Racconto una cosa di qualche giorno fa, la scrivo adesso perché ci ho messo un po’ per mettere insieme i concetti per esprimerli un po’ alla mia maniera, chi non mi ha in ignore list magari può capirlo. Dunque :
Per la serie
Posto un vecchio messaggio che faccia da prologo
E ho grassato la frase significativa.
Dopo averla incontrata è capitato che ci scambiassimo qualche messaggio, a volte da parte mia, a volte da parte sua, comunque parliamo di messaggi saltuari e sporadici. Qualche giorno fa questa ragazza ha compiuto gli anni, e mi ha invitato alla sua festa, in un locale, una specie di bar. Io ero molto titubante ad andarci, primo perché sapevo che mi sarei fatto del male ( e più o meno è andata così), secondo perché non sono un grande amante di far serata, diciamo la verità. Perché ci sei andato, direte voi. Eh che vi devo dire, speravo che a sto giro avrei potuto mangiare io la torta, per rimanere in tema, non l'avrei nominata la cotta della vita, altrimenti . Arrivato mi fa ciao, mi saluta, lei bella come la luna piena, e mi fa, qua la frustata finale " certo che tu sei sempre uguale", detto con accezione positiva, da parte sua. Speravo di morì prima.
Sul resto della serata niente da dire.
La torta non l'avrei mangiata, e non la mangerò mai, per ricondurmi alla metafora di prima. Non importa che cambiamenti possa fare, estetici o altro. Potrei diventare grosso come Andrea Presti, farmi l'intervento col laser per togliere gli occhiali, cambiare modo di vestire, o che ne so, diventare CEO di Oracle, io sarò sempre io, ai suo occhi. Pensavo che solo lei sarebbe potuto essere la persona a volermi, perché nessuno mi conosce quanto lei caratterialmente e solo lei avrebbe potuto accettarmi, ma poi mi rendo conto che è appunto la persona che mi conosce di più a non avermi voluto.
Mi viene in una frase del professore matto ( che cit), dove sherman dice che lui è grasso, non importa quanto peso possa perdere, resterà sempre un uomo grasso. Sostanzialmente è questo pure per me.
Fine della storia.