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Si ma devi capire che non tutti i rapporti sono uguali, ci sono centinaia di sfumature diverse, l'unico ragionamento sensato è chiedersi se si ha fatto qualcosa di sbagliato e farsi un analisi di coscienza ma oltre questo non val la pena impazzire.Io sono uno che da tanto valore all'amicizia, ai rapporti umani... E quando vedo qualcosa di strano o che non va comincio a farmi le pippe mentali.
Si è vero, sono sempre stato uno parecchio riservato, però quando sono fuori con gli altri cerco di partecipare alle conversazioni... Sicuramente non sono uno che fa il pagliaccio.
Tipo durante questi mesi di lockdown ho sempre pensato: bene, loro non mi cercano mai, io faccio uguale...
Però pensandoci probabilmente loro potrebbero aver fatto lo stesso ragionamento su di me... O forse no? O magari non ci pensano neanche?
Ecco io mi faccio sempre queste domande
Ma non devo fare il pagliaccio, devi essere estroverso, sicuramente partecipare alla conversazione ma, cosa che ritengo molto importante, far parlare gli altri interessandosi a come la pensano e come sono, farli aprire.
Il ragionamento fatto durante il covid ci sta ma ha senso relativamente, perchè non è una semplice vacanza, ognuno di noi l'ha vissuta diversamente anche io ho sentito amici al massimo una volta la settimana e, addirittura, una mia cara amica, con la quale mi sono visto già una decina di volte nell'ultimo mese, in pandemia non l'avrò sentita anche per un mese/mese emmezzo, questo perchè ci sono pochissime novità avendo il virus bloccato tutto.
Comunque si, ti fai troppi problemi, questo non vuol dire che devi cambiare da un giorno all'altro ma prendere le cose con più leggerezza e te lo dico per esperienza, anche io molto spesso faccio ancora così. Anche perchè il modo di pensare influenza il nostro comportamento e le persone hanno già i prorpio problemi personali, se devono uscire con gente che tiene il broncio (è un esempio) o poco partecipe (anche questo) sono meno propensi a farlo.
Cerca di più gli altri che fai sempre in tempo a tagliare i ponti dopo, viceversa è più difficile costruire che distruggere. E con cercalo intendo cercali essendo tu il punto di riferimento e il fulcro di tutto, non chiamandolo o scrivendo chiedendo cosa fanno ma chiamando e, organizzando tu qualcosa (cinema, cena fuori, aperitivo) chiedi tu a loro se vogliono unirsi.
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Assolutamente, anche perchè, è triste ma verissimo e io l'ho subito per anni sulla pelle, chi ha paura di rimanere solo rimarrà automaticamente solo, è inevitabile, perchè il comportamento è condizionato e non genuino. Vivi ogni esperienza di amicizia o di conoscenza come se dovesse essere la migliore in vita tua, approfondisci, vivi le altre persone, anche perchè penso che It'saMeMario e io siamo quasi coetanei ed è l'età migliore, anche solo per conoscere uno o una una sera e passarla ad ubriacarsi per ore girando fino al mattino per la città, senza rivedersi più.BlackWizard ha centrato il punto, nel senso che la tua paura è quella in qualche modo di rimanere solo o comunque escluso rispetto al tuo gruppo di amicizie, ma più ti fai influenzare da questa paura, è più sarai condizionato nell'assumere un certo tipo di atteggiamenti che ti faranno apparire in maniera negativa, e già ti stai incamminando su quella strada come dimostra la "tirata d'orecchie" del tuo amico.
E' probabile per un qualsiasi motivo tu con questo giro di amicizie perderai completamente i rapporti, ma la vita ci porta sempre a instaurare conoscenze e amicizie potenzialmente con chiunque, per cui non ti preoccupare e cerca di vivere più serenamente.
Sii raggiante e gioioso nel voler conoscere gli altri e nel far conoscere agli altri te stesso.
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