L'angolo del lettore acquisti recenti, commenti e consigli

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:ryo:
Comprate il libro della Parodi, miscredenti. :ryo:
Ce l'ho. :rickds:

A me piacciono i ricettari, scopro sempre nuovi piatti gustosi. Sono una buona forchetta, anche se sto mettendo su qualche chilo ultimamente e dovrei smettere di ingozzarmi. Sono stato sempre magro non voglio inciottirmi sulla soglia dei 30. :rickds:

 
Ce l'ho. :rickds:A me piacciono i ricettari, scopro sempre nuovi piatti gustosi. Sono una buona forchetta, anche se sto mettendo su qualche chilo ultimamente e dovrei smettere di ingozzarmi. Sono stato sempre magro non voglio inciottirmi sulla soglia dei 30. :rickds:
Bravo ragazzo. :kep88:

A casa abbiamo una raccolta di ricettari provenienti da tutte le regioni, grazie al Giornale di Sicilia. Per il resto, sì anche mia madre ha il ricettario della Parodi. :rickds:

Apritevi un topic culinario visto che siete tanto appassionati (se già non c'è), potrebbe essere utile anche ad altri:sisi:
Grazie per il suggerimento //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/fiore.png

 
Ho comprato il libro di ricette di Joe Bastianich. :ivan:
mi-fai-proprio-schifo-vuoi-che-muoro.gif


 
Ce l'ho. :rickds:A me piacciono i ricettari, scopro sempre nuovi piatti gustosi. Sono una buona forchetta, anche se sto mettendo su qualche chilo ultimamente e dovrei smettere di ingozzarmi. Sono stato sempre magro non voglio inciottirmi sulla soglia dei 30. :rickds:
Quando arrivi ai 30 devi ingrassare e metter su un po' di pancia, è come uno status simbol :rickds:

Tra l'altro Bastianich, da quando non fa più lo stronzo fa morir dal ridere //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ho amato alla follia "Delitto e castigo" di Dostoevskij, ma "L idiota" l'ho lasciato manco a metà, non mi ha preso per niente. Però ne avevo sentito parlare così bene che non pensavo potesse succedere. Voi come l'avete trovato?

Recentemente invece ho finito Il conte di Montecristo, uno spettacolo. Lo consiglio a tutti; può spaventare inizialmente la mole del libro, ma le pagine scorrono piacevolmente

 
Devo fare un regalo ad un amica e vorrei scegliere uno dei migliori libri usciti negli ultimi anni.

Come gusti le piace un po' di tutto (recentemente vuole approfondire la letteratura giapponese contemporanea, ma i suoi preferiti sono Il Signore Delle Mosche, La Luna e Il Falò e Giro Di Vite), consigliate un po' di titoli? grazie :leon:

 
Qualcuno con cui correre, David Grossman

bel romanzo di formazione, nulla per cui strapparsi i capelli ma sicuramente meritevole. ho apprezzato molto l'intreccio della storia che, dopo un inizio lento e poco stimolante, mi ha incuriosito parecchio. consigliato se siete alla ricerca di una lettura scorrevole ma non per questo banale.

 
Ultima modifica da un moderatore:
letto mentre morivo di william faulkner. estremamente efficace la scelta di articolare il romanzo in 59 capitoli, ognuno dei quali è un flusso di coscienza, un punto di vista particolare su ciò che sta accadendo. 15 differenti voci, alcune più ricorrenti di altre, tutte riconoscibilissime e ognuna con la propria particolarità. ogni momento viene quindi costantemente filtrato da queste differenti personalità e ogni voce portando qualcosa di diverso aiuta a ricostruire questo frammentario ed eterogeneo quadro generale. ci sono punti di vista razionali e lucidi, altri emotivi e confusi, altri instabili e lirici allo stesso tempo (interessante in questo senso la centralità del personaggio di darl).

sono molti i temi affrontati da faulkner, potremmo quasi dire tanti quanti sono i personaggi visto il modo in cui praticamente ognuno riesce in qualche modo a lasciare il proprio particolare segno. ma probabilmente uno dei momento che più colpiscono è il capitolo in cui a prendere la parola è addie burdren, la cui morte darà il via alle vicende del romanzo (in questo senso il suo monologo possiamo vederlo a metà tra un flashback e un atto testamentario). prima veniamo a conoscenza della sua straziante vita, di un matrimonio infelice e della serie di figli sostanzialmente non voluti che avrà all'interno da esso, ma il vero picco del capitolo è l'insanabile distanza dal marito e il nerissimo pessimismo con cui lei vive il rapporto, distanza espressa tutta dal problema semantico per cui lei trova incomprensibile il modo con cui il proprio marito viva e senta un sentimento come l'amore, e di come lui si limiti a usare la parola "amore" senza un reale e personale referente, dove lei al contrario sente dentro di sé un sentimento talmente viscerale da non necessitare di alcuna costrizione linguistica. mi spiego di ***** e venitemi incontro, che a scrivere queste poche righe sto faticando, ma fidatevi quando dico che queste poche pagine sono in grado di colpire profondamente.

ogni tanto va detto, è un incredibile capolavoro.

 
Concordo sul giudizio di panzer. Fu il primo romanzo di Faulkner che lessi e mi aprì un mondo. Ritengo sia uno degli autori ingiustamente più dimenticati della prima metà del secolo scorso.

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Concordo sul giudizio di panzer. Fu il primo romanzo di Faulkner che lessi e mi aprì un mondo. Ritengo sia uno degli autori ingiustamente più dimenticati della prima metà del secolo scorso.
Finito Casa di bambola. Il personaggio di Nora, su cui ruota l'intera opera è uno dei più strani che abbia mai incontrato, una donna bambina al limite tra la fragile e la stupida, è difficile non rimanere irritati da certi atteggiamenti, ma allo stesso tempo fa quasi tenerezza. Un'equilibrio fantastico che va completamente a infrangersi con una consapevolezza di sé e una profondità di pensiero che cade come dall'alto nel finale. Il passaggio tra le due fasi è talmente brusco e non preparato da farla apparire affetta da bipolarismo (di cui non ce n'è traccia prima). Una pecca immane che invalida tutto il resto dell'opera, pregevole in alcuni passaggi ed eccessivamente pesante in altri, ma comunque incredibilmente avanti con i tempi. Peccato:tristenev:

 
letto mentre morivo di william faulkner. estremamente efficace la scelta di articolare il romanzo in 59 capitoli, ognuno dei quali è un flusso di coscienza, un punto di vista particolare su ciò che sta accadendo. 15 differenti voci, alcune più ricorrenti di altre, tutte riconoscibilissime e ognuna con la propria particolarità. ogni momento viene quindi costantemente filtrato da queste differenti personalità e ogni voce portando qualcosa di diverso aiuta a ricostruire questo frammentario ed eterogeneo quadro generale. ci sono punti di vista razionali e lucidi, altri emotivi e confusi, altri instabili e lirici allo stesso tempo (interessante in questo senso la centralità del personaggio di darl).sono molti i temi affrontati da faulkner, potremmo quasi dire tanti quanti sono i personaggi visto il modo in cui praticamente ognuno riesce in qualche modo a lasciare il proprio particolare segno. ma probabilmente uno dei momento che più colpiscono è il capitolo in cui a prendere la parola è addie burdren, la cui morte darà il via alle vicende del romanzo (in questo senso il suo monologo possiamo vederlo a metà tra un flashback e un atto testamentario). prima veniamo a conoscenza della sua straziante vita, di un matrimonio infelice e della serie di figli sostanzialmente non voluti che avrà all'interno da esso, ma il vero picco del capitolo è l'insanabile distanza dal marito e il nerissimo pessimismo con cui lei vive il rapporto, distanza espressa tutta dal problema semantico per cui lei trova incomprensibile il modo con cui il proprio marito viva e senta un sentimento come l'amore, e di come lui si limiti a usare la parola "amore" senza un reale e personale referente, dove lei al contrario sente dentro di sé un sentimento talmente viscerale da non necessitare di alcuna costrizione linguistica. mi spiego di ***** e venitemi incontro, che a scrivere queste poche righe sto faticando, ma fidatevi quando dico che queste poche pagine sono in grado di colpire profondamente.

ogni tanto va detto, è un incredibile capolavoro.
lo stavo per iniziare ieri sera e poi mi sono buttato su un altro. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif hype. :mah:

 
spero ti sia messo a leggere qualcosa di altrettanto capolavorico :morris82:
mi è andata bene eccome:

Sostiene Pereira, Antonio Tabucchi

molto molto bello. la storia che Pereira sostiene di raccontarci è la storia di un uomo che decide di riscattarsi e di non piegarsi al volere dei più forti; questo nonostante Pereira stesso, abbandonato in un limbo che non sarebbe così sbagliato chiamare "depressione", inizialmente si sposti -letteralmente- con una fatica immane, e il suo peso e la sua lentezza -fisici ma non solo- appesantiscono la storia e la narrazione, statiche prima e poi piano piano più intense e vibranti. eppure nonostante questo peso e macigno il libro scorre sempre con piacere, perché la penna è lucida e di qualità evidenti. vi lascio l'incipit, che è proprio bello:

"Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell'imbarazzo di mettere su la pagina culturale, perché il "Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d'estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira è impossibile dirlo. Sarà perché suo padre, quando lui era piccolo, aveva un'agenzia di pompe funebri che si chiamava Pereira La Dolorosa, sarà perché sua moglie era morta di tisi qualche anno prima, sarà perché lui era grasso, soffriva di cuore e aveva la pressione alta e il medico gli aveva detto che se andava avanti così non gli restava più tanto tempo, ma il fatto è che Pereira si mise a pensare alla morte, sostiene."

 
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Ho trovato in casa questo libro: "Il cacciatore del buio" di Donato Carrisi. Di questo autore non ho mai letto nulla ma girovagando un po' in rete le recensioni su questo libro mi paiono davvero buone. Voi che dite?

 
Ho trovato in casa questo libro: "Il cacciatore del buio" di Donato Carrisi. Di questo autore non ho mai letto nulla ma girovagando un po' in rete le recensioni su questo libro mi paiono davvero buone. Voi che dite?
Non posso aiutarti perchè non ho ancora letto nulla di questo autore ma è lo scrittore preferito del momento di mia madre, e me lo consiglia dicendo che è bravo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk

 
Non posso aiutarti perchè non ho ancora letto nulla di questo autore ma è lo scrittore preferito del momento di mia madre, e me lo consiglia dicendo che è bravo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
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Ti ringrazio. Più che altro mi interesserebbe capire se posso leggerlo senza letture pregresse

 
Ho compralo l'ebook del primo libro di Malazan, me lo sono concesso a prezzo pieno perché oggi invecchio di un altro anno! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png:tristenev://content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

:tragic:

E ho preso anche il primo numero de La Grande Storia di National Geographic in edicola, mamma mia tanta roba! //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Predicatore.gif:predicatore://content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Predicatore.gif

 
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