Londra mi è piaciuta perché c'è di tutto, tranne il mare, che comunque è non molto distante se si dispone di un'automobile o si usano gli appositi mezzi di trasporto. Ammetto che mi è piaciuta per le sue forti fondamenta culturali, l'ordine cittadino, l'effiacia dei mezzi di locomozione, l'efficacia delle istituzioni, lla correttezza del 99% dei suoi cittadini nei casi in cui la correttezza davvero ti fa sentire tranquillo e tanti altri fattori positivi.
Mi sono trovato, personalmente, sempre nella convinzione di dare il meglio di me e di essere onesto con tutti quanti. Ho anche vissuto alcune brevi, brutte esperienze, ma ammetto che sono servite e rodarmi e corroborarmi. Ho anche lavorato li per un mese come agente di brokeraggio - praticamente affittavo camere alla gente - ma la scorrettezza dei miei colleghi e superiori- tutti stranieri, neanche un britannico... - e l'ambiente lavorativo pessimo - dovevamo pulire noi le camere sporche per i clienti, così mi disse Olga, una mia superiora, avvenente solo d'aspetto e mera scarampana nella sua corata - mi convinsero a smettere e a continuare con i miei studi e altre faccende comunque di rilievo.
Ho adorato le biblioteche dei posti, fornitissime, la multietnicità immensa, i sapori, gli odori, le atmosfere magiche, di notte, quando deambulavo anche per 4-5 ore, appiedato soltanto e volutamente senza soldi in tasca, per godermi la città. Mi sono sentito spesso un martello, e la città era la lamia cecropria che mi stregava tra le sue spire.
Il bello di tutto questo? Mai avuta una relazione sentimentale i due anni che sono stato a Londra, finiti tre mesi fa, perché, putroppo, i miei genitori sentivano troppo la mancanza di me e volevano che frequentassi l'università in Italia - immagino che all'orientale si parli lo stesso almeno una lingua straniera, no? Vorrei tanto cominciare una storia con qualcuna, però sono diventato un poco misogino per via di esperienze brutte in cui sempre le donne erano fulcro principale delle mie sventure, minute o mastodontiche.
Ora sono di nuovo in Italia, ma sono molto più cazzuto, molto più menefreghista, molto più riservato, molto più britannico, ma sempre corretto verso tutti, e mi sento, trollate a parte sul forum qua, che sono solo una valvola di sfogo in cui rivergere la mia frustrazione per la solitudine costante quando faccio quel che vorrei condividere con altre persone, migliore che prima.
E sto scoprendo che molti problemi che mi attanagliano in Italia non sono causati da me, ma dalla stupidità costante degli altri, nelle piccole e grandi cose. Ho imparato ad essere, nella vita di tutti i giorni, NEUTRALE.