblicati da publisher o finanziati da investitori e mantengono la loro identità indie perché, dopo quel progetto che ha ricevuto supporto, con il loro successivo titolo devono ripetere l'iter da zero senza la certezza di fare centro. E ci sono tanti studi che hanno anche autopubblicato i propri titoli ma che hanno avuto budget di gran lunga più grandi (magari raccolti anche da finanziatori che non hanno messo bocca sul processo di sviluppo e di pubblicazione - perché esistono) che però si sentirebbero offesi nell'essere definiti indie perché si considerano un gradino più in alto degli altri studi.

E il budget è un valore di produzione da considerare per definire uno studio indie o non-indie. Allo stesso modo con cui consideri un titolo A, AA o AAA anche dal suo livello di budget - ma non solo. Se lo chiedi a uno sviluppatore qualsiasi, stai pur certo che con buona probabilità concorderà con questo concetto.

Qualsiasi Kojima Productions o BluePoint di turno può autodefinirsi studio indie, ma non lo è affatto. Per lo studio di Kena andrei cauto sia nel definirlo indie che non-indie perché hanno ricevuto un supporto enorme e hanno sicuramente un budget non indifferente alle spalle, ma allo stesso tempo non hanno Kojima nel team e sono arrivati dove sono trascinandosi con le proprie forze. Sono stati in gamba quanto lo può essere uno studio indie, questo è certo a prescindere da come sarà il gioco, ma di certo il valore della produzione non è il classico titolo indie nato dal nulla - e con cui non può essere per forza di cose paragonato.

P.S.: scusa se sono andato OT, ma dal momento che ho a che fare con diversi studi indie mi fa troppo strano leggere che Kojima Productions viene concettualmente messo al loro stesso livello. :-P
 
Indie va di moda ora, pare che gli sviluppatori Indie siano tutti immacolati, vergini, senza ore di crunch e che possano salvarci pure dall'effetto serra.
 
Indie va di moda ora, pare che gli sviluppatori Indie siano tutti immacolati, vergini, senza ore di crunch e che possano salvarci pure dall'effetto serra.
Ah, chiunque lo dica non sa nemmeno cosa significa essere uno sviluppatore di videogiochi. :-P
 
Io per "indie" ho sempre visto i team che non hanno qualcuno che mette i soldi. Quindi indipendentemente, per i fatti loro, investono nel loro gioco ed escono col gioco. Questo Kena è indie perchè se lo pubblicano da soli. Invece quelli di Seoulstice, team italiani, vengono supportati da Modus games e non mi viene da dire che sarà uni gioco indie...
Se dietro non hai chi ti da i soldi, quindi non serve che sei acquistato da nessuno, non sei indie. Ma ormai ci sono casi e casi, è anche difficile vederla come la vedo io :asd: Diciamo che il team indipendente è una cosa, il gioco indipendente un'altra :asd: Kojima Production è un team indie, ma Death Stranding non è un gioco indipedente ecco :sard:
 
Stando alla tua definizione, tutti gli studi di sviluppo del mondo che non sono stati acquisiti da qualche società più grande (es. MS o Sony) sono indie. Perché è un dato di fatto che tutti gli studi autonomi all'inizio scelgono di propria iniziativa cosa sviluppare per poi pitchare i progetti ai publisher e/o investitori. Ma poi, stando sempre alla tua definizione, sono le loro produzioni a diventare "non-indie" - perché un publisher mica acquisisce lo studio, ma si focalizza soltanto su una loro singola opera.

Qui però è il concetto alla base che secondo me è errato. Mi spiego: magari da un punto di vista squisitamente tecnico il significato che dai alla parola indie può essere anche corretto, ma concettualmente non lo è. Kojima quando ha fondato il suo studio sapeva già che avrebbe trovato finanziatori e publisher, quindi aveva le spalle già praticamente coperte - e sfido io, visto che Creative Director famosi come lui non ce ne sono tanti. In altre parole, ha fatto una scommessa che sapeva già essere vinta.

Questo non implica che il suo studio non sia indie, potresti rispondermi. È vero. Ma se confronti il suo studio con i team piccoli che fanno delle scommesse sulle proprie idee senza avere mezza certezza di essere finanziati fin dall'inizio - e di questi ne troviamo quanti ne vuoi - beh... la differenza è ovvia. Non puoi semplicemente mettere sullo stesso livello una realtà come KP con realtà come NAPS Team o Trinity Team (per citare un paio di dev indie italiani di cui si è parlato nei topic del forum in questi giorni).

Ci sono tanti studi che sono stati pubblicati da publisher o finanziati da investitori e mantengono la loro identità indie perché, dopo quel progetto che ha ricevuto supporto, con il loro successivo titolo devono ripetere l'iter da zero senza la certezza di fare centro. E ci sono tanti studi che hanno anche autopubblicato i propri titoli ma che hanno avuto budget di gran lunga più grandi (magari raccolti anche da finanziatori che non hanno messo bocca sul processo di sviluppo e di pubblicazione - perché esistono) che però si sentirebbero offesi nell'essere definiti indie perché si considerano un gradino più in alto degli altri studi.

E il budget è un valore di produzione da considerare per definire uno studio indie o non-indie. Allo stesso modo con cui consideri un titolo A, AA o AAA anche dal suo livello di budget - ma non solo. Se lo chiedi a uno sviluppatore qualsiasi, stai pur certo che con buona probabilità concorderà con questo concetto.
Non esiste una definizione "singola A", tutto ciò che non è AA viene gergalmente definito "Indie", e QUESTO è il punto. Indie è usato come succedaneo del concetto di "Singola A" (ossia giochi con meno soldi di un Doppia A, a loro volta giochi con meno soldi dei Tripla A). Ma concettualmente non è questo il punto. L'Indipendenza si può potenzialmente avere anche con tanti soldi, che poi concretamente sia praticamente impossibile avere tanti soldi ed essere indipendente sono pure d'accordo. E' parlare del sesso degli angeli in fondo. Però l'etichetta "indipendente", nasce dalla mancanza di controllo e dipendenza da parte di un partner esterno lato publishing, perché se io (magari... :asd: ) ho 10 milioni (ipoteitici) devo considerarmi "non indie"?
Qualsiasi Kojima Productions o BluePoint di turno può autodefinirsi studio indie, ma non lo è affatto. Per lo studio di Kena andrei cauto sia nel definirlo indie che non-indie perché hanno ricevuto un supporto enorme e hanno sicuramente un budget non indifferente alle spalle, ma allo stesso tempo non hanno Kojima nel team e sono arrivati dove sono trascinandosi con le proprie forze. Sono stati in gamba quanto lo può essere uno studio indie, questo è certo a prescindere da come sarà il gioco, ma di certo il valore della produzione non è il classico titolo indie nato dal nulla - e con cui non può essere per forza di cose paragonato.
Quale supporto? Al di là ovviamente della collana PS Indies e dell'esclusività su EGS intendo. Questi ultimi sono intromissioni economiche, non ci piove, ma tali da poter considerare Kena equivalente ad un prodotto sotto publisher terzo?
P.S.: scusa se sono andato OT, ma dal momento che ho a che fare con diversi studi indie mi fa troppo strano leggere che Kojima Productions viene concettualmente messo al loro stesso livello. :-P
No nessuno mette KojiPRO allo stesso livello di un Team Cherry (per citare un Indie di 3 persone, estremamente famoso [se ne possono citare altri 100]). Parliamo solo di definizioni a tempo perso. KojiPRO è indipendente nelle possibilità, ma il suo unico gioco è indiscutibilmente "dipendente" (e lo saranno anche tutti i giochi futuri, conoscendo i budget di cui ha bisogno Hideo).
 
Caspita, non sono bravo come te a quotare il singolo messaggio di un utente in più parti. Dovrei studiare meglio le funzioni del forum. :azz:

Rispondendoti: certo, il nostro è un po' un discorso astratto in fondo. Considera solo che gli sviluppatori indie stessi hanno creato varie categorie per definire le produzioni indie, arrivando a parlare di titoli "tripla i" per gli indie più grossi. Figurati se non fanno distinzioni con le altre tipologie di titoli dai budget o in generale valori di produzione più grandi. E fidati che ci sono tanti studi indipendenti più grandi e con budget più grossi che, al contrario, non vogliono essere definiti indie di loro sponte.

Riguardo Kena, hai ragione, non può essere equiparato a un prodotto sotto publisher terzo. Ma già solo la visibilità che ha ricevuto lo distingue dal 99% degli altri titoli indie. Magari se la sono guadagnata con il sudore della fronte, tanto meglio per loro. Ma immagino che dietro al titolo ci sia già una base di investitori/finanziatori che abbia facilitato non poco il processo produttivo, semplificandogli la vita in fase di creazione di partnership, tutto qui.

Per Kojima Productions, se lo si definisce davvero studio indie di fatto lo si va a mettere concettualmente al livello degli studi che sono indie di natura e di fatto anche nelle produzioni. Provo a fare un esempio per cercare di spiegarmi meglio: è come se io mi definissi vegano, andandomi quindi a classificare nella categoria di persone che non mangia carne o prodotti derivati dal mondo animale, ma poi quelle volte che vado a cena da amici e mi offrono della carne non dico di no e la mangio (magari per non rifiutare, magari perché in quel momento mi va, magari perché fingo soltanto di essere vegano). Poi è naturale che un vero vegano che non mangia carne si domanda perché io vengo classificato come vegano anche se ne mangio di tanto in tanto (per un motivo o per un'altro).

Spero di essermi spiegato con questo bizzarro esempio. :asd:
 
Caspita, non sono bravo come te a quotare il singolo messaggio di un utente in più parti. Dovrei studiare meglio le funzioni del forum. :azz:

Rispondendoti: certo, il nostro è un po' un discorso astratto in fondo. Considera solo che gli sviluppatori indie stessi hanno creato varie categorie per definire le produzioni indie, arrivando a parlare di titoli "tripla i" per gli indie più grossi. Figurati se non fanno distinzioni con le altre tipologie di titoli dai budget o in generale valori di produzione più grandi. E fidati che ci sono tanti studi indipendenti più grandi e con budget più grossi che, al contrario, non vogliono essere definiti indie di loro sponte.

Riguardo Kena, hai ragione, non può essere equiparato a un prodotto sotto publisher terzo. Ma già solo la visibilità che ha ricevuto lo distingue dal 99% degli altri titoli indie. Magari se la sono guadagnata con il sudore della fronte, tanto meglio per loro. Ma immagino che dietro al titolo ci sia già una base di investitori/finanziatori che abbia facilitato non poco il processo produttivo, semplificandogli la vita in fase di creazione di partnership, tutto qui.

Per Kojima Productions, se lo si definisce davvero studio indie di fatto lo si va a mettere concettualmente al livello degli studi che sono indie di natura e di fatto anche nelle produzioni. Provo a fare un esempio per cercare di spiegarmi meglio: è come se io mi definissi vegano, andandomi quindi a classificare nella categoria di persone che non mangia carne o prodotti derivati dal mondo animale, ma poi quelle volte che vado a cena da amici e mi offrono della carne non dico di no e la mangio (magari per non rifiutare, magari perché in quel momento mi va, magari perché fingo soltanto di essere vegano). Poi è naturale che un vero vegano che non mangia carne si domanda perché io vengo classificato come vegano anche se ne mangio di tanto in tanto (per un motivo o per un'altro).

Spero di essermi spiegato con questo bizzarro esempio. :asd:
Non ti preoccupare quota pure (o non quotare) come ti è più comodo.

Ho capito benissimo quello che dici sia chiaro, e non ti do torto. Per dire alla fine anche io mi trovo a dire quanto ormai abbia senso parlare di Indie nel panorama in cui siamo adesso. I PS Indies (o gli Indie at Xbox) sono tutti giochi di budget medio, sostenuti almeno nel marketing da Sony (o Xbox, o Nintendo), e già questo li allontana da una realtà puramente indipendente (perché se in concreto uno può essere indipendente con 100 milioni sotto al sedere, nella realtà dei fatti è mera teoria, e dietro ogni budget grosso c'è sempre qualcuno di più grosso). Senza tirare in mezzo (già lo abbiamo fatto) Kojima dietro il cuo studio è chiaro che ci siano stati investimenti e sostegni esterni, e seppur (in teoria) possa andare dove vuole, nella realtà per realizzare i giochi che si prepone sarà sempre dipendente (perché Kojima quello vuole fare... I AAA :asd: Oltre al fatto che è un po' egomaniaco, quindi si definisce "indie", ma poi sotto sotto anche lui sa di esasperare un concetto :asd: ).

E senza andare su Kojima, potenzialmente vari indie (magari la stessa Emberlab [anche se ne sappiamo pochissimo su sto neonato studio]) hanno dietro investimenti che li controllano 100 volte di più degli studi puramente indipendenti e piccolini.

PS: Ti sei spiegato benissimo. Ho lasciato (volentieri) andare avanti il discorso, sia perché è interessante (IMHO meriterebbe anche un suo topic dedicato :asd: ), sia perché tanto ci tocca aspettare le 6:00 per avere qualcosa di concreto da dire su Kena :sard:
 
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Ragazzi ma le recensioni di questo titolo quando escono? Pensavo di trovarle oggi, visto che domani esce..
 
Non ti preoccupare quota pure (o non quotare) come ti è più comodo.

Ho capito benissimo quello che dici sia chiaro, e non ti do torto. Per dire alla fine anche io mi trovo a dire quanto ormai abbia senso parlare di Indie nel panorama in cui siamo adesso. I PS Indies (o gli Indie at Xbox) sono tutti giochi di budget medio, sostenuti almeno nel marketing da Sony (o Xbox, o Nintendo), e già questo li allontana da una realtà puramente indipendente (perché se in concreto uno può essere indipendente con 100 milioni sotto al sedere, nella realtà dei fatti è mera teoria, e dietro ogni budget grosso c'è sempre qualcuno di più grosso). Senza tirare in mezzo (già lo abbiamo fatto) Kojima dietro il cuo studio è chiaro che ci siano stati investimenti e sostegni esterni, e seppur (in teoria) possa andare dove vuole, nella realtà per realizzare i giochi che si prepone sarà sempre dipendente (perché Kojima quello vuole fare... I AAA :asd: Oltre al fatto che è un po' egomaniaco, quindi si definisce "indie", ma poi sotto sotto anche lui sa di esasperare un concetto :asd: ).

E senza andare su Kojima, potenzialmente vari indie (magari la stessa Emberlab [anche se ne sappiamo pochissimo su sto neonato studio]) hanno dietro investimenti che li controllano 100 volte di più degli studi puramente indipendenti e piccolini.

PS: Ti sei spiegato benissimo. Ho lasciato (volentieri) andare avanti il discorso, sia perché è interessante (IMHO meriterebbe anche un suo topic dedicato :asd: ), sia perché tanto ci tocca aspettare le 6:00 per avere qualcosa di concreto da dire su Kena :sard:
Quoto sul discorso topic, ma la domanda sorge spontanea :ma lei ha intenzione di andare avanti a belghe sino alle 6? No chiedo per un amico :asd:
Tornando a kena, a sto punto vado di retail a novembre :sisi:
 
Quoto sul discorso topic, ma la domanda sorge spontanea :ma lei ha intenzione di andare avanti a belghe sino alle 6? No chiedo per un amico :asd:
Tornando a kena, a sto punto vado di retail a novembre :sisi:
Belghe e vino rosso :shrek:
 
Agile opencritic di 82 per ora.
Solo una recensione sul 6 (PC Gamer), le altre son tutte generose tra l'8 in su
 
Ho provato ad avviarlo ma non va...

Inviato dal mio SM-G980F utilizzando Tapatalk
 
Le mie principali preoccupazioni riguardavano la longevità e il level design. Superate ampiamente entrambe. Si recupera assolutamente in formato fisico :sisi:
 
Provato per una ventina di minuti.
Impressioni ottime, artisticamente eccelso, e con un’appagante sistema di combattimento. Mi ha stregato fin da subito come gameplay.
 
Le mie principali preoccupazioni riguardavano la longevità e il level design. Superate ampiamente entrambe. Si recupera assolutamente in formato fisico :sisi:

La longevità la si conosceva da tempo,
il level design lo si poteva solo immaginare.

Con il senno di poi è facile, ma il gioco si è mostrato per quello che è fin dall’inizio …
Un ottimo titolo, curato e solido.

A pensarci nell’ultima generazione veri e propri action/adventure “semplici” (tolto gli Zelda, prima di botw ) non me ne vengono in mente
Spero che riporti in auge il genere, a discapito dei troppo abusati open wolrd giganti..
 
Ho fatto la prima ora e va compratelo ^^
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