sono andato avanti col terzo episodio.
Nelle mie intenzioni vi era l’idea di farmi una maratona ma il tempo manca e personalmente preferisco una visione diluita nel tempo ma attenta che una rapida e superficiale.
Il combattimento con la creatura “lumaca”è coreografico, fluido, mozzafiato ma si risolve in breve tempo ed orfani del protagonista i ruoli di attori principali ricadono su Dia ed all’insolito e inaspettato “Phos” nelle vesti di muto, espressivo,involontario e buffissimo deuteragonista dell’episodio.
Questo avviene quando nei minuti iniziali, aveva seminato il panico ed aveva dato prova di essere un avversario formidabile nonché prova di un mio assunto precedente. I Seleniti non si interessano solo alle gemme, la lumaca era originaria del pianeta dove si svolge la nostra storia ma è stata “rapita” e trasformata sulla luna. Cosi come le gemme divengono ornamenti lei è stata “corrotta”e trasformata in un’arma utile alla cattura delle gemme.
Il finale poi sembrerebbe hintare che sia una creatura “senziente”(Phos non è un bravo bugiardo. Le sue espressioni evidenziano sempre le sue vere intenzioni) quindi forse, quella che è uscita dal guscio non è la sua “reale” forma. Sarà banale ma se si tratta davvero di una delle creature marine menzionate del precedente episodio mi aspetto che possieda una forma meno “bestiale”, che gli permetta quantomeno di provare a “comunicare” con altri personaggi.
Se ne fosse stato capace anche in questa forma tante problematiche sarebbero state evitate. La “soluzione” al mistero era evidente tutti potevano vedere il guscio tuttavia la ricerca di una “cura” per “Phos” diviene il mezzo con cui conoscere meglio lui, le gemme e Dia in particolare.
Ai Kayano è una garanzia, ma con Dia ha fatto un piccolo capolavoro. Dolce, aggraziato, premuroso ma sempre con una punta di malinconia. Una malinconia propria del suo carattere e che viene solo accentuata dalla particolare situazione in cui si trova a muoversi.
Vedere Phos in quelle(presunte) condizioni, punzecchiato e bonariamente deriso dalle altre gemme lo ferisce profondamente. Dia non solo tiene molto a Phos e in questo specifico contesto, si sente anche in colpa. Prima di essere “inghiottito” con i suoi ultimi istanti di libertà, pur con tutti i suoi difetti Phos aveva dato priorità proprio alla salvezza del braccio di Dia.
Ed assurdo che possa sembrare ne condivide il disagio ed un’esistenza vissuta nell’ombra di qualcuno. Phos nei confronti di tutti i suoi compagni, un debole di durezza 3,5 senza alcun talento o dote particolare, Dia nei confronti di Bortz. Sempre perfetto, sempre decisivo, distante, freddo e irraggiungibile.
Un complesso di inferiorità questo ormai radicatosi nel suo animo che lo rende incapace di riconoscere i suoi innumerevoli pregi. E che prende forma nei “consigli” dà a “Phos" per migliorare . Perché Dia vorrebbe cambiare allo stesso modo e forse, grazie a questa piccola disavventura, inizierà ad acquisire più fiducia nelle sue capacità, mettendo a frutto quei consigli...che in fondo erano rivolti anche se stesso. Forse Phos si sarebbe salvato lo stesso…forse no. Ma è stato Dia a non arrendersi mai e continuare a cercare una soluzione, semplice che fosse.
La sua corsa(visivamente magnifica, una delle sequenze più belle dell’episodio) è catartica ed introduce ad una scena…che scalda il cuore. Le stesse gemme che non avevano mancato di commentare con sarcasmo ed ironia, il “nuovo” Phos ora si prodigano tutte insieme per recuperarlo e farlo tornare come prima.