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Terminato "Le avventure di Gordon Pym" di E.A. Poe

Bello, le parti iniziale e finale sono fantastiche, si perde un po' nel mezzo. In alcuni frangenti è estremamente prolisso, si vede che il romanzo non è cosa di Poe.

 
Ninna nanna, Chuck Palahniuk

da ogni avventura di Chuck esco sempre con una fame assurda, ne voglio già ancora. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

che dire, fra quelli che ho letto di questo autore è sicuramente il libro meno esplicito ma allo stesso tempo è il più emozionante, la narrazione mi ha coinvolto moltissimo e i personaggi sono (oltre a essere, com'è normale con lui, fuori di testa) riuscitissimi. un giallo con retrogusto fantasy assolutamente degno, piacevole e scorrevole. ottimo anche per avvicinarsi all'autore. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Iniziato e finito Sunset Limited di McCarthy. Avevo già visto il film, molto fedele al testo. É semplice quanto geniale. Pur trattando di temi alti non si perde in elucubrazioni filosofiche che sorvolano la realtà dei fatti. I piedi sono sempre piantati a terra, come una zavorra che ci porta a fondo... così come dev'essere.

 
Iniziato e finito Sunset Limited di McCarthy. Avevo già visto il film, molto fedele al testo. É semplice quanto geniale. Pur trattando di temi alti non si perde in elucubrazioni filosofiche che sorvolano la realtà dei fatti. I piedi sono sempre piantati a terra, come una zavorra che ci porta a fondo... così come dev'essere.
di McCarthy mi incuriosiva moltissimo La strada. che ne pensi, va bene per provare qualcosa dell'autore?

 
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di McCarthy mi incuriosiva moltissimo La strada. che ne pensi, va bene per provare qualcosa dell'autore?
Beh ne è il capolavoro a mio avviso ed è pure uno dei più abbordabili per un neolettore di questo autore. Se poi ti piace puoi recuperare qualcosa di più criptico ma altrettanto valido dello stesso autore

 
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Il deserto dei Tartari, Dino Buzzati

splendido, splendido, splendido, splendido. Buzzati rappresenta sensazioni come la solitudine e la consapevolezza della fugacità del tempo e lo fa con una lucidità disarmante, attraverso lo spiazzante vuoto di un deserto da cui potrebbe arrivare, da un momento all'altro, qualunque cosa ma da cui a conti fatti sembra non arrivare mai nulla. un libro sull'attesa, sull'abitudine e su quelle paure dell'animo umano che è difficile rappresentare con una naturalezza così sobria. incredibile.

Beh ne è il capolavoro a mio avviso ed è pure uno dei più abbordabili per un neolettore di questo autore. Se poi ti piace puoi recuperare qualcosa di più criptico ma altrettanto valido dello stesso autore
perfetto, grazie. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png

 
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Infinito Dino Buzzati. E ora sotto con Un amore che a me è piaciuto ancora di più. :tragic:
penso che per Un amore aspetterò un altro po', prima voglio spezzare con qualcos'altro. in ogni caso non vedo l'ora. :ivan:

 
Ho preso e finito di leggere Carol della Highsmith incuriosita dopo aver visto l'incredibile interpretazione della Blanchett al cinema. Pur non essendo assolutamente il mio genere di lettura preferito, l'ho apprezzato e ho trovato molto facile immedesimarmi nei pensieri, negli sbalzi d'umore e nei turbamenti delle due protagoniste! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
alle sorgenti del fiume di philip josé farmer, secondo libro del ciclo del fiume. un passo indietro rispetto al primo, in quanto ne ricalca sì i pregi ma portandosi inevitabilmente dietro i difetti che farmer ancora non è riuscito a superare (azzardando un'analisi filologica, che non ho voglia e tempo di mettermi a cercare informazioni a riguardo, il fatto che siano usciti nello stesso anno credo che sia indicativo. forse ci sono dietro ragioni editoriali che sono andate oltre il suo volere, o più semplicemente non ha fisicamente avuto il tempo di fare effettivamente un passo avanti). di nuovo sia ha la netta sensazione che due terzi del libro siano solo da introduzione, e per il secondo romanzo di un ciclo questo è un problema non da poco. perché se nel primo ampio spazio prende l'analisi e l'esplorazione di questo nuovo mondo e delle sue regole, ora farmer deve analizzare in lungo e in largo le possibilità materiali date da questo mondo e il risultato non è sempre interessante. interessante il progresso tecnologico, più che traballanti le varie relazioni geopolitiche e gli intrighi e tradimenti in atto, ancora accettabili nel corso del romanzo ma che diventano semplicemente ridicoli nelle fasi finali.

spero che dal prossimo romanzo questo ciclo finalmente decolli.

questa vita tuttavia mi pesa molto di edgardo franzosini. un piccolo, splendido libro. franzosini crea una "biografia immaginaria" di rembrandt bugatti, fratello del ben più famoso bugatti imprenditore automobilistico. biografia immaginaria perché franzosini non ci propone una serie di date e luoghi strettamente verificabili, e anzi spesso le coordinate possono risultare confuse quando non fa direttamente riferimento a particolari fatti storici. franzosini però parte da certi aspetti della vita di quest'uomo per provarne a ricostruire la psiche e le ossessioni, concentrandosi su pochi momenti spesso reiterati. come le visite fatte da bugatti allo zoo, praticamente giornalmente, e non solo per motivi di lavoro ma per un qualche primitivo legame che provava con gli animali che osservava.

l'operazione in sé credo sia più che riuscita, perché se è impossibile descrivere un uomo semplicemente accumulando dati sulla sua vita, allora tanto vale immaginarla questa vita. insomma è come se franzosini avesse preso dei punti fermi nella vita di bugatti (il suo lavoro, i viaggi tra parigi e anversa, la corrispondenza con il fratello) per immaginare cosa ci fosse tra questi punti, cosa li collegasse.

una (ri)costruzione sempre rispettosa, senza il bisogno di scavare in profondità ma lasciando che siano quei pochi gesti e quelle poche parole a dire moltissimo.

come detto, una piccola, splendida lettura.

 
Ma vogliamo parlare di quant'è bella l'edizione illustrata di Harry Potter e la Pietra Filosofale? Oggi l'ha portata un mio collega al lavoro, mamma mia. È una delle migliori edizioni che io abbia mai visto.

 
Il deserto dei Tartari, Dino Buzzati
splendido, splendido, splendido, splendido. Buzzati rappresenta sensazioni come la solitudine e la consapevolezza della fugacità del tempo e lo fa con una lucidità disarmante, attraverso lo spiazzante vuoto di un deserto da cui potrebbe arrivare, da un momento all'altro, qualunque cosa ma da cui a conti fatti sembra non arrivare mai nulla. un libro sull'attesa, sull'abitudine e su quelle paure dell'animo umano che è difficile rappresentare con una naturalezza così sobria. incredibile.

perfetto, grazie. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png
Per curiosità, ma stai commentando libri "accumulati" ultimamente, o te ne divori uno al giorno? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Dopo un tentativo fatto anni fa ho ripreso in mano il Ritratto di Dorian Gray e l'ho finito tutto d'un fiato. Mi ha stupito riscoprirlo più moderno di quanto mi fosse parso in precedenza, certo ci sono eccessi letteral-filosofici, ma non troppo pedanti.

Questa diversa idea che mi sono fatto dello scritto mi fa chiedere se infondo il nostro giudizio non vari in funzione del periodo in cui li leggiamo o anche solo l'umore del momento:morris82:

 
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Questa diversa idea che mi sono fatto dello scritto mi fa chiedere se infondo il nostro giudizio non vari in funzione del periodo in cui li leggiamo o anche solo l'umore del momento:morris82:
È SEMPRE così, e non funziona solo coi libri certamente. Basti immaginare quanti capolavori abbiam mancato e quanti libri avrebbero potuto cambiare realmente il nostro modo di pensare e ancora quanti ci avrebbero segnato nel profondo se solo lì avessimo letti al momento giusto nel posto giusto.

Purtroppo o per fortuna è questione anche di ****.

 
È SEMPRE così, e non funziona solo coi libri certamente. Basti immaginare quanti capolavori abbiam mancato e quanti libri avrebbero potuto cambiare realmente il nostro modo di pensare e ancora quanti ci avrebbero segnato nel profondo se solo lì avessimo letti al momento giusto nel posto giusto.Purtroppo o per fortuna è questione anche di ****.
È certamente vero, ed è terrificante e bellissimo. Da tale "****" dipende anche il fatto stesso di appassionarsi ad un dato media, sia letteratura, videogiochi, cinema ecc.

 
Ho finalmente finito con Sanderson (per ora), mi sono buttato su Storia di una ladra di libri. Era pubblicizzato praticamente ovunque un anno fa, mi ero fatto un appunto mentale di recuperarlo, ma ho rimandato fino ad ora //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Primo libro del 2016 concluso.

Mi è piaciuto molto, la storia è coinvolgente e anche se il finale viene annunciato quasi subito, il viaggio che porta al finale riesce a renderlo comunque struggente.

Lo stile di scrittura non mi ha convinto del tutto. Non è che l'autore scriva male, per carità, ma la scelta stilistica che ha fatto, sebbene si sposi bene con gli intenti del libro, porta ad una narrazione molto, forse troppo frammentaria e poco dettagliata.

Ieri ho cominciato Gli amori difficili di Calvino, ho finito le prime tre storie e mi sta piacendo per il momento. Lo commenterò meglio una volta finito.

 
Questa diversa idea che mi sono fatto dello scritto mi fa chiedere se infondo il nostro giudizio non vari in funzione del periodo in cui li leggiamo o anche solo l'umore del momento:morris82:
è assolutamente così, e come hanno detto a pensarci fa un po' strano. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif infatti mi viene da chiedermi se non dovrei rileggere in futuro qualsiasi libro non mi sia piaciuto più di tanto la prima volta (e fra questi c'è Dorian Gray)...

- - - Aggiornato - - -

Ieri ho cominciato Gli amori difficili di Calvino, ho finito le prime tre storie e mi sta piacendo per il momento. Lo commenterò meglio una volta finito.
hype. :mah:

io mi sto addentrando nei racconti di Poe, purtroppo ho dovuto abbassare drasticamente il ritmo quindi ci metterò un bel po'. finora tanta roba.

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Per curiosità, ma stai commentando libri "accumulati" ultimamente, o te ne divori uno al giorno? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
ho avuto una manciata di giorni con tanto tempo libero e non potevo che approfittarne, capiscimi. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif e per dire, Ninna nanna l'ho commentato un giorno dopo averlo finito, quindi a conti fatti Il deserto l'ho letto in due.

quando un libro mi prende mi prende, c'è poco da fare. :rickds:

 
è assolutamente così, e come hanno detto a pensarci fa un po' strano. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif infatti mi viene da chiedermi se non dovrei rileggere in futuro qualsiasi libro non mi sia piaciuto più di tanto la prima volta (e fra questi c'è Dorian Gray)...
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hype. :mah:

io mi sto addentrando nei racconti di Poe, purtroppo ho dovuto abbassare drasticamente il ritmo quindi ci metterò un bel po'. finora tanta roba.

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ho avuto una manciata di giorni con tanto tempo libero e non potevo che approfittarne, capiscimi. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif e per dire, Ninna nanna l'ho commentato un giorno dopo averlo finito, quindi a conti fatti Il deserto l'ho letto in due.

quando un libro mi prende mi prende, c'è poco da fare. :rickds:
:phraengo::phraengo::phraengo:

E non mi dici niente marrano. :phraengo:

 
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